Idee mirabolanti, progetti stratosferici e opportunitá uniche

2) nessuno dei 3 sembrava preoccupato del basso contenuto del lavoro che svolgeva e dava l'impressione di voler fare il commesso a vita. Ora, io non o nulla contro i commessi e so bene che quelli che lavorano in negozi di alto livello sono anche culturalmente di spessore diverso rispetto ai commessi di "footloocker" o "Ambercrombie" (e già ho preso 2 negozi importanti)... però è possibile che le aspirazioni dei ragazzi in questo paese siano quella di fare il commesso da Dolce e Gabbana? Fare il medico, l'avvocato, l'architetto... no?
3) possibile che il futuro di questo paese sia consegnato al terziario? Negozi e servizi, bed and breackfast e franchising di Street food... e chi produce più in Italia?
4) cosa cacchio consiglio di fare a mia figlia grande dopo il liceo che finirà tra 3 anni???
Ma secondo te possiamo vivere in un paese di 60 milioni di architetti, ingegneri, geometri, medici, commercialisti, avvocati (come se non fossero già troppi) santi e navigatori? E dopo chi lavora? :D
Chiaro che bisogna avere aspirazioni, ma se queste non possono andare conseguite, non vedo perchè insistere. I genitori del "pezzo di carta" sono tra i principali responsabiil della svalutazione degli ordini professionali.
Se c'è una cosa che rimpiango è aver perso tempo all'università anzichè fare esperienze altrove, come volevo fare.
A tua figlia dille di fare quello che le va di fare.
 
Ma secondo te possiamo vivere in un paese di 60 milioni di architetti, ingegneri, geometri, medici, commercialisti, avvocati (come se non fossero già troppi) santi e navigatori? E dopo chi lavora? :D
Chiaro che bisogna avere aspirazioni, ma se queste non possono andare conseguite, non vedo perchè insistere. I genitori del "pezzo di carta" sono tra i principali responsabiil della svalutazione degli ordini professionali.
Se c'è una cosa che rimpiango è aver perso tempo all'università anzichè fare esperienze altrove, come volevo fare.
A tua figlia dille di fare quello che le va di fare.

Sono d'accordo con te, in generale. Tuttavia questi 3 ragazzi sembravano ragazzi di "buona famiglia" (in fondo vengono in uno stabilimento il cui abbonamento costicchia), certamente supportati da genitori con ampie "possibilità" di mantenimento a lungo termine del figlio in casa (al fine di un accrescimento culturale/professionale). Non sembravano ragazzi bisognosi di contribuire ad un difficile bilancio famigliare. Questo per dire che non vorrei che a governare certe decisioni, fosse il desiderio di "disimpegno" (perché studiare è già impegnativo di per sé, ma poi l'eventuale lavoro conseguente è certamente più responsabilizzante del fare il commesso) e del desiderare fin da giovanissimi dei "soldi in tasca", spesso per assecondare futili ed effimeri bisogni di "immagine" e divertimento. Una cosa è andare a fare l'operaio per necessità, altro è decidere di fare il commesso per scelta. Questi ragazzi, a 35 anni si stuferanno del lavoro che fanno e penseranno di essere pronti per "aprire la loro attività", generando l'ennesimo negozio di abbigliamento destinato a chiudere in 6 mesi...
 
e poi, tanto per parlare, ma secondo te cosa ha più valore per la persona, conoscere per esempio la trasformata di Fourier e il metodo di calcolo agli elementi finiti, o le leggi del codice civile, o i sintomi delle malattie o il pensiero di tutti i filosofi romantici, o le leggi dell'economia... oppure che tipo di jeans o di occhiale da sole è alla moda quest'anno?
Ci sarà pure un diverso spessore "sociale" tra le due persone o no? E questo non si rifletterà anche, almeno un po', sui loro comportamenti, decisioni, scelte che, volente o nolente coinvolgeranno altre persone?
In altre parole è meglio una società con livelli di cultura/conoscenza elevati (a prescindere che poi vengano impiegati con profitto nelle attività lavorative) oppure mediocri?
 
Non so a Roma come funzioni, ma una mia amica ha lavorato in un negozio di lusso in prov. di Milano come commessa (assunta in regola) e guadagnava 1.300 euro netti. Credo sia più di quanto guadagna il 60% dei dipendenti, a 21 anni sono come una manna. Poi chiaro che mentre si ha un lavoro si può cercarne un altro.
e poi, tanto per parlare, ma secondo te cosa ha più valore per la persona, conoscere per esempio la trasformata di Fourier e il metodo di calcolo agli elementi finiti, o le leggi del codice civile, o i sintomi delle malattie o il pensiero di tutti i filosofi romantici, o le leggi dell'economia... oppure che tipo di jeans o di occhiale da sole è alla moda quest'anno?
Ci sarà pure un diverso spessore "sociale" tra le due persone o no? E questo non si rifletterà anche, almeno un po', sui loro comportamenti, decisioni, scelte che, volente o nolente coinvolgeranno altre persone?
In altre parole è meglio una società con livelli di cultura/conoscenza elevati (a prescindere che poi vengano impiegati con profitto nelle attività lavorative) oppure mediocri?
Il problema sta nell'attribuire un valore sociale ad una qualsiasi cosa.
Se per assurdo tutti conoscessero la trasformata di Fourier (io no, ad es.) la conoscenza di questa cosa sarebbe assodata e non considerata un valore aggiunto, come il fatto che oggi tutti conoscono addizioni e sottrazioni...e non è detto che siano socialmente migliori dei loro nonni in un Italia col 30-40% di analfabetismo :D
Sicuramente ha molto più valore sociale un idraulico o un meccanico che ti riparano l'auto o un commesso che ti aiuta a trovare il jeans giusto piuttosto che un avvocato che fa cause fasulle, un dottore che ha studiato a forza e ascolta a malapena i problemi dei pazienti (e ce ne sono, eccome) etc etc
L'importante è fare le cose che piacciono, sono sicuro che poi ognuno trova la sua via..o male che vada trova un giusto compromesso come fanno l'80% delle persone :D
 
stai parlando della cultura e della conoscenza con un risvolto solo utilitaristico.
Se tutti conoscessero la trasformata di Fourier, significherebbe che tutti hanno "allenato" i propri neuroni attraverso lo studio necessario per capir.la (se non metto il punto il sistema mi mette gli asterischi!) e ciò implicherebbe una forma mentis diversa nell'affrontare persino i problemi quotidiani. Pensa a quanti, non avendo una mentalità "matematica", vivono senza programmare nulla. Non dico la vita, ma per esempio un semplice spostamento in macchina: in quanti si siedono al volante pensando al giro che devono fare, infilandoci dentro eventuali commissioni che, "visto che ci passi", tanto vale fare, scegliendo il percorso più breve o l'orario migliore, ottimizzando l'andatura... ecc? Non credi che se tutti lo facessero avremmo, per esempio, meno traffico, meno costi, meno incidenti? Io penso di si e penso che le azioni di una persona sono un po' tutte collegate e dipendono, in ultima analisi da quello che è quella persona. Se uno non conosce Mozart, vive ugualmente, ma magari si perde qualcosa.
 
Il problema principale di lavori come il commesso è che oggi lavori, tra qualche anno?
Penso che siano lavori ad alto turn over in cui puoi rimanere fregato...
 
Il 90% delle motivazioni per chi vuole intraprendere risiedono nella impossibilità di trovare un lavoro dipendente. Il rimanente 10% risiede nella insoddisfazione nei confronti del lavoro da dipendente che si svolge. Ben pochi, temo, intraprendono perché, come i grandi artisti ne sentono "l'urgenza" e la necessità vitale di farlo.
cosa mi riesce meglio? Boh?!?!
non lo so... sono ingegnere aeorautico da 23 anni, ma non ho mai "applicato" professionalmente niente di quello che ho studiato, ormai quindi sono irrivendibile "aeronauticamente" parlando... ma tanto non è che avessi chissà quale passione per il settore!
la mia formazione è tecnica... ma so di essere un mediocre tecnico, rispetto a chi fa il tecnico sul serio. Faccio il venditore tecnico, cercando di mettere a frutto qualche dote empatica... ma so di essere anche in quel caso un mediocre, rispetto a chi sa vendere veramente.
scrivo sonetti romaneschi... ma rispetto a trilussa sono una pippa.
nuoto benino: ho un passato da mediocre agonista e oggi sono il 20mo in italia nella mia categoria master... il che significa assolutamente niente "sportivamente" parlando...
e siccome ritengo che le due cose che mi riescono meglio siano proprio nuotare (non però insegnare a nuotare) e scrivere sonetti... figuriamoci cosa pensi di valere nel resto! E nonostante ciò penso di saperne di più e di essere meglio, anche nel loro stesso settore, dell'80% di quelli che si inventano imprenditori e che magari aprono un'attività!

Ho scommesso che avrei trasformato le tue competenze in business. Ho perso la scommessa. Ma solo perché non ne hai nessuna voglia/intenzione.
Stai bene con te stesso e per questo vivi bene e sei soddisfatto. Ammirevole davvero (lo sport preferito in questa sessione é fare l'analisi psicologica di bigmad, quindi la faccio anche io. :p.).

Premesso ció, se tu avessi interesse in trasformare in business le tue capacitá, non sarebbe difficile. Hai dalla tua l'eclettismo, cioé:

- hai una formazione estremamente tecnica, quindi la logica é un tuo punto forte;
- sai vendere come pochi (nonostante tu affermi il contrario), anche a causa della tua logica;
- hai due passioni (nuoto e sonetti).

Se io fossi in te:
Ipotesi A: ho capitali - iniziativa nell'ambito sportivo (scuola di nuoto ecc.).
Ipotesi B: non ho capitali: c'é bisogno di molta creativitá ... é sempre cosí quando si comincia senza capitali. Piano piano faccio crescere un'iniziativa legata al mondo dei sonetti (e simili). Mi piace e mi appassiona. Quindi, avendo giá un lavoro soddisfacente, non sará un peso sviluppare un'idea e cominciare a coltivarla. Extra-time, magari insieme ai miei figli. Piano piano. Magari se spendo un pó del mio tempo "pensando", mi vengono in mente delle idee, sulle quali cominciare a sviluppare un business plan.

Ripeto: hai logica, sai vendere e hai due passioni.
Usa la logica per pensare al tuo mercato, dimensionalo, pensa ad un'offerta possibile, e poi per pensare a come fare incontrare domanda e offerta.

Quello che ti manca é la voglia di "spendere quel pó di tempo pensando".
Quindi, scommessa persa perché, come dici tu, stai bene come stai ... e fai bene!!!
 
stai parlando della cultura e della conoscenza con un risvolto solo utilitaristico.

Se tutti conoscessero la trasformata di Fourier, significherebbe che tutti hanno "allenato" i propri neuroni attraverso lo studio necessario per capir.la (se non metto il punto il sistema mi mette gli asterischi!) e ciò implicherebbe una forma mentis diversa nell'affrontare persino i problemi quotidiani. Pensa a quanti, non avendo una mentalità "matematica", vivono senza programmare nulla. Non dico la vita, ma per esempio un semplice spostamento in macchina: in quanti si siedono al volante pensando al giro che devono fare, infilandoci dentro eventuali commissioni che, "visto che ci passi", tanto vale fare, scegliendo il percorso più breve o l'orario migliore, ottimizzando l'andatura... ecc? Non credi che se tutti lo facessero avremmo, per esempio, meno traffico, meno costi, meno incidenti? Io penso di si e penso che le azioni di una persona sono un po' tutte collegate e dipendono, in ultima analisi da quello che è quella persona.

Ho separato i 2 quote perché mi pare che un po' ti contraddici visto nella seconda parte evidenzi i risvolti utilitaristici di una mente "matematica".

L'esempio che fai è forse infelice visto che quello che fai tu a mente può essere fatto molto meglio della tue amate App per cellulari, tecnicamente non ci sono difficoltà una volta raccolti i dati degli impegni da un calendario e una lista delle cose da fare + l'onnipresente GPS con analisi del traffico. Penso che diventeranno cose di massa a breve come è oramai di massa usare il GPS al posto di rimuginare sulla strada migliore da prendere.
E` divertente che salti fuori questa cosa da te.

Trascurando l'esempio singolo in generale concordo ma non assocerei così strettamente lo studio con la capacità di pianificare bene la propria vita, conosco svariate persone istruite che sono disordinate in tutto nella loro quotidianità, mi colpisce in particolare la loro inconsapevolezza della loro situazione economica.
Gente abituata a girare 10 supermercati per comprare un telefono e che poi accende il mutuo variabile nella banca dei genitori senza fare neppure un altro preventivo e senza avere un ordine di grandezza dell'influenza dell'evoluzione dei tassi con la loro rata.
Ma di esempi simili se ne potrebbero fare mille.

Io ho avuto insegnati di italiano che oltre a vantarsi di non sapere usare un videoregistratore si vantavano pure di non capirci nulla di soldi (lo sterco del demonio) e non penso di essere il solo.

Insomma più che una cultura vasta per migliorare la situazione sarebbe IMHO utile introdurre nella scuola dell'obbligo la materia Economia Domestica.
 
Una mia amica che lavorava come commessa da Armani ora fa la vetrinista in giro per tutta Italia. Stipendio 6.000 al mese puliti alla faccia di chi dice che non si fa carriera....vorrei ricordare che la moda di alta gamma e le auto di lusso sono gli unici settori con una fortissima identità madre in Italy riconosciuta ed apprezzatissima all''estero e sono gli unici settori che nel cimitero economico italiano sembrano resistere ancora
 
Una mia amica che lavorava come commessa da Armani ora fa la vetrinista in giro per tutta Italia. Stipendio 6.000 al mese puliti alla faccia di chi dice che non si fa carriera....vorrei ricordare che la moda di alta gamma e le auto di lusso sono gli unici settori con una fortissima identità madre in Italy riconosciuta ed apprezzatissima all''estero e sono gli unici settori che nel cimitero economico italiano sembrano resistere ancora

Ci sono ancora pochi settori che si salvano in Italia, la moda o meglio l'alta moda e' uno di essi.. Certo e' che se c'e' gente che guadagna 6'000 euro al mese puliti c'e' anche chi quei soldi non li fa piu'.. ;)
 
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