matra simca
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Ieri sera , come vi ho detto , sono andato a pranzo con Igor Man.
L'avevo invitato per capire qualcosa in più sui motivi della guerra in Iraq e sulle prospettive nell'area.
La prima cosa che mi ha detto è stata :"Non voglio parlare della guerra in Iraq..."
Ma , com'è ovvio , alla fine me ne ha parlato.
Ma andiamo per ordine.
Innanzitutto , l'avrete visto , ha un che di orientale nell'aspetto , forse retaggio del miscuglio cromosomico tra la madre russa e il padre siciliano.
Te lo immagini benissimo con un cafetano mentre riceve informazioni nel souk del Cairo o in calzoni cachi durante il terribile assedio di Camp Kannack in Vietnam al quale sopravvisse per miracolo.
Appare molto tranquillo anche in confronto alla moglie , squisitamente gentile e vivace.
Mi ha dato la sensazione anche di non aver più tanta voglia di andar in giro per il mondo , ma di aver raggiunto un'insieme di conoscenze ed esperienze da poter quasi fare a meno della presenza "in loco".
Durante quest'ultima guerra il giornale gli propose di andare a Baghdad , ma egli disse che preferiva non muoversi.
Egli sostiene infatti che l'ultima guerra che fu utile seguire dal vivo e sul posto fu la guerra del Vietnam. Gli americani , ammaestrati da quell'esperienza in cui lasciarono liberi i giornalisti che poterono raccontare episodi che influenzarono grandemente l'opinione pubblica mondiale , non lasciarono poi nessuna libertà di movimento ai giornalisti.
Andare in Iraq , secondo Igor Man , avrebbe significato solo starsene in qualche grande albergo e riferire le veline del comando alleato.
-continua-
L'avevo invitato per capire qualcosa in più sui motivi della guerra in Iraq e sulle prospettive nell'area.
La prima cosa che mi ha detto è stata :"Non voglio parlare della guerra in Iraq..."
Ma , com'è ovvio , alla fine me ne ha parlato.
Ma andiamo per ordine.
Innanzitutto , l'avrete visto , ha un che di orientale nell'aspetto , forse retaggio del miscuglio cromosomico tra la madre russa e il padre siciliano.
Te lo immagini benissimo con un cafetano mentre riceve informazioni nel souk del Cairo o in calzoni cachi durante il terribile assedio di Camp Kannack in Vietnam al quale sopravvisse per miracolo.
Appare molto tranquillo anche in confronto alla moglie , squisitamente gentile e vivace.
Mi ha dato la sensazione anche di non aver più tanta voglia di andar in giro per il mondo , ma di aver raggiunto un'insieme di conoscenze ed esperienze da poter quasi fare a meno della presenza "in loco".
Durante quest'ultima guerra il giornale gli propose di andare a Baghdad , ma egli disse che preferiva non muoversi.
Egli sostiene infatti che l'ultima guerra che fu utile seguire dal vivo e sul posto fu la guerra del Vietnam. Gli americani , ammaestrati da quell'esperienza in cui lasciarono liberi i giornalisti che poterono raccontare episodi che influenzarono grandemente l'opinione pubblica mondiale , non lasciarono poi nessuna libertà di movimento ai giornalisti.
Andare in Iraq , secondo Igor Man , avrebbe significato solo starsene in qualche grande albergo e riferire le veline del comando alleato.
-continua-