Charlie
InSuperMarioWeTrust
- Registrato
- 11/2/00
- Messaggi
- 91.880
- Punti reazioni
- 1.818
La perifrasi "cambio di passo", a differenza che nello sport podistico ed equestre, per me ha il significato di nulla in politica, se non che qualcuno vuole apparire di più rispetto ad un altro.
Tralascio le discussioni filosofiche sull'utilizzo dei DPCM, andiamo ai contenuti e qui, per una compagine che ha imbarcato aperturisti sino al negazionismo, siamo alla resa di fronte alla realtà, piuttosto ci sarebbe da riflettere su cosa si sosteneva prima. Se è vero che per fare politiche di destra ci vuole la sinistra, magari lo è altrettanto che per chiudere di più, ci vogliono i negazionisti.
In sostanza, il provvedimento di Draghi è del tutto sovrapponibile a quelli di Conte, salvo più chiusure per le scuole, anche primarie, questo sul dato intervenuto delle varianti e, probabilmente, minor combattività del ministro dell'istruzione, anche perché privo di copertura politica.
Male Draghi a non spiegare di persona le scelte, il decreto è della Presidenza del Consiglio dei Ministri, quindi ne discende una diretta responsabilità politica del capo dell'esecutivo, avrebbe anche risparmiato la plastica rappresentazione della dicotomia del governo, una parte, poggiandosi su fumose interlocuzioni con le regioni, che è più interessata che altro a sottolinearne la discontinuità ed attaccare il recentissimo passato, l'altra a difendere il lavoro fatto e ribadire la continuità.
Il cambio di passo l'hanno fatto i presunti "aperturisti" adeguandosi a quella che è la realtà di una tremenda pandemia