Il cibo per animali non conosce crisi

l'unico problema di questa "moda" del cane a tutti i costi è la quantità industriale di ca.c.c.a che si vede sui marciapiedi in italia. Se i signori vigili al posto di stare a fare altro elevassero multe a raffica, vedi quanta gente la pianterebbe lì di portare a spasso "gingilli" addobbati come spose

questo è il vero problema, altro che il cibo.
Poi però pensare che devono risolverlo i vigili e non quei ..... dei padroni, beh insomma
 
un mercato che vale quattro volte quello degli alimenti per bambini

Chi lo chiama ancora cibo da cani non sa quanto bocconcini e croccantini facciano sbavare in primis gli investitori internazionali. Per un'industria che sugli animali domestici ha visto spalancarsi un mercato da 67 miliardi di dollari: il pet food negli Usa, ad esempio, vale quattro volte il settore degli alimenti per bambini e due volte quello del caffè.

Ovvio che l'attenzione dei produttori – come racconta il Financial Times – si sia spostata da quei bidoni con strani intrugli di carni ai sacchetti di cibo disidratato tarati sull'età degli animali, alle mini-confezioni da gourmet. Perché di questo si tratta: per spingere i profitti, si son prese a prestito le pratiche comunemente associate ai generi di consumo "umano" per modellarle sugli amici a quattro zampe.

Il mercato mondiale del pet food
Da lì derivano qualità premium, varietà biologiche e porzioni monopasto. E grossi margini di guadagno. Per Nestlé, il più grande gruppo mondiale del cibo, il pet food è il settore più redditizio dopo il caffè e nei prossimi anni – rivela Eileen Khoo, analista di Morgan Stanley – sarà fonte del 20% di crescita dell'ebit. Uno dei gioielli nascosti della multinazionale è infatti il business per la cura degli animali: Perina, acquistata nel 2001 per 10,3 miliardi di dollari, ha il return on capital più alto (oltre il 25%).
Nestlé copre circa un quinto del mercato, e lo stesso fa Mars con i suoi marchi Pedigree e Whiskas. Dietro, con circa il 4% a testa ci sono Hill's (di Colgate-Palmolive) e Iams (di Procter & Gamble), con un volume d'affari di circa 2 miliardi di dollari l'uno. Il business del cibo per animali prospera in netto contrasto con la spenta perfomance degli altri beni di consumo. Una crescita annua del 3-4% - secondo Bernstein Research – e cioè due volte il tasso dei beni per la cura della casa o della persona.

Il cibo per i quattro zampe in Italia
E in Italia, dove le stime di Euromonitor parlano di quasi 7 milioni di cani e 7 milioni e mezzo di gatti ospitati nelle famiglie? D'accordo che - fonte l'International Coffee Organization – abbiamo ridotto i consumi di caffè, calati al livello più basso degli ultimi sei anni. Non andiamo più al bar a consumare la bevanda preferita, ma tagliamo anche sul cibo dei nostri animali? L'ultimo rapporto Assalco-Zoomark 2012 dice di no: il mercato italiano non sta risentendo della recessione. La categoria principale degli alimenti per animali da compagnia, quella per cane e gatto, cresce del 2,1 per cento. L'aumento è superiore alla media europea pari all'1,6% (che calcola Francia, Germania, Olanda, Regno Unito e Spagna). Nel 2011 il giro d'affari in Italia è stato di 1.604 milioni di euro, di cui 870 milioni per gatti e 650 per cani, e oltre la metà delle vendite si è concentrata nel Nord del Paese (53,1%). Gli alimenti per altri animali hanno invece realizzato vendite per 20,8 milioni (-0,7%). La somma dei canali porta così a un complessivo +0,5 per cento.
In Italia, dicono gli esperti, c'è larga richiesta di prodotti di fascia premium e superpremium. Ma riscuotono successo anche i prodotti più economici e in particolare delle Private label presenti nelle Grande distribuzione. La Gdo continua così a incrementare i volumi di vendita rispetto alle catene specializzate, e ad organizzare attività di consulenza e assistenza per la clientela. Alcuni ipermercati hanno realizzato aree specializzate, come Auchan (che ha personalizzato la zona pet food con il brand "Il villaggio degli animali") e Coop. Altri hanno creato delle insegne dedicate, come Zoè (di Simply) e Multicedi (di Sigma). Spin-off per intercettare la domanda crescente: non chiamatelo cibo da cani.

Il cibo per animali non conosce crisi: un mercato che vale quattro volte quello degli alimenti per bambini - Il Sole 24 ORE

Roba da matti, sono tutti alla canna del gas ma....possedere un cane è un obbligo ancora di più che possedere l'ultima versione dell'iPhone. :rolleyes:

Certi italiani meritano di soffrire...

Potremmo suggerire a Monti una tassa sul cibo per cani e gatti :D

Chissa perchè non ci hanno pensato... :mmmm:
 
Treddo demenziale.
sta a vedere che adesso non si può più nemmeno avere un animale in casa. Altrimenti arrivano i soloni dell'antispreco a disquisire sulla liceità di destinare preziose risorse ai cani anzichè ai bambini poveri dell'africa.

Ma andate a quel paese, va'.

Forse è meglio eliminare il treddo.

Se queste notizie giungono al professore non ci pensa due volte ad istituire una nuova imposta.
 
Avevamo preso un incrocio al canile,mangiava esclusivamente gli scarti dei nostri pranzi/cene.
Niente cappottini, paraorecchie ecc.
Cuccia classica e tanto affetto: ha vissuto quasi vent'anni.
Adesso li rinco.glioniscono questi animali...
Vai nei supermercati e trovi interi reparti destinati a loro....
Dove mi servo io è più lungo e fornito quello del cibo per animali che quello dei surgelati...
 
Curiosità:
Il ghepardo è relativamente addomesticabile, e spesso i sovrani dei paesi mediorientali antichi li allevavano nelle proprie regge. Diversi ghepardi, ad esempio, erano presenti alla corte dei sovrani di Persia. È infatti molto meno pericoloso del leopardo. Il ghepardo sorprende per la quantità e qualità dei suoni che riesce ad emettere: è infatti in grado di emettere un suono del tutto simile al miagolio e di fare le fusa

Durata della vita intorno ai 15 anni.

Naturando - Il ghepardo

Malgrado la loro incredibile velocità - fino a 96 chilometri orari sulle brevi distanze - meno di 12 mila ghepardi (Acinonyx jubatus) sopravvivono allo stato selvatico. Molti di essi vivono in Africa e un limitato numero in Iran. Questo animale è minacciato anche perché predatori più forti uccidono i cuccioli e cacciano le loro stesse prede. L'incrocio tra esemplari consanguinei sta ulteriormente indebolendo questa specie.

Grandi felini - WWF

Nei parchi naturali potrebbero tenere d' occhio i cuccioli di ghepardo per salvarli quando stanno per essere sbranati da predatori più grossi ( ai quali potrebbe essere fornito cibo in altro modo). E quei cuccioli potrebbero essere adottati da italiani benestanti o da altri, che potrebbero tenerli come animali domestici .
I ghepardi domestici potrebbero poi essere riprodotti con l' inseminazione artificiale o con altri metodi.

Così si ridurrebbe il rischio di estinzione.
 
Nei parchi naturali potrebbero tenere d' occhio i cuccioli di ghepardo per salvarli quando stanno per essere sbranati da predatori più grossi ( ai quali potrebbe essere fornito cibo in altro modo). E quei cuccioli potrebbero essere adottati da italiani benestanti o da altri, che potrebbero tenerli come animali domestici .
I ghepardi domestici potrebbero poi essere riprodotti con l' inseminazione artificiale o con altri metodi.

Così si ridurrebbe il rischio di estinzione.

SE un animale non ha un proprio habitat di fatto è estinto, è impensabile pensare di tenere una specie attaccata al flebo dei parchi e dell'inseminazione.
 
Ultima modifica:
l'unico problema di questa "moda" del cane a tutti i costi è la quantità industriale di ca.c.c.a che si vede sui marciapiedi in italia. Se i signori vigili al posto di stare a fare altro elevassero multe a raffica, vedi quanta gente la pianterebbe lì di portare a spasso "gingilli" addobbati come spose
:D
Nei parchi naturali potrebbero tenere d' occhio i cuccioli di ghepardo per salvarli quando stanno per essere sbranati da predatori più grossi ( ai quali potrebbe essere fornito cibo in altro modo). E quei cuccioli potrebbero essere adottati da italiani benestanti o da altri, che potrebbero tenerli come animali domestici .
I ghepardi domestici potrebbero poi essere riprodotti con l' inseminazione artificiale o con altri metodi.

Così si ridurrebbe il rischio di estinzione.

per carità eviteresti l'estinzione, ma non mi sembrerebbe per nulla una vittoria.

cmq, in linea generale, non credo che durante le crisi si debba risparmiare sui propri animali domestici; altro discorso sono gli sprechi e le esagerazioni, che chiaramente non valgono solo per i cani...
 
Roba da matti, sono tutti alla canna del gas ma....possedere un cane è un obbligo ancora di più che possedere l'ultima versione dell'iPhone. :rolleyes:

Certi italiani meritano di soffrire...


Cani e gatti possono vivere anche oltre 15 anni; una volta che hai l'animale non puoi mica buttarlo via perchè è arrivata la crisi.
 
Ho sempre guardato con curiosità questa forma di business, secondo me nel posto giusto (quartiere ricco) potrebbe essere interessante. Volevo solo chiedere ai più esperti, ma ora che anche la grande distribuzione ha intere aree destinate a questi prodotti, c'è la possibilità per un negozio specializzato di differenziarsi? Senza dover fare tolettature ecc.

saluti a tutti
 
cane grossa taglia
cibo 40 euro al mese
vaccini veterinario 200 euro anno

600 / 700 euro anno costo complessivo
riempe la casa di gioia, guadagnato in salute perchè ci costringe a fare passeggiate invece che guardare in tv quelle 4 ca**ate

no ho smartphone o cagate varie quindi di tel spendo circa 5 euro al mese

è peggio chi è schiavo del telefono e se esce senza torna a casa a prenderlo oppure chi spende 40 euro al mese per uno della famiglia? :cool:
 
Ho sempre guardato con curiosità questa forma di business, secondo me nel posto giusto (quartiere ricco) potrebbe essere interessante. Volevo solo chiedere ai più esperti, ma ora che anche la grande distribuzione ha intere aree destinate a questi prodotti, c'è la possibilità per un negozio specializzato di differenziarsi? Senza dover fare tolettature ecc.

saluti a tutti

da possessore di cani posso affermare che la toelettatura è l'unica cosa in grado di fare la differenza con la GDA, in particolare ora sono arrivate le grandi catene europee come Maxizoo e Zoodom.
La prima in particolare qui da me ha fatto chidere parecchi esercizi.
La toelettatura attira clienti, soprattutto quelli più pigri e con maggiori possibilità di spesa, perchè se non puoi spendere il cane te lo lavi tu. Di conseguenza è una fetta di clientela ottima per fare affari.
Poi ci sono i negozi on-line a fare concorrenza e in effetti è comodo comprare i sacchi di mangime e farseli recapitare a casa, spendi di meno e non devi spostare pesi...
Secondo me è già tardi per buttarsi nel settore partendo da zero. Se fossi senza occupazione proverei ad entrare da dipendente in un Maxizoo per capire come gira prima di fare investimenti.
In alternativa c'è una marca di mangime che vende direttamente al consumatore attraverso il door to door.
 
Penso che ci vuole attestato corso ex rec (SAB) per aprire un'attività del genere, poichè sempre di alimenti si tratta.
 
Da quello che sapevo io i margini di guadagno sui prodotti da mangiare sono molto stretti mentre su tutti gli accessori tipo collare, giochi,cucce ecc ci sono margini molto interessanti...per me la posizione per un'attività cosi è relativa...la differenza la fà l'abbinamento ad uno studio veterinario bravo.
 
Ah, vedo che qualcuno ha spostato il mio thread da Amaca a Startup....vabè.:D
 
insomma apro un negozio di cibo per animali e faccio i sordi?

non so, ma dalle mie parti una ditta che fa cibo per cani é passata da 2000 metri quadrati di capannone a 20.000 dal 2008 ed ora ha in progetto di costruirne altri 40.000.....
Questi fanno veramente una montagna immensa di soldi.
Poi mi chiedo....chi cavolo compra il cibo per cani? in genere non gli si da gli avanzi (o comunque cibo per umani)?
 
non so, ma dalle mie parti una ditta che fa cibo per cani é passata da 2000 metri quadrati di capannone a 20.000 dal 2008 ed ora ha in progetto di costruirne altri 40.000.....
Questi fanno veramente una montagna immensa di soldi.
Poi mi chiedo....chi cavolo compra il cibo per cani? in genere non gli si da gli avanzi (o comunque cibo per umani)?
Non gli si danno gli avanzi hanno un regime alimentare diverso da quello degli umani

Per alcune razze leggo che sia quasi obbligatorio il cibo specifico per cani
Anche se a me pare tanto strano cioè mi pare più naturale dargli degli alimenti da preparare e non crocchette e similari.
Preciso che non ho un cane ma vorrei tanto averne uno.
E credo che ha ragione chi ha scritto che non ci scandalizziamo per soldi buttati per cose inutili - stupide- e poi andiamo a sottolineare quello che spendono i proprietari dei cani
 
Non gli si danno gli avanzi hanno un regime alimentare diverso da quello degli umani

Per alcune razze leggo che sia quasi obbligatorio il cibo specifico per cani
Anche se a me pare tanto strano cioè mi pare più naturale dargli degli alimenti da preparare e non crocchette e similari.
Preciso che non ho un cane ma vorrei tanto averne uno.
E credo che ha ragione chi ha scritto che non ci scandalizziamo per soldi buttati per cose inutili - stupide- e poi andiamo a sottolineare quello che spendono i proprietari dei cani

Io ho sempre avuto un cane, i miei genitori anche come i nonni ecc.....
Gli abbiamo sempre dato gli avanzi e non hanno mai avuto problemi, vissuto a lungo ed in salute, ma forse siamo noi a avere un regime alimentare simile ai cani XD

Comunque il dubbio che mi viene e' che molti per risparmiare abbiano iniziato a mangiare cibo per cani...non mi stupirei.
 
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