lisfabe
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Fonte: Guardian Data Blog
"il rischio si riflette ormai quasi del tutto sull’Italia stessa e sulle sue banche. Dei quasi 280 miliardi di debito analizzati, 184 sono in mano a istituti di credito del nostro Paese. Seguono le banche francesi (38,6 miliardi), poi quelle tedesche (30,9 miliardi); più indietro ancora il Regno Unito, che possiede 15 miliardi di euro in titoli italiani, e infine la Spagna e l’Olanda (rispettivamente con 4,2 e 3 miliardi). Tutte le altre nazioni europee, nei loro sistemi bancari, detengono quantità di debito poco significative.
Le cose si fanno più interessanti quando si scorre l’elenco banca per banca: cinque importanti istituti italiani risultano tutti nella fascia più a rischio, con esposizioni che superano il 90% in quattro casi (Banco Popolare, Intesa Sanpaolo, Monte dei Paschi di Siena, Unione di Banche Italiane), e il 50% in uno (Unicredit). La frammentazione del sistema bancario tedesco ne rende più complessa l’analisi: degli 11 istituti presi in considerazione in Germania, due hanno in pancia più del 16% di titoli italiani, tre viaggiano fra il 5 e il 15, mentre altri sei possono considerarsi praticamente al sicuro.
In Francia la situazione è ancora meno rosea: Crédit Agricole e BNP Paribas, da sole, sono esposte per oltre 25 miliardi: circa un sesto del loro portafoglio totale di titoli sovrani. Va un po’ meglio per le altre due banche francesi analizzate, la cui esposizione comunque varia dal 7,6 al 12,87%. Possono stare più tranquille le banche portoghesi, olandesi o spagnole: solo per il lusitano Banco BPI l’esposizione si aggira sul 13%, mentre appare molto minore in tutti gli altri casi"
"il rischio si riflette ormai quasi del tutto sull’Italia stessa e sulle sue banche. Dei quasi 280 miliardi di debito analizzati, 184 sono in mano a istituti di credito del nostro Paese. Seguono le banche francesi (38,6 miliardi), poi quelle tedesche (30,9 miliardi); più indietro ancora il Regno Unito, che possiede 15 miliardi di euro in titoli italiani, e infine la Spagna e l’Olanda (rispettivamente con 4,2 e 3 miliardi). Tutte le altre nazioni europee, nei loro sistemi bancari, detengono quantità di debito poco significative.
Le cose si fanno più interessanti quando si scorre l’elenco banca per banca: cinque importanti istituti italiani risultano tutti nella fascia più a rischio, con esposizioni che superano il 90% in quattro casi (Banco Popolare, Intesa Sanpaolo, Monte dei Paschi di Siena, Unione di Banche Italiane), e il 50% in uno (Unicredit). La frammentazione del sistema bancario tedesco ne rende più complessa l’analisi: degli 11 istituti presi in considerazione in Germania, due hanno in pancia più del 16% di titoli italiani, tre viaggiano fra il 5 e il 15, mentre altri sei possono considerarsi praticamente al sicuro.
In Francia la situazione è ancora meno rosea: Crédit Agricole e BNP Paribas, da sole, sono esposte per oltre 25 miliardi: circa un sesto del loro portafoglio totale di titoli sovrani. Va un po’ meglio per le altre due banche francesi analizzate, la cui esposizione comunque varia dal 7,6 al 12,87%. Possono stare più tranquille le banche portoghesi, olandesi o spagnole: solo per il lusitano Banco BPI l’esposizione si aggira sul 13%, mentre appare molto minore in tutti gli altri casi"