Il Femminicidio non esiste

carlasca

no ne nein
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Ricollegato al 3d di Davos.....
Ne posto solo dei pezzi perchè è lunghissimo e le formule matematiche e le tabelle ve le risparmio sul FOL, ma si possono visualizzare sul link.... comunque molto interessante da leggere-

La mai domanda poi è: il termine femminicidio è stato portato alla ribalta da femministe, centri antiviolenza e lobby rosa, assieme ad altre rivendicazioni + o - corrette.... E'mai possibile che tutti i media aderiscono all'istante, senza dinstinguo, a queste parole d'ordine e le diffondono.... e perchè? :mmmm:
A forza di sentire un concetto questo diventa verità, vecchia tecnica di propaganda :o


La parola “femminicidio” non è usata semplicemente per indicare l’assassinio di donne, cosa che esiste e che è ovvio che esista, almeno fintanto che esisteranno gli omicidi, ma l’assassinio di donne in quanto donne ad opera di maschi maschilisti, un fenomeno unanimemente considerato un’emergenza (Corriere) e che qualcuno ha addirittura paragonato all’Olocausto (Treccani).
Quello che invece io sostengo è che gli uomini non uccidono le donne perché sono donne, ma perché sono persone che frequentano, e che il grande numero di donne uccise nelle relazioni di coppia non è un segno del maschilismo della società, ma un segno della congenita violenza maschile, violenza che si manifesta contro tutti e tutto: donne, uomini, animali, cose e anche contro se stessa, come dimostra il fatto che circa i tre quarti di quelli che si suicidano sono uomini (Istat). Per questo dico che il femminicidio non esiste, e che il fenomeno che questa parola vorrebbe descrivere è in realtà un fenomeno già noto: l’omicidio, una specialità in cui gli uomini prevalgono da sempre su qualsiasi altro sesso. Tutto questo può essere dimostrato.


Il femminicidio non esiste

Nonostante gli uomini e le donne diventino sempre meno maschilisti, gli uomini rimangono costantemente più violenti delle donne, sia gli uomini maschilisti che gli uomini non maschilisti, e la loro violenza è rivolta contro tutti, senza alcuna distinzione di sesso, etnia o credo.

In questo gli uomini non fanno veramente nessuna discriminazione.

Quindi bisogna concludere che il femminicidio, inteso come omicidio maschilista rivolto specificamente contro le donne, non esiste, e che frequentare un uomo è pericoloso tanto per una donna quanto per un uomo.

Però questo non significa che il maschilismo non esista. Il maschilismo esiste, solo che i suoi segni distintivi sono altri, per esempio la colonna a destra del Corriere.
 
il femminicidio è una stro.nzata, esistono gli omicidi... ed esistono da quando è nato l'uomo
 
avresti fatto bene a riportare anche la mia risposta a quell'articolo
che considero una cretinata senza fondamento logico
di uno che si diverte a trovare formule matematiche
per avvalorare tesi preconcette che non si capisce a cosa servono
che l'uomo sia violento è fuori di dubbio
che certo crimini contro le donne derivino da una cultura maschilista
non vedo come cappero si possa smentirlo.
Pensate solo a quanti casi ci sono di un pazzo in strada e ammazza un uomo senza motivo e quanti invece purtroppo sono i casi di una donna a cui un uomo sconosciuto fa del male in strada.
Non sono casi di violenza per la violenza sono casi di violenza contro le donne in quanto donne...in questo senso è usato il termine..
 
tanto per dare un dato semplice è chiaro invece di strane equazioni.
nel 1982 in italia ci sono stati 3,7 omicidi per 100mila abitanti di uomini
nel 2001 1,5 omicidi per 100000 abitanti sempre di uomini
quindi gli omicidi sono calati
nel 1982 in italia ci sono stati 0,6 omicidi di donne per 100 abitanti
nel 2001 0,5 per 100mila abitanti...in sostanziale parità
cosa significa questo dato che nonostante la violenza sia diminuita notevolmente
gli omicidi sulle donne sono sempre gli stessi..segno che il dato è influenzato dal profilo della vittima che non è cambiato, più che da quello degli autori che sono cambiati, in quanto in generale altri tipi di reato son diminuiti
 
altro dato per focalizzare meglio la situazione
nel 1992 ci son stati in Italia 1441 omicidi di cui classificati come famiglia-Passione amorosa
97
nel 2006 ci son stati in Italia 621 omicidi di cui classificati famiglia-Passione amorosa 192

credo che questo ultimo dato non necessiti di commenti
 
avresti fatto bene a riportare anche la mia risposta a quell'articolo
che considero una cretinata senza fondamento logico
di uno che si diverte a trovare formule matematiche
per avvalorare tesi preconcette che non si capisce a cosa servono
che l'uomo sia violento è fuori di dubbio
che certo crimini contro le donne derivino da una cultura maschilista
non vedo come cappero si possa smentirlo.
Pensate solo a quanti casi ci sono di un pazzo in strada e ammazza un uomo senza motivo e quanti invece purtroppo sono i casi di una donna a cui un uomo sconosciuto fa del male in strada.
Non sono casi di violenza per la violenza sono casi di violenza contro le donne in quanto donne...in questo senso è usato il termine..

scusa.... mi ero perso il 3d.

E'riapparso oggi
 
Non sono d'accordo. Troncare il discorso affermando banalmente che la violenza è congenita significa degradare l'intelligenza umana a un livello al di sotto di quello animale. Mentre invece c'è un problema di cultura e il prete che ha affermato che le donne in abiti succinti se la vanno a cercare ne è una chiara testimonianza. Nondimeno sono un problema culturale gli omicidi in senso lato perchè ovviamente non siamo (per ora) in guerra civile dove dobbiamo ammazzarci per un tozzo di pane, saremmo uno dei paesi industrializzati, in teoria. Inoltre ricordiamo che alle uccisioni si sommano anche molestie, stupri (molti non noti) e comportamenti discriminatori di vario tipo sul lavoro. Forse il termine femminicidio è esagerato ma ciò non toglie la permanenza nel 2012 di un certo tipo di mentalità al di là dei trend statistici.
 
il femminicidio è una stro.nzata, esistono gli omicidi... ed esistono da quando è nato l'uomo

e questo è tutto

poi esistono i serial killer ma per fortuna le patologie mentali non fanno statistica nè emergenza
 
Non sono d'accordo. Troncare il discorso affermando banalmente che la violenza è congenita significa degradare l'intelligenza umana a un livello al di sotto di quello animale. Mentre invece c'è un problema di cultura e il prete che ha affermato che le donne in abiti succinti se la vanno a cercare ne è una chiara testimonianza. Nondimeno sono un problema culturale gli omicidi in senso lato perchè ovviamente non siamo (per ora) in guerra civile dove dobbiamo ammazzarci per un tozzo di pane, saremmo uno dei paesi industrializzati, in teoria. Inoltre ricordiamo che alle uccisioni si sommano anche molestie, stupri (molti non noti) e comportamenti discriminatori di vario tipo sul lavoro. Forse il termine femminicidio è esagerato ma ciò non toglie la permanenza nel 2012 di un certo tipo di mentalità al di là dei trend statistici.


come vedi dalle statistiche ci sono molti più omicidi nei Paesi nordici, che sono ad elevato tasso di benessere, ergo il problema se lo dovrebbero porre innanzitutto loro

in tutta franchezza, se escludiamo questioni coniugali credo da sempre (e i numeri che man mano vado a conoscere col tempo fortunatamente me ne danno conforto) che non esista un problema sociale legato agli omicidi in Italia... semmai esistono problemi giganteschi quali la disuguaglianza nel mondo del lavoro e la disoccupazione femminile, quelle si vere e proprie emergenze ma guarda caso si parla dei femminicidi e non delle problematiche delle donne nei confronti del mondo del lavoro
 
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