Il fiume Yangtze è 'cancerogeno'

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roberto

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http://www.peacereporter.net/default_news.php?idn=21897

Lo Yangtze, il Fiume Azzurro cinese, è stato definito 'cancerogeno', tanto è inquinato. Lo afferma oggi l'agenzia Nuova Cina, secondo la quale l'inquinamento minaccia i rifornimenti di acqua alle 186 città che sorgono sulle sponde del fiume. Secondo gruppi ambientalisti citati dall'agenzia, i responsabili dell'inquinamento sono rifiuti industriali, prodotti chimici usati nell'agricoltura e rifiuti organici.

quanto potrà continuare la crescita selvaggia ?
 
Beh avevo letto già notizie inquietanti sull'inquinamento generato in Cina. Questa pare veramente inquietante, anche perchè lo YangTze sfocia in mare....dajje oggi dajje domani...senza contare che anche i Russi ad es. quando smantellano sommergibili nucleari in disarmo buttano a mare senza troppi complimenti....

Chissà magari fra 300 anni la Terra assomiglierà ai deserti del film Madmax, ma magari prima di allora sorgerà qualche interesse prettamente economico che spingerà anche farabutti vari a occuparsi dell'ambiente (per profitto si intende).
 
la domanda da porsi è per quanto loro ed altri paesi in via di sviluppo siano disposti a distruggere il proprio ambiente e la loro salute e peggiorare il loro livello qualitativo di vita per il solo fine di fornire all'occidente prodotti a basso prezzo e per permetterci a noi a mantenere uno stile di vita che da tempo non potremmo più permetterci, solo che QUI nessuno ha il coraggio di dirlo chiaramente,
ovviamente in accordo con i governi locali...
gioia23
 
Forniscono prodotti a basso prezzo a noi, ma si arricchiscono pure. Se iniziassero a badare all'ambiente i loro prezzi salirebbero e per le nostre imprese sarebbe un toccasana.
Ovviamente meno per loro.

Temo che non sia così semplice.
 
gioia23 ha scritto:
la domanda da porsi è per quanto loro ed altri paesi in via di sviluppo siano disposti a distruggere il proprio ambiente e la loro salute e peggiorare il loro livello qualitativo di vita per il solo fine di fornire all'occidente prodotti a basso prezzo e per permetterci a noi a mantenere uno stile di vita che da tempo non potremmo più permetterci, solo che QUI nessuno ha il coraggio di dirlo chiaramente,
ovviamente in accordo con i governi locali...
gioia23


quanto è difficile dirlo , più facile prevedere un lento declino della logica capitalista.
 
catilina61 ha scritto:
quanto è difficile dirlo , più facile prevedere un lento declino della logica capitalista.
non si capisce se il declino della logica capitalista si riferisce
alla Cina o a tutto il pianeta..
a pelle io penso che non solo la logica capitalista non declinerà,
ma anzi, con l'affacciarsi sul mercato globale di altre economie
(BRIC p.es.), questa logica tenderà ad espandersi...
anche perchè...quali altri idee potrebbero prenderne il posto?
 
ramirez ha scritto:
...quali altri idee potrebbero prenderne il posto?[/QUOTE]

sostituire la corsa al profitto esaltando l'unicità degli uomini e la loro dinigtà per esempio? non c'è bisogno di cambiare molto, solo ridurre la corsa all'arricchimento sfrenato.

Quando dico ci vorrebbe una pestilenza, lo dico sempre perchè se è vero che gli italiani (ma credo che possiamo estendere il tutto all'umanità) si ritrova in momenti di difficoltà comune, sia benvenuta una pestilenza che riporti gli uomini a riscoprire il bello della vita.

Mai stati vicino alla morte? io si, molto vicino e vi assicuro che la mia vita è cambiata.
 
luigir ha scritto:
ramirez ha scritto:
...quali altri idee potrebbero prenderne il posto?[/QUOTE]

sostituire la corsa al profitto esaltando l'unicità degli uomini e la loro dinigtà per esempio? non c'è bisogno di cambiare molto, solo ridurre la corsa all'arricchimento sfrenato.

Quando dico ci vorrebbe una pestilenza, lo dico sempre perchè se è vero che gli italiani (ma credo che possiamo estendere il tutto all'umanità) si ritrova in momenti di difficoltà comune, sia benvenuta una pestilenza che riporti gli uomini a riscoprire il bello della vita.

Mai stati vicino alla morte? io si, molto vicino e vi assicuro che la mia vita è cambiata.
belle enunciazioni di principi.....ma come le cali nella vita di tutti i giorni.?..
 
ramirez ha scritto:
luigir ha scritto:
belle enunciazioni di principi.....ma come le cali nella vita di tutti i giorni.?..

Certo non qui nel forum dve vige il mors tua vita mea ed è palese. Ma se viene una pestilenza lo vedremo.
 
luigir ha scritto:
ramirez ha scritto:
Certo non qui nel forum dve vige il mors tua vita mea ed è palese. Ma se viene una pestilenza lo vedremo.
tu lo sai che dovesse venire una pestilenza i primi a salvarsi
sarebbero i ricchi (se c'è un posto ....privo di malattia..)
subito dopo (o forse prima..) i politici...
quando tutto dovesse essere finito...i ricchi e i politici..
perpetuerebbero il sistema di prima....
p.s. parole in libertà...
 
Su questo Luigi ricalchi un pò i miei "vecchi" (in senso affettivo vecchi )...

E' vero che per tanti problemi (ineguaglianza, inquinamento indiscriminato, strapotere di taluni gruppi o singoli) un ritorno ad un maggior senso etico, ad una maggiore solidarietà sociale è necessaria. Ma possibile che dopo duemila/tremila anni di storia (a seconda della regione considerata) si debba per forza invocare una guerra/pestilenza ecc. ?

Certo che Macchiavelli già diceva che un uomo piange più la perdita del borsello che non quella del proprio padre, ma io continuo a credere che un'istruzione migliore farebbe lo stesso effetto di una pestilenza con minor cruenza.
Ma un'istruzione migliore come la diffondi (parlo di estensione, non intensione) ?? E qui non ho risposte.
 
Darkghost ha scritto:
Su questo Luigi ricalchi un pò i miei "vecchi" (in senso affettivo vecchi )...

E' vero che per tanti problemi (ineguaglianza, inquinamento indiscriminato, strapotere di taluni gruppi o singoli) un ritorno ad un maggior senso etico, ad una maggiore solidarietà sociale è necessaria. Ma possibile che dopo duemila/tremila anni di storia (a seconda della regione considerata) si debba per forza invocare una guerra/pestilenza ecc. ?

Certo che Macchiavelli già diceva che un uomo piange più la perdita del borsello che non quella del proprio padre, ma io continuo a credere che un'istruzione migliore farebbe lo stesso effetto di una pestilenza con minor cruenza.
Ma un'istruzione migliore come la diffondi (parlo di estensione, non intensione) ?? E qui non ho risposte.
domanda molto interessante. Poichè io credo che ogni genitore
desideri la migliore istruzione per il proprio figlio, se questo non
accade, è perchè qualcosa blocca il processo...
Unica soluzione..per il momento...è di creare competizione...
l'ideale sarebbe creare competizione tra scuole pubbliche..
ma non ci credo..
pertanto scuole private al costo (per i genitori) di quelle pubbliche (*)
.....e che vinca il migliore....
(*) che non sono affatto gratuite...visto le tasse che paghiamo
p.s. standard et esami per definire la preparazione a cura
del ministero dell'istruzione...meglio se stabiliti a Bruxelles...
 
L'educazione inizia a casa propria, nella sfera familiare e continua successivamente nella scuola, ma il discorso è complesso,...

e se limiti tutto a pubblico/privato e come vedere un album di foto anzicchè un film al cinema...

gioia23
 
Se i soldi valessero meno di una carta American Express su un'isola deserta, vorrei vederli i ricchi. Allora se il principio è quello perchè stiamo a fare leggi contro le libertà delle donne o coppie di avere figli, sapendo che chi ha soldi va all'estero lo stesso?

Dark,
istruzione... quella di cui parla ramirez? Privata a costi pari a quella pubblica? Allora tutti a scuola pubblica, magari a quella di Rifondazione o quella di Forza Italia...

Non credo che funzionerebbe...

Credo che un giorno qualcuno potrà affermare incontrovertibilmente che la caduta del muro è stata un'immane tragedia.

Oggi c'è da vergognarsi di avere degli ideali... Perchè conta solo il denaro e lo status, dirsi a favore del bene comune diventi utopista e buonista, dire che le tasse dovremmo pagarle tutti e meno, diventi comunista.
 
luigir ha scritto:
Se i soldi valessero meno di una carta American Express su un'isola deserta, vorrei vederli i ricchi. Allora se il principio è quello perchè stiamo a fare leggi contro le libertà delle donne o coppie di avere figli, sapendo che chi ha soldi va all'estero lo stesso?

Dark,
istruzione... quella di cui parla ramirez? Privata a costi pari a quella pubblica? Allora tutti a scuola pubblica, magari a quella di Rifondazione o quella di Forza Italia...

Non credo che funzionerebbe...

Credo che un giorno qualcuno potrà affermare incontrovertibilmente che la caduta del muro è stata un'immane tragedia.

Oggi c'è da vergognarsi di avere degli ideali... Perchè conta solo il denaro e lo status, dirsi a favore del bene comune diventi utopista e buonista, dire che le tasse dovremmo pagarle tutti e meno, diventi comunista.


no, non mi riferisco al solito ritornello pubblico/privato (discorso sterile allo stato attuale).
Ogni genitore vuole il meglio per i suoi figli, ma in fatto di cultura ahimè serve almeno un certo grado di istruzione (o perlomeno un profondo buon senso).
Non mi riferisco solo alla scuola, ma anche all'ambiente domestico. E nella scuola mi riferisco anche al "come" si insegna.

Purtroppo ho avuto modo di paragonare pubblico/privato e anche forme più "arcaiche" di istruzione con tanto di precettore. Il punto non è cosa si insegna, ma come...
Instillare passione, curiosità per il sapere è più un'arte che una tecnica. Ho avuto insegnanti che mi hanno passato molto in termini "umani" e altri che facevan fatica a spiegare tre argomenti in croce...
Come si insegna conta moltissimo, perchè è da giovanissimi che ci si gioca parecchio se non tutto.
In una cultura come la nostra, dove i bimbi/ragazzi sono oggetto di profonda attenzione da parte di chi deve vendere, o si insegna loro molto in fretta un set base di principi etici sui quali in seguito lavorare o addio...

Prendete la nuova pubblicità anti-pirateria. Un ragazzino che man mano che scarica passa da 15enne cool alla moda pieno di gadgets a nerd sfigato e occhialuto. Messaggio: se scarichi il bel mondo di gadget e tv che si sostiene sui tuoi pagamenti svanisce....

Mi venive di rispondere : allora dateci dentro e scaricate l'impossibile, che sarebbe quasi un bene, paradossalmente.

Contro questi fenomeni puoi rispondere se sotto la formula imparata a memoria, sotto la poesia imparata a memoria e recitata stile elenco del telefono c'è qualcosa in più...
 
sono d'accordo con te Dark e con gioia23 soprattutto.

Ma come vedi alla tua "proposta" subito è arrivata la controproposta di ramirez.

e se chi ha i soldi scampa la pestilenza, si sceglie anche le scuole migliori, a pari prezzo di quelle pubbliche?, ed alla fine siamo alle solite. che il cetriolo va sempre in kulo all'ortolano... :D
 
Infatti non si dovrebbe centrare il discorso sempre sul binomio ricco/privato-povero/pubblico.

In termini di cultura bisognerebbe elevare il discorso e trovare il modo pratico di migliorare la situazione, per tutti...ricchi e poveri.
Un certo stile di abbigliamento uguale per tutti a scuola da molti è visto come "comunismo". L'idea che in tal modo tagli via fenomeni di marginalizzazione basati sulla firma non riesce proprio a passare ad es.
 
Darkghost ha scritto:
Infatti non si dovrebbe centrare il discorso sempre sul binomio ricco/privato-povero/pubblico.

In termini di cultura bisognerebbe elevare il discorso e trovare il modo pratico di migliorare la situazione, per tutti...ricchi e poveri.
Un certo stile di abbigliamento uguale per tutti a scuola da molti è visto come "comunismo". L'idea che in tal modo tagli via fenomeni di marginalizzazione basati sulla firma non riesce proprio a passare ad es.

Vero, guarda le scuole in GB, tutti vestiti uguali soprattutto per indicare la parità di opportunità data a tutti gli studenti, ma non si tratta di comunismo.

Sono d'accordo con te, su tutta la linea
 
Si argomentava tempo fa su questo forum sulle lingue straniere e sulla frase del Premier che gli studenti sarebbero usciti dalle scuole con una seconda madrelingua inglese... ricordate? Beh ecco... come sarebbe invece la situazione.

Da un'indagine Censis emerge che il 66,2% dichiara di conoscere
almeno una lingua, ma per il 50,1% il livello è quello "scolastico"

Lingue: gli italiani le studiano ma oltre la metà non le sa parlare
E non intende farlo neanche in futuro (52,9%): solo il 4% è
spinto da una forte motivazione e il 17,9% forse lo farà
di ROSARIA AMATO

http://www.repubblica.it/2006/b/sez...nguestra/indagine-censis/indagine-censis.html

Frncamente non avevo bisogno dell'articolo per saperlo, ma dati alla mano è piu' semplice.
 
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