Il ministero sottolinea come
il vaccino resti uno dei sistemi di controllo fondamentali: «L’obiettivo della campagna vaccinale sarà quello di continuare a mettere in sicurezza prioritariamente anziani e fragili, proteggendoli dalla malattia grave e dalla ospedalizzazione», si legge, e prioritaria è «la prosecuzione della campagna vaccinale in corso, colmando le lacune nella copertura vaccinale del ciclo primario e dei booster raccomandati e mantenendo una sufficiente capacità di vaccinazione». Il ministero ricorda «la possibilità di combinare le campagne di vaccinazione contro COVID-19 e influenza», e «lo sviluppo di programmi di vaccinazione con vaccini adattati, identificando gruppi di popolazione prioritari ed assicurando che ci sia una disponibilità sufficiente di dosi». Importante inoltre «l’implementazione di strategie di comunicazione efficaci per promuovere l’assunzione di dosi di richiamo, il completamento della serie primaria e la campagna sui nuovi vaccini e adattati e sui vaccini proteici». Al tempo stesso, le campagne informative «dovrebbero essere indirizzate anche a incentivare l’uso dei vaccini anti-influenzali per le persone a rischio».
Ma non si esclude che l’epidemia possa di nuovo esplodere: «Sebbene l’evoluzione della pandemia sia allo stato attuale imprevedibile, il nostro Paese deve prepararsi ad affrontare un inverno in cui si potrebbe osservare
un aumentato impatto assistenziale attribuibile a diverse malattie respiratorie acute, prima fra tutte l’influenza, e alla possibile circolazione di nuove varianti di SARS-CoV-2, determinato anche dai comportamenti individuali e dallo stato immunitario della popolazione».
Gli ultimi rapporti Gimbe testimoniano già questa tendenza: nonostante la curva dei contagi Covid scenda peggiora la situazione negli ospedali. Ed è per questo che è «indispensabile che i servizi sanitari regionali verifichino e, se necessario, rafforzino lo stato di preparazioneal fine di fronteggiare un eventuale aumento della domanda di assistenza per i casi di SarsCoV2». Significa non farsi trovare impreparati su posti letto, protocolli ospedalieri, approvvigionamento di materiali di consumo, strumentazione, dispositivi, diagnostici, farmaci, vaccini, ma anche disponibilità di personale sanitario formato e continuamente aggiornato.