Re: Re: Re: Re: Re: Il grande passo nel trading e aspetti di sicurezza sociale conseguenti
Scritto da Piedi a Terra
<<E i formatori di trader, avrebbero a loro volta un qualche tipo di funzione sociale ?>>
No. Anzi sono delle vere e proprie mine vaganti perchè rischiano di spacciare un'attività che è lucrosa nel 5% dei casi (e nel riamentte +95% è rovinosa) per un lavoro, che invece rende sempre a chi lo fa (il lavoratore che incassa i soldi) e a chi lo riceve (chi riceve il servizio del lavoratore).
Molto più serio un corso per parrucchieri.
<<Se si volesse lasciare intendere come criterio di demarcazione una differenza qualitativa tra la liquidita' al sistema fornita da un market maker rispetto ad un trader privato che cerca di fare, ad esempio, il submarket maker (ad esempio cercando di anticipare il market maker sui CW) allora non ho ben capito perche' deve essere il ruolo istituzionale diverso a fare la differenza.>>
Infatti non è il QUANTUM che fa la differenza. Ho detto che anche la grossa banca che fa il trader non fa niente di utile.
<<La valutazione di una possibile positivita' della funzione sociale del trader deve consistere nell'accertamento della sua utilita' al sistema, cioe' in ultima analisi dell'aumento di liquidita', diminuzione di spread e quindi efficienza dei mercati che egli involontariamente provoca e non risiede certo nella personalita' giuridica dell'autore che la svolge.>>
Se vuoi dire che il trader aumenta la concorrenza e stringe gli spread questo può essere vero. Ma un trader privato stringe gli spread per lotti piccolissimi rispetto a quelli di un istituzionale e quindi la presunta utilità è molto limitata. Inoltre spesso sono gli stessi trader a fuggire dai titoli poco liquidi e allora se vanno su Enel Eni Fiat è inutile. Per contro un mercato bene informato non fa creare prezzi anomali neppure su titoli sottili.
<<Pero' dal momento che questa tutela in questa sede di discussione non ha raccolto consensi, io avevo concluso che piu' o meno tutti vedono la nocivita' del trader e che in virtu' di tale giudizio implicito tale figura non vada assolutamente tutelata. >>
Il trader non è nocivo e non è un delinquente. Ma neppure merita tutela pubblica perchè non produce niente o comuque l'utilità che apporta al sistema è minima.
Scritto da Piedi a Terra
<<E i formatori di trader, avrebbero a loro volta un qualche tipo di funzione sociale ?>>
No. Anzi sono delle vere e proprie mine vaganti perchè rischiano di spacciare un'attività che è lucrosa nel 5% dei casi (e nel riamentte +95% è rovinosa) per un lavoro, che invece rende sempre a chi lo fa (il lavoratore che incassa i soldi) e a chi lo riceve (chi riceve il servizio del lavoratore).
Molto più serio un corso per parrucchieri.
<<Se si volesse lasciare intendere come criterio di demarcazione una differenza qualitativa tra la liquidita' al sistema fornita da un market maker rispetto ad un trader privato che cerca di fare, ad esempio, il submarket maker (ad esempio cercando di anticipare il market maker sui CW) allora non ho ben capito perche' deve essere il ruolo istituzionale diverso a fare la differenza.>>
Infatti non è il QUANTUM che fa la differenza. Ho detto che anche la grossa banca che fa il trader non fa niente di utile.
<<La valutazione di una possibile positivita' della funzione sociale del trader deve consistere nell'accertamento della sua utilita' al sistema, cioe' in ultima analisi dell'aumento di liquidita', diminuzione di spread e quindi efficienza dei mercati che egli involontariamente provoca e non risiede certo nella personalita' giuridica dell'autore che la svolge.>>
Se vuoi dire che il trader aumenta la concorrenza e stringe gli spread questo può essere vero. Ma un trader privato stringe gli spread per lotti piccolissimi rispetto a quelli di un istituzionale e quindi la presunta utilità è molto limitata. Inoltre spesso sono gli stessi trader a fuggire dai titoli poco liquidi e allora se vanno su Enel Eni Fiat è inutile. Per contro un mercato bene informato non fa creare prezzi anomali neppure su titoli sottili.
<<Pero' dal momento che questa tutela in questa sede di discussione non ha raccolto consensi, io avevo concluso che piu' o meno tutti vedono la nocivita' del trader e che in virtu' di tale giudizio implicito tale figura non vada assolutamente tutelata. >>
Il trader non è nocivo e non è un delinquente. Ma neppure merita tutela pubblica perchè non produce niente o comuque l'utilità che apporta al sistema è minima.