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È da oggi disponibile il nuovo numero di “Le opportunità in Borsa”, la newsletter settimanale dedicata a consulenti finanziari ed esperti di Borsa.
Azionario volatile nelle ultime sedute, in cui l’attenzione degli investitori è tornata a focalizzarsi sull’andamento dell’economia, in vista delle riunioni di politica monetaria di metà giugno. Sono emerse indicazioni in chiaroscuro dalla fitta serie di dati macro della scorsa settimana. I prezzi al consumo dell’eurozona, secondo la stima preliminare di maggio, hanno rallentato oltre le attese passando dal 7,0 al 6,1%, con il Cpi core in discesa dal 5,6% al 5,3%. Si moltiplicano, invece, i segnali a favore di una pausa della Fed nella riunione del prossimo 14 giugno.
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Nuovo appuntamento con i Live Streaming di FinanzaOnline: venerdì 9 giugno alle ore 11 tornano protagonisti Smart Bank e il suo CEO, Antonio De Negri. Dopo il successo del conto deposito callable a 5 anni Smart Bank 5x5, è attiva ora la fase di raccolta per due nuovi conti deposito strutturati vincolati a 5 e 10 anni a tasso misto, che prevedono rispettivamente per i primi 2 anni e per i primi 4 anni rendimenti fissi al 5%. Per saperne di più e conoscere tutte le altre novità di Smart Bank in arrivo.
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Confermo, è piaciuto anche a me e lo rileggerei volentieri.In questi giorni 'La solitudine dei numeri primi', scritto da un ragazzino di 20 anni, torinese: romanzo carino, acchiappa.
Volevo segnalare, a chi piace il genere fantastico, un libro di Peter Høeg, "La storia dei sogni danesi", che è precedente al più conosciuto "Il senso di Smilla per la neve" e mi ha piacevolmente sorpreso anche se non sono particolarmente appassionata del genere. Sognante e ben scritto...
grazie del consiglioIo sto leggendo Replay una vita senza fine di ken Grimwood , bello e inquietante. Lo consiglio scorre molto bene.
Aggiunta alla mia wishlistTempo fa avevo letto di Claudio Magris: Lei dunque capira'.Breve libretto ma di grande intensita' e profondita'.Notevole ,a mio avviso.
La trama e' scarna: una donna (defunta)si rivolge ad un fantomatico "Presidente" e racconta del suo grande amore,di cio' che ha fatto per lui e del perche' non voglia rivederlo.
Ecco la recensione:
Qui Euridice mai si rivolge al suo Orfeo lei – lo sappiamo – parla solo con il "Presidente". E tuttavia sgrammaticando il "patto autobiografico" dirò che in Lei dunque capirà si percepisce il dialogo dell'autore con la sua "musa" scomparsa: Marisa Madieri. Senza pathos reverente ben inteso senza aulico inchino piuttosto con una vivificante sagace autoironia. Perché lui il "poeta" balza fuori dal testo come uno screziato funambolo che avanza generoso e versatile sulla scena letteraria ma in realtà è messo in moto da lei "amplificato" e poi all'occorrenza sforbiciato ripulito insomma nel corpo e nella pagina. E raggiunto il successo è ancora lei che lo tutela e – lo sappiano le sue "squinzie" – persino lo sostituisce nella sua corrispondenza privata divertendosi a "far gongolare" la schiera di ammiratrici.
Costrizione e nostalgia si alternano nel ricordo che muove un doppio ansito di lei salda e desiderante nei giorni e negli anni in corsa verso lui che scende nel regno delle ombre per richiamarla a sé: "Era vicino lo sentivo; si fa per dire vicino la Casa è sterminata e i suoi corridoi scale gallerie stanzoni soffitte sembrano non finire mai ma io sapevo sentivo che presto non importava quando fra anni fra poco – sarei uscita e sarei stata fra le sue braccia la sua bocca sulla mia". Mentre lui Orfeo sospeso lacerato dalla perdita nell'anima e nella carne tragitta con la scrittura verso di lei in cerca della verità "perché soltanto il Vero grande e terribile è degno del canto". Alza il tono il referente mitico avvia a una dimensione universale che disperde il tratto autobiografico.
Ma diverge repentina la nota di chiusura lo scarto dal mito classico: non è lui che si volta per troppo amore è Euridice che non vuole ricominciare a "cucinare lavare fare all'amore andare a teatro invitare qualcuno a cena ringraziare per i fiori parlare…". C'è una sottile rivendicazione femminista in quella sottrazione finale. Quasi un passar le consegne. Ecco allora che lo stesso titolo Lei dunque capirà assume un secondo senso producendo implicitamente altra vita. Euridice svanisce mentre nel suo sguardo lui proscritto dal regno delle ombre appare "straziato" ma "ancora capace di serenità forse anche di felicità". Il titolo sembra ora fondere due voci: quella del passato e quella di un diverso futuro che può avere inizio.