Mi viene da dire esattamente la stessa cosa.O non hai guardato il video oppure lo hai guardato ma non hai capito nulla di ciò che ha detto il professore.
Va bene che nel contesto della tua religione é vero tutto ed il contrario di tutto.
Ma l'analisi oggettiva del contenuto di un testo o di un video é oggettiva poiché la lingua italiana é uguale per tutti.
Concetti espressi dal video.
. Domanda iniziale di Angela "perché la tortura era così diffusa in passato?
Già dalla domanda si da per assodato che si torturasse a go go.
. Risposta: in sostanza perché parte della "cultura" del medioevo e perché unico modo per ottenere confessione in assenza di prove.
Cosa non ti é chiaro?
E si prosegue dicendo che la tortura non era finalizzata all'uccisione ma a poter incolpare l'imputato (quale fosse poi la sentenza é un altro discorso...).
Che i metodi principali non erano smembrare i corpi (e chi l'ha mai detto) ma tramite stiramento arti con corde per provocare dolorosissime lussazione in modo che l'eventuale innocente potesse guarire (ma se confessavano per il dolore gli "innocenti" immagino fossero pochini).
Poi conclude dicendo che molti "oggetti da tortura" sono falsi usati nel tempo sia per"esaltare" la cupezza di quel periodo che per una sorta di morbosità umana.
Quindi...
Si torturava a manetta, si volevano estorcere confessioni, e non tutti i torturati venivano uccisi durante la tortura (magari subito dopo la sentenza però).
Poi, nel tempo, il fenomeno é stato usato e "pubblicizzato" dai protestanti sia per ricordare ai posteri la "bontà " dei cattolici (enfatizzandolo un pó) sia per soddisfare il lato morboso dell'uomo.
Mi dici dove trovi in tutto ciò la rivisitazione della chiesa cattolica, che cerchi di affermare, come povera incolpevole ed accusata ingiustamente di nefandezze nei secoli?
Perché i (pochi) discendenti degli indios rimasti sarebbero curiosi di sapere chi gli ha estinto gli avi, così come tutte le vittime arabe delle scorribande cristiane durante le SANTE crociate (tanto per uscire dall'argomento tortura).
Difendere un'associazione che, a confronto, la mafia di Toto Riina degli anni sessanta e settanta era una scuola di educande.
Roba da matti.