Il Memorandum segreto

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ceck78

Omnis homo mendax
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[...]“Il Memorandum – dice al Foglio una fonte governativa – il presidente non ha ancora scelto se presentarlo sotto forma di mozione da mettere ai voti o se proporlo nella forma, per così dire, di testamento politico. A quanto mi risulta, Monti è tentato di portarlo in Aula sotto forma di ‘mozione’ ma anche se alla fine non dovesse essere chiesto il parere esplicito dei due rami del Parlamento – lo si valuterà nelle prossime ore – è indiscutibile che il documento che verrà presentato diventerà non solo la declinazione dell’agenda Monti per la campagna elettorale ma anche la piattaforma da cui, per forza di cose, dovrà ripartire chiunque nel 2013 arriverà a Palazzo Chigi. E anche se non ci sarà un voto su quel testo, vedrete che non sarà difficile capire chi dirà di ‘sì’ e chi invece dirà di ‘no’”.
Già, ma in che modo Monti “declinerà la sua agenda” durante la campagna elettorale? Nonostante alcuni segnali offerti in questi giorni agli osservatori (ieri Monti è stato ospite a “Unomattina”, su RaiUno, e anche per via della contemporaneità con l’intervista di Silvio Berlusconi su un’altra rete sembrava tutto fuorché fuori dalla contesa elettorale); e nonostante sia lo stesso Monti ad aver confidato ad alcuni collaboratori di essersi interessato personalmente ai sondaggi relativi a una lista con il suo nome (nel weekend il presidente ha avuto dei colloqui con il sondaggista Renato Mannheimer e, come rivelato ieri dall’Huffington Post, in queste ore Monti ha consultato anche il presidente del Centro italiano studi elettorali Roberto D’Alimonte), la realtà è diversa da quanto potrebbe apparire. E alla fine – come racconta al Foglio chi ha avuto modo di parlare con il presidente del Consiglio nelle ultime ore – il profilo che sceglierà Monti nelle prossime settimane non sarà quello del candidato che scende direttamente in campo; ma sarà più simile a quello di una grande diga eretta contro il populismo delle forze anti europeiste italiane (come da consiglio di Giorgio Napolitano). E in questo senso l’obiettivo di Monti nel corso della campagna sarà quello di trasformare le elezioni non in un giudizio popolare su Pier Luigi Bersani o su Silvio Berlusconi ma più semplicemente in un grande referendum sull’Europa e più in generale sull’euro.

Il messaggio in queste ore è arrivato chiaro e tondo nelle principali cancellerie del Continente ed è anche per questo che negli ultimi giorni si sono moltiplicati gli endorsement pesanti offerti al presidente del Consiglio dai massimi leader europei. Endorsement significativi come quello di Angela Merkel (che ieri ha detto esplicitamente “sostengo Monti”), come quello di Herman Van Rompuy (“Monti è un grande presidente del Consiglio”) e come quello non così scontato del presidente francese François Hollande, che lunedì pomeriggio ha confidato che, a suo modo di vedere, “in un mese o due Mario Monti sarà in grado di unirsi a una coalizione o andrà avanti e stabilizzerà l’Italia”.
“Non so se Monti ha intenzione davvero di portare in Aula questo Memorandum – dice al Foglio il senatore del Pd Pietro Ichino – ma se davvero dovesse prendere questa strada credo che sarebbe una soluzione ideale. Tutti i politici sarebbero costretti a mettere i piedi per terra. Avranno addosso i fari puntati del mondo intero. E a quel punto Monti diventa non l’esponente di questa o quella forza politica ma diventa il garante di quella carta di intenti. Molti parlamentari del Pdl sarebbero in grave difficoltà a non rispondere positivamente alla sollecitazione di Monti. E anche per Bersani questa iniziativa sarebbe importante: sarebbe l’occasione per riconfermare con la necessaria chiarezza davanti a tutti i nostri interlocutori stranieri, europei e non, il commitment del centrosinistra sul terreno della strategia europea dell’Italia”.
Il Memorandum segreto. Così nasce la campagna parallela di Mario Monti - [ Il Foglio.it › La giornata ]


Berlusconi Ko...eventuale Monti o eventuale memorandum, se del caso votare direttamente lui o altro pincopallino, non ha veramente più molto senso.
 
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