batteristasinest
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Caro batterista: Io abito nella città del MART dove Sgarbi è l'attuale presidente/direttore. Una delle sua prime osservazioni ha riguardato il patrimonio artistico del MART che giace inutilizato nei caveaux del museo. La sua idea riguarda la fruibilità di tali opere da collocare negli spazi pubblici provinciali al fine di garantire la visibilità ad un patrimonio che attualmente è inutilizzato. Non so se Sgarbi si riferisse a questo aspetto da te citato.
Carissimo, nei musei italici sono fermi da tempo tesori artistici antichi e moderni e l idea di proporli negli spazi pubblici esistenti non è nuova e neppure è arte condivisa dato che si tratterebbe pur sempre di esporre in altri luoghi oltre che nei musei e occorrono fondi, sburocratizzare le pratiche smobilitare gli oggetti fermi da anni e agire, più che condividere.Del resto esporre in spazi pubblici esistenti non è condividere ma allargare la platea di possibili amanti d arte. E' proprio la parola condividere l arte che mi pare proprio fuori luogo.L arte la puoi proporre a più persone possibili.ma non credo che la si possa condividere, è sempre e solo una " cosa" individualissima e come tale incondivisibile.Ma potrei anche sbagliarmi.Sgarbi mica ha condiviso le sue opere mettendole nel castello ferrarese a suon di eurozzi per pagare il biglietto.Non credo che ciò possa chiamarsi condivisione o mi sbaglio? Io non condivido nulla con te se te lo faccio pagare ...ma questo è un altro discorso.