Il mondo dopo il coronavirus.

Il mondo dopo il lockdown vedrà diminuire il valore degli immobili nelle grandi città e aumentare in zone di Montagna o vicino al mare. Diminuiranno progressivamente le ore passate in ufficio mentre aumenteranno le ore di lavoro a distanza... si lavorerà sempre ma con meno stress. I rapporti sociali saranno sempre più virtuali, così come lo sport, l'arte, il cinema, la musica... Si viaggerà meno per lavoro e di più per piacere... ma non per visitare luoghi, che potranno essere vissuti tramite la realtà artificiale, ma per la natura, i mari, gli animali, etc...
Il medico non sarà più un dottore, ma un ingegnere... che non sarà capace neanche di fare una puntura, ma opererà a cuore aperto sapendo usare macchinari sempre più sofisticati. Poi arriverà l'intelligenza Artificiale e cambierà veramente tutto... una nuova rivoluzione... come il cellulare o internet... Inizierà una nuova era
 
Ciao Ragazzi! Vorrei porvi una domanda qui, dato l'argomento iniziale, senza aprire un ulteriore task.
Mi occupo di marketing e comunicazione e sono un aspirante copywriter.

Considerati i tempi che corrono con le tante restrizioni, mi sono ritrovato come l'anno scorso con clienti che bloccano tutti i lavori dati gli impedimenti governativi. Una bella rogna considerati i miei progetti e investimenti fatti in questo anno.

Fortunatamente ho rivoluzionato sempre il mio lavoro, cercando costantemente di migliorarmi e fare cose che potessero funzionarie e piacere ai miei clienti, ma ritrovarsi ogni volta di punto a capo è un bel problema.

Ho chiesto a colleghi e tutor che mi seguono nel percorso di studio che l'unico modo per continuare a lavorare e vendere è proporsi a nuovi mercati emergenti o che non hanno risentito della crisi come ad esempio il settore farmaceutico, tecnologico, digitale ecc.

Praticamente hanno detto tutto e niente.
L'idea non è affatto sbagliata e ne ho approfittato per allacciare rapporti con persone influenti delle mie parti per questi tipologie di settore, ma sento ancora un terreno molto arido sotto i piedi senza punti di forza per creare dei bei progetti "pubblicitari".

Voi che siete più esperti di me, come consigliate di muovermi?
 
Condivido Sandalio,

quando ebbi occasione di andare in Giappone nel 2017 (sembra trascorsa un era geologica) rimasi impressionato nel vedere 4 persone attendere i passeggeri giù dalla scaletta (volo interno di una compagnia nazionale) e come ad ogni micro cantiere ci fosse un "vecchietto" o simile con la pettorina e un bastone luminoso (potevano essere le 24 o le 1 di notte) per poi ripassare di lì alla mattina è vedere tutto terminato, fino alla sera dopo in un altro punto della via.
Alcune settimane fa mi è capitato di scambiare due parole con un amico che opera nel settore degli integratori alimentari da moltissimi anni.
Come sapete è un settore che si pone a metà tra il pharma e food e alcuni prodotti non hanno avuto ripercussioni particolari in questo periodo, anzi...
E' considerato, nel settore, una persona di riferimento (e per quello che vale è una persona che stimo professionalmente ed umanamente con una solida formazione tecnica).
Ha paragonato questo periodo all'avvento della normativa dei Novel Food di inizio secolo: normativa molto stringenti e controlli pressanti continui.
Ci fu un "ripulisti" profondo del settore.
L'e-commerce (marginale in quando le vendite in termini di valore e volumi tutti sui canale farmacia) potrebbe modificare profondamente tutto il settore, non tanto per le aziende che producono (direttamente=poche o contoterziste=molte) ma quelle che posseggono "solo" brand.
La sua impressione e che si parli tanto di e-commerce ma si stiano attuando strade senza una logica o un filo conduttore in uno stato di confusione e difficoltà di lettura del mercato.
Secondo lui si vedranno i risultati tra 1 e 1/2 -2 anni.
Il canale commerciale si vedrà profondamente trasformato verso qualcosa che al momento è indecifrabile.
Erano cambiamenti in corso che , come qualcuno ha riportato in altri post, hanno però avuto un'accelerazione inimmaginabile fino a febbraio 2020.
Le espulsioni (con difficoltà di ricollocarsi per tutta una serie di figure) rischiano di essere elevate e drammatiche.
Possiamo anche non chiamarlo RdC (o altro) ma personalmente ( e magari sbaglio) faccio fatica a pensare di lasciare tutta una parte della popolazione senza alcuna forma di sostentamento (poi scrivo come se io fossi sicuro al 1000% del mio lavoro :eek: ma credo mi abbiate capito)!
Buona serata a tutti.
ZP
 
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