Il nonno si gioca la casa

.....e allora se uno eredita una casa da 250.000 euro con un debito in essere da 100.000 euro li deve pagare ....

cosa intendevi ramirez sul decidere o meno di assumersi i debiti ?
 
ma scusa una casa che vale 250.000 euro con annesso debito
di euro 100.000 equivale a lasciar debiti???
tutti gli italiani vorrebbero essere nella suddetta situazione !!
 
ramirez ha scritto:
In Italia non si possono lasciare debiti ad altri !!!!
neanche volendo !!!
Saranno gli altri a decidere se assumerseli o no !!


sì ma tu qua dicevi un'altra cosa e volevo capire che cosa intendevi e se c'era qualcosa che non so.

e poi...
 
springella ha scritto:
sì ma tu qua dicevi un'altra cosa e volevo capire che cosa intendevi e se c'era qualcosa che non so.

e poi...
volevo solo dire che se i debiti eccedono l'attivo....
l'erede rinuncia (forse) ergo ...dire che qualcuno lascia dei debiti
è una forzatura....visto che nessuno è obbligato ad assumerseli..
 
...rieccomi

poi secondo me si devono valutare le situazioni e considerare anche le ipotesi al peggio. E non è che il peggio sia una previsione fantasiosa.

Ti faccio un esempio classico e plausibile in questo momento storico, cioè ti faccio un esempio che esclude il figlio unico visto che chi può accendere il contratto in questo momento e lasciare successivamente il debito ha vissuto in tempi in cui il figlio unico era una rarità.

Due fratelli ereditano la suddetta proprietà. Un fratello ha raggiunto una certa posizione economica e anche se gli girano un pò le p.lle decide di tirare fuori 50.000 euro dai suoi risparmi oppure assumersi la rata mensile fino a concorrenza dei 50.000, ma tant'è, vuole salvare i ricordi, è un tradizionalista e la casa se la vuole tenere.
L'altro fratello per vicissitudini varie sta ancora combattendo con mutuo, rate, spese per i figli, ecc ecc e non ha una disponibilità di denaro per far fronte a 50.000 euro ..... e quindi, non potendo vendere la casa (anche se vorrebbe) perchè il fratello non ci sente da quell'orecchio, si deve assumere un' ulteriore rata che gli rende la vita ancora più dura. Ok quando sarà vecchio disporrà di un 50% di una proprietà, ma al momento avere un altro debito sul groppone gli sconquassa un pò la vita.

In questo caso il debito ha un certo peso.
 
....scusami mi era sfuggito questo:

"Gli eredi hanno tempo un anno, dalla morte del proprietario, per ripagare il debito contratto dall'anziano. Se non lo fanno, l'istituto erogatore vende l'immobile al miglior prezzo possibile, si tiene la fetta che gli tocca e lascia il resto in deposito presso un notaio. Per dieci anni, gli eredi possono farsi vivi e recuperare la somma. Passato questo periodo, l'erede diventa lo Stato, che incassa il malloppo"

quindi il mio esempio va corretto tenendo presente che c'è solo un anno per saldare il debito .... altri problemi ...

e poi te l'immagini la proprietà da 250.000 che viene venduta velocemente al miglior prezzo possibile (sia che si tratti degli eredi che la vogliono vendere prima che scatti l'anno sia che si tratti dell'istituto) ?
Riusciranno a venderla a 250.000 ?


per me queste robe creano diversi problemi, a fronte della risoluzione di un problema immediato cioè dell'anziano che ha bisogno di soldi. In ogni caso, se non c'è altra scelta.... dovrà procedere a questa soluzione....
d'altra parte se hanno inventato il prodotto avranno i loro buoni motivi, significa che c'è un mercato...
 
springella ha scritto:
...rieccomi

poi secondo me si devono valutare le situazioni e considerare anche le ipotesi al peggio. E non è che il peggio sia una previsione fantasiosa.

Ti faccio un esempio classico e plausibile in questo momento storico, cioè ti faccio un esempio che esclude il figlio unico visto che chi può accendere il contratto in questo momento e lasciare successivamente il debito ha vissuto in tempi in cui il figlio unico era una rarità.

Due fratelli ereditano la suddetta proprietà. Un fratello ha raggiunto una certa posizione economica e anche se gli girano un pò le p.lle decide di tirare fuori 50.000 euro dai suoi risparmi oppure assumersi la rata mensile fino a concorrenza dei 50.000, ma tant'è, vuole salvare i ricordi, è un tradizionalista e la casa se la vuole tenere.
L'altro fratello per vicissitudini varie sta ancora combattendo con mutuo, rate, spese per i figli, ecc ecc e non ha una disponibilità di denaro per far fronte a 50.000 euro ..... e quindi, non potendo vendere la casa (anche se vorrebbe) perchè il fratello non ci sente da quell'orecchio, si deve assumere un' ulteriore rata che gli rende la vita ancora più dura. Ok quando sarà vecchio disporrà di un 50% di una proprietà, ma al momento avere un altro debito sul groppone gli sconquassa un pò la vita.

In questo caso il debito ha un certo peso.
scusa ma mica è obbligato, se il fratello "povero" non vuole cacciare soldi ma vuole vendere vende al fratello "ricco" quale è il problema se il "ricco" non vuole comprare allora si vende o l'immobile viene esecutato.
sia per il ricco che per il povero sempre meglio che il de cuius abbia contratto un mutuo piuttosto che venduto la nuda proprietà; a Roma qualche anno fa era una pratica molto diffusa se gli anziani non avevano altre risorse oltre alla casa.
 
leo66 ha scritto:
Mi chiedo se alla signora di 87 anni non fosse piu' semplice e utile vendere la nuda proprietà tenendosi l'usufrutto.
Un 'altra legge per favorire la banche e rovinare dei poveracci.
una affermazione da quotare
è quello che dicevo sopra
certo accendere un mutuo invece di vendere la nuda proprietà è più semplice mette l'anziano al riparo dagli squali che comprano per speculare
 
springella ha scritto:
....scusami mi era sfuggito questo:

"Gli eredi hanno tempo un anno, dalla morte del proprietario, per ripagare il debito contratto dall'anziano. Se non lo fanno, l'istituto erogatore vende l'immobile al miglior prezzo possibile, si tiene la fetta che gli tocca e lascia il resto in deposito presso un notaio. Per dieci anni, gli eredi possono farsi vivi e recuperare la somma. Passato questo periodo, l'erede diventa lo Stato, che incassa il malloppo"

quindi il mio esempio va corretto tenendo presente che c'è solo un anno per saldare il debito .... altri problemi ...

e poi te l'immagini la proprietà da 250.000 che viene venduta velocemente al miglior prezzo possibile (sia che si tratti degli eredi che la vogliono vendere prima che scatti l'anno sia che si tratti dell'istituto) ?
Riusciranno a venderla a 250.000 ?

Dal punto di vista degli eredi sempre meglio che aver venduto la nuda proprietà; qualcosa comunque recuperano (se non tutto l'immobile).

E poi dimentichi che si tratta di un immobile; anche il fratello "povero" con l'affitto magari si paga la rata del mutuo che gli serve per riscattare la sua quota della casa.

Al di là delle considerazioni personali per me resta un mezzo in più a disposizione delle persone; e io preferisco ci sia una soluzione in più anzichè una in meno.

COME IN TUTTE LE COSE sta poi all'intelligenza dei singoli sfruttarla in modo proficuo.
 
porchetto ha scritto:
scusa ma mica è obbligato, se il fratello "povero" non vuole cacciare soldi ma vuole vendere vende al fratello "ricco" quale è il problema se il "ricco" non vuole comprare allora si vende o l'immobile viene esecutato.
sia per il ricco che per il povero sempre meglio che il de cuius abbia contratto un mutuo piuttosto che venduto la nuda proprietà; a Roma qualche anno fa era una pratica molto diffusa se gli anziani non avevano altre risorse oltre alla casa.


sì ok. E infatti al "ricco" non resta altro che comprare dal "povero". O lasciare che le cose vadano secondo contratto.... (forse in Italia potrebbe succedere questo in molti casi viste le numerose beghe familiari al momento dell'eredità).
Il "povero" potrà avere due scelte: rinunciare volontariamente all'eredità oppure vendere al "ricco". Tutto dipenderà dai rapporti che intercorrono tra i due fratelli (o più fratelli se facciamo altre ipotesi).

comunque sono d'accordo sul fatto che più scelte=meglio. Non mi piace nell'attuale situazione questo ipotecarsi la casa da parte degli anziani con ricaduta sugli eredi, ecco tutto. Perchè lo trovo un ulteriore impoverimento degli italiani in generale.
(Ma è ovvio che gli anziani non possono essere lasciati morire di fame o di malattia perchè non hanno i soldi.... meglio l'ipoteca certo... )
 
springella ha scritto:
sì ok. E infatti al "ricco" non resta altro che comprare dal "povero". O lasciare che le cose vadano secondo contratto.... (forse in Italia potrebbe succedere questo in molti casi viste le numerose beghe familiari al momento dell'eredità).
Il "povero" potrà avere due scelte: rinunciare volontariamente all'eredità oppure vendere al "ricco". Tutto dipenderà dai rapporti che intercorrono tra i due fratelli (o più fratelli se facciamo altre ipotesi).

comunque sono d'accordo sul fatto che più scelte=meglio. Non mi piace nell'attuale situazione questo ipotecarsi la casa da parte degli anziani con ricaduta sugli eredi, ecco tutto. Perchè lo trovo un ulteriore impoverimento degli italiani in generale.
(Ma è ovvio che gli anziani non possono essere lasciati morire di fame o di malattia perchè non hanno i soldi.... meglio l'ipoteca certo... )
se rinuncia il ricco raccoglie l'eredita senza dare nulla

mi sembra giusto dare una possibilità semplice come ipotecare la casa ad un anziano che non ha altre risorse perchè sul tramonto della propria vita deve fare sacrifici per degli eredi magari pure alla lontana che non lo pensano neanche?
 
concordo sul fatto che fatto che gli anziani spesso hanno un'unico bene (la casa) e che ipotecandola avrebbero della liquidità tuttavia penso che il business sia a favore della banche in quanto le condizioni applicate sono peggiori rispetto al mutuo tradizionale. Gli eredi in fase di trattativa con la banca non hanno alcun potere nel senso che alla fine si troveranno un valore X con un debito Y pertanto essendo questi vecchi poveri e magari disinformati verranno turlupinati dagli istituiti creditizi.
Inoltre dobbiamo insegnare alla gente a guadagnare, produrre, risparmiare, così invece si rischia di diffondere l'alibi del "domani ipotecherò la casa e lasceò i debiti a quelli che verranno". Della serie "non facciano neppure i fondi pensione perchè tanto c'e sempre la Banca amica ad aiutarci".
 
leo66 ha scritto:
concordo sul fatto che fatto che gli anziani spesso hanno un'unico bene (la casa) e che ipotecandola avrebbero della liquidità tuttavia penso che il business sia a favore della banche in quanto le condizioni applicate sono peggiori rispetto al mutuo tradizionale. Gli eredi in fase di trattativa con la banca non hanno alcun potere nel senso che alla fine si troveranno un valore X con un debito Y pertanto essendo questi vecchi poveri e magari disinformati verranno turlupinati dagli istituiti creditizi.
Inoltre dobbiamo insegnare alla gente a guadagnare, produrre, risparmiare, così invece si rischia di diffondere l'alibi del "domani ipotecherò la casa e lasceò i debiti a quelli che verranno". Della serie "non facciano neppure i fondi pensione perchè tanto c'e sempre la Banca amica ad aiutarci".
ma con che cap-zo di banche hai avuto a che fare ???
Nella mia vita di bancario non ho mai turlupinato nessuno !!!
Non solo, ho sempre dato delle dritte per risparmiare o addirittura
guadagnare.....
Voi pensate alle banche, e avete negli occhi Profumo o Passera...
quelli sono i banchieri.........Ramirez era un bancario....
cioè quello che si 'interfaccia' con i clienti..e ha delle difficoltà
a sparare 'cap-zate' ..
 
leo66 ha scritto:
concordo sul fatto che fatto che gli anziani spesso hanno un'unico bene (la casa) e che ipotecandola avrebbero della liquidità tuttavia penso che il business sia a favore della banche in quanto le condizioni applicate sono peggiori rispetto al mutuo tradizionale. Gli eredi in fase di trattativa con la banca non hanno alcun potere nel senso che alla fine si troveranno un valore X con un debito Y pertanto essendo questi vecchi poveri e magari disinformati verranno turlupinati dagli istituiti creditizi.
Inoltre dobbiamo insegnare alla gente a guadagnare, produrre, risparmiare, così invece si rischia di diffondere l'alibi del "domani ipotecherò la casa e lasceò i debiti a quelli che verranno". Della serie "non facciano neppure i fondi pensione perchè tanto c'e sempre la Banca amica ad aiutarci".
lasciamo stare i fondi pensione dietro ci sono interessi a mettere le mani sui TFR non la preoccupazione delle pensioni
scusa ma non pensi che sia meglio avere i soldi quando si va in pensione se la pensione non ti basta attingi direttamente al tfr
l'occhio del padrone ingrassa il cavallo
è meglio avere i soldi sotto controllo diretto
 
ramirez ha scritto:
.........Ramirez era un bancario....

Dici bene era. Per il passato hai ragione e ne ho motivo di dartene.Ma le cose ora sono molto cambiate,molto.
 
ma con che cap-zo di banche hai avuto a che fare ???
Nella mia vita di bancario non ho mai turlupinato nessuno


Come mai il cliente deve recarsi in banca a contrattare le propre condizioni come dai Marocchini??
Scusami, ma quante volte hai contattato i tuoi clienti per dirgli:
" in occasione del suo compleanno le daremo un punto in piu' nel c/c??"
" sono 5 anni che è correntista le dimezziamo le commissioni di gestione nei fondi??'"
" abbiamo pensato di darle un private banker che venga a casa sua di sabato mattina?"

che tu sia onesto non lo metto in discussione ma poichè lavoro con le banche in banca ti posso garantire che per la banca il risparmiatore è in limone da strizzare più che si puo.' D'altro canto la Banca è un azienda, spesso quotata, la cui proprietà vuole l'utile, la remunerazione del capitale per cui:
- i tassi salgono: i mutui variabili si adeguono ma il rendimento dei conti no. viceversa se i tassi scendono i conti scendono subito. La banca nella giacenza non guadagna comunque l'euribor?
- hai il conto Intesa prelevi in San Paolo e paghi 1,5 euro; ma non c'è stata la fusione.?
- pagamento con American Express:il commerciante subisce una tangente del il 3% e il cliente non guadagna nulla!! anzi al rinnovo paga pure 150.00 all'anno!!!.
- pagamento con pos al supermercato: al cliente non viene retrocesso nulla di quanto
imposto all'esercente. In pratica il risparmiatore è complice del guadagno della banca senza essere remunerato.
- il cliente ha fondi azionari nel 2000 e deve comprarsi la casa " è meglio che si tenga i soldi investiti.... guadagnano molto e faccia il mutuo" Con il tracollo perdita del capitale e pagamento degli interessi.
- Quale l'atteggiamento delle banche di fronte alla vendita delle obbligazioni parlamat una settimana prima del crollo?? o delle argentina, e delle cirio??? Ci faccia causa!!!
- In antonveneta hanno inventato un nuovo balzello nei conti correnti: spese telefoniche!!
- Versi un assegno circolare emesso dalla stessa Banca in altra filiale e si prendono un giorno di valuta, se versi un assegno fuori piazza 9 giorni lavorativi!!!!

Certo è tutto legale, ma che la banca non fott.a i clienti è un bella barzelletta.
Comunque se ti do' 100.000 dei miei quanto mi dai di sicuro/garantito contrattualemente con la tua bella banca??
 
leo66 ha scritto:
ma con che cap-zo di banche hai avuto a che fare ???
Nella mia vita di bancario non ho mai turlupinato nessuno


Come mai il cliente deve recarsi in banca a contrattare le propre condizioni come dai Marocchini??
Scusami, ma quante volte hai contattato i tuoi clienti per dirgli:
" in occasione del suo compleanno le daremo un punto in piu' nel c/c??"
" sono 5 anni che è correntista le dimezziamo le commissioni di gestione nei fondi??'"
" abbiamo pensato di darle un private banker che venga a casa sua di sabato mattina?"

che tu sia onesto non lo metto in discussione ma poichè lavoro con le banche in banca ti posso garantire che per la banca il risparmiatore è in limone da strizzare più che si puo.' D'altro canto la Banca è un azienda, spesso quotata, la cui proprietà vuole l'utile, la remunerazione del capitale per cui:
- i tassi salgono: i mutui variabili si adeguono ma il rendimento dei conti no. viceversa se i tassi scendono i conti scendono subito. La banca nella giacenza non guadagna comunque l'euribor?
- hai il conto Intesa prelevi in San Paolo e paghi 1,5 euro; ma non c'è stata la fusione.?
- pagamento con American Express:il commerciante subisce una tangente del il 3% e il cliente non guadagna nulla!! anzi al rinnovo paga pure 150.00 all'anno!!!.
- pagamento con pos al supermercato: al cliente non viene retrocesso nulla di quanto
imposto all'esercente. In pratica il risparmiatore è complice del guadagno della banca senza essere remunerato.
- il cliente ha fondi azionari nel 2000 e deve comprarsi la casa " è meglio che si tenga i soldi investiti.... guadagnano molto e faccia il mutuo" Con il tracollo perdita del capitale e pagamento degli interessi.
- Quale l'atteggiamento delle banche di fronte alla vendita delle obbligazioni parlamat una settimana prima del crollo?? o delle argentina, e delle cirio??? Ci faccia causa!!!
- In antonveneta hanno inventato un nuovo balzello nei conti correnti: spese telefoniche!!
- Versi un assegno circolare emesso dalla stessa Banca in altra filiale e si prendono un giorno di valuta, se versi un assegno fuori piazza 9 giorni lavorativi!!!!

Certo è tutto legale, ma che la banca non fott.a i clienti è un bella barzelletta.
Comunque se ti do' 100.000 dei miei quanto mi dai di sicuro/garantito contrattualemente con la tua bella banca??
nulla da ridire, molto di quello che hai scritto è vero....
io ho già postato alcuni motivi per cui le banche italiane
sono più care delle straniere..ma non mi và di ritornare
sull'argomento...sennò è un coro di ..A Ramirez c'hai rotto !!

Diciamo che difendevo i bancari che, spesso, impreparati
vendono ed offrono ciò che passa il convento..
 
ramirez ha scritto:
ma con che cap-zo di banche hai avuto a che fare ???
Nella mia vita di bancario non ho mai turlupinato nessuno !!!
Non solo, ho sempre dato delle dritte per risparmiare o addirittura
guadagnare.....
Voi pensate alle banche, e avete negli occhi Profumo o Passera...
quelli sono i banchieri.........Ramirez era un bancario....
cioè quello che si 'interfaccia' con i clienti..e ha delle difficoltà
a sparare 'cap-zate' ..

Come facevi a fare il bancario e a non turlupinare nessuno?
Più di quello che passava il convento non potevi vendere.
Azzeravi i costi per i bonifici o aumentavi il tasso di interesse attivo dallo 0,0000001% al 2%?.
Eliminavi i costi di estinzione conto o consigliavi al cliente di trasferire i suoi depositi presso una Banca che gli offrisse un trattamento migliore o di rivolgersi ad un consulente indipendente per la gestione dei suoi risparmi?
 
ramirez ha scritto:
Non solo, ho sempre dato delle dritte per risparmiare
No Rami.

Tu facevi quello che voleva la direzione. Altrimenti erano sgridate.

Se poi la tua direzione era davvero così tollerante............buon per te. Ma dovresti sapere che il tuo caso (se era così) era più unico che raro.

Avrai ben parlato con colleghi di altre banche!
 
ehm ehm....io mi occupavo di estero merci.....
(solo negli ultimi 5 anni...ero responsabile degli sportelli....e quindi
non ero addetto a vendere nulla....ma piuttosto a far funzionare
la baracca..)
Quando ero all'estero merci....facevo cose non contemplate
in nessun manuale pur di facilitare i miei clienti(pardon ..amici
..mica con tutti, naturalmente, c'era un tale rapporto)

si pensavano insieme le strategie più giuste (in teoria, naturalmente)
per esempio, il carry trade lo applicai già nei primi anni '90...
suggerendo ai miei esportatori di finanziarsi in Yen....
.
qualcuno è pratico di lettere di credito?? beh io mi facevo un mazzo
così....per recuperare le rimesse da paesi del far.east....
tutto ciò a vantaggio del cliente (prima gli accrediti le rimesse
meglio è...ovvio !!) ma non era mio dovere...potevo
fare semplicemente come fanno tutti.....aspettare che
qualcuno all'ufficio spunta banche estere si accorgesse
che dei fondi erano lì..giacenti da un pò di tempo...
ecc. ecc.
 
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