Il Pdl fa melina anche sulla riduzione delle province.

Dav. c. G.

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MERCOLEDI' IN SENATO
Da Pdl pregiudiziale costituzionalità
sul decreto di riordino delle province

Filippo Saltamartini (Ansa)
Il Popolo della libertà porrà in Senato la pregiudiziale di incostituzionalità sul decreto legge di riordino delle Province. Lo ha detto all'agenzia Ansa uno dei due relatori della legge, Filippo Saltamartini del Pdl. Se dunque dovesse essere approvata, il provvedimento del Governo andrebbe riscritto. Sull'esito di questa mossa, Saltamartini non si sbilancia: «bisogna aspettare mercoledì - ha spiegato - perché all'interno della pregiudiziale bisogna capire se la costituzionalità della riforma delle Province passa tramite la Consulta o se a decidere saremo noi in Parlamento. Potremmo decidere o di bocciare decreto legge, oppure di farlo passare in attesa della pronuncia della Corte costituzionale» la quale, ha ricordato, dovrà esprimersi sul ricorso presentato dalle Regioni. «Valuteremo se mettere la pregiudiziale al voto o meno - ha aggiunto Saltamartini - insomma la poniamo ma potremmo rinunciare al voto. È un'opzione. Che dipende dalla ricaduta che la bocciatura del decreto avrebbe sul piano politico». «Come relatore - ha precisato Saltamartini - ho cercato di migliorare il decreto del Governo, così come ha fatto l'altro relatore, Enzo Bianco».

EMENDAMENTI - Lunedì prossimo in Commissione affari costituzionali del Senato saranno votati gli emendamenti: alcuni sono firmati dai due relatori, «altri sono stati aggiunti da me e non sono condivisi da Bianco e viceversa». Su questi ultimi, depositati ieri in commissione, si possono fare modifiche fino a mezzogiorno di lunedì. Gli emendamenti, secondo Saltamartini, «prevedono modifiche leggere e non annullano il provvedimento: si aggiungono solo poche province». «Io - ha aggiunto - le avrei abolite tutte, perchè questa storia dell'accorpamento mette in conflitto i territori e non risolve il problema dei costi e della funzionalità. E poi c'è la questione del mantenimento delle prefetture e delle questure nelle regioni più colpite dalla criminalità organizzata: io e Bianco siamo d'accordo sul fatto che bisogna tener conto della funzionalità degli apparati di sicurezza».

Redazione Online
8 dicembre 2012 | 18:22
 
Art. 133.

Il mutamento delle circoscrizioni provinciali e la istituzione di nuove Province nell'ambito di una Regione sono stabiliti con leggi della Repubblica, su iniziative dei Comuni, sentita la stessa Regione.

La Regione, sentite le popolazioni interessate, può con sue leggi istituire nel proprio territorio nuovi comuni e modificare le loro circoscrizioni e denominazioni.
 
Se venisse bocciata la riduzione delle province così come formulata da Monti non mi dispiacerebbe affatto, perchè è una grande porcata. Si devono abolire tutte, punto (cosa che non si farà mai se passerà questa legge).

Altra cosa che andrebbe attentamente ristudiata è la legge sulla riduzione dei tribunali, anche lì andrebbe rifatta la geografia giudiziaria più che abolire sedi per andarne a ingolfare altre che hanno già chiesto la costruzione di una sede più grande (con i risparmi che si vanno a far benedire).
 
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