Il Re Sole è diventato un Re Solo

ceck78

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La crisi extraparlamentare sarà veloce e Berlusconi non ne avrà alcun vantaggio, semmai a lui verrà intestata l’impennata dello spread e il conseguente aumento del costo del debito italiano. Oltre, naturalmente, alla follia di andare a votare con un Porcellum, anche se fosse transgeneticamente modificato. Il centrodestra aveva molte strade per chiudere un’epoca, Berlusconi ha scelto quella più rischiosa e soprattutto ha rinunciato ad avere un ruolo nella Terza Repubblica. Tutte le forze politiche si coalizzeranno contro di lui.

La politica non conosce quasi mai la parola coerenza. Il 9 ottobre, Berlusconi diceva: «Non escluderei Monti come leader del raggruppamento dei moderati». Oggi ha cambiato idea e il Professore, che lui considerava un potenziale leader, oggi è il nemico da abbattere. Giudicheranno i posteri e soprattutto quelli che votano. Veniamo alle cose serie: Napolitano deve cercare di chiudere la legislatura «in maniera ordinata». Traduzione: bisogna dare ai mercati, che minacciano di farci pagare la mossa del Cavaliere qualche miliardo in più di interessi sul debito, una risposta credibile. Chi legge la stampa estera e non si limita a citarla sa che siamo tornati ad essere un problema per l’Europa e il Quirinale si sta preoccupando di attenuare il contraccolpo della berlusconata. Un Paese con duemila miliardi di debito pubblico non può essere soggetto agli scatti di umore di un politico, di qualsiasi colore esso sia. Questo vale per Berlusconi come per qualsiasi altro impegnato a servire il Paese e non a farsi servire o a servirsene. Dovrebbe essere questa la bussola di uno statista. Si voterà a marzo, con una legge elettorale da repubblica delle banane, una recessione durissima, gli occhi della comunità internazionale puntati su un Paese che spera di farcela solo con lo stellone. Fortuna e genio non bastano.

Il Quirinale cerca di mettere ordine nel caos, di dare corso ai provvedimenti urgenti e arrivare al voto in condizioni decenti. Il Pd in questo frangente ha un ruolo fondamentale perché se Berlusconi ha in mano la clava, Bersani non è così scemo da metterci la faccia.

È chiaro che i democratici non si faranno prendere a randellate dal Cavaliere. La crisi extraparlamentare sarà veloce e Berlusconi non ne avrà alcun vantaggio, semmai a lui verrà intestata l’impennata dello spread e il conseguente aumento del costo del debito italiano.

Oltre, naturalmente, alla follia di andare a votare con un Porcellum, anche se fosse transgeneticamente modificato. Il centrodestra aveva molte strade per chiudere un’epoca, Berlusconi ha scelto quella più rischiosa e soprattutto ha rinunciato ad avere un ruolo nella Terza Repubblica.

Tutte le forze politiche si coalizzeranno contro di lui. Ieri Monti - mentre alla Scala salivano, premonitrici, le note austere di un tedesco, Wagner - ha pronunciato una frase che è una (in)volontaria rappresentazione dell’immaginario di Berlusconi: «Il Re Sole si è allontanato da me». Non so se Monti abbia letto il 10 febbraio del 1996 sul Corriere della Sera la risposta di Montanelli a un lettore che gli chiedeva lumi sul semipresidenzialismo. Il vecchio Indro rispondeva che sì, lui quell’idea l’aveva sostenuta, ma con Berlusconi in campo si sarebbe avuto «altro che Carlo V e Ciro il Grande», ma un «nuovo Re Sole». Si sbagliava, Berlusconi ha scelto di essere un Re Solo.
Il Tempo - Il Re Sole è diventato un Re Solo
 
la stampa estera :D

imboccata dai giornalai italiani

che la citano sorvolando sul fatto che non è altro che la loro eco :clap:
 
A me il re sole pare più Monti ...
Ha finito di poter professoreggiare tutto qui
 
ma mario sechi, direttore de "il tempo", non era un suo estimatore?
 
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