Il salvataggio di Alitalia, uno dei successi di Berlusconi

E pure di Passera


Alitalia: Passera, bancarotta sarebbe costata molto di piu

12 Novembre 2012 – 13:08



(ASCA) – Milano, 12 nov – Un’eventuale bancarotta di Alitalia ”sarebbe costata molto di piu”’ della privatizzazione che ha interessato la Compagnia di bandiera. Ne e’ convinto il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, che nel corso del suo intevento all’Italy Summit, ha rivendicato l’efficacia delle decisioni prese nel processo di privatizzazione di Alitalia. ”L’azienda – ha detto il ministro – non meritava di restare sul mercato con denaro pubblico” e percio’ la privatizzazione ha rappresentato ”la strada giusta”, soprattuto perche’ ”cosi’ abbiamo risparmiato molto denaro per i contribuenti”. Passera ha infine evidenziato che doppo 4 anni dalla privatizzazione di Alitalia ”gran parte delgi obiettivi che ci eravamo prefissati sono stati raggiunti”.:D

Infine una precisazione sulla possibile cessione della Compagnia ai francesi: ”Alitalia e’ stata offerta ad AirFrance che poi ha deciso di non comprarla perche’ non e’ stato trovato un accordo”.
 
Alitalia: Passera, bancarotta sarebbe costata molto di piu

Lo dice, ma non è detto che lo pensi.

In attesa di capire che succederà è meglio tenersi buono Silvio (che conta ancora) piuttosto che sput.tanarlo pubblicamente (come meriterebbe) ed inimicarselo.

L'operazione Alitalia, come venne congegnata, fu una putt.anata galattica ed infatti i risultati si sono visti.

La bancarotta sarebbe costata di più?
Può darsi.
Quel che è certo è che la vendita ad Air France sarebbe costata sicuramente meno ed è quella che è stata bloccata da Berlusconi.
Il problema è che abbiamo sempre la memoria corta.
 
A proposito non dimentichiamo i 7 anni di mobilità per gli esuberi Alitalia

Chissà quanti di questi ora lavorano in nero?
 
la vittoria ha sempre molti padri :o
 

"......io sono italiano,io volo Alitalia......."

fto:Silvio Berlusconi.

GLI AEREI - Il pezzo pregiato della collezione è il «Gulfstream V», la Rolls Royce dei cieli, con il quale si muove spesso Berlusconi. Comprò il primo di questa serie nel 1986 per 20 miliardi di lire. È uno dei più lussuosi business jet sul mercato (in totale ne sono stati costruiti 200) e può coprire un raggio transoceanico: 12 mila chilometri di autonomia e velocità massima di 940 km/h. L'ultimo invece fu acquistato nel 2001 per 37 milioni di euro, oggi ne vale 25 circa. Ma non è particolarmente capiente. Così Berlusconi, lasciato a terra dalla flotta di Stato che ha imbarcato Romano Prodi, ha deciso di dotarsi di un personalissimo Air Force One. Ad Atene, alla finale di Champions League dello scorso maggio, è atterrato con un Airbus A319-115/CJ della Eurofly, un business jet lungo 33 metri utilizzato normalmente sulla tratta Milano-New York. È un modello, del valore di almeno 30 milioni, identico a quello in dotazione allo Stato italiano. Era un giro di prova, la trattativa si è chiusa pochi giorni fa. Berlusconi ha rilevato da Eurofly il leasing e si è regalato l'Airbus. Per le brevi e medie distanze, la «Berlusconi Airlines» può contare su due «Hawker 800 XP» che portano 8 passeggeri a una velocità di crociera di 750 km/h. Il primo fu pagato nel 2001 14,2 milioni (oggi ne vale 9,5), il secondo 13,8 milioni (10 milioni) e un terzo è in arrivo. A gestire la compagnia del Biscione è la Alba Aerotrasporti. Noleggia i velivoli anche al di fuori del gruppo ma i bilanci sono in rosso. E c'è una vecchia e strana storia.
BERLUSCONI E TARAK: UN AEREO PER DUE - Uno dei due aerei Hawker, tempo fa era in condominio con la società olandese Holland Coordinator & Service. Il contratto era di «associazione in partecipazione» e si è risolto nel 2004. È rimasto però un credito di Berlusconi nei confronti della società olandese. Ma dal 2004 in via Paleocapa non hanno più visto quei soldi (245 mila euro) tant'è che hanno dovuto accantonare in bilancio un'analoga cifra a «fondo copertura rischi». Vuol dire sospettare fortemente che i soldi non arriveranno mai. Ed è sorprendente, perché la Holland Cordinator fa capo a Tarak ben Ammar, amico di Berlusconi e partner in tanti affari, oltre che punto di riferimento e rappresentante dell'alta finanza francese socia in Mediobanca. La Holland, ai tempi dell'«associazione aerea», aveva comprato da Sky Italia di Rupert Murdoch le due emittenti Prima tv ed Europa tv, rivendendo poi le frequenze di quest'ultima a Mediaset per 200 milioni (con gigantesca plusvalenza). Insomma Tarak e Berlusconi avevano un aereo insieme ma è rimasta qualche pendenza.

L'ELICOTTERO - All'ultimo meeting di Cernobbio (Como) Berlusconi è arrivato dal cielo con un fiammante Aw 139, il nuovissimo elicottero dell'Agusta Westland, considerato la Ferrari degli elicotteri. Tre ore di autonomia e un sistema di navigazione strumentale per viaggiare di notte o con visibilità ridotta. Quanto l'ha pagato? 7.506.250 euro. Quello usato, modello A 109 Power Elite, l'ha dato via per 2.282.142 euro. Di bollo non sappiamo quanto ha speso nel 2006 ma di carburante sì: 41 mila euro; e anche di manutenzione: 138 mila; e di assicurazione: 125 mila.

48 METRI DI YACHT - La leggenda vuole che Murdoch, il magnate australiano dei media, un sorta di Berlusconi al cubo, avesse deciso di chiamare «Morning Glory» il suo yacht per celebrare i momenti più intensi della sua attività amatoria, al mattino appunto. Altra, e ancor meno controllata leggenda, racconta che Berlusconi quando comprò la barca volesse ribattezzarla «Night & Day Glory», poi ci rinunciò. Si disse che Murdoch gliel'aveva venduta, nel 1999, per 15 miliardi. In realtà il Cavaliere staccò un assegno da 28,414 miliardi di lire (ma forse con un abbonamento a Sky in omaggio). Oggi il superyacht da 48 metri, a vela e motore, due alberi, legni pregiati, trionfo di tecnologia, uscito dai cantieri della Perini Navi di Viareggio, ha un valore di 12,99 milioni di euro, circa 25 miliardi di lire. La società proprietaria della barca (Morning Glory Yachting Limited), pur facendo parte del gruppo Fininvest, ha sede all'isola di Bermuda, piccolo paradiso turistico e fiscale nell'Atlantico. Già Murdoch l'aveva domiciliata lì e Berlusconi ha cambiato solo lo studio legale domiciliatario. Fatto l'affare, Berlusconi tre anni dopo vende il «Principessa Vai Via», altro imponente e raffinato bialbero, all'amico e socio Ennio Doris di Mediolanum. Il prezzo? 8 milioni di euro. Doris acquista il veliero con una società che, secondo le categorie della Camera di commercio, ha la seguente attività: «Noleggio senza equipaggio di imbarcazioni da diporto, compresi i pedalò».
Mario Gerevini
 

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Nessuno però salva la tua intelligenza.

ha..ha..ha .. serete intelligenti voi con l'affare alitalia che ha combinato silvio applaudito dai suoi fans :clap: :clap: :clap: :clap:

gente senza cervello che, invece di guardare ai problemi concreti, si accontentava di andare contro alla soluzione trovata da prodi ... veramente delle menti sopraffine :D

secondo me il berluscones con il QI più elevato non arriva a 90 :D

:bye:
 
ha..ha..ha .. serete intelligenti voi con l'affare alitalia che ha combinato silvio applaudito dai suoi fans :clap: :clap: :clap: :clap:

gente senza cervello che, invece di guardare ai problemi concreti, si accontentava di andare contro alla soluzione trovata da prodi ... veramente delle menti sopraffine :D

secondo me il berluscones con il QI più elevato non arriva a 90 :D

:bye:

Arriva, arriva, :eek: anzi è arrivato già fra il 2001 ed il 2010. :o E' quella infatti la posizione assunta
 
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