Il servizio delle Iene di ieri sera sulla droga è impressionante

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Io vivo fuori, nella realtà. Sono stato ragazzo probabilmente più recentemente di molti frequentatori del topic.

Quello che sto cercando di spiegare è che i figli non sono anime candide che vanno a scuola e tutt'un tratto trovano Ahmed che sbuca davanti alla scuola e gli dice di comprare fumo o erba.
Normalmente funziona che i ragazzi si ingaggino tra loro: quello più ganzo/bulletto magari frequenta gente più grande e così scopre , da cui va a comprare il fumo. Poi lo porta a scuola, cannone col gruppetto. Gruppetto che vede la trasgressione del tipo ganzo e lo imita, fumando.
Per questo rido quando sento de "i pusher fuori da scuola"

Che qualche ragazzo fumi cannoni senza che la famiglia lo sappia è NORMALISSIMO. Non succede nulla di male per qualche tiro a scuola o robe simili, sono questioni che poi si risolvono da sole con la maturità e spariscono. Basta avere almeno 30 anni (ma pure prima) per vedere come, tolti pochissimi ambienti, fumarsi le canne sia considerato tendenzialmente da adolescenti.

Ma quando si parla di drogati veri, di cocaina, di pastiglie (parecchie), di ketamina o peggio, non mi venite a raccontare storie come se i ragazzi fossero degli 007. Metà della gente che si impasticca pesante si vede dall'abbigliamento a 20 anni, un figlio che pippa spesso si nota. Se la frequentazione media pare presa da Gomorra, un minimo dovrebbe creare dubbi.

Non sostengo mica che i genitori abbiano COLPE. Quelle non servono a nessuno.
Però hanno responsabilità: quella di educare e spiegare (spiegare davvero, in maniera matura, non le solite frignate bigotte tipo "la droga fa male"), quella di pesare le amicizie (che non significa vietare di uscire, ma almeno cogliere segnali), quella di stimolare e interessare (perché una buona parte dell'uso giovanile è dovuto alla noia).
Certo, è difficile.

Ma se moltissimi (ex) ragazzi come me hanno avuto esperienze giovanili senza finire malamente è principalmente perché abbiamo ricevuto educazione e stimoli (sport, musica o altro), non si può pensare che lo stato possa farlo al posto della famiglia.

E' esattamente quello che intendevo ...

O passa massicciamente il messaggio che la droga è ***** e che i tossici fanno una vita di m oppure è pressochè inevitabile che pure il più pulito dei bambini si trova in amicizia stretta con chi consuma sostanze , pastiglie incluse
Vedo che per te non è un problema , anzi

Sono di parere opposto , mi fanno pena quelli che hanno perso la libertà e sono diventati schiavi della dipendenza , non vedo a cuor leggero il diffondersi del fenomeno tra i bambini e ragazzini , cosa che viene ritenuta , a torto , inevitabile da molti
 
Ultima modifica:
circa i pusher fuori da scuola mi pare che lasciarli agire sia deteriore , non solo perchè semplificano l'accesso alle sostanze ai bambini ma pure per il messaggio

possibile che questi non fanno un gazz e hanno fihe ed un tenore di vita che il babbo lavoratore se lo sogna ? :no:

se viceversa , ipotesi , li stangassi durissimamente i bambini avrebbero un atteggiamento più cauto nell'approcciare le sostanze

scrivo stangare durissimamente per essere diplomatico ma pensavo ad altro
 
la peggior droga è lo smartphone:o

:bow:fosse per me sarebbe vietato sotto i 21 anni

prima devi studiare , sco pare , fare sport , oziare , viaggiare, fare lo scemo etc etc

dopo , se sei abituato a quanto sopra , non ti serve più ;)
 
E' esattamente quello che intendevo ...

O passa massicciamente il messaggio che la droga è ***** e che i tossici fanno una vita di m oppure è pressochè inevitabile che pure il più pulito dei bambini si trova in amicizia stretta con chi consuma sostanze , pastiglie incluse
Vedo che per te non è un problema , anzi

Sono di parere opposto , mi fanno pena quelli che hanno perso la libertà e sono diventati schiavi della dipendenza , non vedo a cuor leggero il diffondersi del fenomeno tra i bambini e ragazzini , cosa che viene ritenuta , a torto , inevitabile da molti

Anche io la penso così.

Non ho mai ceduto neanche alle sigarette, nonostante portasse in alcuni casi all'emarginazione o al giudizio negativo.
Mi sono sempre sottratto ai meccanismi di omologazione sociale specialmente su cose che mi fanno del male.
Ho sempre visto le persone con dipendenze psicofisiche come molto deboli e da aiutare, non certo dei fighi come molti pensano

Per me si può anche legalizzare, ma bisogna che diventi socialmente sconveniente drogarsi.
 
Non ho mai capito una cosa...
Nelle aziende i mulettisti sono soggetti ai droga test...ma quelli positivi alla coca oltre alla sospensione della mansione dovrebbero essere segnalati per la patente e relativa sospensione immediata...
Mah...tant'è che siamo in Italia..
Ma quando ci pensano?
 
Comunque 1 persona su 2 mi sembra molto...
 
E' esattamente quello che intendevo ...

O passa massicciamente il messaggio che la droga è ***** e che i tossici fanno una vita di m oppure è pressochè inevitabile che pure il più pulito dei bambini si trova in amicizia stretta con chi consuma sostanze , pastiglie incluse
Vedo che per te non è un problema , anzi

Sono di parere opposto , mi fanno pena quelli che hanno perso la libertà e sono diventati schiavi della dipendenza , non vedo a cuor leggero il diffondersi del fenomeno tra i bambini e ragazzini , cosa che viene ritenuta , a torto , inevitabile da molti

Mi permetto di dissentire, stiamo dicendo cose opposte.
Il messaggio "la droga è ******" per quanto pieno di buone intenzioni, è assolutamente fallace nella sua efficacia.
I ragazzi vanno informati seriamente sulle sostanze, su come agiscono e cosa sono, tutto l'opposto del solito approccio generalista "la droga fa male".
Proprio perché nella vita saranno in contesti sociali a contatto con varie droghe è bene che sappiano le differenze e i rischi tra le stesse.
Ribadisco anche che per me non c'è nessun problema se qualcuno fuma qualche spinello da giovane: è una trasgressione comparabile al bicchiere di troppo o alle sigarette, mentre la leggenda che l'uso di droghe leggere porti a quelle pesanti è appunto una leggenda, alimentata dall'approccio totalitaristico contro tutte le droghe.
La legalizzazione serve proprio a mettere su piani differenti le sostanze, definendo dei livelli di rischio percepito ben diversi.

Questi miei post non sono un incitamento all'uso, ma anzi una razionalizzazione del fenomeno senza occhiali ideologici. In tutto il mondo la droga esiste, sinonimo che la domanda c'è ovunque. Domanda che, per la maggiore, si ha in situazioni disagiate, sintomo che il consumo pesante (la cannabis ha una storia millenaria ed è culturalmente presente in mezzo mondo) riflette altre problematiche insolute.
 
circa i pusher fuori da scuola mi pare che lasciarli agire sia deteriore , non solo perchè semplificano l'accesso alle sostanze ai bambini ma pure per il messaggio

possibile che questi non fanno un gazz e hanno fihe ed un tenore di vita che il babbo lavoratore se lo sogna ? 🇳🇴

se viceversa , ipotesi , li stangassi durissimamente i bambini avrebbero un atteggiamento più cauto nell'approcciare le sostanze

scrivo stangare durissimamente per essere diplomatico ma pensavo ad altro
Guarda che i pusher sono stangati duramente eh.
C'è però un punto che sfugge al tuo discorso, anzi due.
Il primo riguarda la fine che fanno, perché va bene le fihe e i soldi, ma a tendere gran parte finisce beccata.
Il secondo riguarda il giro di soldi: per quanto tu possa mettere pene, se c'è una domanda tale da generare un reddito da spaccio N volte il salario medio, ci saranno sempre candidati al posto di lavoro.
Legalizzare le droghe leggere significa rimuovere una fetta enorme di risorse (poliziotti, avvocati, giudici, amministrativi, carceri) dedicandole oggi a perseguire uno scopo inutile (visto che il consumo non diminuisce), quando potrebbero essere concentrate sui traffici di droghe pesanti, quelli sì davvero problematici.
 
Anche io la penso così.

Non ho mai ceduto neanche alle sigarette, nonostante portasse in alcuni casi all'emarginazione o al giudizio negativo.
Mi sono sempre sottratto ai meccanismi di omologazione sociale specialmente su cose che mi fanno del male.
Ho sempre visto le persone con dipendenze psicofisiche come molto deboli e da aiutare, non certo dei fighi come molti pensano

Per me si può anche legalizzare, ma bisogna che diventi socialmente sconveniente drogarsi.
Nel momento in cui viene legalizzata una sostanza proibita potresti avere un picco iniziale di curiosi/entusiasti, ma in breve tempo la situazione ritornerebbe uguale.
Anzi, nel lungo termine togliere il velo della trasgressione riduce anche fenomeni imitativi e di accettazione.
Sullo stigma sociale, a me pare che l'unica droga socialmente ganza sia la cocaina (e non fatico a capirne il motivo, visto che è l'unica che dà sensazioni di potenza), mentre le altre decisamente meno.
L'eroina non è cool per nessuno, le pastiglie forse nei rave e nelle serate techno di 20enni.
La cannabis è cool al liceo, magari nei centri sociali, ma sopra i 25-30 anni le persone che fumano lo fanno in privato proprio perché socialmente è tutt'altro che ganzo.
 
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