Il sistema pensionistico italiano esisterà ancora fra 20 anni?

ottimo articolo ? spero tu sia ironico ... è una pubblicità mascherata che fa leva sulla paura del dissesto del sistema pensionistico per vendere un prodotto finanziario.

beh...era logico ,anche il più ingenuo del villaggio lo avrebbe capito...
 
Il “diritto acquisito” è l’espressione che mi fa più ridere.
E’ la sintesi della staticità italica: il lavoro assicurato, la pensione garantita, l’istruzione immutata.
Siamo 100 volte più tecnologici di 20 anni fa ma la maggior parte delle persone over 40 non sa accendere un pc, ma saper coniugare in greco è più importante.
Classi lavoratrici parastatali senza competenze prendono di più di un ingegnere informatico.
Interi poli industriali caduti con migliaia di persone in cassa integrazione da 10 anni perché è un diritto acquisito.
Lo hanno già detto: siamo cresciuti dentro una campana di vetro negli ultimi 50 anni… e ora che non esistono più barriere veniamo schiacciati dalla realtà.
Poi quando il sistema collasserà a chi andremo a chiedere “dove è il mio diritto acquisito?”

Finché i cambiamenti, le manovre e le decisioni per il benessere della nazione saranno un puro e solo mezzo politico al fine di ricevere voti ci sarà un conflitto di interesse.
 
io penso che il diritto alla pensione sussiste ... cito da Contributi: definizione cosa sono e classificazione

Vi è infatti una scuola di pensiero che riconduce il contributo alle tradizionali tasse ed imposte, in quanto entrambi i termini possono essere ricondotti ad un determinato servizio. Tuttavia, a differenza delle tasse che devono essere pagate quando un servizio viene richiesto, i contributi devono essere applicati dallo specifico ente pubblico solo e soltanto nei confronti dei cittadini coinvolti nella prestazione oggetto di quest’ultimo.

quindi il fatto di versare il contributo da automaticamente il diritto alla prestazione

quello di cui si deve discutere è l'entità del contributo e l'entità della prestazione che auspicabilmente devono essere tali da rendere il sistema sostenibile.
 
io penso che il diritto alla pensione sussiste ... cito da Contributi: definizione cosa sono e classificazione



quindi il fatto di versare il contributo da automaticamente il diritto alla prestazione

quello di cui si deve discutere è l'entità del contributo e l'entità della prestazione che auspicabilmente devono essere tali da rendere il sistema sostenibile.
Sono d'accordo con te sia sul fatto che il contributo non deve essere a fondo perduto ma sopratutto che la pensione sia proporzionale a questo.
 
Il “diritto acquisito” è l’espressione che mi fa più ridere.
E’ la sintesi della staticità italica: il lavoro assicurato, la pensione garantita, l’istruzione immutata.
Siamo 100 volte più tecnologici di 20 anni fa ma la maggior parte delle persone over 40 non sa accendere un pc, ma saper coniugare in greco è più importante.
Classi lavoratrici parastatali senza competenze prendono di più di un ingegnere informatico.
Interi poli industriali caduti con migliaia di persone in cassa integrazione da 10 anni perché è un diritto acquisito.
Lo hanno già detto: siamo cresciuti dentro una campana di vetro negli ultimi 50 anni… e ora che non esistono più barriere veniamo schiacciati dalla realtà.
Poi quando il sistema collasserà a chi andremo a chiedere “dove è il mio diritto acquisito?”

Finché i cambiamenti, le manovre e le decisioni per il benessere della nazione saranno un puro e solo mezzo politico al fine di ricevere voti ci sarà un conflitto di interesse.

Tutto corretto, ma il tuo discorso cela una evidente contraddizione.

"Classi lavoratrici parastatali senza competenze prendono di più di un ingegnere informatico"

Perché la mole di giovani ingegneri e giovani in generale non ribalta la situazione?

Fammi capire, da una parte abbiamo un plotone di 40/50 enni poco motivati, poco acculturati, mezzi analfabeti, avulso alla tecnologia (come dici tu non sanno accendere un pc, ed é vero) queste persone godono di privilegi assurdi e immeritati e di norma sono uomini di mezza età mezzi rincoglio.niti.

Dall'altra abbiamo un altro plotone di giovani, svegli, che sanno usare la tecnologia, culturalmente preparati, spesso laureati, ingegneri, architetti, chimici, fisici, nel pieno delle forze e della vitalitá.

E vi lasciate fregare dai cinquantenni semianalfabeti che non sanno accendere un pc? Lasciate che loro vivano di privilegi mentre voi vi beccate 1.100 euro al mese di cui la metá vanno per l'affitto di un bilocale in periferia? Ma scherzare o cosa? Che caz.zo state aspettando a ribaltare il sistema? Dovreste vincere facile, visto che siete giovani e tecnologici e gli altri sono vecchi e rinoglio.niti.
Perché dovreste aspettare che "crolli il sistema?" E se il sistema ci mette 10 anni a crollare? E se ce ne mette venti? Che fate,diventate vecchi in attesa del crollo? Ma ribaltatelo voi il sistema, siete voi gli sfruttati, siete voi i giovani nel pieno delle forze, che state aspettando di grazia?

Lo capisci che c'è qualcosa che non torna? Le cose sono due, o non avete le capacità che millantate, o non avete le pal.le.
 
Ultima modifica:
Itachi che vuoi che ti dica, non mi convinci. Gli espatriati sono una percentuale minima sul totale. Gli altri, quelli giovani e svegli, sono rimasti e si fanno fregare dai vecchi rintronati.

La cosa non quadra. Parere mio
 
Itachi che vuoi che ti dica, non mi convinci. Gli espatriati sono una percentuale minima sul totale. Gli altri, quelli giovani e svegli, sono rimasti e si fanno fregare dai vecchi rintronati.

La cosa non quadra. Parere mio

"Oltre 128.500 italiani espatriati nel solo 2018: 4 su dieci hanno dai 18 ai 34 anni". (Il restante sono i pensionati che vanno a portare i nostri soldi in Portogallo etc...)
nell’ultimo decennio mediamente il 70% delle migrazioni dalle regioni meridionali e insulari verso il Centro-Nord sono state caratterizzate da un livello di istruzione medio-alto». «Cedendo risorse qualificate - continua il Rapporto -, il Mezzogiorno ha ridotto le proprie possibilità di sviluppo alimentando ulteriormente i differenziali economici con il Centro-Nord».

Mi sembrano dati assolutamente significativi ed il discorso di Itachi non fa una piega.
I restanti, o hanno un posto di lavoro soddisfacente ( quei pochi che ci sono) oppure semplicemente non hanno skills spendibili ma avendo l'Italia un patrimonio privato pari a 4.000 miliardi, è più conveniente rimanere e rosicchiare un po' di soldi di Nonno e Nonna....

Onestamente? A me pare che gli unici che si fanno fregare sono quelli che dovranno nascere....
 
Tutto corretto, ma il tuo discorso cela una evidente contraddizione.

"Classi lavoratrici parastatali senza competenze prendono di più di un ingegnere informatico"

Perché la mole di giovani ingegneri e giovani in generale non ribalta la situazione?

Fammi capire, da una parte abbiamo un plotone di 40/50 enni poco motivati, poco acculturati, mezzi analfabeti, avulso alla tecnologia (come dici tu non sanno accendere un pc, ed é vero) queste persone godono di privilegi assurdi e immeritati e di norma sono uomini di mezza età mezzi rincoglio.niti.

Dall'altra abbiamo un altro plotone di giovani, svegli, che sanno usare la tecnologia, culturalmente preparati, spesso laureati, ingegneri, architetti, chimici, fisici, nel pieno delle forze e della vitalitá.

E vi lasciate fregare dai cinquantenni semianalfabeti che non sanno accendere un pc? Lasciate che loro vivano di privilegi mentre voi vi beccate 1.100 euro al mese di cui la metá vanno per l'affitto di un bilocale in periferia? Ma scherzare o cosa? Che caz.zo state aspettando a ribaltare il sistema? Dovreste vincere facile, visto che siete giovani e tecnologici e gli altri sono vecchi e rinoglio.niti.
Perché dovreste aspettare che "crolli il sistema?" E se il sistema ci mette 10 anni a crollare? E se ce ne mette venti? Che fate,diventate vecchi in attesa del crollo? Ma ribaltatelo voi il sistema, siete voi gli sfruttati, siete voi i giovani nel pieno delle forze, che state aspettando di grazia?

Lo capisci che c'è qualcosa che non torna? Le cose sono due, o non avete le capacità che millantate, o non avete le pal.le.

Si uno dei problemi è l'incapacità di reagire delle nuove generazioni (e mi ci metto dentro anch’io avendo 28 anni), vuoi anche un'errata istruzione/educazione familiare.

Però il problema che volevo affrontare non riguarda il differenziale in sé tra giovani/anziani nel mondo del lavoro, io parlo (come da precedente mio post) proprio del fatto del diritto acquisito.

Un 50enne ha dei privilegi e diritti lavorativi che non ha un giovane appena entrato nel mondo del lavoro… a partire dal posto fisso a tempo indeterminato. Ad esempio:
Un ragazzo neolaureato è capace di stare dentro un'azienda anche 5-6 anni tra stage, apprendistati, contratti temporanei/a progetto… con paghe misere.
Mentre l'impiegato 50enne ha un posto fisso e non può essere allontanato facilmente.
Ora, non voglio entrare in merito di quello che è giusto e quello che non lo è perché non è questo il mio intento… però si può tranquillamente dire che un'azienda non ne giova assolutamente nell'avere come forza lavoro molti costi e poca produttività.

Idem per quanto concerne la disoccupazione: ci sono molte aziende saltate per aria con ex-dipendenti che sono anni che prendono la cassa integrazione e stanno a casa magari lavorando in nero.
Questa “assistenza” oggi non esiste praticamente più (perché alla nuova forza lavoro viene semplicemente fatto scadere il contratto), ma per un’intera classe di lavoro questo diritto viene ancora tutelato, solo perché 20 anni fa era così.
Questo concetto del diritto acquisito sta distruggendo il sistema e creando un forte squilibrio tra nuova e vecchia generazione.
 
Si uno dei problemi è l'incapacità di reagire delle nuove generazioni (e mi ci metto dentro anch’io avendo 28 anni), vuoi anche un'errata istruzione/educazione familiare.

Però il problema che volevo affrontare non riguarda il differenziale in sé tra giovani/anziani nel mondo del lavoro, io parlo (come da precedente mio post) proprio del fatto del diritto acquisito.

Un 50enne ha dei privilegi e diritti lavorativi che non ha un giovane appena entrato nel mondo del lavoro… a partire dal posto fisso a tempo indeterminato. Ad esempio:
Un ragazzo neolaureato è capace di stare dentro un'azienda anche 5-6 anni tra stage, apprendistati, contratti temporanei/a progetto… con paghe misere.
Mentre l'impiegato 50enne ha un posto fisso e non può essere allontanato facilmente.
Ora, non voglio entrare in merito di quello che è giusto e quello che non lo è perché non è questo il mio intento… però si può tranquillamente dire che un'azienda non ne giova assolutamente nell'avere come forza lavoro molti costi e poca produttività.

Idem per quanto concerne la disoccupazione: ci sono molte aziende saltate per aria con ex-dipendenti che sono anni che prendono la cassa integrazione e stanno a casa magari lavorando in nero.
Questa “assistenza” oggi non esiste praticamente più (perché alla nuova forza lavoro viene semplicemente fatto scadere il contratto), ma per un’intera classe di lavoro questo diritto viene ancora tutelato, solo perché 20 anni fa era così.
Questo concetto del diritto acquisito sta distruggendo il sistema e creando un forte squilibrio tra nuova e vecchia generazione.

In tema di pensioni si acquisisce il diritto alla pensione,ma non la misura predeterminata,e di per se i lavoratori non sono la causa ultima della insufficiente produttività.La scarsa produttività intesa come:

. rapporto tra il prodotto ottenuto e la quantità del fattore lavoro impiegato,dipende da diverse variabili,
.non c'entra il conflitto generazionale.



Strumenti come i prepensionamenti,la cassa integrazione ordinaria e straordinaria e di recente la tutela crescente,hanno da sempre accompagnato i miglioramenti dei processi produttivi.Il tema è un altro perchè: non riusciamo ad essere competitivi
 
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In tema di pensioni si acquisisce il diritto alla pensione,ma non la misura predeterminata,e di per se i lavoratori non sono la causa ultima della insufficiente produttività.La scarsa produttività intesa come:

rapporto tra il prodotto ottenuto e la quantità del fattore lavoro impiegato,dipende da diverse variabili,non c'entra il conflitto generazionale.



Strumenti come i prepensionamenti,la cassa integrazione ordinaria e straordinaria e di recente la tutela crescente,hanno da sempre accompagnato i miglioramenti dei processi produttivi.Il tema è un altro perchè: non riusciamo ad essere competitivi[/QU
Addirittura un tempo certi mestieri come il panettiere pagavi per imparare
 
Pensioni 2020, giovani a rischio per Pil a zero e Quota 100 - Corriere.it

Sommario:

. la spesa pensionistica rischia di non essere sostenibile
. quota 100 attenua i miglioramenti del rapporto attivi / pensionati
. la crescita PIL reale sotto l'1,5 mette in crisi le pensioni future dei giovani
. la spesa assistenziale e fuori controllo
. non c'è un reale contrasto della evasione contributiva
. la meta dei pensionati non ha versato mai contributi o contributi insufficienti e nessuno chiede come hanno fatto ad arrivare a 67 anni indenni.
. sommando spesa pensionistica ed assistenza al welfare locale e regionale si arriva al 30% del PIL
. OCCORRE UNA RIFORMA COMPLESSIVA
 
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Pensioni 2020, giovani a rischio per Pil a zero e Quota 100 - Corriere.it

Sommario:

. la spesa pensionistica rischia di non essere sostenibile
. quota 100 attenua i miglioramenti del rapporto attivi / pensionati
. la crescita PIL reale sotto l'1,5 mette in crisi le pensioni future dei giovani
. la spesa assistenziale e fuori controllo
. non c'è un reale contrasto della evasione contributiva
. la meta dei pensionati non ha versato mai contributi o contributi insufficienti e nessuno chiede come hanno fatto ad arrivare a 67 anni indenni.
. sommando spesa pensionistica ed assistenza al welfare locale e regionale si arriva al 30% del PIL
. OCCORRE UNA RIFORMA COMPLESSIVA
La corte costituzionale ha detto che i privilegi acquisiti non si toccano...

ps ti secca se ti quoto su AP dove c'è un thread simile?
 
La corte costituzionale ha detto che i privilegi acquisiti non si toccano...

Disamina perfetta quella di mander.
Servirebbe appunto una riforma della costituzione, dalla serie "Ragazzi fino a ieri avevamo questa costituzione, ora siccome sono passati una 70ina di anni, bisogna dare una rifrescata giusto giusto per stare al passo con i tempi."

Il problema,come è stato detto in altro thread, è che gli anziani privilegiati sono maggioranza in questo paese e nessuna forza politica ha interesse nel fare riforme che li condannino a perdere voti. Non a caso per evitare il fallimento,è stato chiamato un governo tecnico che poi dopo potesse essere usato come capro espiatorio.

Per Costituzione è scritto che chi ha la fortuna di vivere in un periodo buono, ha diritto a viverlo fino a quando passa a miglior vita. I nuovi nascituri dovranno finanziare ciò oltre a non usufruirne. Questo dice la Costituzione. Dicono che sia la meglio al Mondo, discutibile.
Per questo l'unica speranza è la morte dei vecchi, di questi vecchi. Oltretutto in un sistema democratico, vince chi ottiene più voti e se la maggioranza è composta da vecchi privilegiati, quale parte politica ha il vantaggio di attuare riforme strutturali che portino calo di consenso?.
Basti pensare al bonus Renzi, da tutti definito una marchetta elettorale(lo è): l'hanno tolto? Intendo da parte di chi lo criticava? Non mi pare, anzi mi pare che venga esteso...

Quindi non puoi fare niente, puoi solo vivacchiare: i vecchi rubano il futuro ai giovani, i giovani si fanno mantenere dai vecchi, qualcuno rosicchia il patrimonio di famiglia( 4.000 miliardi di risparmio privato), altri parassitano, altri mandano tutti a cag@re ed emigrano in posti dove stanno meglio lasciando l'Italia ad autoimplodere per l'avidità e l'egoismo dei suoi cittadini.

Non c'è soluzione a breve termine.....oltretutto se non si innalza il livello di istruzione medio nemmeno la morte degli anziani ci salverà: c'è un livello di analfabetismo reale e funzionale assolutamente spaventoso.
 
Il problema,come è stato detto in altro thread, è che gli anziani privilegiati sono maggioranza in questo paese e nessuna forza politica ha interesse nel fare riforme che li condannino a perdere voti. Non a caso per evitare il fallimento,è stato chiamato un governo tecnico che poi dopo potesse essere usato come capro espiatorio.

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Quindi non puoi fare niente, puoi solo vivacchiare: i vecchi rubano il futuro ai giovani, i giovani si fanno mantenere dai vecchi, qualcuno rosicchia il patrimonio di famiglia( 4.000 miliardi di risparmio privato), altri parassitano, altri mandano tutti a cag@re ed emigrano in posti dove stanno meglio lasciando l'Italia ad autoimplodere per l'avidità e l'egoismo dei suoi cittadini.

Non c'è soluzione a breve termine.....oltretutto se non si innalza il livello di istruzione medio nemmeno la morte degli anziani ci salverà: c'è un livello di analfabetismo reale e funzionale assolutamente spaventoso.
L'articolo linkato indica che la spesa assistenziale ovvero quella a carico della fiscalità generale è troppo alta, chi beneficia maggiormente dell'assistenzialismo? I vecchi ma non solo ci sono tante pensioni di invalidità, sostegno a disoccupati, e non ultimo il reddito di cittadinanza.
Il tutto condito da una evasione contributiva e fiscale che raggiunge i 120 mld annui ( come letto su articolo.), non mi sembra corretto buttarla sul piano generazionale indicando i 50-enni che non fanno nulla e godono mentre i giovani devono tirare la cinghia.
 
L'articolo linkato indica che la spesa assistenziale ovvero quella a carico della fiscalità generale è troppo alta, chi beneficia maggiormente dell'assistenzialismo? I vecchi ma non solo ci sono tante pensioni di invalidità, sostegno a disoccupati, e non ultimo il reddito di cittadinanza.
Il tutto condito da una evasione contributiva e fiscale che raggiunge i 120 mld annui ( come letto su articolo.), non mi sembra corretto buttarla sul piano generazionale indicando i 50-enni che non fanno nulla e godono mentre i giovani devono tirare la cinghia.

Dici?
100M vanno via di sole pensioni retributive, fai te. E la politica fa tutto in funzione degli anziani(che sono la maggioranza).... infatti in questo paese non si cambia nulla perchè i vecchi vogliono morire con i loro diritti acquisiti e con i loro 4.000 miliardi di patrimonio privato RUBATI allo Stato.
Ah.... buttarla nel benaltrismo è cosa corretta?
 
Dici?
100M vanno via di sole pensioni retributive, fai te. E la politica fa tutto in funzione degli anziani(che sono la maggioranza).... infatti in questo paese non si cambia nulla perchè i vecchi vogliono morire con i loro diritti acquisiti e con i loro 4.000 miliardi di patrimonio privato RUBATI allo Stato.
Ah.... buttarla nel benaltrismo è cosa corretta?
Mi sembra che il problema non sia dovuto all'incidenza dei vecchi retributivi ma essenzialmente a queste 2 ragioni:

--Il sistema di calcolo contributivo rivaluta infatti i versamenti in base al Pil che, sottolinea il Rapporto, «dall’inizio del nuovo secolo appare al di sotto delle ipotesi formulate quando fu introdotto il nuovo metodo» (crescita media del Pil dell’1,5% annuo). In particolare, «l’aumento reale del montante dall’inizio del 2000 sta procedendo lentamente,

Insomma, secondo il Rapporto, in Italia ci sono troppi assistiti (parte dei quali in virtù dell’evasione fiscale che apre loro le porte ai sussidi pubblici) e pochi lavoratori regolari (che quindi pagano contributi e imposte),

Per ridurre gli assegni di invalidità e di accompagnamento è necessaria una modifica alla Costituzione? Vi ricordo che per tanti assegni di accompagnamento e permessi vari ( tipo legge 104 ) sono previste delle revisioni periodiche.
 
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