Il sondaggio dei sondaggi: reddito di cittadinanza

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Cosa pensi del Reddito di Cittadinanza?


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sabotage

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Cosa pensi del reddito di cittadinanza?
 
Che bisogna aver i soldi per poterlo pagare.
 
I soldi spesi per il Reddito di cittadinanza sarebbero un motore per l'economia. Mettiamo che si spendessero 50mld di € (e si possono trovare senza difficoltà e non fatemi dire come perché ormai sono stanco di dirlo), bene questi soldi rientrerebbero con IVA e IRES e altre tasse(Accise su alcolici, benzina, tabacchi, giochi) per un buon 30% nelle tasche dello Stato e...non consideriamo poi la minore delinquenza e le minori spese per la sanità e per tutto ciò che comporta indirettamente la povertà...

Solo chi non vuole capire non si rende conto di quanto sia fondamentale questa manovra.

L'India che è l'India ha dato il via ad un "aiuto alla povertà" per 800mln di persone Dando da mangiare a tutti.

Noi che siamo un paese del G8 stiamo togliendo alla gente una ricchezza acquisita. Vergogna!!!
 
E di quanto dovrebbe essere questo reddito piu' o meno?.
Saluti.
 
E di quanto dovrebbe essere questo reddito piu' o meno?.
Saluti.

x centinaia di migliaia di parassiti attualmente è a livelli che non hanno una controparte al mondo

il diritto al privilegio e allo scrocco da parte dei ladri e dei parassiti è l'unica istituzione che ci differenzia dai paesi civili, non so se vada fatto ricadere nel reddito di cittadinanza ma certo sarebbe meritorio xché finanziare spreco e privilegio sfruttando giovani e precari disoccupati senza diritti è un modello che qualcuno può adorare nella sua apologia dell'eterna sottomissione :)
 
Che bisogna aver i soldi per poterlo pagare.

I soldi ci sarebbero mandando a casa tutti gli statali inutili che diventerebbero fruitori stessi del reddito di cittadinanza ma prenderebbero molto meno quindi condividendo con gli attuali disoccuoati i soldi che prendono attualmente non solo per non fare niente ma per mettere i bastoni tra le ruote a chi lavora davvero e produce ricchezza.
Sarebbe una svolta epocale e lo dico da liberista.
Da noi in Italia si sono creati da troppo tempo finti lavori che sono controproducenti
 
toh!

Finalmente il primo sondaggio che vede soccombere i grillici!


Dài picci(o)tto,raduna le truppe e vai all'assalto!


Non sia mai che i Komunisti l'abbiano vinta!




:cool:
 
E di quanto dovrebbe essere questo reddito piu' o meno?.
Saluti.


1.000 eurozzi al mese per TRENTASEI MESI!!!!!!!!!!!!!!!!


E' una genialata del fenomeno da baraccone ligure.

Te ne stai a panza all'aria 3 anni e quello ti bonifica direttamente sul conto la bellezza di TRENTASEIMILA EURI ESENTASSE!!!!!!!!!!!!!!!!!




:cincin::cincin::cincin::mano::mano::mano::ubriachi::ubriachi::ubriachi::kisss::kisss::kisss::yeah::yeah::yeah::burp::burp::burp::friend::friend::friend::bye:
 
Il reddito di cittadinanza verra' fatto comunque, e non italia,
ma ovunque.
Le tecnologie dell'automazione e informatiche stanno cancellando
posti di lavoro ad un ritmo tale che nessuna nuova tecnologia potra'
mai rimpiazzarli.
Ma l'offerta sara' pari se non superiore al passato proprio grazie ad esse.
E quindi cosa manca? La domanda. E perche'? Perche' siamo in un modello
vecchio ed obsoleto che pone il lavoro al centro del mondo.
Il lavoro sta sparendo, il lavoro sta morendo. E dire che un paese deve
avere piu' medici, ingegneri, avvocati, o quant'altro e' una cazz...ta, perche'
solo il 20-30% piu' intelligente puo' coprire certi ruoli.
Se la competizione tra paesi fosse piu' equa (e non lo e' nell'interesse
di chi ha vantaggi enormi da un sistema come quello attuale dove i paesi
son disposti a tutto per attirare/trattenere investimenti) non ci sarebbe
nessun problema.
Abbiamo le tecnologie per essere molto piu' efficienti e produttivi,
e quindi poter lavorare molto meno.
Fermo restando che ovviamente chi si dara' piu' da fare dovra' aver per forza
di cose un ritorno (e questo e' sostanzialmente il fallimento del comunismo reale),
no vi e' alcuna ragione al mondo per la quale lo straordinario balzo in avanti
della produttivita' debba finire tutta in tasca a meno del 10% della popolazione.
Ma alla fine non e' neanche una questione morale, ma pratica: mano a mano che
il lavoro continuera' a sparire, in un modo o nell'altro dovremo tener su la domanda
a meno di non voler far fallire le nostre economie.
Non mi credete?
Lo sapete che la produttivita' della PA potrebbe salire di non pochi punti se lasciassimo
a casa molta gente inutile continuandola a pagare semplicemente risparmiando
luce elettrica, riscaldamento e servizi vari dei palazzi dove li "parcheggiamo"?
Sembra assurdo, ma e' cosi'.
Ovviamente non trovo giusto dovergli sare uno stipendio intero come uno che lavora
davvero. Ma se li licenziassimo e istituissimo un reddito di cittadinanza per tutti
finanziato da stipendi che non dovremmo pagare e risparmi su palazzi e servizi
degli stessi cosa ci sarebbe di male?
C'e' gente in molti enti pubblici la cui produttivita' e' pari al solo rompere le balle
a tutti gli altri.
Se gli eliminassimo mandandoli a casa e dandogli un reddito di cittadinanza si potrebbe
finalmente usare appieno le tecnologie odierne mantenendo al lavoro solo gente
competente che puo' essere dieci volte piu' produttiva di quelle persone la (e che
magari ora e' pure disoccupato).
Ma stiamo comunque parlando di utopia allo stato attuale, perche' la cultura
e' cosi' incancrenita' e statia che un dibattito del genere in italia verrebbe addirittura
deriso, ma non perche' assurdo o fantascientifico, ma per semplice ignoranza.
Pensate a quanti perdono 2 ore tutti i giorni per andare all'ente a timbrare e fare
tre stupidaggini. Quanto spendono per andare al lavoro? Quanto costano le palazzine
e i servizi annessi che usano? E per fare cosa poi? Un lavoro che oggi un informatico
di buon livello potrebbe fare con mezz'ora al giorno da cosa coprendo probabilmente
decine degli stessi impiegati.
Questa e' la tecnologia attuale e lo stato dell'arte. Noi siamo tipo a 100 milioni di anni
luce dalla stessa.
 
1.000 eurozzi al mese per TRENTASEI MESI!!!!!!!!!!!!!!!!


E' una genialata del fenomeno da baraccone ligure.

Te ne stai a panza all'aria 3 anni e quello ti bonifica direttamente sul conto la bellezza di TRENTASEIMILA EURI ESENTASSE!!!!!!!!!!!!!!!!!




:cincin::cincin::cincin::mano::mano::mano::ubriachi::ubriachi::ubriachi::kisss::kisss::kisss::yeah::yeah::yeah::burp::burp::burp::friend::friend::friend::bye:


si potrebbe fare come in america (usa)

max 12 mesi tra un lavoro e l'altro

nei 12 mesi ti chiamano e ti propongono un impiego
che puoi rifiutare


se rifiuti 2 volte (o 3 non ricordo)
perdi il sussidio :)
 
Reddito di cittadinanza - Wikipedia


Un reddito minimo garantito o di cittadinanza (in inglese guaranteed minimum income, abbreviato GMI) è storicamente un reddito versato da una comunità a tutti i suoi membri su base individuale, senza mezzi di prova o di esigenza di lavoro. Attualmente questa definizione non coincide più esattamente con gli usi effettivi della espressione inglese o delle sue traduzioni più comuni in altre lingue europee, come ad esempio "Bürgergeld", "allocation universelle", "renda basica", "reddito di cittadinanza", "basisinkomen", oppure "borgerlon". Alcuni di queste definizioni sono praticamente di uso più ampio: essi coprono anche, per esempio, i "benefits" influenzati dalla propria situazione familiare o che vengono somministrati sotto forma di crediti d'imposta.[1]
Infatti un significato utilizzato oggigiorno spiega che il "reddito di cittadinanza" deve coincidere con quel reddito versato individualmente a coloro che non hanno un patrimonio sufficiente per soddisfare e coprire i bisogni di base (casa,spese per la casa,istruzione,sanità e cibo) e che dovrebbe sostituire tutte le altre pensioni potenzialmente esistenti; [2] quindi una forma di sostegno del reddito finalizzata alla protezione di chi ha difficoltà di inserimento nel tessuto produttivo.[3] In alternativa, invece, si può essere disponibili di svolgere servizi di volontariato quando capita. L'obiettivo primario della legge del "reddito minimo garantito" è quello appunto di abolire la povertà. Poiché la cittadinanza è l'unico requisito importante di base, il sistema si trasforma in un reddito di garanzia. Una garanzia la quale è anche uno dei fondamenti del Modello sociale europeo e che l' UE cita inoltre nella direttiva 92\411, dove al momento mancano ad aderire solo Grecia ed Italia, i quali sono appunto ancora sprovvisti di questo strumento. [4][5]





 
Post di Emanuele Ferragina, giovane ricercatore catanzarese che insegna Politiche sociali ad Oxford.

http://www.finanzaonline.com/forum/...rivilegi-o-equita-sociale-reddito-minimo.html

Il reddito minimo garantito, diversamente da quello di cittadinanza, è una misura più circostanziata, adottata in tutti i paesi dell’Europa Occidentale (ad eccezione di Italia e Grecia). L’introduzione del reddito minimo nel sistema di protezione sociale comporta che nessun cittadino possa scendere al di sotto di un certo livello di reddito stabilito dal legislatore. Lo stato si fa carico di versare un contributo (che può essere maggiorato a seconda del numero di figli e la composizione familiare) a tutti i cittadini che non raggiungono la soglia di reddito stabilita.

Tuttavia, mentre il reddito di cittadinanza è assolutamente insostenibile finanziariamente nel breve periodo, il reddito minimo garantito seppur di importo basso, potrebbe essere creato immediatamente. La sua introduzione non costituirebbe una rivoluzione nel sistema sociale italiano, ma semplicemente il riconoscimento di un principio minimo in linea con gli altri paesi Europei. Un’armonizzazione di varie misure esistenti in alcune regioni (come la Toscana) a beneficio di tutti i cittadini italiani. Esistono studi in materia che dimostrano come il reddito minimo garantito potrebbe avere effetti molto positivi (a fronte di una spesa abbastanza limitata) nel ridurre i rischi di povertà e rilanciare i consumi.

A tal proposito, è stato stimato che garantire un reddito minimo di 400 euro al mese costerebbe 7,1 miliardi di euro (circa lo 0,5% del prodotto interno lordo) Attualmente solo il 27% delle famiglie al di sotto della soglia di povertà sono supportate dal nostro sistema di welfare, mentre con questa misura, a fronte di un costo non elevatissimo, la percentuale salirebbe al 91% (tuttavia sarebbe necessario introdurre un accurato dispositivo anti-frode vista la percentuale notevole di reddito non dichiarato nel nostro paese).

A questo primo schema andrebbe aggiunto in seguito anche un sussidio universale di disoccupazione accompagnato dalla creazione di politiche attive sul mercato del lavoro (per una trattazione più approfondita di questo aspetto vedi il mio ultimo saggio Chi Troppo, Chi Niente. Queste misure sul mercato del lavoro potrebbero essere tranquillamente finanziate con una tassa di scopo sulle pensione più elevate (ne ho già parlato lungamente in molti altri articoli ed interventi pubblici).


Penso sia importante discutere di questi temi in modo concreto e preciso, abbandonando la demagogia di chi fa promesse impossibili da mantenere, ma combattendo anche contro l’ipocrisia di chi sfrutta la confusione, per affermare che il reddito minimo garantito costerebbe troppo e si configurerebbe solo come assistenzialismo. Non è così ! Come ci spiegheremmo allora che il reddito minimo garantito esiste in paesi molto performanti come la Germania o la Svezia?

Il cambiamento del paese passa da misure realizzabili di redistribuzione. L’istituzione del reddito minimo garantito con la contemporanea riduzione delle laute pensioni attribuite con lo sballato sistema retributivo, assieme alla tassazione della rendita per sgravare dal fisco il lavoro, sono due misure imprescindibili per salvare il paese dal collasso. Il reddito minimo garantito è quindi una politica per ridare dignità ai più demuniti, ma anche un provvedimento economico efficiente per rilanciare i consumi della fascia più debole della popolazione.
 
L’istituzione del reddito minimo garantito con la contemporanea riduzione delle laute pensioni attribuite con lo sballato sistema retributivo, assieme alla tassazione della rendita per sgravare dal fisco il lavoro, sono due misure imprescindibili per salvare il paese dal collasso. Il reddito minimo garantito è quindi una politica per ridare dignità ai più demuniti, ma anche un provvedimento economico efficiente per rilanciare i consumi della fascia più debole della popolazione.

Andrebbe a finire come giustamente ha detto Elsa Fornero.
Tutti in spiaggia a mangiare pasta al pomodoro.
 
Il reddito di cittadinanza verra' fatto comunque, e non italia,
ma ovunque.
Le tecnologie dell'automazione e informatiche stanno cancellando
posti di lavoro ad un ritmo tale che nessuna nuova tecnologia potra'
mai rimpiazzarli.
Ma l'offerta sara' pari se non superiore al passato proprio grazie ad esse.
E quindi cosa manca? La domanda. E perche'? Perche' siamo in un modello
vecchio ed obsoleto che pone il lavoro al centro del mondo.
Il lavoro sta sparendo, il lavoro sta morendo. E dire che un paese deve
avere piu' medici, ingegneri, avvocati, o quant'altro e' una cazz...ta, perche'
solo il 20-30% piu' intelligente puo' coprire certi ruoli.
Se la competizione tra paesi fosse piu' equa (e non lo e' nell'interesse
di chi ha vantaggi enormi da un sistema come quello attuale dove i paesi
son disposti a tutto per attirare/trattenere investimenti) non ci sarebbe
nessun problema.
Abbiamo le tecnologie per essere molto piu' efficienti e produttivi,
e quindi poter lavorare molto meno.
Fermo restando che ovviamente chi si dara' piu' da fare dovra' aver per forza
di cose un ritorno (e questo e' sostanzialmente il fallimento del comunismo reale),
no vi e' alcuna ragione al mondo per la quale lo straordinario balzo in avanti
della produttivita' debba finire tutta in tasca a meno del 10% della popolazione.
Ma alla fine non e' neanche una questione morale, ma pratica: mano a mano che
il lavoro continuera' a sparire, in un modo o nell'altro dovremo tener su la domanda
a meno di non voler far fallire le nostre economie.
Non mi credete?
Lo sapete che la produttivita' della PA potrebbe salire di non pochi punti se lasciassimo
a casa molta gente inutile continuandola a pagare semplicemente risparmiando
luce elettrica, riscaldamento e servizi vari dei palazzi dove li "parcheggiamo"?
Sembra assurdo, ma e' cosi'.
Ovviamente non trovo giusto dovergli sare uno stipendio intero come uno che lavora
davvero. Ma se li licenziassimo e istituissimo un reddito di cittadinanza per tutti
finanziato da stipendi che non dovremmo pagare e risparmi su palazzi e servizi
degli stessi cosa ci sarebbe di male?
C'e' gente in molti enti pubblici la cui produttivita' e' pari al solo rompere le balle
a tutti gli altri.
Se gli eliminassimo mandandoli a casa e dandogli un reddito di cittadinanza si potrebbe
finalmente usare appieno le tecnologie odierne mantenendo al lavoro solo gente
competente che puo' essere dieci volte piu' produttiva di quelle persone la (e che
magari ora e' pure disoccupato).
Ma stiamo comunque parlando di utopia allo stato attuale, perche' la cultura
e' cosi' incancrenita' e statia che un dibattito del genere in italia verrebbe addirittura
deriso, ma non perche' assurdo o fantascientifico, ma per semplice ignoranza.
Pensate a quanti perdono 2 ore tutti i giorni per andare all'ente a timbrare e fare
tre stupidaggini. Quanto spendono per andare al lavoro? Quanto costano le palazzine
e i servizi annessi che usano? E per fare cosa poi? Un lavoro che oggi un informatico
di buon livello potrebbe fare con mezz'ora al giorno da cosa coprendo probabilmente
decine degli stessi impiegati.
Questa e' la tecnologia attuale e lo stato dell'arte. Noi siamo tipo a 100 milioni di anni
luce dalla stessa.

Concordo completamente con te
 
Andrebbe a finire come giustamente ha detto Elsa Fornero.
Tutti in spiaggia a mangiare pasta al pomodoro.

Fin quando anche l'ultimo cuoco non si mette a prendere il sole. A quel punto si dirà che ci sono gli speculatori che creano carestie in provetta sottraendo il frumento al popolo.
 
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