Sara78
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Il Vucinic fuorioso *|*Calcio News 24
Per il montengrino non sembra esserci spazio in questa Juve targata Tevez-Llorente.
Mirko Vucinic non è tranquillo. Lo si è capito subito dalle prime ore di ritiro: il montenegrino, venerdì e sabato, primi due giorni a Chatillon, era stranamente nervoso e polemico con tutti i compagni. Durante la prima partitella allo stadio Brunod l’attaccante tirava da tutte le parti del campo con potenza, quasi con rabbia, come a voler scaricare un po’ di tensione accumulata nelle ultime settimane. D’altronde i tifosi della Juventus si sono concentrati tutti sull’arrivo di Tevez e Llorente. Una cosa che senza alcun dubbio lo relegheranno al ruolo di comprimario. Un compito che mal digerisce, abituato ad essere una prima donna, catalizzatore delle attenzioni. Ma i tifosi, alla fine, sono un aspetto secondario. Con l’arrivo dell’Apache e del basco l’ex punta della Roma rischia di essere messo da parte anche da Antonio Conte. Lo ha capito ieri sera: non è più la prima scelta, colui che non viene messo mai in discussione, anzi. Ora deve giocarsi il posto con un campione, l’argentino, ed un aspirante tale, l’ex Athletic Bilbao. Ecco il motivo di tanto nervosismo.
In Valle d’Aosta, man mano che passavano i giorni, il tecnico bianconero ha provato a tranquillizzarlo facendogli capire che potrebbe esserci spazio per lui in un eventuale tridente d’attacco. Ma era soltanto un illusione. Sia durante gli allenamenti che ieri nella prima amichevole stagionale (nella ripresa, quando i due nuovi acquisti erano già usciti, ndr) contro l’Aygreville, Vucinic è stato provato da attaccante esterno. Una possibilità per la stagione che andrà a cominciare? “Non credo”, ha risposto Conte a fine partita. “Difficile fare il tridente con tre attaccanti. Ci mancherebbe l’equilibrio”. Una sentenza definitiva, difficile da digerire per lo stesso montenegrino che ieri ha capito che sarà durissima per lui quest’anno. Dovrà conquistarsi un posto là davanti visto che Tevez e Llorente (“impressionato da entrambi”, Conte dixit), nella testa del tecnico bi-campione d’Italia, sono i titolari. Certo: il montenegrino si ritaglierà comunque uno spazio importante in questa squadra perché ha le qualità per farlo e gode della stima dell’allenatore, che lasciandolo volutamente da parte spera di stimolarlo a dare il 110%, cosa in cui difetta. Ma Vucinic sperava di essere comunque la prima scelta visto che ha portato sotto la Mole due scudetti. E Matri (doppietta ieri, ndr) e Quagliarella, da tempo con le valigie pronte, cosa dovrebbero dire al posto suo? Fino a ieri erano tutti convinti che nel 4-3-3 ci fosse spazio per tre bomber ed invece non sarà così: Conte ha smentito tutti. Uno del trio d’attacco sarà inevitabilmente un esterno in grado di tornare comunque indietro a dare una mano al centrocampo, ond’evitare di lasciare il fianco agli avversari.
Per il montengrino non sembra esserci spazio in questa Juve targata Tevez-Llorente.
Mirko Vucinic non è tranquillo. Lo si è capito subito dalle prime ore di ritiro: il montenegrino, venerdì e sabato, primi due giorni a Chatillon, era stranamente nervoso e polemico con tutti i compagni. Durante la prima partitella allo stadio Brunod l’attaccante tirava da tutte le parti del campo con potenza, quasi con rabbia, come a voler scaricare un po’ di tensione accumulata nelle ultime settimane. D’altronde i tifosi della Juventus si sono concentrati tutti sull’arrivo di Tevez e Llorente. Una cosa che senza alcun dubbio lo relegheranno al ruolo di comprimario. Un compito che mal digerisce, abituato ad essere una prima donna, catalizzatore delle attenzioni. Ma i tifosi, alla fine, sono un aspetto secondario. Con l’arrivo dell’Apache e del basco l’ex punta della Roma rischia di essere messo da parte anche da Antonio Conte. Lo ha capito ieri sera: non è più la prima scelta, colui che non viene messo mai in discussione, anzi. Ora deve giocarsi il posto con un campione, l’argentino, ed un aspirante tale, l’ex Athletic Bilbao. Ecco il motivo di tanto nervosismo.
In Valle d’Aosta, man mano che passavano i giorni, il tecnico bianconero ha provato a tranquillizzarlo facendogli capire che potrebbe esserci spazio per lui in un eventuale tridente d’attacco. Ma era soltanto un illusione. Sia durante gli allenamenti che ieri nella prima amichevole stagionale (nella ripresa, quando i due nuovi acquisti erano già usciti, ndr) contro l’Aygreville, Vucinic è stato provato da attaccante esterno. Una possibilità per la stagione che andrà a cominciare? “Non credo”, ha risposto Conte a fine partita. “Difficile fare il tridente con tre attaccanti. Ci mancherebbe l’equilibrio”. Una sentenza definitiva, difficile da digerire per lo stesso montenegrino che ieri ha capito che sarà durissima per lui quest’anno. Dovrà conquistarsi un posto là davanti visto che Tevez e Llorente (“impressionato da entrambi”, Conte dixit), nella testa del tecnico bi-campione d’Italia, sono i titolari. Certo: il montenegrino si ritaglierà comunque uno spazio importante in questa squadra perché ha le qualità per farlo e gode della stima dell’allenatore, che lasciandolo volutamente da parte spera di stimolarlo a dare il 110%, cosa in cui difetta. Ma Vucinic sperava di essere comunque la prima scelta visto che ha portato sotto la Mole due scudetti. E Matri (doppietta ieri, ndr) e Quagliarella, da tempo con le valigie pronte, cosa dovrebbero dire al posto suo? Fino a ieri erano tutti convinti che nel 4-3-3 ci fosse spazio per tre bomber ed invece non sarà così: Conte ha smentito tutti. Uno del trio d’attacco sarà inevitabilmente un esterno in grado di tornare comunque indietro a dare una mano al centrocampo, ond’evitare di lasciare il fianco agli avversari.

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