In attesa delle motivazioni della prima sentenza, mi faccio del male, un’ultima volta, per cercare di riportare quelle che possono essere informazioni utili a dirimere i dubbi che affliggono i tifosi di questi giorni. Da qui in poi se qualcuno ha ancora da ridire in merito (e nel merito io son sempre disposto a discutere, beninteso) senza aver neanche letto una parola di questo papiro, gli faccio il copiaincolla del link e lo rimando qua, perché essendo argomento estremamente denso, complesso e soprattutto variegato, pur non avendo evidentemente io una mazza da fare tutto il giorno, non ho tutta sta voglia di riscrivere la divina commedia tutte le volte (non so nemmeno se riesco a metterlo tutto in un unico post).
Probabilmente non risulterà nemmeno perfetto e completo come vorrei, perché non mi riesce in questo momento condensare mesi di discussioni in un unico intervento, pertanto, chiedo di portare pazienza in tal senso.
Titolo: Juventus FC, o diversamente chiamata “La più perseguitata d’Italia”
Indice:
- Questioni formali e questioni sostanziali, caso Suarez e caso Plusvalenze
- L’applicazione dei principi contabili internazionali e “Le plusvalenze si fanno in due”
- “Le plusvalenze artificiali le fanno tutti e puniscono solo la Juve”, “Le milanesi hanno fatto plusvalenze incrociate per trent’anni e nessuno ha detto niente”
- Gli ulteriori procedimenti pendenti
1)Questioni formali e questioni sostanziali, caso Suarez e caso Plusvalenze
E’ importante partire da un principio che sarà un po’ il filo conduttore di gran parte dei concetti sotto espressi. In ogni giudizio, in ogni sentenza, in ogni aspetto economico che coinvolge una società esistono aspetti formali, ed aspetti sostanziali. In particolare quando c’è un procedimento a carico di un imputato (persona fisica o giuridica che sia) questi due aspetti sono cruciali, entrambi, in maniera differente.
La vicenda Suarez, in pillole, ha visto un calciatore estero che mai ha giocato in Italia (salvo trasferte europee) e mai ha avuto interesse alcuno a prendere la cittadinanza italiana, svolgere un esame farsa e pianificato a tavolino da parte di una università (in linea teorica, soggetto terzo) per permettere al suddetto calciatore di poter essere tesserato dal club che voleva godere dei suoi servigi. Il reato è stato appurato in via fattuale (l’esistenza dell’esame farsa), ma non vi sono state prove sufficienti a far intendere che la Juve abbia mosso pressioni o attuato qualsivoglia comportamento per influenzare l’esito dell’esame.
Processualmente, quello che è emerso è che:
- Suarez era ignaro di cosa stava accadendo, o comunque non aveva ordito lui l’esame farsa
- La juventus era ignara di cosa stava accadendo, o comunque non aveva ordito lei l’esame farsa
- L’università, di sua iniziativa e senza pressione alcuna da parte di Suarez o della Juve, aveva organizzato in autonomia l’illecito
Questo è ciò che è emerso processualmente, e questa è la ragione per la quale la juve non è stata punita: non c’erano prove che dimostrassero (nonostante, ovviamente, sarebbe stata la prima beneficiaria o la cobeneficiaria primaria dell’operazione) il suo comportamento illecito. Mancanza dell’aspetto formale.
Questo, ovviamente, è ben rimarcato dal popolo bianconero che giustamente dice “non ci sono prove”, e “le sentenze si accettano, non solo quando fa comodo”.
2)L’applicazione dei principi contabili internazionali e “Le plusvalenze si fanno in due”
I principi contabili
non sono uguali per tutti.
Esistono i principi OIC, cui sono sottoposte le società non quotate in Italia (salvo che queste desiderino applicarli volontariamente) ed esistono i principi contabili internazionali (la cui applicazione è obbligatoria per le società quotate, in Italia).
La Juve ha deciso di quotarsi, ed ha deciso pertanto di sottoporsi all’applicazione dei principi contabili internazionali.
Riporto qui sotto l’articolo del sole 24 ore di qualche tempo fa, in cui si
Caso Juventus, bilanci rettificati ma la Procura contesta 170 milioni di plusvalenze
“Per la Procura di Torino invece ci sarebbero nei conti bianconeri del 2019, 2020 e 2021 plusvalenze fittizie per oltre 170 milioni di euro, 156 dei quali relativi a scambi e operazioni incrociate con altri club, In particolare, nel bilancio chiuso al 30 giugno 2019, la Procura della Repubblica ha censurato l’iscrizione di 49 milioni di plusvalenze, nel bilancio 2020, di 78 milioni e in quello successivo di 28 milioni. Oltre a ciò la Procura ha contestato le cessioni di Emre Can al Borussia Dortmund con 14 milioni di surplus e di Simone Muratore all'Atalanta con 3,8 milioni di plusvalenza.”
Secondo la Consob con riferimento alle operazioni Incrociate, la Juve nel 2020 e nel 2021 non avrebbe dovuto iscrivere «il valore di acquisizione concordato con la controparte cedente» bensì «il valore netto contabile del calciatore ceduto, al momento della cessione, adeguato per tener conto delle eventuali disponibilità liquide nette pagate dalla società nel contesto dell’operazione. Per la Consob, nella Delibera 154-ter, nella sostanza, le c.d. operazioni incrociate rappresenterebbero scambi ai sensi dello IAS 38, paragrafo 45, ossia acquisto di un’attività immateriale in cambio di una o più attività non monetarie o di una combinazione di attività monetarie e non monetarie.
Di seguito riporto uno stralcio dello IAS 38 (immobilizzazioni immateriali), paragrafo 45. Ricordo che questo principio si applica per le quotate, mentre non si applica per le non quotate che utilizzano i principi OIC.
“Permute di attività
45 Una o più attività immateriali possono essere acquisite in cambio di una o più attività non monetarie o di una combinazione di attività monetarie e non monetarie. La seguente considerazione fa riferimento semplicemente a uno scambio di un'attività non monetaria con un'altra, ma si applica anche a tutti gli scambi descritti nella frase precedente.
Il costo di tale attività immateriale è valutato al fair value (valore equo) a meno che a) l'operazione di scambio manchi di sostanza commerciale, o b) né il fair value (valore equo) dell'attività ricevuta né quello dell'attività ceduta sia misurabile attendibilmente. L'attività acquistata è valutata in questo modo anche se l'entità non può stornare immediatamente l'attività ceduta.
Se l'attività acquistata non è valutata al fair value (valore equo), il suo costo è commisurato al valore contabile dell'attività ceduta.”
Riporto sempre le motivazioni della sentenza (sentenza miope, che nelle sue motivazioni ha finito per essere incoerente con se stessa, visto il principio sopra) che aveva in un primo momento scagionato la Juventus dal possibile utilizzo di plusvalenze artificiali:
https://www.figc.it/media/166881/sez-unite-decisione-n-0089-cfa-del-27-maggio-2022.pdf
“Come si è detto, dall’analisi della documentazione in atti vi è la diffusa percezione che alcuni valori si siano formati in modo totalmente slegato da una regolare transazione di mercato ma non è possibile verificare se le modalità della loro formazione rispettino delle regole codificate perché non esistenti.”
(assolutamente miope, hanno totalmente ignorato il principio contabile cui fa riferimento una società quotata)
E’ fattuale che sono gli stessi giudici di merito a dire che il valore non è determinabile oggettivamente.
“Peraltro, proprio l’assenza di parametri normativamente sanciti – come sopra detto - ha reso particolarmente complessa e delicata l’operazione del Collegio di sceverare, all’interno dell’ampia platea di operazioni, quelle che, con ragionevole certezza giudiziale, potessero essere considerate rilevanti sotto il profilo disciplinare.”
“L’intervento normativo appare tanto più indispensabile se si considera che le operazioni in oggetto – relative alla compravendita dei diritti alle prestazioni dei calciatori – e i valori a cui vengono effettuate, influenzano in misura determinante la qualità del bilancio e la sua finalità, cioè la rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, finanziaria e reddituale di una società sportiva.”
E, peraltro, questa è stata la (tragica) linea difensiva della Juve (che si è tirata una zappata sui piedi clamorosa ). Se è così, per la Juve e per le quotate si applica il paragrafo sopra riportato dello IAS 38, e pertanto andava utilizzato il valore contabile ai fini delle iscrizioni delle operazioni.
E infatti:
Enrico Stasi, consulente dei PM nell'inchiesta Prima, sui conti della Juve:""I bilanci della Juventus non appaiono redatti nel rispetto delle norme di legge e regolamentari provenienti dalla Consob e dei principi contabili internazionali che disciplinano la formazione di detti documenti. In particolare, risulta accertato che nei predetti documenti contabili non sono state correttamente e fedelmente rappresentate le operazioni di scambio/permuta dei calciatori, tanto a livello di plusvalenze relative a calciatori ceduti, quanto a livello di costi di acquisizione e relativi ammortamenti dei calciatori acquistati. Ed è stato altresì accertato che i debiti per retribuzioni del personale tesserato non sono stati contabilizzati secondo il principio della competenza. È stato accertato che il comunicato stampa diffuso dalla società il 28 marzo 2020 non fornisce una informazione completa e corretta dell'accordo intercorso con i calciatori e l’allenatore circa la rinunzia alle retribuzioni loro spettanti".
E’ semplicemente successo che quando è intervenuta la consob tutto è stato rimesso in discussione, perché la consob, al contrario degli altri enti regolatori, ha fatto leva sul principio contabile sui cui vigila in quanto controllore di principi internazionali. A questo, naturalmente, si aggiungono gli ulteriori elementi probatori legati a documenti e intercettazioni che hanno confermato la natura non di mercato delle operazioni.
3) “Le plusvalenze artificiali le fanno tutti e puniscono solo la Juve”, “Le milanesi hanno fatto plusvalenze incrociate per trent’anni e nessuno ha detto niente”
Personalmente parto dal “mio” milan:
Pre Cambio di proprietà:
Bilancio 2016, Ultimo in era Berlusconi e quindi con Ad Galliani. Plusvalenze totali 12. Plusvalenze sopra 1 milione: Elsha 7 milioni (venduto a 13), Menez 2,8 (venduto a 2,8) Verdi 1 (venduto 1,8).
Bilancio 2015 Plusvalenze totali 1,3 Milioni. Passiamo oltre?
Bilancio 2014. Plusvalenze totali 9,6 milioni. Di cui 4,5 da Balotelli (venduto a 20) e 4,8 da Cristante (praticamente primavera)
Bilancio 2013
Cessioni: Acerbi, Antonini, Coppola, Emanuelson, Mesbah, Paloschi, Pato, Strasser, Albertazzi, Boateng, (sia Kevin che Kinsley), Oduamadi, Petagna, Salomon, Taiwo,Traorè, Vilà. Plusvalenze Totali Milioni 24. Elenco plusvalenze (mi limito a quelle sopra un milione): 9 da Pato (ceduto a 15), 6 da Boateng (ceduto a 10), Antonini 2,4 (ceduto a 3 milioni) Mesbah 2 (ceduto a 3 milioni).
Bilancio 2012 Plusvalenze Totali Milioni 53. Elenco delle plusvalenze (oltre 1kk): Thiago Silva 35 milioni (ceduto a 41), Ibra 8 milioni (ceduto a 20), Cassano 3,5 milioni (venduto a 5), donnarumma fratellone 1,8 (ceduto a 1,8) Pierino Aubame 1 milione (ceduto a 1 milione)
Bilancio 2011 Plusvalenze Totali Milioni 23. Elenco plusvalenze oltre un milione: Merkel plusvalenza 9 milioni (ceduto a 9). Non riesco a trovare altri dati per le restanti plusvalenze.
Bilancio 2010 Plusvalenze Totali Milioni 25 (
questo bilancio puzza). Elenco Plus oltre un milione: Beretta plusvalenza 6,5 (
ceduto a 8 al genoa, questa sì puzza di farlocca), Oduamadi 6,5 (ceduto a 7, sempre Genoa, sempre puzza), Storari 4,2 (ceduto a 4,5), Strasser 4,5 (ceduto a 4,5).
Partendo dall'assunto che il bilancio che puzza è il 2010 (due proprietà e 12 anni fa, l'inter all'epoca faceva il triplete. Praticamente il pleistocene) farei, così, per sport, un conto delle plusvalenze che sono state fatte dal Milan nel corso del periodo 2010 / 2022 così siamo tutti sereni e tranquilli:
2010 25
2011 23
2012 53
2013 24
2014 9
2015 1
2016 12
Totale Ultimi 7 anni era Berlusconi: 138. Media annuale 19,7 milioni.
2017
2018 35 spalmate fra 17 e 18 (è stato cambiato l'esercizio non più da chiudersi al 31.12 ma al 30.6) (di cui 12 da de sciglio e 13 da Niang)
2019 12 (tutte da Locatelli ceduto a 12 contro cash)
2020 20 (di cui 17 da Cutrone, ceduto a 17 contro cash)
2021 20 (tutte da Suso, ceduto a 20 contro cash)
2022 da visionare ma abbiamo ceduto credo solo Hauge? Togliamo il bilancio 2022 dalla equazione.
Abbiamo dal 2017 al 2021 97 milioni di plusvalenza, media 19,4 milioni.
In sostanza viaggiamo circa da 12 anni a 19,4 milioni di media. Fra il 2010 e il 2021 sono state effettuate plusvalenze per circa 235 milioni (cedendo dietro cash Thiago Silva, Ibra, Elsha, Balotelli, Locatelli, Pato).
Negli ultimi 12 anni forse (e dico forse) ci sono una ventina milioni di plusvalenze che puzzano nei conti milan.
Praticamente Tongya + Moreno per la Juve (come si vedrà sotto). Questo in un contesto in cui a) il FPF vedeva la sua prima applicazione (entrato in vigore nel 2009) b) il Milan non era (né mai è stata) società quotata, quindi senza applicazione dei principi contabili internazionali, quindi senza aplpicazione dello IAS 38 relativo alle immobilizzazioni immateriali.
Rammento peraltro a chi dice che con la Juve ci vanno giù pesante, con punizioni esemplari, mentre tutti gli altri solo carezze e baci, che il Milan in questo periodo di osservazione è stato escluso dalla UEFA dalle coppe europee per aver violato i termini di bilancio. Così, giusto per essere precisi.
Peraltro e solo per dare una idea di come i perseguitati siano i bianconeri, sempre il Milan e sempre perché “a noi il buffetto” a bilancio ha appostato nel 20/21 un apposito fondo contro i “buffetti”
"Sulla base dei dati storici e in virtù dei risultati prospettici attesi, la Capogruppo ritiene, in linea con
i pareri dei propri consulenti legali, che, a seguito della qualificazione alle competizioni europee per la
stagione 2021/2022, raggiunta grazie al secondo posto ottenuto nel Campionato di Serie A concluso nel
mese di maggio 2021, la UEFA possa irrogare sanzioni di tipo sportivo e/o economico finanziario in
funzione di eventuali violazioni della regola del pareggio di bilancio (break-even rule) prevista dal Financial Fair Play, nei periodi di monitoraggio previsti dalla normativa. La Capogruppo, valutando i risultati ottenuti nella stagione correnti ed i dati prospettici attesi, ha pertanto deciso di integrare nel corso
dell’esercizio 2020/2021, in via prudenziale, lo stanziamento a fondo rischi precedentemente iscritto a
bilancio, a copertura del rischio derivante dall’applicazione di eventuali sanzioni economiche da parte
della stessa UEFA. "
Ora prendiamo le operazioni Juve sotto la lente (che non sono nemmeno tutte), giusto per fare un confronto:
Rovella dal Genoa alla Juve per 18 milioni + 20 di bonus
Portanova dalla Juve al Genoa per 10 milioni + 5 di bonus (10 milioni di plusvalenza)
Petrelli dalla Juve al Genoa per 8 milioni + 5,3 di bonus (8 milioni di plusvalenza)
Lungoyi dal Lugano alla Juve per 3 milioni
Monzialo dalla Juve al Lugano per 3 milioni (2 milioni di plusvalenza)
Aké dal Marsiglia alla Juve per 8 milioni
Tongya dalla Juve al Marsiglia per 8 milioni (8 milioni di plusvalenza)
De Marino dalla Pro Vercelli alla Juve per 2 milioni
Parodi dalla Juve alla Pro Vercelli per 1 milione (1 milione di plusvalenza)
Barbieri dal Novara alla Juve per 1 milione
Lamanna dalla Juve al Novara per 1 milione (1 milione di plusvalenza)
Hajdari dal Basilea alla Juve per 4 milioni
Sené dalla Juve al Basilea per 4 milioni (4 milioni di plusvalenza)
Nzouango dall'Amiens alla Juve per 2 milioni
Bandeira dalla Juve all'Amiens per 2 milioni (2 milioni di plusvalenza)
Minelli dal Parma alla Juve per 3 milioni
Lanini dalla Juve al Parma per 2 milioni (2 milioni di plusvalenza)
Brunori dal Pescara alla Juve per 3 milioni
Masciangelo dalla Juve al Pescara per 2 milioni (2 milioni di plusvalenza)
Gori dal Pisa alla Juve per 3 milioni
Loria dalla Juve al Pisa per 3 milioni (3 milioni di plusvalenza)
Marques dal Barcellona alla Juve per 8 milioni
Matheus Pereira dalla Juve al Barcellona per 8 milioni (6 milioni di plusvalenza)
Arthur dal Barcellona alla Juve per 72 milioni + 10 di bonus
Pjanic dalla Juve al Barcellona per 63 milioni (44 milioni di plusvalenza)
Felix Correia dal Manchester City alla Juve per 11 milioni
Moreno dalla Juve al Manchester City per 10 milioni (10 milioni di plusvalenza)
Danilo dal Manchester City alla Juve per 37 milioni
Cancelo dalla Juve al Manchester City per 65 milioni (30 milioni di plusvalenza)
Mulé dalla Sampdoria alla Juve per 4 milioni
Vrioni dalla Sampdoria alla Juve per 4 milioni
Francofonte dalla Juve alla Sampdoria per 2 milioni (2 milioni di plusvalenza)
Gerbi dalla Juve alla Sampdoria per 1 milione (0 euro di plusvalenza)
Stoppa dalla Juve alla Sampdoria per 1 milione (0 euro di plusvalenza)
Brentan dalla Juve alla Sampdoria a parametro zero (0 euro di plusvalenza)
Lipari dall'Empoli alla Juve per 1 milione
Maressa dall'Empoli alla Juve per 1 milione
Olivieri dall'Empoli alla Juve per 2 milioni
Adamoli dalla Juve all'Empoli per 1 milione (1 milione di plusvalenza)
Mancuso dalla Juve all'Empoli per 5 milioni (3 milioni di plusvalenza)
Peeters dalla Sampdoria alla Juve per 4 milioni
Audero dalla Juve alla Sampdoria per 20 milioni (19 milioni di plusvalenza)
Questo sopra l’aspetto sostanziale.
Dal punto di vista formale, riporto solo alcuni (tutti è ovviamente impossibile) degli elementi agli atti:
https://pbs.twimg.com/media/FjOeC1TWIAQebNn?format=png&name=900x900
Cherubini scrive su Paratici:
"Non rispetta gli orari, annulla di continuo gli incontri, fa riunioni in sauna, dal barbiere o dal podologo. E poi ci sono: piani disastrosi, acquisti senza senso e soprattutto «un utilizzo eccessivo di plusvalenze artificiali», che danno un «beneficio immediato», ma costringono a un «carico ammortamenti» per gli anni successivi.
E i
dialoghi intercettati e resi pubblici in queste ore stanno ulteriormente aggravando una situazione già decisamente precaria. In una di queste, risalente all’Ottobre del 2021, il direttore finanziario bianconero Stefano
Cerrato parla a ruota libera della situazione e sembra non preoccuparsi degli imminenti controlli: “
Tanto alla Consob la supercazzoliamo“, dice il dirigente ad un collega i n riferimento allo scambio Tongya-Akè andato in porto con il Marsiglia e che ha fruttato al club una
plusvalenza di ben 8 milioni.
Non solo, spuntano anche alcune intercettazioni sull’affare Arthur-Pjanic: “
Penso che sarebbe opportuno dargli un riferimento di principio contabile o di qualcosa, cioè io posso supercazzolarli in modo più raffinato?”.
Ma dalle intercettazioni messe in atto dalla Procura emerge molto, molto di più. Il lungo dialogo tra il ds bianconero Federico
Cherubini e il capo dell’area business Stefano
Bertola è eloquente: “
Io l’ho detto a Fabio (Paratici, ndr)
: è una modalità lecita ma hai spinto troppo“, dice Cherubini. “
E lui mi rispondeva ‘Non ci importa nulla, perché negli scambi se metti 4 o metti 10 è uguale, nessuno ti può dire nulla’. Fabio ha avuto carta libera“. Bertola poi confida:
“La situazione è davvero delicata. Io in 15 anni faccio un solo paragone: Calciopoli. Lì c’era tutto il mondo che ci tirava contro, questa invece ce la siamo creata noi“.
Fintanto che mancano queste intercettazioni o documenti circa altre parti, è palese che venga punita solo quella di cui si hanno prove formali (e infatti, aggiungo, secondo me l’Atalanta rischia con la carta Percassi).
Per quanto poi riguarda l’aspetto relativo alle milanesi, poi, si ricorda che nel 2008 i giudici di merito si sono espressi riguardo ai bilanci chiusi il 31/12/2003 e il 31/12/2004, «il fatto non costituisce reato» , in quanto la normativa era completamente differente:
- Non esisteva il FPF
- Non venivano adottati i principi contabili internazionali
- Non vi erano prove di dolo specifico a carico delle società (non vennero ritrovate all’epoca “carte ronaldo” “carte percassi” o intercettazioni in cui si andava a dire che si “supercazzolavano” le autorità di vigilanza
4)Gli ulteriori procedimenti pendenti
Alla affermazione: “Eh ma la Roma?” “Eh ma l’Atalanta?” etc, bisogna tener conto che c’è un secondo filone di operazioni di plusvalenza da aprire.
La questione stipendi, poi deve dirimersi in due: a) spostamento del costo da un anno all’altro b) mancata iscrizione del costo.
Sul caso a) io e Sig. Abbiamo rotto le scatole a tutto il forum per credo 20 post a testa. Credo ognuno rimarrà della sua idea, vedremo cosa diranno igiudici: in ogni caso si tratta di dire che il costo dello stipendio di Tizio non doveva essere iscritto nel “2020” ma nel “2019” o viceversa. Potrebbe avere una rilevanza in termini di potenziali violazioni del FPF da un triennio all’altro, o forse (ma non credo) in termini di possibile iscrizione di un campionato da un anno all’altro (qualora il costo degli stipendi fosse tanto pesante da portare il netto in negativo, ad esempio). Però sinceramente nel contesto complessivo la vedo come una questione minore. B) molto, molto peggio: significherebbe che la juventus ha preso impegni in via collaterale “”””””extrabilancio”””””” e non li ha iscritti. Qui vuol dire proprio che aveva dei costi e li ha fatti sparire. Ben più grave di a). In ogni caso vedremo cosa decideranno i giudici perché con i dati che ho a disposizione oggi non riesco a farmi una idea precisa.
https://pbs.twimg.com/media/Fm03DACWQAElvhK?format=jpg&name=medium
Da ultimo, ma non meno importante (e chiaramente legato a tutto quanto sopra) la Uefa ha aperto una indagine nei confronti della Juve per «potenziali violazioni dei regolamenti sulle licenze per club e sul fair play finanziario»
Juventus, Uefa apre indagini per violazioni finanziarie. Le motivazioni del gip
Edit: ps.
Per quelli che, come l'avvocato "eh ma le plusvalenze Juve contestate alla fin fine contano poco, solo il 3,6% del fatturato" di seguito riporto la prassi (sottolineo prassi, il principio di revisione non dà un intervallo numerico di significatività, anche perché ci sono errori qualitativi che possono essere rilevanti anche senza andare oltre determinati limiti numerici) relative al concetto di significatività di un errore di bilancio (nella sostanza, oltre quale limite un errore di bilancio può dirsi rilevante). Si può usare uno qualsiasi dei parametri sotto riportati, nella prassi.
Vedi l'allegato 2873474
Volendo andare un minimo a spanne, i "60" (da verificare) milioni di cui parlano gli avvocati rappresentano il 3,6% del fatturato del periodo (quindi più del triplo della soglia massima tollerabile), un valore indefinito sull'utile ante imposte (essendo tale risultato negativo) e circa 4 volte maggiori del limite massimo legato al patrimonio netto.