ILVA: Calenda lo pesta lungo e duro nel qulo di Emiliano

mah.
i piace Calenda ed Emiliano mi sembra un ciatrone.
Tuttavia leggo questo:
"Ma un risultato lo abbiamo già avuto: è bastato minacciare questa impugnativa per avere finalmente dal governo l’inizio dei lavori della copertura dei parchi minerari. Immaginate che tutto il necessario, parlo dei pali in acciaio per la copertura dei parchi minerari, è depositato da due anni presso l’azienda Cimolai che è incaricata della realizzazione della copertura. La domanda che farei a Calenda e a tutti coloro che si stanno lamentando in queste ore della nostra impugnativa è “Come vi è potuto venire in mente di prorogare il termine dell’adempimento delle prescrizioni ambientali già scadute avendo già predisposto tutto il materiale necessario per la copertura dei parchi già da due anni?".

E mi sembra che Calenda la stia facendo fuori dal vasino.

D'altra parte va detto che in tema ambientale i disastri fatti dall'Italia repubblicana al sud sono inenarrabili.
Quindi Calenda si muove nel solco dei suoi predecessori.


OK!

Siamo davvero imbarazzanti... :wall:
 
infatti ognuno dei due fa il suo lavoro.
Io a votare Emiliano non ci sono andato proprio, per dire quanto sia pro Emiliano, tuttavia un ministro della Repubblica dovrebbe anche tenere in considerazione la qualità della vita dei sudditi, ehm dei cittadini, a meno che non si legga lo scontro nel contesto di attriti fra paese e colonia.

Nella colonia si può morire di tumore rimandando sine die la copertura dei parchi minerari a cielo aperto perché prevalgono le considerazioni economiche su quelle circa la salute dei cittadini, essendo questi solo cittadini di serie b.

Ma queste sono solo fantasie, chiaramente :o
rimane il fatto che per chiudere vantaggiosamente la questione Ilva bisogna procedere con la visione di calenda che è a 360 gradi.
questo non dovrebbe pero voler dire che si rinuncia a perseguire il miglior controllo ambientale a Taranto compatibile con l'uso del carbone.
 
rimane il fatto che per chiudere vantaggiosamente la questione Ilva bisogna procedere con la visione di calenda che è a 360 gradi.
questo non dovrebbe pero voler dire che si rinuncia a perseguire il miglior controllo ambientale a Taranto compatibile con l'uso del carbone.

spiegalo a Calenda.
Hai letto della copertura dei parchi minerari con i materiali per farla già depositati e lasciati fermi lì da due anni?
C'è il link nell'altra pagina.

La mancata copertura provoca cose come questa.
Leggi e dimmi come ti sentiresti tu se abitassi lì.
Taranto, un fiume rosso lungo le strade vicino all'''Ilva':' "Qui il vento e la pioggia fanno paura" - Repubblica.it
 
te lo riscrivo.
-Una produzione probabilmente più costosa, ammette la Valenzano, ma «è da raffrontare con i costi sanitari sostenuti dalla Regione a fronte degli eccessi di malattie oncologiche e non e con i costi di bonifica delle aree esterne, come Mar Piccolo, il porto, a cui lo Stato sta facendo fronte».

Tu hai il conto complessivo?
Io no.
Vista la tua non conoscenza dei pensieri di Emiliano circa il carbone poiché interpretavi erroneamente la decarbonificazione come produzione di acciaio senza carbonio invece che alimentazione degli altiforni senza carbone, io dubito lecitamente della giustezza della tua interpetazione.
Specie se è vera l'atra affermazione di Emiliano, cioè che l'altro acquirente sarebbe stato favorevole alla decarbonificazione.

Anche questo io non so, l'unica cosa che so è che a Taranto la situazione è invivibile e ritengo che sia giusto fare i conti anche tenedo conto di questo aspetto.


... l'acciaio senza carbonio... certo che ce ne vuole di fantasia...

Il conto lo fai producendo acciaio con energia elettrica e metano, ed è un conto da un miliardo di euro l'anno, con quei numeri. Ovvio che per starci dentro occorre una corposissima sovvenzione pubblica statale. Caro mio, l'acciaio in tutto il mondo si fonde e si carbonifica in lega (visto che su questo punto fai il saputello) col carbone, se vuole restare sul mercato. Non volete il carbone? Chiudete l'acciaieria e datevi al turismo, all'olio e alla pesca, amici tarantini. Ma non venite dagli italiani a chiedere grano, per favore.
 
Il conto lo fai producendo acciaio con energia elettrica e metano, ed è un conto da un miliardo di euro l'anno, con quei numeri. Ovvio che per starci dentro occorre una corposissima sovvenzione pubblica statale. Caro mio, l'acciaio in tutto il mondo si fonde e si carbonifica in lega (visto che su questo punto fai il saputello) col carbone, se vuole restare sul mercato. Non volete il carbone? Chiudete l'acciaieria e datevi al turismo, all'olio e alla pesca, amici tarantini. Ma non venite dagli italiani a chiedere grano, per favore.

insisto.
Vista la ca zzata che hai sparato prima, con tanto di faccine ironiche sul terrone Emiliano che, a tuo dire, non sa che ci vuole il carbonio nel ferro, fraintendendo alla grande, non mi fido di quello che dici.

Emiliano a sostegno del suo punto di vista ha uno studio di fattibilità e il parere dell'altro acquirente favorevole alla decarbonificazione DELL'ALIMENTAZIONE DEGLI ALTIFORNI.
Te lo scrivo in grande, non si sa mai.

Comunque in tutto il mondo, magari, l'acciaio non si fa DENTRO una città da duecentomila abitanti.
Con i parchi minerari a cielo aperto, con l'inquinamento che senza le centraline messe da Vendola ancora non si saprebbe neppure con certezza se c'è o no, con un imprenditore che per decenni non ha mai bonificato un c azzo e poi è sparito inguattando il bottino.

Ecc. ecc. ecc.
 
insisto.
Vista la ca zzata che hai sparato prima, con tanto di faccine ironiche sul terrone Emiliano che, a tuo dire, non sa che ci vuole il carbonio nel ferro, fraintendendo alla grande, non mi fido di quello che dici.

Emiliano a sostegno del suo punto di vista ha uno studio di fattibilità e il parere dell'altro acquirente favorevole alla decarbonificazione DELL'ALIMENTAZIONE DEGLI ALTIFORNI.
Te lo scrivo in grande, non si sa mai.

Comunque in tutto il mondo, magari, l'acciaio non si fa DENTRO una città da duecentomila abitanti.

Quindi noi italiani dovremmo sovvenzionare un business in perdita - con un costo solo energetico pari a un miliardo di euro/anno - per il semplice gusto di vedere una acciaieria che lavora in una città? Ma spegnamola subito, piuttosto. Di Gioia Tauro ne è bastata una.
 
Quindi noi italiani dovremmo sovvenzionare un business in perdita - con un costo solo energetico pari a un miliardo di euro/anno - per il semplice gusto di vedere una acciaieria che lavora in una città? Ma spegnamola subito, piuttosto. Di Gioia Tauro ne è bastata una.

ti ho già detto che non mi fido delle tue considerazioni?
Ad esempio, il titolo di questo thread.
Più rileggo l'articolo da te postato, più capisco che è Emiliano che lo pesta lungo e duro a Calenda.

Se come noi riteniamo il DPCM in questione non tutela la salute dei nostri cittadini noi abbiamo il diritto e il dovere di impugnare quell’atto perché il mandato elettorale che mi è stato conferito è un mandato elettorale a tutela della salute dei cittadini pugliesi e di Taranto, è il mio compito fondamentale".

"Dopodichè - ha aggiunto Emiliano - siccome la Regione Puglia ha fatto delle proposte per contemperare il diritto alla salute con il diritto alla produzione dell’acciaio, che in maniera semplificata abbiamo denominato “decarbonizzazione dell’Ilva” e siccome abbiamo posto al governo la possibilità di inserire nella procedura di aggiornamento tecnologico della fabbrica la decarbonizzazione, noi continueremo ad insistere sul metodo tecnologico che consente da un lato di salvare i bambini e le persone e dall’altro di continuare a produrre acciaio. Se c’è qualcuno che invece si è convinto che la decarbonizzazione non esiste, si sbaglia perchè evidentemente non ha letto l’altra proposta, che era stata fatta nella gara dall’altra cordata, che appunto invece inseriva i principi di decarbonizzazione".
arcelormittal Ilva


"Cercheremo - ha proseguito Emiliano - di far valere questo nostro punto di vista davanti ai giudici visto che, violando la legge, il governo non ha preso in considerazione le nostre osservazioni preliminari al DPCM. Quindi consiglio a tutti calma e di non seminare panico, non c’è nessun pericolo per la prosecuzione dell’attività produttiva, d’altra parte voglio anche ricordare al ministro Calenda che attualmente la vendita non è operativa, l’Unione Europea non ha ancora dato il via libera dopo il controllo sulle concentrazioni industriali. Quindi la situazione odierna non può essere certo cambiata dall’impugnativa della Regione Puglia, del Comune di Taranto del DPCM in questione. Alzare tanto la posta non corrisponde ad un principio di leale collaborazione tra la Regione Puglia e il governo e infatti nel ricorso abbiamo lamentato la slealtà del governo nei confronti della Regione Puglia e dei nostri cittadini".

"Il DPCM rinvia senza ragione - ha dichiarato Emiliano - senza dare giustificazione, l’adempimento già previsto dall’AIA in moltissime prescrizioni ambientali e quindi come è noto dal punto di vista giuridico è impossibile prorogare un termine già scaduto con un atto amministrativo. Quindi questa per noi è una violazione di legge molto grave, che sta sacrificando il diritto alla salute. Rinviare questi adempimenti dal nostro punto di vista è una violazione del diritto alla salute. Ma un risultato lo abbiamo già avuto: è bastato minacciare questa impugnativa per avere finalmente dal governo l’inizio dei lavori della copertura dei parchi minerari. Immaginate che tutto il necessario, parlo dei pali in acciaio per la copertura dei parchi minerari, è depositato da due anni presso l’azienda Cimolai che è incaricata della realizzazione della copertura. La domanda che farei a Calenda e a tutti coloro che si stanno lamentando in queste ore della nostra impugnativa è “Come vi è potuto venire in mente di prorogare il termine dell’adempimento delle prescrizioni ambientali già scadute avendo già predisposto tutto il materiale necessario per la copertura dei parchi già da due anni?".
 
ti ho già detto che non mi fido delle tue considerazioni?
Ad esempio, il titolo di questo thread.
Più rileggo l'articolo da te postato, più capisco che è Emiliano che lo pesat lungo e duro a Calenda.

Se come noi riteniamo il DPCM in questione non tutela la salute dei nostri cittadini noi abbiamo il diritto e il dovere di impugnare quell’atto perché il mandato elettorale che mi è stato conferito è un mandato elettorale a tutela della salute dei cittadini pugliesi e di Taranto, è il mio compito fondamentale".

"Dopodichè - ha aggiunto Emiliano - siccome la Regione Puglia ha fatto delle proposte per contemperare il diritto alla salute con il diritto alla produzione dell’acciaio, che in maniera semplificata abbiamo denominato “decarbonizzazione dell’Ilva” e siccome abbiamo posto al governo la possibilità di inserire nella procedura di aggiornamento tecnologico della fabbrica la decarbonizzazione, noi continueremo ad insistere sul metodo tecnologico che consente da un lato di salvare i bambini e le persone e dall’altro di continuare a produrre acciaio. Se c’è qualcuno che invece si è convinto che la decarbonizzazione non esiste, si sbaglia perchè evidentemente non ha letto l’altra proposta, che era stata fatta nella gara dall’altra cordata, che appunto invece inseriva i principi di decarbonizzazione".
arcelormittal Ilva


"Cercheremo - ha proseguito Emiliano - di far valere questo nostro punto di vista davanti ai giudici visto che, violando la legge, il governo non ha preso in considerazione le nostre osservazioni preliminari al DPCM. Quindi consiglio a tutti calma e di non seminare panico, non c’è nessun pericolo per la prosecuzione dell’attività produttiva, d’altra parte voglio anche ricordare al ministro Calenda che attualmente la vendita non è operativa, l’Unione Europea non ha ancora dato il via libera dopo il controllo sulle concentrazioni industriali. Quindi la situazione odierna non può essere certo cambiata dall’impugnativa della Regione Puglia, del Comune di Taranto del DPCM in questione. Alzare tanto la posta non corrisponde ad un principio di leale collaborazione tra la Regione Puglia e il governo e infatti nel ricorso abbiamo lamentato la slealtà del governo nei confronti della Regione Puglia e dei nostri cittadini".

"Il DPCM rinvia senza ragione - ha dichiarato Emiliano - senza dare giustificazione, l’adempimento già previsto dall’AIA in moltissime prescrizioni ambientali e quindi come è noto dal punto di vista giuridico è impossibile prorogare un termine già scaduto con un atto amministrativo. Quindi questa per noi è una violazione di legge molto grave, che sta sacrificando il diritto alla salute. Rinviare questi adempimenti dal nostro punto di vista è una violazione del diritto alla salute. Ma un risultato lo abbiamo già avuto: è bastato minacciare questa impugnativa per avere finalmente dal governo l’inizio dei lavori della copertura dei parchi minerari. Immaginate che tutto il necessario, parlo dei pali in acciaio per la copertura dei parchi minerari, è depositato da due anni presso l’azienda Cimolai che è incaricata della realizzazione della copertura. La domanda che farei a Calenda e a tutti coloro che si stanno lamentando in queste ore della nostra impugnativa è “Come vi è potuto venire in mente di prorogare il termine dell’adempimento delle prescrizioni ambientali già scadute avendo già predisposto tutto il materiale necessario per la copertura dei parchi già da due anni?".

Caro mio. Emiliano adesso ha il cerino in mano, vediamo se se la sente di far passare l'unico treno che sta in piedi ragionevolmente, per pretendere di produrre acciaio a un costo fuori mercato. La cassa del mezzogiorno è finita da un pezzo, se vuoi produrre devi stare sul mercato, non affidarti a business farlocchi che stanno in piedi solo con l'ennesima componente di costo sulla bolletta elettrica, a perequazione degli oneri ILVA. Romeo Romeo... :D
 
mah.
i piace Calenda ed Emiliano mi sembra un ciatrone.
Tuttavia leggo questo:
"Ma un risultato lo abbiamo già avuto: è bastato minacciare questa impugnativa per avere finalmente dal governo l’inizio dei lavori della copertura dei parchi minerari. Immaginate che tutto il necessario, parlo dei pali in acciaio per la copertura dei parchi minerari, è depositato da due anni presso l’azienda Cimolai che è incaricata della realizzazione della copertura. La domanda che farei a Calenda e a tutti coloro che si stanno lamentando in queste ore della nostra impugnativa è “Come vi è potuto venire in mente di prorogare il termine dell’adempimento delle prescrizioni ambientali già scadute avendo già predisposto tutto il materiale necessario per la copertura dei parchi già da due anni?".

E mi sembra che Calenda la stia facendo fuori dal vasino.

D'altra parte va detto che in tema ambientale i disastri fatti dall'Italia repubblicana al sud sono inenarrabili.
Quindi Calenda si muove nel solco dei suoi predecessori.

messa cosi' emiliano ha ragioni da vendere
e calenda ha pedate nel qulo infinite...ed anche belle sode
 
converrete che calenda è ministro dello stato italiano e che guarda all'italia intera, Emiliano è il governatore della Puglia ed è un pochino strabico,forzosamente.
se non si capisce e si valuta questo le condotte risultano ben strambe.

infatti ognuno dei due fa il suo lavoro.
Io a votare Emiliano non ci sono andato proprio, per dire quanto sia pro Emiliano, tuttavia un ministro della Repubblica dovrebbe anche tenere in considerazione la qualità della vita dei sudditi, ehm dei cittadini, a meno che non si legga lo scontro nel contesto di attriti fra paese e colonia.

Nella colonia si può morire di tumore rimandando sine die la copertura dei parchi minerari a cielo aperto perché prevalgono le considerazioni economiche su quelle circa la salute dei cittadini, essendo questi solo cittadini di serie b.

Ma queste sono solo fantasie, chiaramente :o

del resto non so....
ma se lo stato mi avvelena una citta'...e poi fa melina per risanare me lo spello vivo questo stato di bast.ardi

che non e' neanche l'unico caso
vero terra dei fuochi e dichiarazioni secretate di vari pentiti ? :censored:
 
insisto.
Vista la ca zzata che hai sparato prima, con tanto di faccine ironiche sul terrone Emiliano che, a tuo dire, non sa che ci vuole il carbonio nel ferro, fraintendendo alla grande, non mi fido di quello che dici.

Emiliano a sostegno del suo punto di vista ha uno studio di fattibilità e il parere dell'altro acquirente favorevole alla decarbonificazione DELL'ALIMENTAZIONE DEGLI ALTIFORNI.
Te lo scrivo in grande, non si sa mai.

Comunque in tutto il mondo, magari, l'acciaio non si fa DENTRO una città da duecentomila abitanti.
Con i parchi minerari a cielo aperto, con l'inquinamento che senza le centraline messe da Vendola ancora non si saprebbe neppure con certezza se c'è o no, con un imprenditore che per decenni non ha mai bonificato un c azzo e poi è sparito inguattando il bottino.

Ecc. ecc. ecc.



Io non ho ancora ben capito perché abbiano scippato la ditta ai Riva, mi sa che molti da allora si siano mangiati le mani fino ai gomiti, il vecchio padrone mi risulta che stava ammodernando gli impianti (ex pubblici), ovviamente una cosa simile la puoi fare in modo graduale, in ogni caso non è scappato con il malloppo, gli hanno soffiato la fabbrica e causato un sacco di guai (magari anche meritati eh) e confiscato un sacco di soldi.

Vero che non si fa acciaio in quella quantità in mezzo a duecentomila abitanti, il fatto è che non è stata l'acciaieria ad andare in città, quando è stata fatta lì non c'era nessuno, è stata la città a mettersi attorno all'acciaieria, lì dovrebbe rendere conto la politica urbanistica locale, non altri.

Carbone/gas se con il gas si sta sul mercato si usi il gas, ma mi pare che lì non vogliano ne l'uno ne l'altro, per far passare un tubo del gas è scoppiata la rivoluzione...

Per come ho capito io la situazione è:
carbone no
gas non lo vogliamo
non si può produrre altrimenti si inquina
non si licenzia nessuno, la fabbrica non deve chiudere, ma non può lavorare.
Cercasi imprenditore idi ota che ci metta qualche miliardo e non si permetta di fare un poco di fumo.

La realtà è che per fare acciaio si sporca, si inquina, si fanno i soldi, si fanno lavorare operai a migliaia, si pagano tante tasse.

Naturalmente i geni politici nostrani inchiodano sulla croce gli imprenditori nostrani, poi eliminano i dazi pretendendo che si faccia acciaio a prezzi inferiori ai cinesi, indiani o coreani, il risultato di tutto sarà che la fabbrica chiuderà, perché sarà impossibile farla lavorare in modo competitivo con il resto del mondo se gli metti attorno ambientalisti, magistrati, capipopolo che strillano ad ogni uscita di fumo, ma se devi fondere... non puoi farne a meno e se fondi per milioni di tonnellate...

Piccolo particolare: l'acciaio è una materia prima fondamentale per l'industria, siamo stati capaci di far passare giù per il cesso la chimica, ora succederà all'acciaio, poi saremo finiti del tutto con l'industria.

Parere mio: si spostino da lì i 200.000 che non dovrebbero starci, poi si faccia lavorare l'acciaieria a manetta, giorno e notte, senza limiti di quantità.
 
Caro mio. Emiliano adesso ha il cerino in mano, vediamo se se la sente di far passare l'unico treno che sta in piedi ragionevolmente, per pretendere di produrre acciaio a un costo fuori mercato. La cassa del mezzogiorno è finita da un pezzo, se vuoi produrre devi stare sul mercato, non affidarti a business farlocchi che stanno in piedi solo con l'ennesima componente di costo sulla bolletta elettrica, a perequazione degli oneri ILVA. Romeo Romeo... :D

te l'hanno già detto che la cassa del mezzogiorno è stata una partita di giro e i soldi sono tornati al nord?
E che fior di meridionalisti, meriodionali, erano contrarissimi alla cassa del mezzogiorno?
Te l'ho già detto che io non sono pro Emiliano e non sono neppure andato a votarlo?
Questo sì, te l'ho detto.
Rilevo soltanto la sua asserzione secondo cui l'altra cordata era disponibile alla decarbonificazione.
E' vero? Non è vero?
Boh?
Chiedo.
Calenda come concilia la non decarbonificazione dell'Ilva con Gentiloni che vuole decarbonificare l'Italia intera?
Kerigma, Kergima :D
Smettila di arrampicarti che hai gli specchi tutti rigati.
 
te l'hanno già detto che la cassa del mezzogiorno è stata una partita di giro e i soldi sono tornati al nord?
E che fior di meridionalisti, meriodionali, erano contrarissimi alla cassa del mezzogiorno?
Te l'ho già detto che io non sono pro Emiliano e non sono neppure andato a votarlo?
Questo sì, te l'ho detto.
Rilevo soltanto la sua asserzione secondo cui l'altra cordata era disponibile alla decarbonificazione.
E' vero? Non è vero?
Boh?
Chiedo.
Calenda come concilia la non decarbonificazione dell'Ilva con Gentiloni che vuole decarbonificare l'Italia intera?
Kerigma, Kergima :D
Smettila di arrampicarti che hai gli specchi tutti rigati.
il fatto è che calenda ha sul tavolo tanti dossier da risolvere in capo al suo ministero con in ballo decine di migliai di posti di lavoro e l'ilva è solo uno di quelli. se emiliano puntasse i piedi per risolvere la questione ambientale in modo costruttivo io credo che calenda gli tenderebbe la mano.ed è verissimo chenessuno vuole i fastidi delle fabbriche eppero nessuno vuole neanche i disoccupati...bisogna decidersi...
 
Io non ho ancora ben capito perché abbiano scippato la ditta ai Riva, mi sa che molti da allora si siano mangiati le mani fino ai gomiti, il vecchio padrone mi risulta che stava ammodernando gli impianti (ex pubblici), ovviamente una cosa simile la puoi fare in modo graduale, in ogni caso non è scappato con il malloppo, gli hanno soffiato la fabbrica e causato un sacco di guai (magari anche meritati eh) e confiscato un sacco di soldi.

Vero che non si fa acciaio in quella quantità in mezzo a duecentomila abitanti, il fatto è che non è stata l'acciaieria ad andare in città, quando è stata fatta lì non c'era nessuno, è stata la città a mettersi attorno all'acciaieria, lì dovrebbe rendere conto la politica urbanistica locale, non altri.

Carbone/gas se con il gas si sta sul mercato si usi il gas, ma mi pare che lì non vogliano ne l'uno ne l'altro, per far passare un tubo del gas è scoppiata la rivoluzione...

Per come ho capito io la situazione è:
carbone no
gas non lo vogliamo
non si può produrre altrimenti si inquina
non si licenzia nessuno, la fabbrica non deve chiudere, ma non può lavorare.
Cercasi imprenditore idi ota che ci metta qualche miliardo e non si permetta di fare un poco di fumo.

La realtà è che per fare acciaio si sporca, si inquina, si fanno i soldi, si fanno lavorare operai a migliaia, si pagano tante tasse.

Naturalmente i geni politici nostrani inchiodano sulla croce gli imprenditori nostrani, poi eliminano i dazi pretendendo che si faccia acciaio a prezzi inferiori ai cinesi, indiani o coreani, il risultato di tutto sarà che la fabbrica chiuderà, perché sarà impossibile farla lavorare in modo competitivo con il resto del mondo se gli metti attorno ambientalisti, magistrati, capipopolo che strillano ad ogni uscita di fumo, ma se devi fondere... non puoi farne a meno e se fondi per milioni di tonnellate...

Piccolo particolare: l'acciaio è una materia prima fondamentale per l'industria, siamo stati capaci di far passare giù per il cesso la chimica, ora succederà all'acciaio, poi saremo finiti del tutto con l'industria.

Parere mio: si spostino da lì i 200.000 che non dovrebbero starci, poi si faccia lavorare l'acciaieria a manetta, giorno e notte, senza limiti di quantità.

Carpen, ti giuro che ti leggo sempre con attenzione che mi sembri una persona intelligente.
Mi auguro che il concentrato di sciocchezze che hai scritto qui sia frutto di non conoscenza dei fatti.

rapidamente:
Riva non ha mai fatto nulla per adeguare l'Ilva dal punto di vista ambientale.
Ha stanziato una somma e non l'ha mai spesa spostandola di volta in volta sulle voci di spesa richieste dall'emergenzaambientale in corso.
Senza spenderla mai.

Il bottino l'ha fatto sparire, solo quest'anno la famiglia è stata condannata a risarcire transattivamente un mld, cioè un quarto, se non ricordo male, della cifra stanziata a suo tempo e mai spesa.

Il gas non lo vogliono a San Foca.
Infatti doveva andare a Brindisi e da lì a Taranto via terra.
Oggi invece va a san Foca per poi andare via terra fra Brindisi e Taranto e da lì via terra sia a Brindisi che a Taranto.
Quindi impatto ambientale molto più altro.
Prendi una cartina e renditi conto.

La città di Taranto fu fondata da coloni spartani oltre 2500 anni fa.
Come fai a dire assurdità del genere?

Emiliano, e Vendola prima di lui, vuole produrre. Non vuole che i tarantini abbiano una percentuale di tumori superiori del 30% alla media nazionale.
Esiste una soluzione?
Se c'è bene.
Se non c'è bene lo stesso nel senso che significa che l'ilva lì non ci può stare e pace.

Ammetterai che la presa per **** di stoccare i materiali per la copertura dei parchi minerari (a Taranto tutto è rosso per via dei minerali trasportati dal vento) e lasciarli fermi per due anni è insopportabile, spero.
 
il fatto è che calenda ha sul tavolo tanti dossier da risolvere in capo al suo ministero con in ballo decine di migliai di posti di lavoro e l'ilva è solo uno di quelli. se emiliano puntasse i piedi per risolvere la questione ambientale in modo costruttivo io credo che calenda gli tenderebbe la mano.ed è verissimo chenessuno vuole i fastidi delle fabbriche eppero nessuno vuole neanche i disoccupati...bisogna decidersi...

ma chi l'ha detto che Emiliano ha un atteggiamento non costruttivo?
E' il governo, a partire da Monti, che una volta che Vendola ha dimostrato in maniera non contestabile l'inquinamento (se no eravamo ancora a discutere se ilva inquina o no) ha sempre avuto un atteggiamento impositivo e non costruttivo.
 
Ultima modifica:
ma chi l'ha detto che Emiliano ha un atteggiamento non costruttivo?
E' il governo, a partire da Monti, che una volta che Vendola ha dimostrato in maniera non contestabile l'inquinamento (se non eravamo ancora a discutere se ilva inquina o no) ha sempre avuto un atteggiamento impositivo e non costruttivo.

lo dice iol ricorso al TAR.
se Emiliano vuole avere atteggiamento costruttivo alza il telefono a dice a calenda guarda che ho capito perche' stai facendo le cose in un cert modo e lo comprendo(perche se Emiliano fosse al posto di calenda farebbe lo stesso)tu dammi un po di ambiente sano in piu' ed io ti mando avanti l'ILVA.perchè loro lo sanno su cosa si stanno sciarriando.
 
lo dice iol ricorso al TAR.
se Emiliano vuole avere atteggiamento costruttivo alza il telefono a dice a calenda guarda che ho capito perche' stai facendo le cose in un cert modo e lo comprendo(perche se Emiliano fosse al posto di calenda farebbe lo stesso)tu dammi un po di ambiente sano in piu' ed io ti mando avanti l'ILVA.perchè loro lo sanno su cosa si stanno sciarriando.

intanto solo presentando il ricorso ha sbolccato i lavori per la copertura dei parchi minerari fermi da due anni nonostante centinaia di sollecitazioni da parte di Emiliano, restate sempre lettera morta.
In ogni caso che un Presidente di Regione si rivolga a un giudice dello Stato Italiano è un atto sovversivo?
Andiamo bene.
A meno che, come alcuni malepensanti ritengono, lo Stato Italiano sia nemico della sua colonia interna e giochi allo sfruttamento fregandosene dei sudditi.
Ma queste sono chiaramente fantasie :o

Resta la domanda.
Calenda e Gentiloni sono in due esecutivi diversi?
Perché uno non vuole sentir parlare di decarbonizzazione dell'Ilva, l'altro promette la decarbonizzazione dell'Italia intera.
Italia intera a parte l'Ilva?
 
Ultima modifica:
se tu fossi di Taranto vorresti o no la copertura dei parchi minerari?

Troppa pazienza.

Morti per tumori a Taranto 1500 all'anno - La Gazzetta del Mezzogiorno
L’epidemiologia locale da anni segnala il «cattivo stato di salute umana e ambientale. Non solo «tumori che - aggiunge la Lilt - le evidenze scientifiche ampiamente correlano all’inquinamento, ma anche patologie coronariche, respiratorie, ormono-endocrine, metaboliche, della riproduzione e altro ancora. Il peggio è che nonostante si conoscano, oggi più di ieri, i fattori di rischio, la nocività e la cancerogenicità di molecole e di prodotti dei processi industriali, si paventano ancora modelli di sviluppo non sostenibili e di accertato svantaggio complessivo». Secondo gli esperti, gli effetti di quello che è stato, noi li vedremo per i prossimi venti anni.

qualche anno fa Ho visto un servizio dove mostravano della polvere rossa che si depositava sui balconi delle case dei Tarantini è chiaro che se si può fare qualcosa per evitare che polveri dannose se ne vadano in giro non sono contrario...

Come detto in un mondo ideale questi lavori costerebbero Zero o quasi Perché li farei fare ai carcerati
 
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