Immobili, quando comprare?

totti131064 ha scritto:
:wall: giusta osservazione,anche per il rischio che si corre quando gli inqulini non pagano. :wall:
per ora non ho avuto questi problemi.
Poi i soldi spesi in notaio e iva, un anno fa o fra 5 anni prima o poi andavano pagati.
Io penso che fra 5 anni quando ci penserò sarò contanto di non dover tirar fuori 10000 euro per quello quando magari ci saranno molte altre spese per matrimonio o cose varie.
 
non ho detto che adesso hai dei problemi con l'affituario, ma devi mettere in preventivo il rischio che un bel giono smetta di pagarti l'affitto. :confused:
 
o se ne vada perchè anche lui va ad incrementare il 90% degli italiani proprietari di casa :D
 
consultant ha scritto:
o se ne vada perchè anche lui va ad incrementare il 90% degli italiani proprietari di casa :D
ma, di sicuro gli affittuari non sanno cosa vuol dire pagare il mutuo. La banca ti manda in rosso dopo 5 minuti che non paghi.....
 
mio suocero ha alcune case...fa davvero fatica a trovare affittuari decenti...e non siam certo in una regione povera (veneto) e quello che chiede è decisamente onesto per le metrature
 
david-1984 ha scritto:
certo, io ho 22 anni ed è per questo che ho investito in una casa dato che prima o poi dovrò pensare di andare a vivere da solo.
l'intento principale è quello.

Allora non hai investito, hai acquistato un bene di consumo... son due cose diverse...

Quello che voglio dire è che se hai acquistato per andarci a vivere (seppur non subito) te ne dovresti fregare se la tua casa perderà o acquisterà di valore o questo resterà immutato al netto dell'inflazione... tanto tu devi viverci... vedilo come un normalissimo bene di consumo...
 
Diritto Privato ha scritto:
Allora non hai investito, hai acquistato un bene di consumo... son due cose diverse...

Quello che voglio dire è che se hai acquistato per andarci a vivere (seppur non subito) te ne dovresti fregare se la tua casa perderà o acquisterà di valore o questo resterà immutato al netto dell'inflazione... tanto tu devi viverci... vedilo come un normalissimo bene di consumo...
certo.grazie mille.

però se quando andrò a vivere vorrò vendere questa casa per prenderne una diversa ci rimetterò e quello che ho speso ora andrebbe perso. giusto?
 
Per come la vedo io, in ITALIA ora come ora conviene comprare SOLO la PRIMA casa che conviene comprarla bene.

Se poi si hanno altre disponibilita' meglio investirli in fondi (all'estero) o nell'immobiliare all'estero, tipo DUbai, dove con l'affitto ci paghi il mutuo e rimane ancora liquidita' da spendere in Italia (esentasse). I rendimenti a DUbai (commerciale) sono dell'ordine del 20-25% netti all'anno senza contare la valutazione dell'immobile. Ovviamente ci sono anche dei rischi ma bisogna essere informati di tutto. Investire in Italia sul mattone, dopo la prima casa e' un SUICIDIO economico con rendimenti da far ridere 2-3% e rischi (anche se non percepiti) alti. Specie considerando la ghettizzazione di interi quartieri come sta avvenendo a Torino, citta' gioello un tempo, ora....
 
david-1984 ha scritto:
certo.grazie mille.

però se quando andrò a vivere vorrò vendere questa casa per prenderne una diversa ci rimetterò e quello che ho speso ora andrebbe perso. giusto?

No, perchè anche in questo sfortunato caso la nuova casa che acquisteresti, girando i soldi che avevi investito in quella precedente, costerebbe meno di oggi.
 
david-1984 ha scritto:
certo.grazie mille.

però se quando andrò a vivere vorrò vendere questa casa per prenderne una diversa ci rimetterò e quello che ho speso ora andrebbe perso. giusto?

Molto semplicemente... se i prezzi aumentano tu vendi ad un prezzo maggiore di quello a cui hai comprato ora, ma per comprare un'altra casa spenderesti un prezzo maggiore di quello che avresti speso ora.
Se i prezzi diminuiscono tu vendi ad un prezzo inferiore rispetto a quello a cui l'hai acquistata ora, ma comprerai la nuova abitazione ad un prezzo inferiore rispetto a quello a cui l'avresti acquistata ora.

Mi sembra molto banale.

Poi, se i prezzi aumenteranno o diminuiranno, bè questo non mi è dato saperlo... nè relativamente alle eventuali percentuali di variazione nè relativamente alle tempistiche...


Volevo solo fare notare umilmente una cosa... se compri una casa per lo scopo di abitarci, non devi utilizzare il termine "investimento", ma bensì "acquisto"... che a mio parere sono due cose NETTAMENTE DIFFERENTI...
 
cavalliere ha scritto:
No, perchè anche in questo sfortunato caso la nuova casa che acquisteresti, girando i soldi che avevi investito in quella precedente, costerebbe meno di oggi.

Ecco.

OK! OK! OK!
 
i soldi che perderei sono quelli del notaio....
 
La casa anche per abitarci va comprata pensando che si sta INVESTENDO. Dunque in un posto "strategico" con ampie possibilita' di rivalutazione/affitto/rendita. Il discorso e' semplice: nessuno sa come la famiglia evolve e per esempio fra VENTI ANNI ti ritrovi a voler cambiare posto o a voler andare ad abitare con tuo figlio o perche' ti piace o perche' sei forzato da problemi. Se la casa e' stata acquistata oculatamente non ha problemi a venderla o perlomeno ad affittarla. Se invece no...sono PROBLEMI. Dunque, anche la prima casa va comprata non solo pensandola come bene di consumo ma come INVESTIMENTO.
 
sono d'accordo, va pensata come investimento anche se non lo è. la casa di proprietà è un passivo, qualcosa che ci leva i sodi dalle tasche.

d'altro canto ogni singola azione nella nostra vita va pensata come investimento, rifletteteci e vedrete che ho ragione.
 
nat64 ha scritto:
L'acquisto e' consigliabile solo ,parlo di prima ed unica casa ,se uno e' totalmente incapace finanziariamente ,ha poco o nulla capitale da investire ,ha aspettative solide sul suo stato sociale ,lavoro -famiglia etc.

Che poi è la fotografia della famiglia tipica italiana di operai/impiegati dagli anni 60 in avanti.. un modello che ha portato all'80% di case di proprietà, e una ricchezza pro capite superiore a quella degli americani o altri paesi sviluppati solo in virtù delle proprietà immobiliari. Ma dubito che potrà continuare così per le generazioni future.
 
nat64 ha scritto:
....non oso proprio pensare alla fine che faranno tutti gli sfortunati precari cocoriti a vita che stanno montando ....probabilmente condannati anche al precariato previdenziale.... :'( :'(

Finiranno per mangiarsi completamente la ricchezza prodotta dai genitori operai-impiegati-formichine-risparmiatrici. Almeno quelli che hanno la fortuna di appartenere a questo tipo di famiglie, che comunque sono la maggior parte.
Forse il problema è solo rimandato, nel senso che c'è comunque questo enorme lascito dei decenni di posto fisso, pensioni assicurate, debito pubblico ed evasione fiscale.
Però credo che chi va all'asilo adesso, avrà a che fare con un Italia completamente diversa da quella che viviamo ora. Ovviamente queste sono solo parole in liberà, ma io lo sento, non so voi..
 
antelope ha scritto:
Però credo che chi va all'asilo adesso, avrà a che fare con un Italia completamente diversa da quella che viviamo ora. Ovviamente queste sono solo parole in liberà, ma io lo sento, non so voi..

Penso proprio di sì.
 
nat64 ha scritto:
Quel modello credo sia tramontato definitivamente....ancora molti non realizzano il fatto che cominciando a lavorare oggi ,o da qualche anno, dopo una vita di lavoro ,e di tasse per i fessi che ancora le pagano... ,riceveranno due dita in un occhio dallo Stato ....non oso proprio pensare alla fine che faranno tutti gli sfortunati precari cocoriti a vita che stanno montando ....probabilmente condannati anche al precariato previdenziale.... :'( :'(


Siamo tutti "precari" nell'economia del giorno d'oggi. Una casa e' un bene di consumo "a lungo termine". E' il bene "durevole" per eccellenza ma e' anche un bene "al sole" :yes:

Perche' lo Stato c'e' la tanto con le "rendite"? Semplice: perche' se uno ha una rendita, loro possono tassarla al massimo al 20%, mentre se uno e' costretto a "creare" ricchezza, finisce che paga la meta' in tasse e trattenute piu' la quota a carico dell' employer (il cuneo fiscale)

Noi siamo considerati a stregua di pecore "al pascolo".... :wall:
 
ScubaDuc ha scritto:
Siamo tutti "precari" nell'economia del giorno d'oggi. Una casa e' un bene di consumo "a lungo termine". E' il bene "durevole" per eccellenza ma e' anche un bene "al sole" :yes:

Perche' lo Stato c'e' la tanto con le "rendite"? Semplice: perche' se uno ha una rendita, loro possono tassarla al massimo al 20%, mentre se uno e' costretto a "creare" ricchezza, finisce che paga la meta' in tasse e trattenute piu' la quota a carico dell' employer (il cuneo fiscale)

Noi siamo considerati a stregua di pecore "al pascolo".... :wall:[/QUO


direi ovunque il reddito da investimento (rendita) è tassato molto meno, se non la metà, del reddito da lavoro. basta capirlo e cercare di posizionarsi in modo da ricevere la maggior parte delle entrare da quel quadrante.
 
Comunque il tuo problema mi pare marginale (come accade sempre con i problemi altrui :D ) ...seiamente parlando,hai 22 anni,hai comprato una casa spendendo una cifra che per un'appartamentoad oggi è relativamente moderata e sarà la casa dove andrai a vivere.

Con queste premesse non dovresti avere troppi pensieri.

Vedi le case costeranno meno e forse molto meno,ma si muoveranno i tassi verso l'alto e dunque i conti potrebbero pareggiare,soprattutto nel caso in cui la quota mutuo sia rilevante.

Quanto agli scenari prevedibili,è difficile immaginare la direzione delle cose per noi comuni mortali.
Chi di noi può dire queli aree geografiche si apprezzeranno e quali spofonderanno in termini di valore immobiliare?
Chi lo fa oggi ragiona in termini vecchi,che hanno funzionato perfettamente per l'ultimo mezzo secolo ma che oggi valgono poco secondo me.
 
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