Ma infatti tantissimi genitori aiutano economicamente i figli. Questa cosa che i giovani sono poveri per colpa dei pensionati mi sembra campata in aria. Sono poveri perché le aziende italiane sono piccole e poco competitive rispetto al resto del mondo.
Non è affatto campata in aria: abbiamo una spesa pubblica di 1180 miliardi ogni anno, finanziata parzialmente a debito.
330 miliardi sono pensioni, di cui almeno 100 gravano totalmente sulla fiscalità generale (quindi quella porzione la finanziamo direttamente noi con le tasse).
I lavoratori contribuiscono al pagamento delle pensioni due volte, sia in termini di contributi versati che con tassazione diretta e indiretta (irpef, iva).
Il sistema pensionistico Italiano è a ripartizione; questo significa che chi lavora versa i contributi e quei soldi non vengono depositati ma diventano immediatamente uscite per pagare le pensioni in essere.
Le pensioni dei boomers in buona parte
non sono interamente coperte da contributi, ricevono piu' di quanto hanno versato 30-40 anni fa.
Inoltre molti pensionati cumulano piu' pensioni, spesso di tipo assistenziale, pur avendo patrimoni importanti.
Siamo inoltre penalizzati sul fronte demografico dato che abbiamo 18 milioni di pensionati con 23 milioni di lavoratori.
Il rapporto ideale dovrebbe essere di 3 lavoratori per ogni pensionato, che non raggiungeremo mai piu'.
Per queste ed altre ragioni il il costo complessivo di un lavoratore per una azienda è elevatissimo. Tutto ciò non va a migliorare la situazione salariale dei lavoratori dipendenti schiacciati da un sistema perverso.