Immobiliare: Preoccupanti segnali premonitori (3)

Torricelli ha scritto:
Pil in calo? L'hai sognato stanotte? Ufficialmente ancora nulla mentre ho letto di una possibile contrazione, minima, rispetto alle previsioni, ma negativo non credo proprio.


non c'è fretta..................
 
Nella classifica di Forbes si tiene conto anche di tasse e costi di gestione Case, Roma più cara di Londra e New York Solo a Montecarlo il mattone è più caro che nella capitale. Per chi vuole investire in immobili al top ci sono Bangalore e la Lettonia STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO
MILANO – Il Principato di Monaco è il mercato immobiliare dai prezzi più stellari. Niente di stupefacente, vien da dire, considerando, più che il fascino glamour dello staterello monegasco, la scarsissima disponibilità di suolo edificabile di fronte alle continue richieste provenienti da magnati, Vip e sportivi di tutto il mondo. Che Roma segua a ruota, battendo Parigi e annichilendo New York e Londra, fa riflettere di più. Ε queste riflessioni le stimola la nuova classifica stilata dalla rivista americana Forbes, intitolata «I mercati immobiliari più sopravvalutati del mondo».

■ Le città dove il mercato immobilare è alle stelle
I CRITERI – Primo il Principato, seconda Roma, terza Parigi; città carissime come Londra, New York e Tokio lasciate invece alla distanza. Per capire quest’apparente contraddizione, occorre spiegare che la classifica di Forbes non è semplicemente una graduatoria dei più alti prezzi al metro quadrato. Il criterio è maggiormente ponderato e nelle 50 città esaminate tiene presenti, per esempio, i costi di transazione, quelli di manutenzione, l’inflazione, le commissioni di agenzia, le tasse sulla casa, l’apprezzamento degli immobili. In sostanza, una città che svetta ai primi posti di questa speciale classifica non ha certo il mattone a buon prezzo, ma oltre a ciò è caratterizzata anche dalle scarse prospettive di crescita del valore immobiliare. Investire nel mattone in una città della top ten, quindi, rende meno che farlo in una città dove magari il metro quadro è persino più caro, ma al contempo più redditizio.
CHI C’E’ – Il Principato di Monaco svetta (con un indice di 74,07) per vari motivi, su tutti gli alti costi di transazione che pesano su chi vende o acquista immobili (livelli non certo da paradiso fiscale) e la scarsità di prospettive future di investimenti in mattoni, perché il suolo edificabile è in sostanza esaurito, in attesa della costruzione di isole artificiali di fronte al celebre litorale. Segue Roma, dove comprar casa, specie nel centro storico, è carissimo, ma rende poco, complici tasse, costi di gestione e transazioni e la lenta crescita dell’economia italiana negli ultimi anni. Seguono Parigi, Los Angeles (l’unica grande metropoli americana dove gli investimenti immobiliari rendono poco e lentamente), Vancouver, Vienna, Auckland, Zurigo e Oslo, che ha già scontato una crescita sorprendente (+149,54% in dieci anni) dei prezzi delle case, grazie al recente boom dell’economia norvegese.
CHI NON C’E’ – Il fatto che città dall’altissimo costo della vita (■ Guarda la classifica) e in alcuni casi molto gettonate dal jet set (come Londra e New York) non compaiano ai piani alti della classifica non vuol dire che siano a buon mercato, anzi, ma comporta il fatto che investirvi in mattone resta un ottimo affare. Da questo punto di vista, per esempio, comprar casa a Bangalore (India) è un un mezzo terno al lotto: gli immobili si rivalutano del 9,3% annuo. E per chi vuole investire in Europa, Forbes consiglia la Lettonia: poche tasse, pochi incartamenti e costi per le transazioni pressoché nulli (il 3% per chi vende).
Simone Bertelegni
25 agosto 2007

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Economia/2007/08_Agosto/25/prezzi_case_Roma_Montecarlo.shtml
 
Lou Cypher ha scritto:
Non arrampichiamoci sugli specchi. Chiunque dotato di discreta obiettività si rende conto che il paese è in fase di declino. Hanno costruito almeno il 20% di surplus di case. A chi le venderanno, agli extracomunitari squattrinati e semischiavi, agli italiani che già le posseggono all'80%...ci sono interi quartieri di invenduto, ormai se ne è accorta anche la grande stampa...


Se se ne è accorta la grande stampa allora..... :D :specchio:
 
Hillary prevede «false flag»
Maurizio Blondet
25/08/2007
Hillary ClintonSTATI UNITI - Hillary Clinton, senatrice e (relativamente) favorita candidata democratica alla presidenza Usa, paventa un attentato terroristico che «darebbe un vantaggio ai repubblicani» nelle elezioni del 2008.
Lo ha fatto davanti ad un raduno di militanti in New Hampshire il 23 agosto.
Ha detto testualmente: «Se certe cose accadessero tra oggi e le elezioni, specie riguardo al terrorismo, ciò darebbe automaticamente ai repubblicani un nuovo vantaggio, benchè lo abbiano affrontato [il terrorismo] così male, benchè abbiano reso il mondo tanto più pericoloso. Io penso di essere il migliore fra i candidati democratici ad affrontare anche questo». (1)
Una frase ambigua, che ha suscitato critiche anche tra i democratici.
L'ex senatore John Edwards ha accusato la signora di «fare calcoli politici sul terrorismo».
Il senatore Christopher Dodd ha definito la frase di Hillary «di cattivo gusto» (sic).
Bill Richardson, il governatore del New Mexico, ha rincarato: «Non si dovrebbe pensare al terrorismo in termini delle ricadute elettorali. La senatrice Clinton sembra ritenere che Bush ha reso il paese più sicuro, mentre la politica di Bush in Iraq, fallimentare, ci ha resi meno sicuri».
Ma la frase di Hillary può avere tutt'altro senso.



La signora può aver cercato di avvertire che ci sarà un attentato «islamico» che darà «di nuovo» un vantaggio ai repubblicani.
Come il precedente dell'11 settembre.
Che tutti i politici Usa probabilmente sanno falso, senza osare denunciarlo.
Ma c'è un nuovo scettico sull'11 settembre.
E' Robert Fisk, l'ottimo giornalista britannico coraggioso inviato in Medio Oriente.
Fino a ieri, Fisk, ha rifiutato di prendere anche solo in considerazione l'ipotesi che l'attentato dell'11 settembre fosse un «false flag», per non essere confuso tra io complottisti e bollato di conseguenza.
Oggi scrive sull'Independent: «Lo ripeto ancora una volta, non sono un teorico delle cospirazioni…ma come ogni altro, vorrei conoscere l'intera storia sull'11 settembre. Se non altro perché esso ha scatenato tutta la psichiatrica, *******sca (meretricious) 'guerra al terrorismo' che ci ha portato al disastro in Iraq e Afghanistan e in Medio Oriente.
Il consigliere di Bush Karl Rove, ora felicemente dipartito, una vota ha pur detto: 'Oggi siamo un impero, perciò noi creiamo la nostra realtà'. Ci spieghi». (2)

Maurizio Blondet




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Note
1) Geoff Earle «Hill: terror would be GOP boost», New York Sun, 24 agosto 2007.
2) Robert Fisk: «Even I question the 'truth' about 9/11», Independent, 25 agosto 2007. Ecco I passi salienti: «I am increasingly troubled at the inconsistencies in the official narrative of 9/11. It's not just the obvious non sequiturs: where are the aircraft parts (engines, etc) from the attack on the Pentagon? Why have the officials involved in the United 93 flight (which crashed in Pennsylvania) been muzzled? Why did flight 93's debris spread over miles when it was supposed to have crashed in one piece in a field? Again, I'm not talking about the crazed »research» of David Icke's Alice in Wonderland and the World Trade Center Disaster – which should send any sane man back to reading the telephone directory. I am talking about scientific issues. If it is true, for example, that kerosene burns at 820C under optimum conditions, how come the steel beams of the twin towers – whose melting point is supposed to be about 1,480C – would snap through at the same time? (They collapsed in 8.1 and 10 seconds.) What about the third tower – the so-called World Trade Centre Building 7 (or the Salomon Brothers Building) – which collapsed in 6.6 seconds in its own footprint at 5.20pm on 11 September? Why did it so neatly fall to the ground when no aircraft had hit it? The American National Institute of Standards and Technology was instructed to analyse the cause of the destruction of all three buildings. They have not yet reported on WTC 7. Two prominent American professors of mechanical engineering – very definitely not in the 'raver' bracket – are now legally challenging the terms of reference of this final report on the grounds that it could be »fraudulent or deceptive». Journalistically, there were many odd things about 9/11. Initial reports of reporters that they heard »explosions» in the towers – which could well have been the beams cracking – are easy to dismiss. Less so the report that the body of a female air crew member was found in a Manhattan street with her hands bound. OK, so let's claim that was just hearsay reporting at the time, just as the CIA's list of Arab suicide-hijackers, which included three men who were – and still are – very much alive and living in the Middle East, was an initial intelligence error. But what about the weird letter allegedly written by Mohamed Atta, the Egyptian hijacker-murderer with the spooky face, whose 'Islamic' advice to his gruesome comrades – released by the CIA – mystified every Muslim friend I know in the Middle East? Atta mentioned his family – which no Muslim, however ill-taught, would be likely to include in such a prayer. He reminds his comrades-in-murder to say the first Muslim prayer of the day and then goes on to quote from it. But no Muslim would need such a reminder – let alone expect the text of the 'Fajr' prayer to be included in Atta's letter».
 
Se così fosse, non mi sembra che tale avvertimento sia stato dato nella giusta sede......ciao Visch :)
 
giemmeppi ha scritto:

Lettura molto interessante che ci fà capire come si muove il mondo delle agenzie immobiliari.

Comunque quasi tutti concordano con il drastico numero delle compravendite, per cui per molte agenzie la prossima prospettiva sarà la chiusura.

Come hanno agito da amplificatori al rialzo adesso lo faranno al ribasso.
Chiaro che le loro esigenze non sono quelle dei venditori: ed allora le agenzie volendo concludere il massimo numero di contratti tireranno giù i prezzi per attrarre gli acquirenti.
 
visch ha scritto:
non c'è fretta..................

Non c’è fretta

Maurizio Blondet
22/08/2007

Impossibilitato a comunicare per l'arretratezza del Sud (in cui agisce una brutale inciviltà, che peggiora incurabilmente), so che molti lettori avrebbero sollecitato un mio parere sulla crisi delle borse.
Non c'è fretta.
Non più, ormai.
Tutto il peggio è avvenuto.
Da giorni e giorni le Banche Centrali «iniettano liquidità» e comprano azioni con mano occulta (i vari plunge protection teams) onde tenere a galla i corsi e rimandare il crack.
L'intervento pubblico in economia, eretico e vietato se consistesse in porre dazi e costruire ferrovie, diventa lodevole se si tratta di salvare dalla bancarotta gli speculatori e i truffatori finanziari.
Così i giornali possono scrivere, dopo ogni «iniezione», che «le borse sono di nuovo in rialzo» o «hanno recuperato le perdite».
Se mancasse l'iniezione quotidiana, ovviamente, sarebbe il crollo.
Le Banche Centrali stanno schizzando benzina nel carburatore, ma l'accensione sperata non avviene, il motore non gira più spontaneamente.
Le iniezioni curano alla meno peggio la momentanea crisi di liquidità, ma non il cancro sottostante a questa febbre, la crisi d'insolvenza.
La differenza dovrebbe essere chiara: un individuo o un'azienda possono trovarsi a corto di liquidi però avere un patrimonio solido.
Ma qui, abbiamo a che fare con entità - banche d'affari, fondi, provate equities - che sono indebitati sei o sette volte il loro patrimonio - un patrimonio che ora ha perso ampie fette del suo preteso «valore» di quotazione.
I fondi privati per ricchi detti «private equities» hanno comprato a credito, a man bassa, aziende sane.

Ora devono venderle a pezzi e bocconi per pagare gli interessi e «fare liquidità»: ma le devono vendere in un momento in cui nessuno vuole comprare, a valori tragicamente calanti.
Così la finanza rovina le aziende sane e solide, e scuote i «valori» su cui s'è indebitata, espandendo il suo veleno nell'economia reale.
Non c'è fretta.
Questa crisi è tra noi e ci resterà per dieci, quindici anni: una intera generazione passerà dalla giovinezza alla maturità pagando in disoccupazione, restrizione, perdita di possibilità vitali, il suo debito alla finanza spoliatrice.
Come nel '29.
Le banche così audaci nel prestare ai debitori «subprime» ossia insolventi - come hanno fatto comprando i «subprime loans» - ora saranno ancora più occhiute e prudenti nel prestare alle imprese sane e ai mutuatari onesti.
Da leoni a conigli, per la rovina dell'economia reale.
La Federal Reserve ha abbassato un poco i tassi.
Sorgono da qui speranze che la Banca Europea faccia non si dice lo stesso, ma blocchi i programmati rialzi.
I giornali servi scrivono che, dunque, forse, i mutui a tasso variabile potranno costare meno… funesto ottimismo nella tragedia.
Le banche, al contrario, presteranno a costi più alti, per compensarsi delle loro speculazioni delinquenziali, a dispetto di qualunque alleviamento del tasso primario.
E anche se per un miracolo il costo del denaro calasse, siamo qui nella situazione in cui «il cavallo non beve»: chi volete che s'indebiti per investire in una incombente recessione globale, con crollo dei consumi e disoccupazione di massa?
In ogni caso, chi ha debiti soffrirà.
E soffrirà di più il più indebitato: il dissennato Stato italiota, che ha il terzo debito del pianeta per dimensioni, e su cui dovrà pagare interessi più alti perché qualcuno compri i suoi BOT.
Ciò significa che soffriremo noi, i cittadini e contribuenti.
Lo Stato spoliatore non trarrà infatti le sue maggiori spese da risparmi sul «costo della politica»
(le autoblù e i consigli d'amministrazione miliardari), ma dalle tasche dei contribuenti che già pagano.
«Bisogna pagare le tasse! E' un dovere!» strillano i media servi.
La legge è legge.

La legalità è dalla parte dei saccheggiatori: loro la elaborano, la promulgano e la impongono.
Già aumentano le tasse sui BOT.
Il risparmio sarà ulteriormente scremato.
La torchia tributaria sarà ancora più crudele (Mastella, intanto, ha passato le vacanze ospite dello yacht di Della Valle).
Si prepara una persecuzione esemplare degli «evasori», onde colpire i contribuenti già onesti o che non possono sottrarsi: si veda il caso di Valentino Rossi, nuovo nemico del popolo.
Sperare nella cosiddetta opposizione è ovviamente impossibile.
Bossi proclama uno sciopero fiscale demente («Diamo le tasse alle Regioni non allo Stato»: frase priva di ogni significato e senso del reale).
Berlusconi, in giacca bianca, camicia nera e ciondolo da impresario di avanspettacolo, inventa il partito-Brambilla: ciò che mancava di più, un altro partito.
Gli si attribuisce lo scopo di attrarre i votanti delusi da Forza Italia: forse ignaro che non siamo delusi da Forza Italia, ma da Berlusconi.
Lorsignori fanno l'avanspettacolo, ballano sulla scena, si divertono, vanno alle nozze di Briatore.

I soldi loro ce li hanno, ed al sicuro.
Gli emolumenti da furto di denaro pubblico sono certi e grassi.
Noi impoveriamo di più, loro ballano e fanno lo spettacolo.

Maurizio Blondet

http://www.effedieffe.com/interventizeta.php?id=2205&parametro= economia
 
Si inasprisce la crisi dei mutui in Usa

Si calcolano in 3 milioni le famiglie che non riusciranno più a pagare le rate dei mutui.
Sempre più difficile vendere gli immobili nonostante i prezzi in netto calo.
La crisi destinata ad investire gli altri settori del paese.


Fonte: TgKabul h 19.00
 
Crisi mutui: a rischio carte credito

FT: nei primi 6 mesi 2007, banche cancellano 4, 58% crediti

(ANSA) - ROMA, 28 AGO - La crisi dei mutui 'subprime', si sta estendendo anche al settore della carte di credito, lo afferma il Financial Times. Per il Ft, le banche stanno registrando crediti incagliati nel settore delle carte di credito ad un tasso molto piu' alto dell'anno scorso: 'Nei primi 6 mesi del 2007, le societa' che emettono carte di credito hanno dovuto cancellare il 4,58% dei crediti perche' irrecuperabili, con un rialzo di quasi +30% rispetto allo stesso periodo del 2006.
 
detriti salgono in superficie...

U.S. Stock-Index Futures Fall; Citigroup, Lehman Shares Decline

By Andreas Hippin and Michael Patterson

Aug. 28 (Bloomberg) -- U.S. stock-index futures declined after Merrill Lynch & Co. analysts said tighter credit markets will hurt earnings at banks and securities firms.

Citigroup Inc., Lehman Brothers Holdings Inc. and Bear Stearns Cos. fell after Merrill lowered its recommendation on the shares and cut its profit estimates for this year and next.

Standard & Poor's 500 Index futures expiring in September lost 6 to 1,463.8 as of 8:06 a.m. in New York. Dow Jones Industrial Average futures dropped 44 to 13,308. Nasdaq-100 Index futures decreased 7.25 to 1,943.25.

Financial stocks have posted the biggest drop among 10 industry groups in the S&P 500 this year amid concern that higher borrowing costs sparked by subprime mortgage defaults will erode earnings from trading and debt underwriting. Reports today on home prices and consumer confidence may help investors gauge the outlook for economic growth.

``It's too early to actually be buying'' financial shares, said Peter Sorrentino, who helps oversee about $6.5 billion as senior portfolio manager at Huntington Asset Management in Cincinnati. ``We're going to get some more debt issues floating to the surface.'' trad. "altri debiti saliranno in superficie"... (che metafora nausebonda...)
 
Bce: drena 65 mld in liquidità

Collocati 210 miliardi fra le banche europee
(ANSA) - ROMA, 28 AGO - La Bce ha collocato, attraverso l'asta di rifinanziamento pronti contro termine di oggi, 210 mld di euro fra le banche europee. Per l'Eurosistema si tratta di un drenaggio di liquidita' di 65 mld, dato che oggi veniva a scadere un precedente collocamento da 275 mld. Nell'asta odierna, che ha durata di 7 giorni, il tasso marginale e' risultato pari al 4,08%, quello medio al 4,09%. La Bce sta drenando liquidita' per aiutare le banche a fronteggiare la crisi dei mutui 'subprime'.
 
Lou Cypher ha scritto:
La Bce sta drenando liquidita' per aiutare le banche a fronteggiare la crisi dei mutui 'subprime'.


:mmmm: :mmmm: :mmmm: qualcosa non mi quaglia, semmai drena la liquidità dopo aver aiutato le banche con le immissioni nei momenti di difficoltà e ora che la crisi è passata riassorbono la liquidità immessa.
 
Ngc-53 ha scritto:
:mmmm: :mmmm: :mmmm: qualcosa non mi quaglia, semmai drena la liquidità dopo aver aiutato le banche con le immissioni nei momenti di difficoltà e ora che la crisi è passata riassorbono la liquidità immessa.
appunto MI3 non arresta la salita, quindi drenano - il paziente puo morire per dissanguamento o al contrario per emorragia interna dipende :p d'altra parte a ferragosto le banche sottolineavano che i prestiti erano brevi e non avrebbero gonfiato la liquidita a lungo termine, e invece, eccoli a rifinanziare, segno che l'anemia era grave :D
 
Vi risulta che anche per il credito al consumo - cresciuto in Eu in maniera esponenziale - vi siano state manovre di cartolarizzazione?

Dubito che banche e finanziarie rimangano esposte per cifre colossali senza pensare di attuare un qualche rientro "atipico".

Con la faccenda dei derivati che moltiplicano geometricamente le esposizioni, potrebbe realisticamente accadere che la situazione possa sfuggire al controllo.
 
da loro i prezzi scendono...da noi? :mmmm:


Scendono i prezzi delle case negli Stati Uniti del 3,2% nel secondo trimestre del 2007 rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Si tratta di un dato che amplia il calo del settore immobiliare secondo l'indice nazionale dei prezzi delle case S&P/Case-Shiller essendo il calo maggiore riportato da almeno il 1987. L'indice nazionale, che misura tutte le nove divisioni del censimento Usa, ha infatti toccato quota 183,89 nello scorso trimestre da 189,93 nello stesso periodo del 2006, registrando una flessione del 3,2%.
 
Lou Cypher ha scritto:
Vi risulta che anche per il credito al consumo - cresciuto in Eu in maniera esponenziale - vi siano state manovre di cartolarizzazione?

Dubito che banche e finanziarie rimangano esposte per cifre colossali senza pensare di attuare un qualche rientro "atipico".

Con la faccenda dei derivati che moltiplicano geometricamente le esposizioni, potrebbe realisticamente accadere che la situazione possa sfuggire al controllo.
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Storia di una single milanese

Mutuo sempre più caro. La banca: «Meglio il tasso variabile». Ma in due anni la rata è aumentata quasi del 50%

Pubblichiamo la lettera di una trentenne, single, che dopo anni di affitto ha deciso di acquistare un appartamento a Milano. La sua storia, simile purtroppo a quella di tanti altri, dimostra come le macro-dinamiche economiche si riflettano sulla vita di tutti i giorni. Scelte, difficoltà, delusioni.

"Dopo anni di affitto buttato al vento finalmente decido di comprare la mia prima casa. È la primavera del 2005, i tassi dei mutui sono bassi e le banche li tirano dietro. Trovo una casa piccola ma che amo dal primo momento. Me la compro da sola, con le mie forze e il mio stipendio. La rata è pari all'affitto mensile che pagavo prima. I conti tornano, ho fatto la scelta giusta. Ma anche un grande errore: opto per un tasso variabile forte delle rassicurazioni delle banche e anche del commercialista, tutti certi che, se oscillazioni ci sarebbero state, il tasso variabile sarebbe sempre risultato più conveniente rispetto a quello fisso. A due anni di distanza la mia rata del mutuo è cresciuta quasi del 50%, passata da poco più di mille euro al mese agli oltre 1.550 dell'ultima pagata qualche giorno fa. Ho chiesto spiegazioni alla banca fin dal primo aumento e hanno continuato a rassicurarmi: «Ha fatto la scelta giusta». La realtà però è che ad ogni mezzo punto di aumento del costo del denaro deciso dalla Bce, la mia banca ha aumentato il mutuo di oltre 80 euro al mese.
Ho letto che ci potrebbe essere un ulteriore aumento del costo del denaro ai primi di settembre, il che significa che la prossima rata mi costerà più di 1.600 euro. Francamente mi sembra di essere finita nelle mani di usurai, i quali, essendo ufficialmente banche, sono legalmente autorizzati a decidere rialzi folli a spese della gente onesta. La Lombardia ha stanziato un fondo per i giovani che acquistano la prima casa, ma per ottenere i contributi bisogna essere sposato. E io, anche se trentenne, sono single e non ne ho diritto. Però le tasse le pago ugualmente. Oggi il costo della rata è diventato impossibile da sostenere, ho tagliato tutto quello che potevo tagliare dalle mie altre spese con sacrifici enormi pur di salvare la mia casa. Ma non ce la faccio più, è diventato un costo impossibile. Non ho potuto far altro che vendere la casa, la mia prima casa. Per fortuna ho trovato già l'acquirente che, come me, si è innamorato di quei 40 metri quadri. È l'ultima decisione che avrei voluto prendere, ma l'unica che mi permette di non finire nei guai con il Tribunale che te la porta via.

Lettera firmata
29 agosto 2007

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/08_Agosto/29/caro_mutui.shtml
 
Continua la cura della Bce

2007-08-29 12:19
Bce: assegnati 50 miliardi in asta
Tasso marginale 4, 56%, tasso medio ponderato 4, 62%

(ANSA) - ROMA, 29 AGO - La Bce ha assegnato 50 miliardi tramite un'asta pronti termine per un totale richiesto di 119,75 miliardi. Il tasso medio ponderato e' stato pari al 4,62%, mentre quello marginale e' risultato pari al 4,56%. All'asta hanno partecipato 168 istituti.

* * *

Certo che queste continue, incessanti iniezioni di liquidità stanno a delineare una situazione di emergenza, per fortuna ancora sotto controllo.

In Usa sono cominciate significative insolvenze con le carte di credito e, ovviamente, la tendenza sarà presto esportata in Eu.
 
Lou Cypher ha scritto:
2007-08-29 12:19
Bce: assegnati 50 miliardi in asta
Tasso marginale 4, 56%, tasso medio ponderato 4, 62%

(ANSA) - ROMA, 29 AGO - La Bce ha assegnato 50 miliardi tramite un'asta pronti termine per un totale richiesto di 119,75 miliardi. Il tasso medio ponderato e' stato pari al 4,62%, mentre quello marginale e' risultato pari al 4,56%. All'asta hanno partecipato 168 istituti.

* * *

Certo che queste continue, incessanti iniezioni di liquidità stanno a delineare una situazione di emergenza, per fortuna ancora sotto controllo.

In Usa sono cominciate significative insolvenze con le carte di credito e, ovviamente, la tendenza sarà presto esportata in Eu.

Tutto fa brodo, ma questa storia delle carte di credito e' venuta fuori ad hoc per surriscaldare l'ambiente.

Le carte di credito prestano denaro a brevissimo termine e se non paghi una o due volte ti levano la carta.
Sulla carta di credito potranno esserci default, ma sempre inferiori ai 1000/2000 dollari.
Chi ha carte con plafond maggiori, ha anche la copertura.

Questa delle cartte di credito e' una situazione ridicola, che non puo' essere affiancata a quella dei mutui sia per dimensioni dello scoperto, che per persone coinvolte.

Ve ne dico una...
La prosssima settimana mi aspetto crolli pesanti in borsa per cercare di influenzare la BCE. Vediamo se mi sbaglio....
 
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