Immobili Usa, il maggior calo degli ultimi 20 anni (Fondionline.it)
Finanzaonline.com - 30.8.07/09:27
Le quotazioni delle abitazioni residenziali continuano a mostrare chiari sintomi di deterioramento negli Stati Uniti. Secondo l’indice elaborato da Standard and Poor’s, nel secondo trimestre, il prezzo delle abitazioni ha registrato una caduta su base annua del 3,2%. A questo dato, il peggiore degli ultimi venti anni, si somma quello che fotografa l’indice della fiducia dei consumatori e la pubblicazione di un documento del Comitato Esecutivo della Federal Riserve, che rivela la sua preoccupazione per la gravità della crisi e per il deterioramento continuo delle condizioni del sistema finanziario. Un cocktail troppo indigesto per i gusti di Wall Street. Gli esperti sostengono che l’indice elaborato da Standard and Poor’s sia il più adatto a misurare la temperatura del mercato delle compravendite immobiliari Usa. Lo studio elabora i dati relativi alle acquisizioni di abitazioni residenziali in 37 Stati (l’assenza di fonti e le differenze tra le singole legislazioni impediscono di estendere l’inchiesta ai 50 Stati), oltre a realizzare report specifici sulle grandi aree metropolitane del paese. I risultati pubblicati l’altro ieri sono i peggiori da quando, nel 1987, la S&P ha iniziato a pubblicare periodicamente queste statistiche. Alla caduta dell’indice nazionale registrata nel secondo trimestre (pari al 3,2%) bisogna sommare il calo dei prezzi registrato in cinque delle venti aree metropolitane. Detroit capeggia la lista delle aree metropolitane interessate dal calo con un ribasso su base annua dell’11%. I cittadini statunitensi non sono immuni a questi problemi. L’ottimismo dei consumatori continua ad essere eroso dall’andamento dell’economia, come rilevato dall’ultimo report messo a punto dal Conference Board. Il calo della fiducia viene imputato allo scoppio della doppia bolla speculativa immobiliare ed ipotecaria negli Usa. Se si includono le aspettative per il futuro, l’indicatore mostra il peggior andamento dalla strage dell’uragano Katrina.
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Finanzaonline.com - 30.8.07/09:27
Per i più pessimisti, le quotazioni delle abitazioni potrebbero accumulare una caduta del 10% entro la fine dell’anno. Il documento diffuso dalla Fed rappresenta una sorta di finestra che consente agli investitori di capire quel che è passato in mente ai membri del Comitato di politica monetaria della Banca Centrale. Nell’ultima riunione, la Fed ha optato per il mantenimento dei tassi sui Fed Funds al 5,25%, cambiando però il linguaggio utilizzato per comunicare la sua strategia alla comunità degli investitori. Il taglio di mezzo punto applicato al tasso di sconto ha confermato i cambiamenti intervenuti nel linguaggio utilizzato dal Comitato, tuttavia, il controllo dei prezzi continua ad essere indicato come l’obiettivo fondamentale dell’attuale politica economica. Venerdì prossimo Ben Bernanke terrà un’audizione dedicata agli immobili e alla politica monetaria, nel corso della quale potrebbe fornire alcuni elementi importanti sulle modalità che saranno adottate per contenere la crisi. Intanto, gli analisti continuano a sostenere che sia necessario un taglio dei tassi di interesse durante la prossima riunione della Fed ( fissata per il 18 settembre). Le pressioni sulle decisioni di politica monetaria affinché si tenga conto dell’impatto della crisi finanziaria, stanno coinvolgendo anche la BCE (che si riunirà il 6 settembre). Il prossimo 11 settembre la BCE esporrà davanti alla Commissione per gli affari economici e monetari la sua visione dei fatti sulla crisi creditizia. A cura di
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