IMPORTANTISSIMOLa Cassazione costringe la Consob a risarcire per il mancato controllo

Voltaire

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Importantissima sentenza, che apre la strada a tante novità per gli investitori


ROMA - La Consob finisce nel mirino della Cassazione.

L'Alta Corte con una sentenza unica introduce un principio che fino a oggi non aveva trovato alcun riscontro: l'Organo di controllo delle società e della Borsa può e deve essere chiamata a risarcire i danni ai risparmiatori se non ha fatto quanto in suo potere per evitare il crack.

Ed è proprio su questi poteri che la Cassazione costruisce la sua tesi. La Consob - è la tesi della Cassazione - non può limitarsi a prendere per vere una volta per tutte le notizie comunicate dalle società che sollecitano il pubblico risparmio.

Ma deve, al contrario, verificare se queste notizie rimangono "vere" lungo tutto l'arco dell'operazione di raccolta. In pratica la Consob non può permettersi di approvare il prospetto informativo, nel momento in cui viene comunicata un'operazione di mercato, e quindi metterlo nel cassetto. E lì lasciarlo. Ma deve, invece, seguire l'iter dell'offerta, magari richiedendo notizie aggiuntive e dettagliate.

Un potere che - ricorda la Cassazione - è lo stesso Parlamento a dargli nel momento in cui gli ha assegnato "la massima funzione di garante della legalità dell'agire delle società", con "plurime potestà di intervento". Fra queste anche quella di disporre esibizioni, integrazioni di documenti, ispezioni e inchieste, per accertare "l'esattezza e la completezza dei dati e delle notizie comunicati o pubblicati".

Se questo compito non viene assolto fino in fondo i risparmiatori possono richiedere i danni, danni provocati da omessa vigilanza. La sentenza della Cassazione prende spunto dal ricorso di un migliaio di risparmiatori coinvolti nell'operazione di offerta al pubblico di titoli atipici dell'hotel villaggio Santa Teresa. I titoli, per un valore di 44 miliardi, vennero collocati sul mercato nell'83. I risparmiatori hanno chiesto i danni alla Consob, al ministero del Tesoro e ai singoli componenti della Commissione perché questa avrebbe indebitamente autorizzato un'operazione nata con informazioni non vere sul capitale della società propritaria dell'albergo.

La Consob venne assolta dai giudici di primo e secondo grado da ogni responsabilità. Ma la Cassazione ha ribaltato la sentenza: una volta accertato che dagli atti risultava la falsità di dati essenziali della comunicazione e dell'informazione al pubblico, l'organo di vigilanza che deve "assicurare l'effettività dei minimi standards informativi" aveva "la potestà legale di intervenire con iniziative istruttorie", che integrassero o reprimessero operazioni che "prima facie" non fornivano quel livello di informazione. La Consob evidentemente ha omesso di farlo. E ora è chiamata a risarcire i danni.

(6 marzo 2001)
 
La Consob sospende per 60 gg in via cutelativa l'Agente di Cambio Tasso di Genova per presunte irregolarità nella vendita allo scoperto di azioni Seat.

Chissà se è una coincidenza?


Speriamo che quei sep... imbiancati comincino a muovere il sedere...perchè altrimenti gli pignorano lo stipendio!


Bye
 
ciao mitico voltaire

Questa mattina leggevo il sole24ore ( sezione finanza e mercati)...sul caso " BIPOP"......
dall'articolo sembra che una delle cause del crollo del titolo sia da imputare all'uscita dei fondi Putnam che hanno ridotto la quota dal 3,8 % al 2 % .

LA cosa ANOMALA è che l'uscita da parte del fondo è avventa in data 5 febbraio ma è stato comunicato dalla CONSOB solo il mese successivo....

Arrivo alla domada.....che tu sappia c'è un termine ( tassativo) entro il quale la CONSOB deve comunicare queste operazioni?

ciao
MAxT
 
MaxT ha scritto:
che tu sappia c'è un termine ( tassativo) entro il quale la CONSOB deve comunicare queste operazioni?

Certo che esiste il termine: queste variazioni devono essere comunicate alla Consob entro il quinto giorno di mercato aperto successivo alla loro effettuazione e la Consob ha, poi, tre giorni di mercato aperto dal momento della ricezione della comunicazione, per comunicarlo a sua volta al mercato, tramite le proprie comunicazioni quotidiane.

Il fatto è che noto spessissimo comunicazioni effettuate parecchio dopo, e la Consob che non si muove affatto: il caso Italfondiario, di cui stasera posterò la seconda puntata, dopo quella sull'opa fantasma, ne è un altra dimostrazione.
 
grazie

Non mancherò di leggere il caso da te citato...

Ma il ritardo nella comunicazione non implica una qualche forma di responsabilità ...?
 
Non conosco le sanzioni precise, ma tanto nessuno le applica lo stesso.....
 
.....

Voltaire ha scritto:
Non conosco le sanzioni precise, ma tanto nessuno le applica lo stesso.....

Certo che è poco consolante ...... alla faccia della tutela del piccolo risparmiatore....

ciao
 
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