E' solo il riferimento normativo della tassazione.
I proventi da operazioni di pronti contro termine sono tassati prendendo come imponibile la differenza positiva tra i due corrispettivo globali di trasferimento titoli (importo totale del fissato bollato di acquisto ed importo totale del fissato bollato di vendita).
Dalla differenza di detraggono gli interessi maturati nel periodo di durata del pronti contro termine (il rateo della cedola, insomma), a meno che questi non siano esenti da imposta (evento raro, oramai).
A tale imponibile si applica la ritenuta del 12.5%, a meno che i titoli sottostanti il pct siano assoggettati alla ritenuta del 27% (come certificati di deposito, obbligazioni con durata originaria inferiore ai 18 mesi): in tal caso si applica la ritenuta del 27%.
La ritenuta è a titolo definitivo per le persone fisiche, a titolo di acconto per le società.