mark.
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Te l'ho scritto in modo molto chiaro Mark, famiglie monoreddito, sfruttando il ciclo immobiliare, oggi si ritrovano un patrimonio immobiliare, in termini di valore, che non corrisponde in minima parte alla loro capacità reddituale.
Più chiaro di così.
Colpendo l'immobile, colpisci innanzitutto loro, è la tassa sul macinato, non la trovata equa e riparatrice per scovare il bieco evasore, è una cosa stupida anche dal punto di vista concettuale, atteso che l'immobile non scappa, l'evasore scappa e tende a mettere il bottino in strumenti che può portare con sé.
Nella circostanza che l'immobile non scappa, c'è tutta la verità su questa imposizione, è l'allargamento dell'imposta, non della base imponibile.
I saldi invariati sono un tuo dogma, proprio quello contesto.
Anche questo ti ho già scritto, vogliamo passare ad una imposizione indiretta come asse portante?, benissimo, discutibile ma è una scelta, allora, subito, alleggeriamo, di parecchio, quella diretta, o lì non vale la teoria dei saldi invariati?; quanto agli USA, vogliamo discutere seriamente o prenderci in giro?, perché, volendo, si possono prendere tutte le tasse del mondo, pur di giustificarle, diremmo che in quel tal paese quella tal tassa esiste, ma è la somma che fa il totale, molto banalmente.
senti, tu hai detto: "...in città come Roma e Milano, i valori immobiliari, rispetto alla metà degli anni '90, il picco negativo si è verificato nel '97 - '98, si sono, molte volte, più che quadruplicati, ti risulta altrettanto per i redditi?."
ti ho chiesto: "molte volte quante? Vuoi dire che un operaio che oggi ha redditi di 20 mila euro all'anno potrebbe essere proprietario di un immobile che vale 750 mila euro? In quanti casi? il 5%? Il 2%?"
Visto che conosci bene il mercato immobiliare, ti dispiacerebbe chiarimi questi aspetti? Grazie.
Continui a parlare di "tassa sul macinato", ma gli immobili non sono un bene di consumo, e in tutto il mondo sono tassati, che siano prima casa o meno.
Per quanto riguarda il resto, ho capito che contesti i saldi invariati, ma non sono affatto un "mio dogma", ma un dato di fatto. Vuoi cambiare i saldi? Benissimo, dimmi come.
Ho detto che l'operazione ha come scopo il riequilibrio generale della pressione fiscale, per poi abbassarla, ripeto: per poi abbassarla; se ti porto l'esempio degli stati uniti è proprio per farti capire che la maggiore imposizione immobiliare porta a una generale minore pressione fiscale, perché consente di abbassare le aliquote sui redditi e di avere una base imponibile più ampia perché abbassando le aliquote sui redditi molto sommerso emerge, e perché la base imponibile diventa più certa poiché è più difficile occultare i beni tassati, ossia gli immobili, come invece si fa sui redditi.
Tu dici: ma negli stati uniti hanno una pf più bassa; è vero, ed è proprio lì che voglio arrivare, ossia ad un abbassamento della pf, con i loro stessi mezzi. Capisci?
Tieni conto che negli usa a fronte di un'imposizione fiscale sugli immobili altissima in alcuni stati non c'è nemmeno l'imposizione sui redditi, è zero. Quindi io parlo degli stati uniti sia nello specifico delle tasse sugli immobili ma anche in generale, per prendere il loro modello fiscale e, per quanto possibile, copiarlo, non solo per quanto riguarda gli immobili. Ma le cose vanno fatte per gradi, ovviamente.