Io sto vendendo in alcuni casi svendendo. Il mercato è molto selettivo. Poi chi ha disponibilità o capacità di fare mutuo cerca una prima casa di buon livello ma son sempre di meno.
Per quanto riguarda gli immobili in mano a generazioni anziane è solo questione di tempo. Io vedo mia madre che pensa ancora di vivere negli anni 80 e non vuol ascoltare di vendere nulla.
Che poi uno vende non tanto per avere i soldi (che si bruciano in fretta tra l'altro) ma per ridurre le spese. La mia seconda casa al mare costa quasi 3000 euro annui tra imu, utenze, spese condominiali etc.. Sto parlando di un 45 mq non di una reggia a ventimiglia che non è sicuramente portofino od amalfi... Quante volte ci siamo andati quest'anno? Nessuna...
Per quanto è sostenibile una cosa del genere? Boh Dipenderà dall'interesse delle mie figlie.
Sicuramente le seconde case stanno diventando un lusso.
Al prossimo aumento imu e tassa di successione inizia la valanga di vendite
Per puro caso, con mesi di ritardo, ho trovato questo post.
E con quella frase evidenziata mi verrebbe da dire di aver trovato anche un compagno di sventura...
E' esattamente così, e il mio caso (o meglio, il caso "di famiglia") ricalca precisamente quelle motivazioni.
Una seconda casa i cui costi sono stati triplicati da Monti (passando da 1000 ad, appunto, 3000 euro annui), dove nel frattempo, prima con la morte di mio padre, poi con l'invecchiamento di mia madre, non ci andava più nessuno se non io e soltanto nei week end da marzo ad ottobre (riscaldarla d'inverno sarebbe costato un mutuo...figurarsi coi prezzi del gas di adesso !
).
Alla fine era veramente una spesa a vuoto, e nel venderla non è stata neppure a guardare ai 20-30k euro in più che forse, ma davvero "forse" avrebbe potuto farci: e comunque chissà quando, quindi con la spese che nel frattempo sarebbero state una certezza.
Non parliamo poi di cosa sarebbe accaduto se, in prospettiva, con la direttiva UE sull'efficienza energetica che incombe, i potenziali acquirenti a un certo punto avessero cominciato a "scontare" lavori obbligatori da fare.
Nel frattempo, poichè senza uno sfogo non riesco a stare, è andata a finire che me ne sono comprata un'altra solo per conto mio, ma di prezzo 5 volte inferiore e, di spese, quasi altrettanto.
E peraltro in un posto che, pur più distante, a me che amo il "wild" piace pure molto di più: amo ciò che altri disprezzano
(e anzi in realtà d'estate apprezzano tutti, con i 5-10 gradi in meno rispetto alle città.
Servirebbe qualche lavoro, ma per i miei scopi può pure restare così'. Anzi, è pure meglio nel caso si affittasse a luglio e agosto, quando la richiesta non manca, e con cui si potrebbero coprire ampiamente le spese annuali.
Messa così, una seconda casa diventa almeno abbordabile e ha senso.