Sul treno mi son messo a fare l'analisi* sulle province, e al netto delle leggere differenze con il primissimo grafo, direi che il trend è abbastanza chiaro
p.s. le 2 scale son diverse; e nel secondo grafico, le regioni di Caserta, Napoli, Bolzano hanno un rapporto che sfiora l'1, ma ovviamente confrontano due range sbilanciati (15 anni per i giovani [20-34] vs 65+ che possono arrivare anche agli ultra centenari, range possibilmente 'illimitato' superiormente)
*miei dati, li ho scaricati al 1 gennaio 2022, quindi un anno fa; nel secondo plot la quata 'young' è formata da 20enne fino ai 34enni inclusi. I dati son presi/sono uguali alla tabella di
@er patrizio; al netto che qualche dato è sporco, visto i coniugati under10..ma ce li facciamo andare bene)
Davvero molto interessanti questi grafici.
Visto che qui si parla di immobiliare, al di la della crisi del momento che sta iniziando ora (tassi, recessione ecc)
sinceramente non capisco chi investe oggi nell'immobiliare con sguardo di lungo termine pensando di poter fare affari sul lungo termine, oppure pensando di lasciare ai figli dei beni che si rivalutino...
E qui penso che, in media, siamo più o meno tutti concordi. Al netto dei flussi migratori o eventi futuri che non possiamo sapere (magari tra 'x' anni arriva un'ondata di cinesi/asiatici ecc. che riporterà su i tassi di natalità).
L'immobile, da investimento, in location
non top ad oggi rischia seriamente di essere un investimento sbagliato o 'a perdere'.
... come mai allora ancora molti considerano l'immobile italiano bene rifugio?
C'è un però, e parlo da neo-acquirente di prima casa.
L'italiano medio**, vuoi per cultura, ma vuoi anche per necessità quando è nella fascia dai 25 ai 35 anni (in media), se 'accoppiato' o anche se vuole restare single cosa fa?
Uscirà dalla casa di famiglia (convivendo o abitando da single).
Concessi i primi mesi di affitto/testing della convivenza, se la coppia (o il single) ha un buon lavoro + spalle coperte (familiari) cosa fa?
Il 75%** compra. E di questi circa il 20% comprerà una nuova costruzione.
Anche perché, sempre in media, entrambi i genitori della coppia/single presa in esempio, saranno ancora vivi, occupando la loro propria casa (per non parlare dei nonni eventuali).
Se includiamo la maggiore aspettativa di vita, gli anziani che son più dei giovani (ed un tetto sotto la testa dovranno averlo), si innesca il processo di
propensione all'acquisto di una prima casa per buona parte (dovrei dire 'maggior parte' stando alle stats) dei giovani italiani.
Certo la tendenza sarà sempre di giovani che acquistano casa in posti dove c'è lavoro/alta densità; con i piccoli paeselli/borghi/comuni dimenticati dal padre eterno che saranno presto dimenticati e spesso sì con più case (sfitte/vuote) che abitanti.
L'investimento immobiliare (soprattutto prima casa) è sempre innescato da motivazioni psico-sociali e culturali.
E' un bene tangibile; offre tranquillità (tetto sopra la testa) cosa che l'affitto (specie sul lungo termine, 20+ anni) non garantisce (tra traslochi o arredi o solo il pensiero 'ma se domani il proprietario mi chiama e mi dice che entro 3 mesi dobbiam liberare casa per il figlio?' e via con la giostra della ricerca).
E'/resta un lascito ereditario in futuro (anche per coloro che non vogliono figli).
Ma soprattutto la scarsa educazione finanziaria (mi ci metto in primis io) e la paura di 'scottarsi' con i mercati finanziari..
Mischiate tutto con un bel lag temporale di tassi ridicoli ed ecco che negli anni scorsi c'è stato un vero e proprio boom di acquisizioni immobiliari.
**da banali ricerche si trova che: "
Come si evince dal grafico, in Italia la percentuale di proprietari di case nel 2020 era pari al 75,1%, contro una media UE del 70%"