In un anno 235 miliardi hanno lasciato l' Italia. Singapore meta in voga

Midatauro

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17/11/2012
Dalla Svizzera a Singapore. Cambiano le coordinate sulle carte geografiche, ma la sostanza resta la stessa. Quando la mannaia fiscale di un governo picchia duro, i capitali fuggono all’estero. E poco importa se il paese off shore è più o meno lontano. Si tratta di risparmiare il più possibile sul piano tributario: del resto è proprio questo il criterio con cui i finanzieri scelgono i paradisi fiscali. E le banche di Singapore, nell’ultimo periodo, sono spesso preferite ai cantoni elvetici.

Una tendenza, rivelata ieri dal settimanale Milano finanza, che trova la sua ragion d’essere nelle ultime mosse fiscali della Confederazione elvetica. Che sta stringendo una serie di accordi con vari paesi europei volti a introdurre una sorta di imposta patrimoniale sui depositi degli stranieri. Uno dei prossimi a firmare l’intesa anti furbetti dovrebbe essere proprio il Governo di Mario Monti. Il quale ha già usato parecchio la leva tributaria per far quadrare i conti pubblici della Penisola.

Ragion per cui la fuga di capitali italiani all’estero è cominciata da un pezzo: tra giugno 2011 e giugno 2012 sono andati fuori dei nostri confini bel 235 miliardi di euro. La stima è del Fondo monetario internazionale e Monti non può smentire. Una valanga di denaro che però non ha invaso la Svizzera, come è accaduto spesso in passato. Pure i Paperoni italiani, infatti, stanno dirottando i capitali verso la Città-Stato asiatica. E sono proprio i private banker svizzeri a suggerire Singapore ai loro clienti. Il nuovo paradiso fiscale, del resto, garantisce il segreto bancario e, allo stesso tempo, non è nella lista nera dei paesi che non collaborano con le autorità fiscali dei singoli stati.

Insomma, Singapore va di moda. E alcune previsioni indicano una forte crescita dei patrimoni. I super ricchi si spostano lì e lo faranno ancora a lungo: nel 2015 le masse di denaro potrebbero raggiungere la quota di 600 miliardi di dollari, quasi il doppio rispetto ai 312 stimati a fine 2010. Certo c’è qualche problema di distanza: perché per tutti i movimenti allo sportello è obbligatoria la presenza sul posto e Singapore non è dietro l’angolo. Ma se in Italia la pressione fiscale continuerà a crescere - e la Svizzera sarà meno conveniente di prima - vedremo sempre più italiani in viaggio verso la Città-Stato.

Ecco il capolavoro di Monti: in un anno fa fuggire 235 mld - fuga, capitali, pressione, fiscale, mario, monti, svizzera, singapore - Libero Quotidiano

19/11/2012 8.18
(MF-DJ)--Singapore e' entrata nel radar delle private bank
europee a caccia di un porto sicuro dove mettere al riparo i patrimoni dei
super ricchi.

Dopo che diversi stati hanno dichiarato guerra ai paradisi fiscali,
scrive MF, la Svizzera non rappresenta piu' come una volta un rifugio
sicuro. A cio' si aggiungono gli accordi che la confederazione elvetica
sta stringendo con i vari Paesi europei, alla cui lista entro breve
dovrebbe aggiungersi l'Italia. Tali intese prevedono per i capitali
depositati nelle banche svizzere una vera e propria imposta patrimoniale.

Singapore ha una regolamentazione molto efficiente, e' vicina ai mercati
ad alta crescita e presenta una tassazione molto agevolata sui grandi
patrimoni. Nonostante il forte sviluppo e' un mercato che ha ancora
potenzialita'. D'altra parte si stanno potenziando gli investimenti in
Paesi che offrono condizioni di protezione simili a quelli della Svizzera,
ma senza essere nella lista nera dei Paesi che non collaborano con le
autorita' fiscali dei singoli Stati. Di qui la scelta di molte private
bank svizzere di puntare per la loro clientela, anche italiana, su
Singapore.

Il Paese e' nella lista bianca dell'Ocse e sta stringendo accordi per lo
scambio di informazioni fiscali con vari Paesi tra cui l'Italia che ha
ratificato l'intesa proprio un mese fa. L'isola asiatica offre oltre a una
fiscalita' agevolata anche la tutela del segreto bancario ed e' un hub
finanziario destinato ad acquisire sempre maggiore importanza
internazionale, perche' offre infrastrutture all'avanguardia, rapporti
internazionali molto forti ed un'economia estremamente aperta.

Inoltre, per evitare di perdere la reputazione di centro finanziario che
attira super ricchi da tutta l'Asia, oggi le banche di Singapore fanno
un'analisi accurata sull'origine dei patrimoni dei clienti.

Fisco: Il Paradiso e' a Singapore (Mi.Fi.) - Milano Finanza Interactive Edition.)
 
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