Indennità di accompagnamento per anziani. Esperienze?

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

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Abbiamo messo una nostra parente in casa di riposo perchè non più autosufficiente e perchè non si può permettere una badante h24. Non riesce più a camminare da sola ma ha bisogno del tutore, oltre ad una forma di artrite ad una mano, comunque riesce a mangiare da sola per adesso.
Ho chiesto a differenti persone, tra amici ed un paio di assistenti sociali, e tutti mi hanno detto che la asl eroga gli indennizzi di accompagnamento col contagocce e questo perchè non ci sono fondi a sufficienza per erogarli a tutti quelli che, in teoria, ne avrebbero bisogno.

Quello che non so è se è l'unica indennità possibile per chi non è autosufficiente. Dal sito disabili.com si legge: "L'indennità di accompagnamento per gli invalidi civili totali equivale a 520,29€.", ma a chi non è ancora "alla frutta" non spetta nulla, neppure in parte?

Prima di rassegnarmi del tutto vorrei comunque provare a dare un contributo a questa (o altra?) pratica per la parente però non ho idea di cosa io possa fare nè come ci si muove e perciò vorrei chiedere a voi di esporre le vostre esperienze in questo settore, meglio se di successo.
 
Non so darti una risposta ma ti consiglio di andare nell'apposito ufficio della ASL visto che la risposta che ti hanno dato è alquanto superficiale, l'indennità o spetta o NON spetta.

A leggere qui Indennita di accompagnamento: nuovi importi per il 2022 parrebbe che l'indennità spetti solo agli invalidi 100% con particolari requisiti.
 
impossibilità di deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore o impossibilità di compiere gli atti quotidiani della vita e necessità di un’assistenza continua;

a mio avviso un anziano in casa di riposo non è in grado di compiere gli atti quotidiani e necessita di assistenza, altrimenti perchè è lì?
detto questo, anche mia mamma è in rsa, la struttura aveva detto che ci pensano loro a fare le pratiche, ma la tira lunga da mesi, al che ho detto che senza accompagnamento dovrei cominciare a pensare di spostare la mamma in un posto meno caro e pare che si siano mossi.... ti saprò dire
 
Sarà "superficiale" come risposta ma sono propenso più a credere alla vox populi di chi ci è già passato con una persona cara che alle carte scritte. Per esempio, la nonna di una mia amica pesava sui 120kg ed era palesemente non autosufficiente; risultato: sono riusciti a farle prendere qualche mensilità di questo indennizzo solo post mortem e dopo un ricorso. Potrei anche portare un paio di altri esempi di gente anziana "accroccata" a cui, di fatto, non è ancora concesso questo indennizzo. Di fronte a storie del genere io ho poche speranze considerando che la ia parente ha "solo": una rotula devastata da decenni di lavoro ad un macchinario in fabbrica, la spina dorsale pià curva di una strada di montagna, un osso pelvico fratturato da una caduta, artrite ad una mano, ipertensione, sindrome di meniere (vertigini), problemi di circolazione cerebrale per cui certi giorni si sente "confusa", osteoporosi severa, ipoacusia (quasi sorda), incontinente... ma, almeno su questo, la asl le passa gratis i pannolini!
Il guaio è che, se non riusciamo a farle mettere qualcosa da parte prima che muoia, toccherà pagarle il funerale, oltre non riuscire a riprendere alcuni prestiti che le abbiamo fatto negli ultimi anni poichè non ha nulla da parte.
@thermo - grazie per il pm con le info. lunedì comincio a muovermi. spero di poter approfittare della tua esperienza con qualche altra domanda, sempre in pvt se preferisci.
 
Io l'ho fatta un annetto fa per mio nonno, poi purtroppo venuto a mancare dopo qualche mese ...

Ottenuta senza problemi (parkinsonismo) ... oltre ad ausili sanitari (letto per disabili con materasso antidecubito e compressore, carrozzina, deambulatore, "comoda") e alla fornitura dei pannoloni


Però se sta in rsa con quota sanitaria a carico dello stato (e quota alberghiera a carico del degente) te lo tolgono l'accompagnamento

Considera però che la quota sanitaria è più del doppio dell'accompagnamento, quindi conviene la rsa ...

... soprattutto rispetto ai badanti, con i quali si può spendere molto di più.
 
Ultima modifica:
Abbiamo messo una nostra parente in casa di riposo perchè non più autosufficiente e perchè non si può permettere una badante h24. Non riesce più a camminare da sola ma ha bisogno del tutore, oltre ad una forma di artrite ad una mano, comunque riesce a mangiare da sola per adesso.


Ha bisogno del tutore cosa significa ?

Parli del camminatore ?
 
impossibilità di deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore o impossibilità di compiere gli atti quotidiani della vita e necessità di un’assistenza continua;

a mio avviso un anziano in casa di riposo non è in grado di compiere gli atti quotidiani e necessita di assistenza, altrimenti perchè è lì?


No, c'è un sacco di gente in casa di riposo che non ha i requisiti per l'accompagnamento ... non sono totalmente autosufficienti, ma comunque molto più di quanto previsto per l'accompagnamento.

Il criterio è impossibilità totale di deambulazione o di autosufficienza minima ... è gente che non cammina e/o che va imboccata e aiutata ad andare al bagno o lavarsi ...
 
Il guaio è che, se non riusciamo a farle mettere qualcosa da parte prima che muoia, toccherà pagarle il funerale, oltre non riuscire a riprendere alcuni prestiti che le abbiamo fatto negli ultimi anni poichè non ha nulla da parte.


Scusa, ma la retta se la paga tutta con la pensione ? Mi pare strano ... di solito sono almeno 2k

Non capisco la preoccupazione per il funerale ... è un costo minimo rispetto a badanti o strutture

Sono poche migliaia di € contro parecchie decine o anche centinaia ...
 
Non tutte le persone in RSA hanno l’accompagnamento. Se non cammina ma ha bisogno del tutore non è detto che venga assegnata, dipende molto dalla commissione … ti consiglio di provare comunque a fare la pratica. Se non viene concesso hai due strade: ricorso oppure ripresentare di nuovo la domanda a distanza di pochi mesi come forma di aggravamento. Considera che è possibile in questo momento che la commissione non veda direttamente il tuo parente ma ci sia una verifica documentale, quindi fossi in te farei anche prima un incontro con il referente medico della rsa.
 
Questo è il deambulatore che usa la mia parente, che ho definito "tutore" forse impropriamente, procedendo a velocità di tartaruga e dovendosi riposare dopo una distanza di 15-20m. Aggiungo che, ormai da qualche anno, non riesce più a farsi la doccia da sola ma solo a lavarsi il viso e solo usando delle salviettine, questo anche perchè si era fratturata l'omero e non muove bene un braccio. Al bagno, che io sappia, riesce ad andare da sola, almeno finchè stava a casa ed usando questo presidio coi braccioli che le avevo regalato.

Preciso anche il contesto economico.
Campa solo di pensione e non riesce a mettere da parte nulla: nè prima quando stava a casa nè adesso che abbiamo chiuso casa sua e deve pagare per intero la retta della CdR ed il necessario di spese sanitarie. Considerate che parliamo di una zona economicamente depressa del sud italia, quindi i costi sono di gran lunga inferiori rispetto a tutto il resto della penisola. Ho personalmente insistito, in ambito familiare, affinchè la mettessimo in casa di riposo invece che prenderle la badante h24 proprio perchè io avevo fatto i conti ed avevo certezza che sarebbe andata in rosso nella 2^ ipotesi. Fatto sta che, nei precedenti anni, le abbiamo complessivamente prestato sui 2.5k euro ed un domani, quando ci lascerà, dovremo uscire almeno altri 3k eur per le spese del funerale.
Il mio obiettivo è fare tutto il possibile per farle mettere da parte quei 6k eur prima che muoia, ovvero farle prendere un qualche indennizzo il prima possibile. Se si finalizzasse questa pratica, in 12 mesi di indennizzo a 500eur/mese avremmo quel "paracadute" di 6k, poi però sicuramente aumenteranno le spese mediche, quindi probabilmente si tornerà ad un bilancio mensile entrate/uscite di compensazione o quasi.
Anche ipoteticamente potendo scegliere tra questo indennizzo e lo sgravio (parziale?) della retta di una rsa, io sceglierei il 1^ perchè solo così possiamo farle accantonare qualcosa.

Direi anche di precisare la distinzione tra rsa e casa di riposo: la 1^ costa di più perchè fanno riabilitazione e perchè il rapporto tra assistenti ed ospiti è maggiore rispetto alla casa di riposo. Ancor più nello specifico, la mia parente sta in "comunità alloggio" ma, rispetto alla CdR, cambia solo il numero di ospiti massimo. L'anno scorso avevo anche visitato e valutato una rsa nei paraggi ma chiedevano uno sproposito.
Ciò che non mi convince della CdR della mia parente, per cui vorrei interessarmi io stesso di questa pratica, è il titolare: non ha fatto altro che promettere di farle ottenere tale indennizzo fin da quando sono andato a visitarla per valutare se portarla lì. Solo adesso mi rendo conto della "promessa da marinaio". Anche quando ho chiesto di conferire con l'assistente sociale (che devono avere per legge regionale in quanto regolarmente iscritti all'albo), ha cambiato tono liquidandomi con: "penso io a tutto, che deve dire all'assistente?", mentre si sa benissimo che questa è la figura-tramite tra queste strutture e la famiglia dell'ospite. Proprio perchè parto da zero circa l'argomento ho aperto questo thread.

Comincio a ritenere che ogni asl è un caso a parte in base alla propria disponibilità economica e che quelle del nord italia concedano "correttamente" (leggi: teoria scritta = pratica applicata in tempi ragionevoli) tali indennizzi solo perchè se lo possono permettere... non credo che gli anziani del sud invecchino meglio, imho :)

PS (in base alle "dritte" del pm di thermo): è verosimile ottenere il riconoscimento dell'handicap (legge 104/92) in tale contesto? quali sono i benefici, soprattutto eventualmente economici?
 
Comincio a ritenere che ogni asl è un caso a parte in base alla propria disponibilità economica e che quelle del nord italia concedano "correttamente" (leggi: teoria scritta = pratica applicata in tempi ragionevoli) tali indennizzi solo perchè se lo possono permettere... non credo che gli anziani del sud invecchino meglio, imho :)

PS (in base alle "dritte" del pm di thermo): è verosimile ottenere il riconoscimento dell'handicap (legge 104/92) in tale contesto? quali sono i benefici, soprattutto eventualmente economici?

Per la legge 104 direi che non ci sono tanti dubbi. Viene concessa molto più facilmente e da come descrivi la situazione direi che non ci sono dubbi. Non c'è un vantaggio economico nel caso di legge 104, articolo 3. O meglio uno c'è: le spese mediche e di assitenza specifica sono DEDUCIBILI e non solamente detraibili. Senza legge 104 si possono solo detrarre, quindi recuperare "solo" il 19% delle spese mediche e di assistenza specifica che vengono comunicate ogni anno dalla RSA ai fini 730. Da notare che le spese possono essere dedotte anche da un familiare (quindi se ha un familiare con uno stipendio alto, il familiare farebbe "rientrare" indietro più soldi) se e solo se si ha la 104. La quota sanitaria rientrante tra le "spese mediche e di assitenza specifica" viene decisa ogni anno da ciascuna Regione: ad esempio in Regione Lombardia per il 2021 è stata del 58%. Il risparmio quindi è evidente. In caso di aliquota massima si sarebbe recuperato il 41% del 58% della spesa totale sostenuta, invece del 19% del 58% della spesa sostenuta. La deducibilità vale per le RSA per cui ho esperienza diretta, non ho invece esperienza con "comunità di alloggio".

Link --> Disabile ricoverato presso RSA: ecco le spese deducibili
 
Questo è il deambulatore che usa la mia parente, che ho definito "tutore" forse impropriamente, procedendo a velocità di tartaruga e dovendosi riposare dopo una distanza di 15-20m. Aggiungo che, ormai da qualche anno, non riesce più a farsi la doccia da sola ma solo a lavarsi il viso e solo usando delle salviettine, questo anche perchè si era fratturata l'omero e non muove bene un braccio. Al bagno, che io sappia, riesce ad andare da sola, almeno finchè stava a casa ed usando questo presidio coi braccioli che le avevo regalato.


Non ci sei ... l'applicazione dei criteri dell'impossibilità di compiere gli atti quotidiani e di deambulare è rigida

Poi è anche difficile ottenerla quando non c'è un quadro clinico evidente dietro all'invalidità, perché è troppo facile andare alla visita e fingersi messi peggio di quello che si è ...

Mio nonno per esempio aveva alle spalle anni di visite neurologiche fatte in ospedale, da professionisti noti nell'ambiente ... e "imparziali", capitati casualmente e non pagati o contattati direttamente dal paziente.

Tra l'altro con le patologie neurodegenerative come il parkinson o l'alzheimer (e una certa età) non è neanche mai questione di se, ma di quando ... anche se non glielo concedi oggi, tra qualche mese ti ritorna a visita per aggravamento e via andare ...
 
Preciso anche il contesto economico.
Campa solo di pensione e non riesce a mettere da parte nulla: nè prima quando stava a casa nè adesso che abbiamo chiuso casa sua e deve pagare per intero la retta della CdR ed il necessario di spese sanitarie. Considerate che parliamo di una zona economicamente depressa del sud italia, quindi i costi sono di gran lunga inferiori rispetto a tutto il resto della penisola. Ho personalmente insistito, in ambito familiare, affinchè la mettessimo in casa di riposo invece che prenderle la badante h24 proprio perchè io avevo fatto i conti ed avevo certezza che sarebbe andata in rosso nella 2^ ipotesi. Fatto sta che, nei precedenti anni, le abbiamo complessivamente prestato sui 2.5k euro ed un domani, quando ci lascerà, dovremo uscire almeno altri 3k eur per le spese del funerale.
Il mio obiettivo è fare tutto il possibile per farle mettere da parte quei 6k eur prima che muoia, ovvero farle prendere un qualche indennizzo il prima possibile. Se si finalizzasse questa pratica, in 12 mesi di indennizzo a 500eur/mese avremmo quel "paracadute" di 6k, poi però sicuramente aumenteranno le spese mediche, quindi probabilmente si tornerà ad un bilancio mensile entrate/uscite di compensazione o quasi.

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PS (in base alle "dritte" del pm di thermo): è verosimile ottenere il riconoscimento dell'handicap (legge 104/92) in tale contesto? quali sono i benefici, soprattutto eventualmente economici?


Non ho mai sentito di differenze in facilità di ottenere l'accompagnamento tra nord e sud, tra l'altro lo paga l'inps, non la regione ...

Ho fatto una ricerca e pare essere il contrario, il sud prende 2/3 volte tanto :

Pensioni: 2,4 invalidita su 100 abitanti al Nord, 6,7 al Sud - Rai News



Probabilmente è più facile trovare medici conniventi e ci sono più truffe ...



La 104 è molto più facile, però io l'ho fatta insieme all'accompagnamento per cui a quel punto era scontata e non mi sono dovuto particolarmente informare ...

Ci porti a casa gli ausili e per esempio il tagliando per il parcheggio ... ma una volta in rsa non servono, magari risparmi per i pannoloni se te li fanno in qualche modo pagare.


Ma quanto spende in questa struttura, per curiosità ?
 
La 104 è molto più facile, però io l'ho fatta insieme all'accompagnamento per cui a quel punto era scontata e non mi sono dovuto particolarmente informare ...

Ci porti a casa gli ausili e per esempio il tagliando per il parcheggio ... ma una volta in rsa non servono, magari risparmi per i pannoloni se te li fanno in qualche modo pagare.

Su questo punto mi trovi poco d'arccordo.. Supponiamo che il costo di una RSA sia di 2400 euro (al Nord Italia direi che è anche basso), se il disabile prende una pensione alta o un suo familiare uno stipendio alto ottiene come rimborso 2400 * 0.41 * 0.58 = 570,72 invece di 264.48 euro. In un anno sono 3.674.88 euro. Tra l'altro con la nuova riforma fiscale l'aliquota massima è passata dal 41% al 43%, quindi in questo caso la differenza sarebbe ancora maggiore. Ovvio, tale "risparmio" vale per chi è già in una fascia di pensione medio-alta, ma comunque non direi proprio che serve solo per i pannoloni ...
 
Su questo punto mi trovi poco d'arccordo.. Supponiamo che il costo di una RSA sia di 2400 euro (al Nord Italia direi che è anche basso), se il disabile prende una pensione alta o un suo familiare uno stipendio alto ottiene come rimborso 2400 * 0.41 * 0.58 = 570,72 invece di 264.48 euro. In un anno sono 3.674.88 euro. Tra l'altro con la nuova riforma fiscale l'aliquota massima è passata dal 41% al 43%, quindi in questo caso la differenza sarebbe ancora maggiore. Ovvio, tale "risparmio" vale per chi è già in una fascia di pensione medio-alta, ma comunque non direi proprio che serve solo per i pannoloni ...


Io mi riferivo agli ausili, se l'invalido è a casa ti forniscono attrezzature che diversamente dovresti comprarti tu (letto, carrozzina, comoda, deambulatore, materasso antidecubito) ... suppongo valga anche per i pannoloni, a meno che te anche loro non li ricevano e te li addebitino se o fin quando non hai/hanno fatto la richiesta ...

Quanto alla detrazione, quello in effetti ha un senso ... la detrarrà lei (che la detrarrà già adesso, anche se solo al 19%) e sarà su un'aliquota molto più bassa (23/25), lui parla di costi molto inferiori al sud ... però in effetti potrebbe bastare a dare "una raddrizzata al bilancio"
 
Molte grazie, sto apprendendo molte cose da questo thread.

Supponiamo che il costo di una RSA sia di 2400 euro (al Nord Italia direi che è anche basso), se il disabile prende una pensione alta o un suo familiare uno stipendio alto ottiene come rimborso 2400 * 0.41 * 0.58 = 570,72
Spiegatemi meglio per piacere questa questione sulla deduzione. L'attuale retta della CdR (ripeto: regolarmente registrata in albo regionale e con cui abbiamo firmato regolare contratto) è 1100eur/mese mentre la parente percepisce redditi annui per un complessivo di 19.063eur (RN1 modello unico pf 2020), di cui una grossa parte tassati con irpef perchè provenienti da pensione estera (RX1 (irpef) = 3047eur). In tale scenario, avvalendosi della 104, vale il calcolo: 1100 * 0.43 * 0.58 = 274,34/mese = 3292,08eur/anno di introiti liquidi o ho capito male io?

Ho contattato un mio vecchio amico il cui padre è venuto a mancare 4-5 anni fa e mi ha confermato anche lui che, per avere l'accompagnamento, l'anziano deve essere almeno allettato mentre la mia parente qualche passo col deambulatore riesce a farlo. Ormai le mie speranze sono quasi a zero, a questo punto le faccio risparmiare i soldi delle visite con certificazione.
 
Molte grazie, sto apprendendo molte cose da questo thread.


Spiegatemi meglio per piacere questa questione sulla deduzione. L'attuale retta della CdR (ripeto: regolarmente registrata in albo regionale e con cui abbiamo firmato regolare contratto) è 1100eur/mese mentre la parente percepisce redditi annui per un complessivo di 19.063eur (RN1 modello unico pf 2020), di cui una grossa parte tassati con irpef perchè provenienti da pensione estera (RX1 (irpef) = 3047eur). In tale scenario, avvalendosi della 104, vale il calcolo: 1100 * 0.43 * 0.58 = 274,34/mese = 3292,08eur/anno di introiti liquidi o ho capito male io?

Ho contattato un mio vecchio amico il cui padre è venuto a mancare 4-5 anni fa e mi ha confermato anche lui che, per avere l'accompagnamento, l'anziano deve essere almeno allettato mentre la mia parente qualche passo col deambulatore riesce a farlo. Ormai le mie speranze sono quasi a zero, a questo punto le faccio risparmiare i soldi delle visite con certificazione.

Non sono propriamente "introiti liquidi" ma rimborsi di tasse a seguito di dichiarazione dei redditi.
Detrazione = rimborso del 19% sulle spese sostenute (spese mediche e di assistenza certificate dalla RSA escluse spese per vitto alloggio ecc)
Deduzione = riduzione dal reddito imponibile delle spese sostenute come sopra
Nel caso in questione il vantaggio sarebbe un rimborso sulle spese sostenute del 25% anziché del 19%

Un consiglio. Se fai richiesta per la 104 dovrai pure produrre la certificazione medica con relative spese, tanto vale fare domanda anche per l'accompagnatoria. Se viene respinta, più avanti si farà quella per aggravamento. Di solito, salvo casi eclatanti, la commissione medica non concede l'accompagnatoria in prima istanza, ma successivamente.
 
Una precisazione riguardo a detrazioni e deduzioni della spesa RSA (o quello che sia): sarà deducibile dal reddito del titolare della 104 ( a patto che sia capiente) solo la parte di spesa riferita alla 'assistenza specifica alla persona con handicap' (sono escluse, ad esempio, le spese riferite al vitto nel caso siano specificati in fattura i vari costi che compongono la retta).
Qualora non ci fosse capienza, la deduzione la può fare anche un familiare (vedere tabella coi gradi di parentela) a patto che sia tracciabile e dimostrabile che lo stessso abbia eseguito il pagamento.
 
Non capisco proprio
Fai la domanda per l’accompagnamento e poi scrivi! Altrimenti parliamo del nulla…
 
Anche se non sono introiti liquidi ma uno sgravio su quei 3k eur/anno di irpef (rx1) che deve pagare è ottimo comunque: saranno soldi che potrà mettere da parte ed è questo il nostro obiettivo. Mi resta però il dubbio sulla quantificazione di questa somma data dalla 104, in particolare:
[...] sulle spese sostenute (spese mediche e di assistenza certificate dalla RSA escluse spese per vitto alloggio ecc)
solo la parte di spesa riferita alla 'assistenza specifica alla persona con handicap' (sono escluse, ad esempio, le spese riferite al vitto nel caso siano specificati in fattura i vari costi che compongono la retta).
visto che sono escluse dal calcolo le "spese per vitto alloggio" della rsa (definiamola così per semplicità però siamo d'accordo che è un'altra cosa rispetto alla cdr), come eseguire il calcolo per il mio caso? Nell'esempio della rsa di 2400eur/mese di sopra mi pare che si è presa tutta la retta mensile e non solo la parte scremata da vitto, alloggio, etc. o mi sbaglio? Potete chiarire ulteriormente, così mi rendo conto di che cifra ottenibile con la 104 parliamo?

Come detto, adesso sono molto meno propenso a fare la domanda per l'accompagnamento, puntando invece sulla 104. La parente, lo ripeto, non ha nulla da parte, quindi il denaro per le visite con certificazione inerenti la pratica dell'accompagnamento dovremo uscirlo noi, perciò preferirei puntare sulla 104 per adesso, cioè almeno ho certezza di ottenere qualcosa subito.
 
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