Inflazione ed immobiliare

Certo, tu invece che conosci il vero valore di una cosa che ti sei "sudato" sai già a priori che lo spenderesti in catzate.:D
Dai ormai non appari più credibile quando scrivi .......

interessante la tua tesi: me la segno per i prossimi interventi
 
Sono appassionato di immobiliare oltre ad aver lavorato nel settore, girando per l'Italia ho l'abitudine di guardare le case, cercarne il valore e capire che mercato possano avere, bene, non esagero nel dire che il 30% delle case italiane sono invendibili o quasi, e altro buon 30% ha bisogno di ristrutturazioni per essere venduto.

Il segreto é avere immobili nel restante 40/50%..
 
Non vedo l'ora di rivedere i mutui al 4%, sarà tracollo delle transazioni....

I tassi non sono l'unico fattore determinante l'andamento dei mercati; soprattutto questo vale per il mercato immobiliare. Quando ho comperato il nel lontano 2005 il tasso fisso era al 4,8% (ed era considerato un ottimo tasso per l'epoca) e i prezzi delle case erano vicini ai massimi, poi parallelamente alla discesa dei tassi i prezzi degli immobili sono tornati su valori molto più bassi. Nel mio caso è stata la location il fattore determinante: il semicentro di Milano, negli anni il valore al metro quadro è passato da 4.000 a 7.500. Fino al 2000 le case si comperavano ugualmente malgrado i tassi sui mutui fossero ben oltre il 10%.
 
Il rialzo tassi é relativo all inflazione e alla percezione di spesa, se l'inflazione si attesta sul 3 e i salari si adeguano, avere i tassi al 2 é un affare.


Se tra 10 anni con 100 mila ci compri una familiare di medio livello vedrai che gli immobili si adegueranno
 
Il nostro non è un mercato trasparente e non risente troppo dei cambiamenti in termini di politica monetaria come quello USA ad esempio.

Se non sbaglio piu' o meno il 50% delle case viene acquistata con mutuo mentre il restante 50% è acquistato in cash.

Il discorso dei tassi e della affordability non ci descrive pienamente lo scenario.
Bisognerebbe valutare quante successioni ci sono ogni anno (praticamente tutte tax free) e quanti miliardi vengono trasferiti agli eredi.
Poi i boomers continuano ad accumulare capitali che verranno utilizzati per futuri anticipi dei figli e nipoti.
La sensazione generale è che ci sia sempre piu' liquidità in mano ai possibili acquirenti. Lo si nota anche nella mia fascia, quella dei trentenni.

Io credo che continuerà la polarizzazione del mercato, le location desiderate avranno prezzi in aumento, con domanda sempre forte, magari con meno mutuanti e piu' cash buyers.

Invece gli immobili che prima del covid erano poco desiderati e che sulla scia del boom dei bonus venivano prezzati ad un 30-40% in piu' rispetto al 2019 torneranno a calare di valore e alcuni invendibili.
 
Ne avevamo parlato tempo addietro. Sicuramente UK e Svizzera e probabilmente qualche altro paese del nord Europa.

È un fenomeno quasi solo svizzero (e considerato dagli svizzeri stessi un po' perverso)
 
All'estero fanno tranquillamente mutui intergenerazionali

Non conosco questo tipo di mutuo ma l'idea non mi sembra peregrina: in fin dei conti il mutuo è un contratto reale e la cosa importante per la banca finanziatrice e' la garanzia che il valore dell'immobile sottostante al finanziamento sia sufficiente a rientrare dell'eventuale mancato pagamento del debitore. Ho sempre trovato illogica la clausola dei 75 anni come limite massimo al completamento del piano di ammortamento del mutuo. Logica vorrebbe, in caso di premorienza, che l'erede subentri nei diritti e nei doveri del decuius.
 
Quindi ti farebbe comodo fare un mutuo e passarne l'onere ai tuoi figli?:confused:

Forse sono cose che è meglio lasciare in Svizzera dove, tra l'altro, i mutui sono intergenerazionali probabilmente in quanto il costo della casa è altissimo (mia deduzione, magari sbaglio).
 
Sono appassionato di immobiliare oltre ad aver lavorato nel settore, girando per l'Italia ho l'abitudine di guardare le case, cercarne il valore e capire che mercato possano avere, bene, non esagero nel dire che il 30% delle case italiane sono invendibili o quasi, e altro buon 30% ha bisogno di ristrutturazioni per essere venduto.

Il segreto é avere immobili nel restante 40/50%..

La considerazione e’ relativamente veritiera.
Però sono abbastanza certo che il Molise esiste e che i sassi di Matera fino a 5 anni fa valevano zero.
Se poi la vuoi portare sull automotive 20 anni fa andavano di moda le station vagon(eri uno sfigato se non ci stava il passeggino) … ora hai la Smart o la 500 o la vorresti mentre il tuo SUV all parcheggi solo aLinate (bordo pista).
20 anni fa andavano di moda le seconde case per il piccolo borghese (Liguria, Val Brembana, Lidi Ferraresi) adesso molte di queste manco regalate!
Tutto cambia …
 
Quindi ti farebbe comodo fare un mutuo e passarne l'onere ai tuoi figli?:confused:

Forse sono cose che è meglio lasciare in Svizzera dove, tra l'altro, i mutui sono intergenerazionali probabilmente in quanto il costo della casa è altissimo (mia deduzione, magari sbaglio).

Ai miei figli lascio quello che posso, innanzi tutto do loro l'educazione e gli studi con cui possono cavarsela da soli, ma poi cosa cambia se lascio una casa del valore di 800 con un un mutuo di 200 o una casa libera da ipoteca da 600? O ancora 600 in cash e titoli?
 
basterebbe che introducessero i mutui solo interessi anche in italia, praticamente delle obbligazioni:
esempio 300000 euro di mutuo al 2%, 6000 euro l'anno da pagare e basta, 500 euro al mese di rata senza quota capitale, chi vuole estingue parzialmente se e quando gli aggrada
 
basterebbe che introducessero i mutui solo interessi anche in italia, praticamente delle obbligazioni:
esempio 300000 euro di mutuo al 2%, 6000 euro l'anno da pagare e basta, 500 euro al mese di rata senza quota capitale, chi vuole estingue parzialmente se e quando gli aggrada

In realta ci sono per le ristrutturazioni. Sugli immobili a reddito invece si usano altri strumenti molto piu onerosi ed e' un vero peccato.
Credo che con l'aumento dei tassi si assistera ad una certa creativita delle banche nello sviluppare strumenti "alternativi"
 
Con i tassi che salgono e saliranno, la strada è segnata.
Unica curiosità capire se Milano regge o perde qualcosa, il resto d'Italia cala tutto
 
https://www.ilpost.it/2022/11/06/prezzi-case-italia/

Però, secondo il presidente del centro di ricerca Scenari Immobiliari Mario Breglia, il motivo principale per cui i prezzi in Italia crescono e altrove no è legato a com’è andato il nostro mercato immobiliare negli ultimi anni. Secondo Breglia «mentre negli Stati Uniti e nel resto dell’Europa negli ultimi 7-8 anni i prezzi delle case sono aumentati molto, il mercato immobiliare italiano deve ancora riprendersi dalla crisi del 2008. La crescita che vediamo è un’illusione ottica». Ed effettivamente si nota dai dati Istat che i prezzi delle case oggi sono ancora quasi il dieci per cento più bassi rispetto al 2010.

Nei prossimi mesi, secondo Breglia, si osserveranno «meno compravendite e prezzi in aumento, che si allineeranno all’inflazione. Il mercato immobiliare italiano sta tornando indietro agli anni Novanta, un mercato per ricchi. Le famiglie che possono permetterselo investono nel mattone per proteggersi dall’inflazione, comprano per i figli, per capitalizzare o per metterle in affitto». E così contribuiscono ad alzare i prezzi e lo fanno nelle città più attraenti, come Milano, Roma, Firenze e così via.
 
E se lo dice l'oste io mi fido e ordino il vino a casse, pago con una cambiale :o
 
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