Inflazione-livello dei prezzi-banche centrali

qualche breve considerazione sulle recenti polemiche tra esponenti bce e commentatori italiani:

- le scelte della bce sono decisamente motivate dallo scenario di inflazione elevata

- il debito italiano è ormai il più costoso, trai paesi con l'euro; anche la Grecia paga interessi inferiori. Un problema italiano non deve esser scambiato nè descritto come problema europeo; o meglio, la gravità della questione è assai diversa tra paesi europei

- la responsabilità dello scenario inflattivo va essenzialmente attribuita alla classe politica ed in minor parte ad alcuni eventi non sotto il nostro completo controllo; bce e fed hanno responsabilità modeste

- secondo me lo scenario sul debito italiano è più grave rispetto a quello delle crisi passate, dal 2011 in poi; quel che manca ora completamente è una prospettiva virtuosa e credibile per il futuro. Inoltre è appunto diverso lo scenario macroeconomico. Esser i peggiori come tassi pagati per emetter debito aggrava decisamente la situazione, la sostenibilità del debito italiano dipende anche da quanto riusciamo ad esser convincenti in Europa sulla nostra capacità di procedere in maniera virtuosa...

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parlando d'altro:

per quel che vale il cambio eur/rub

Cambio Euro Rublo oggi | Quotazione EUR RUB - Investing.com

scarsità di riserve in valuta estera?
 
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Che sarebbe questo mi sta venendo l'orticaria a vedere un grafico così?
Cosa dimostra?
è un grafico che mostra un calo della velocità di circolazione della moneta; ovvero un calo del numero di volte che viene utilizzata la moneta esistente, in un certo fissato intervallo di tempo.
Naturalmente non viviamo più in un mondo in cui vi è solo moneta fisica nel quale poteva esser banale perlomeno definire cosa è il numero medio di utilizzi della moneta, in un certo intervallo di tempo. Oggi il sistema bancario crea e distrugge moneta, ma anche titoli possono esser usati come moneta, con relativo effetto inflattivo.

Diciamo che in generale non credo che sia calata la velocità di circolazione della moneta per via di grandi cambiamenti nelle scelte di acquisto di beni/servizi; non credo che negli ultimi decenni, rispetto ai decenni precedenti, cittadini ed aziende abbiano iniziato a comprare molto più all'ingrosso grandi quantità in un colpo solo.
Queste abitudini e caratteristiche del mercato non credo siano cambiate in maniera significativa.

E allora perchè è calata la velocità di circolazione (ovviamente media) della moneta? Probabilmente perchè negli anni è cresciuta la quantità di moneta che viene creata e che resta poco utilizzata e cose come il QE (oltre alla possibile crescita del risparmio o delle riserve bancarie in alcuni periodo) hanno accentuato il fenomeno, han fatto crescere la quantità di moneta creata ma che poi ha una velocità di circolazione molto bassa...
 
Come dire: quando cresce la velocità di circolazione della moneta, non occorre che la banca centrali alzi i tassi per mantenere un livello accettabile (per quanto sia considerato tale dalla banca centrale) di inflazione.
 
Piccolo OT (veramente facile).
Dunque il 01 gennaio sono tornate le normali accise sui carburanti di conseguenza aumneta il prezzo al dettaglio. Ma qualcuno penso ci sia qualche malandrino che faccia speculazione. Di conseguenza viene mobilitata la Guardia di Finanza per accertare l'esistenza di tale fenomenono "la speculazione". E i giornali ripetono pari pari senza fa capire un emerito c. come per il tetto al prezzo del gas di cui si è parlato decina di volte senza specificare come funziona quel mercato per cui non si può capire niente.
Ma torniamo alla benzina.
Che significa speculazione?
I prezzi dei carburanti sono liberi o sono amministrati? A me risulta che sono prezzi liberi. O no?
Se la compagnia X, per sue valutazioni, decide di appliocare un ricarco del 50% invece del vecchio ricarico del 10%, questo è un illecito di qualche natura? No. I clienti troveranno un altro venditore. Cosa può scoprire la GdF? Che la compagnia X sta applicando un ricariuco più alto della compagnia Y. E allora? Sono sue scelte commerciali. Non è che il governo gli può imporre il ricarico da applicare. Allora deve passare in un regime di prezzi amministrati. Si può scoprire un cartello, e questo sì è sanzionabile, ma la cosa non è stata messa in questi termini ma nel senso che solo qualcuno sta speculando.
Allora perchè non chiamano le cose col loro nome?
 
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Piccolo OT (veramente facile).
Dun
Allora perchè non chiamano le cose col loro nome?
Qualche osservatore che abbia magari più di 50-55 anni (e che quindi abbia potuto osservare per decenni i cambiamenti nella politica, nelle opinioni, nei modi di pensare in Italia ed in altri paesi) potrebbe aver qualche idea a riguardo: stiamo degenerando, nel modo di pensare? Si stanno affermando sempre più pensieri irrazionali ed assurdi trai cittadini? Più o meno che nella classe politica? O è sempre stato così negli ultimi decenni?

O magari un certo declino nella capacità di pensare ed esprimersi è favorito dal declino economico causato principalmente da altri fattori (demografici e non solo).

Ed i "nuovi" mezzi di comunicazione (twitter, youtube, forum...) potrebbero favorire/sfavorire certe degenerazioni o esser privi di impatto significativo?

Qualche idea su possibili cambiamenti:

 
Ciao a tutti,
mi sto immaginando sempre più uno scenario per il 2023 cosi riassumibile:
-Yields higher
-Dollar strength
-Risk assets lower
riassunta in questo thread:
Volevo chiedervi, in questo scenario come vi posizionereste?
mi sto perdendo sicuramente un pezzo. con i tassi elevati i bond ne soffrirebbero, la forza del dollaro penalizzerebbe i metalli preziosi e le equity avranno una ulteriore discesa ai minimi.

Pensate sia fattibile che accada?
 
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vedremo, in generale non si può ritenere di prevedere il futuro, perlomeno per quanto riguarda situazioni che verranno determinate da una molteplicità di fattori umani e non umani ed in parte casuali. Si può però pensare a qualche scenario.
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In generale a me sembra che l'Italia debba contenere il deficit pubblico ed evitare di spingere in Europa per politiche più permissive sui deficit pubblici dei vari paesi. Semplicemente perchè altri possono permetterselo, noi molto meno. Altri paesi europei possono sostenere per un periodo più lungo lo scenario di deficit pubblico elevato ed inflazione elevata (=tassi bce più elevati).

E' vero che il deficit pubblico favorisce l'inflazione e ciò svaluta il debito italiano già emesso; però questo scenario di deficit europei elevati>tassi bce in crescita; può trasformarsi in qualcosa di rischioso per un paese come l'Italia, ad elevato debito. Per vari motivi (ad esempio bce che si trova a dover alzare i tassi oltre le previsioni e a dover alleggerire il bilancio vendendo anche debito italiano; debiti di altri paesi europei come la Germania che crescono e nel giro di pochi anni devono esser sostenuti maggiormente da una bce che subirebbe maggiori pressioni per comprar più debito tedesco e meno debito italiano; oppure per vender più debito italiano e meno tedesco...).

La realtà è che l'elevato debito per l'Italia è e resterà una palla al piede e fonte di dipendenza dall'estero anche su questioni politiche e strategiche
 
vedremo, in generale non si può ritenere di prevedere il futuro, perlomeno per quanto riguarda situazioni che verranno determinate da una molteplicità di fattori umani e non umani ed in parte casuali. Si può però pensare a qualche scenario.
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In generale a me sembra che l'Italia debba contenere il deficit pubblico ed evitare di spingere in Europa per politiche più permissive sui deficit pubblici dei vari paesi. Semplicemente perchè altri possono permetterselo, noi molto meno. Altri paesi europei possono sostenere per un periodo più lungo lo scenario di deficit pubblico elevato ed inflazione elevata (=tassi bce più elevati).

E' vero che il deficit pubblico favorisce l'inflazione e ciò svaluta il debito italiano già emesso; però questo scenario di deficit europei elevati>tassi bce in crescita; può trasformarsi in qualcosa di rischioso per un paese come l'Italia, ad elevato debito. Per vari motivi (ad esempio bce che si trova a dover alzare i tassi oltre le previsioni e a dover alleggerire il bilancio vendendo anche debito italiano; debiti di altri paesi europei come la Germania che crescono e nel giro di pochi anni devono esser sostenuti maggiormente da una bce che subirebbe maggiori pressioni per comprar più debito tedesco e meno debito italiano; oppure per vender più debito italiano e meno tedesco...).

La realtà è che l'elevato debito per l'Italia è e resterà una palla al piede e fonte di dipendenza dall'estero anche su questioni politiche e strategiche
Gustavo Piga la pensa esattamente al contrario: più deficit = più crescita= meno debito su PIL
 
Gustavo Piga la pensa esattamente al contrario: più deficit = più crescita= meno debito su PIL
pensa che in questo momento un paese come l'Italia dovrebbe incrementare il deficit? E ritiene che la cosa farebbe calare la % di debito sul pil?

Fatico a crederlo, se hai un link leggerò volentieri
 
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pensa che in questo momento un paese come l'Italia dovrebbe incrementare il deficit? E ritiene che la cosa farebbe calare la % di debito sul pil?

Fatico a crederlo, se hai un link leggerò volentieri
Vai sul suo blog gustavo piga. Mi pare sia molto critico con l obiettivo di riduzione del debito. Non dico che abbia ragione, ovviamente non sono in grado di giudicarlo
 
grazie per il link; ho letto il primo scritto che si apre. Alcune considerazioni.

1) Chi legge questa sezione da tempo sa che in generale non sono mai stato un fanatico della riduzione del deficit; dipende dai periodi, ovvero dalla situazione economica/politica. Però secondo me molti economisti non hanno per nulla chiaro il contesto politico italiano e non italiano e trascurano i rischi del debito ed il fatto che (cosa che scrivo da anni) le ultime grandi crisi sul debito italiane si sono innescate in momenti che, oltre che di crisi economica, erano momenti di crisi politica. Momenti di rottura

2) Piga scrive che "è necessario un salto di qualità, dove l’Italia finalmente porti a compimento una rivoluzione amministrativa fatta di assunzioni di qualità, investimenti pubblici in capitale umano, appalti pubblici dove autonomia delle scelte e performance di qualità delle nostre stazioni appaltanti generino fiducia in Italia ed all’estero sul nostro Paese; e dove l’Europa, convinta di un credibile impegno italiano sulla qualità della spesa, accetti un patto di stabilità che consenta all’Italia di fare ancor più investimenti pubblici di quelli già consentiti dal PNRR, portando sviluppo alla penisola e a quell’abbattimento del debito pubblico su PIL che renderebbe l’Europa tutta più forte a livello globale"

Frasi apparentemente ragionevoli, ma ragionevoli in un altro contesto economico e politico. Il tempo per poter dire: "abbattete lo spread e consentiteci di far più deficit" e vedrete che lo spenderemo bene rilanciando la crescita, è largamente scaduto. Non ci crede più nessuno. Più deficit=proroga e moltiplicazione delle truffe in stile 110 e della spesa clientelare.
Se l'Italia vuole riformarsi, lo faccia. Non servono soldi.
Tieni però presente che secondo me viviamo un declino con un'origine storica, forse culturale, non è che facendo qualche riforma il paese rinasce. Più che chiedersi come mai oggi l'Italia declina e perde i pezzi, ci si dovrebbe semmai chiedere per quale miracolo per quasi mezzo secolo siamo cresciuti bene...
 
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Stati Uniti - Spesa pubblica sul PIL | 1900-2022 Dati | 2023-2025 Previsione

al link sopra la spesa pubblica Usa in % sul pil. Si noti l'andamento crescente nei decenni.

Come già scrivevo qualche mese fa, la crescita del peso dello stato, della spesa pubblica nel comporre il pil è secondo me elemento che tendenzialmente riduce l'efficacia dell'innalzamento dei tassi nel contenere l'inflazione.

Perché quei meccanismi tramite i quali l'incremento del costo del denaro favorisce il calo o la minor crescita dei prezzi, si applicano scarsamente all'economia pubblica (fingendo sia separabile da quella privata).

Ad esempio un investitore privato potrà investire leggermente di meno, con tassi più elevati, ma questo (e numerose altre logiche descritte in messaggi passati) non si applicano (o si applicano assai debolmente) alla spesa pubblica.

Il rialzo dei tassi tende a danneggiare, a contenere il settore privato, lasciando ricadere su di esso il peso del contenimento dell'inflazione.
Il settore pubblico può dare un contributo al contenimento dell'inflazione, ma difficilmente per via di qualche automatismo di mercato indotto dai tassi elevati; può dare un contributo per consapevole scelta politica. Se invece su sfrutta l'effetto di riduzione del rapporto debito/pil indotto dai primi anni d'inflazione elevata, per far più deficit ecco che appunto con una spesa pubblica così elevata rischia di esser lungo il processo di riduzione dell'inflazione, e di richiedere tassi elevati.

E' ormai da ben più di un anno, mi pare da settembre-ottobre 2021 che qui viene scritto di questa non collaborazione delle politiche di spesa pubblica al contenimento dell'inflazione
 
Auto: Italia e Germania contro il bando dei motori a combustione nel 2035

in generale mi pare che notizie favorevoli allo sviluppo economico tedesco possano esser considerate favorevoli anche per l'Italia; non solo per i legami economici diretti, ma anche perchè più Germania e paesi nordici in generale possono crescere e contenere il debito pubblico, meno è probabile che (causa incremento debito) arrivino richieste politiche alla bce di maggior sostegno a quei debiti e minor sostegno al nostro.
In generale, però, in Italia, non deve esser sottovalutato il rischio che lo scenario politico prima o poi cambi e ci si ritrovi in europa con una minor volontà di contenere il costo del debito italiano...
 
ma il 3 marzo 2023 devo ancora leggere sciocchezze sul debito pubblico che sono ormai state sbugiardate dai fatti???
 
ma il 3 marzo 2023 devo ancora leggere sciocchezze sul debito pubblico che sono ormai state sbugiardate dai fatti???
per quanto riguarda la data di lettura, non credo vi sia un motivo specifico per leggere proprio il 3 marzo. Marzo ha molti giorni, e dopo marzo arriva aprile. Sul resto non saprei, non so bene a cosa fai riferimento...
 
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