Informazioni titoli di stato esteri.

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batti38

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Ciao a tutti,

Mi sapete dare qualche link per capire la differenza fra i diversi titoli di stato tedeschi e francesi soprattutto?

Che differenza c'è fra Bund, Bobl e Schatz? Fra Btan e OAT?

Su tutti questi titoli vi è scritto "data inizio godimento cedola" ad un anno prima dellas cadenza, che significa?

Ecco un esempio: http://www.24oreborsaonline.ilsole2...TE=RGE13.TLX&L1=&L2=&L3=&LDett1=1&sezId=11032

Grazie mille
 
...Bund, Bobl e Schatz..... differiscono per la durata , lo Schatz è il più corto....intorno ai due anni...........il bund è un 10a.... a spanne...

per titoli francesi

vai qui


per quelli tedeschi non so , il crucco :no: idiosincrasia...


:)
 
Grazie mille per la risposta, se altri hanno qualcosa da aggiungere ben volentieri---
 
ho trovato un file alloggiato in uno sperduto cluster del mio HD



TITOLI DI STATO FRANCESI

BON DU TRESOR A TAUX FIX ET A INTERET PRECOMPTE
I BTF sono i T-bills francesi ovvero sia titoli a sconto a 3 mesi, 6 mesi e 1 anno emessi dal Tesoro tramite asta competitiva. Sono quotati presso la borsa valori di Parigi e sul mercato OTC.

BON DU TRESOR A TAUX FIX ET A INTERET ANNUEL
I BTAN sono titoli con scadenza pari a 2 e 5 anni a cedola annuale fissa emessi tramite asta competiti Sono rimborsate in unica soluzione a scadenza alla pari. Sono quotati presso la borsa valoti parigina e sono trattati sul mercato over the counter. Nel comparto quinquennale potrebbero diventare il benchmark dell'area Euro.

OBBLIGATION ASSIMILABLE DU TRESOR
Gli OAT sono i titoli di stato più famosi con scadenza tra i 7 e i 30 anni a cedola annuale fissa emessi tramite asta competitiva. La maggior parte degli scambi di tali titoli è svolta dagli "specialistes en valeurs du Tresor (SVTs)". Sono rimborsati in un'unica soluzione a scadenza alla pari. Sono quotati sulla borsa valori di Parigi e sono molto trattati sul mercato over the counter perchè sono tra gli strumenti di debito più liquidi dell'area.

OBBLIGATION ASSIMILABLE DU TRESOR - TAUX DE L'ECHEANCHE CONSTANTE
Gli OATs TEC10 sono obbligazioni a tasso variabile. La scdenza è pari a 10-12 anni con cedola trimestrale emessi tramite asta competitiva. Sono rimborsati in unica soluzione alla pari e sono quotati presso la borsa valori di PArigi. Il parametro di indicizzazione TEC10 rappresenta il rendimento a scadenza di un'obbligazione teorica avente maturity esattamente pari a dieci anni.

OBBLIGATION ASSIMILABLE DU TRESOR - INDEXEE SUR L'INFLATION
Gli OATis sono obbligazioni a tasso f di tipo index-linked agganciati all'indice dei prezzi al consumo. Di norma sono decennali con cedola annuale emessi tramite asta competitiva. Sono rimborsati in un'unica soluzione alla pari (anche in caso di deflazione) e sono quotati alla borsa valori di Parigi.

TITOLI DI STATO TEDESCHI

BUBILLS
Sono i T-bills tedeschi, ovvero i titoli a sconto a 6 mesi classati presso investitori istituzionali. Non sono quotati presso le borse valori.

BUNDESSCHATZENWEISUNGEN
Gli Schatz sono titoli a 2 anni a cedola annuale fissa emesse dal Governo federale in parte tramite asta competitiva e in parte marginale a discrezione della banca centrale. Sono rimborsate in un'unica soluzione a scadenza alla pari. Sono quotati su tutte le borse valori tedesche e sono trattati sul mercato "over the counter".

BUNDESOBLIGATION
I bobl sono obbligazioni a 5 anni cedola annuale fissa emesse dal Governo Federale in parte tramite asta "a rubinetto" e in parte tramite asta competitiva. Sono rimborsate in un'unica soluzione a scadenza alla pari. Sono quotati su tutte le borse valori tedesche e sono molto trattati sul mercato over the counter.

DEUTSCHE BUNDESREPUBLIK
I bundes sono i più famosi titoli obbligazionari tedeschi. hanno scadenze pari a 10 e 30 anni, a cedola annuale fissa e sono emessi sul mercato primario in parte tramite asta competitiva e in parte marginale a discrezione della banca centrale. Sono rimborsati in unica soluzione a scadenza alla pari. Sono quotati su tutte le borse valori tedesche e sono molto trattati sul mercato over the counter. Sono trattati insieme ad altri titoli tedeschi dal settembre 1998 sul mercato telematico italiano all'ingrosso dei titoli di stato (MTS).

TREUHAND-OBLIGATIONEN
Le Tobl sono obbligazioni emesse dall'agenzia governativa Treuhandstalt per finanziare le aziende di Stato dell'ex Germania dell'Est. Di solito hanno scadenza pari a 5 o 10 anni, a cedola annuale fissa. Sono rimborsati in un'unica soluzione a scadenza alla pari. Sono quotati su tutte le borse valori tedesche. Esistono anche altre obbligazioni federali emesse dal Fondo per l'unità tedesca e il Programma di Ripresa Economica.

DEUTSCHE BUNDESSCHATZBRIEF
BUNDESFINANZIERUNGSSCHAETZ
Sono destinati ai piccoli risparmiatori e perciò non sono quotati. I primi sono a tasso fisso a 6-7 anni e i secondi sono zero-coupon bonds a 1-2 anni. Sono di secondaria importanza per gli investitori professionali.

DEUTSCHE BUNDESBAHN
DEUTSCHE BUNDESPOST
I primi sono titoli emessi dalle Ferrovie mentre i secondi dalle Poste. Sono poco frequenti e alcuni sono a tasso fisso, altri a tasso variabile.

TITOLI DI STATO AUSTRIACI

BUNDESSCHATZSCHEINE
Sono i T-bills austriaci ovvero sia titoli a sconto. Sono quotati presso la borsa di Vienna.
BUNDESOBLIGATION
Sono obbligazioni a 10-12 anni a cedola annuale fissa emesse dalla Repubblica Austriaca tramite in parte asta competitiva e in parte marginale. Sono rimborsate in un'unica soluzione a scadenza alla pari. Sono quotate sulla borsa valori di Vienna.
BUNDESANLEIHE
Sono i titoli a medio-lungo termine più rappresentativi. Hanno scadenze pari a 5 e 10 anni, a cedola annuale fissa e sono emessi sul mercato primario in parte con asta competitiva e in parte marginale. Sono rimborsati in un'unica soluzione a scadenza alla pari. Sono quotati presso la borsa valori di Vienna e sono abbastanza trattati sul mercato over the counter.
REPUBLIC OF AUSTRIA
Appartengono a questa categoria quelle emissioni a medio termine effettuate sull'euromercato per attingere finanziamenti in divise diverse da quella domestica.


TITOLI DI STATO BELGI

CERTIFICAT DE TRESORERIE
I CTs sono i T-bills belgi ovvero sia titoli a sconto a 3 mesi, 6 mesi e 1 anno emessi dal Tesoro tramite asta competitiva. Non sono quotati presso la borsa valori.
OBLIGATION LINEAR
Gli OLOs sono i titoli a media lunga scadenza più trattati. Sono obbligazioni con scadenza a 5, 10 e 30 anni a cedola annuale fissa emessi tramite asta competitiva di solito con uno spread sui titoli francesi. Sono rimborsati in un'unica scadenza alla pari e sono quotati sulla borsa valori di Bruxelles.
KINGDOM OF BELGIUM
Appartengono a questa categoria quelle emissioni a medio termine effettuate sull'euromercato per attingere finanziamenti in divise diverse da quella domestica


TITOLI DI STATO OLANDESI


DUTCH TREASURY CERTIFICATE
Sono i T-bills olandesi ovvero titoli a sconto a 3,6,12 mesi, collocati come piazzamento privato. Non sono quotati presso la borsa valori.
DUTCH STATE LOANS
Sono i titoli più scambiati sia sul mercato domestico sia over the counter. Hanno scadenze pari a 10 e 30 anni, a cedola annuale fissa e sono emessi sul mercato primario con asta marginale. Sono rimborsati in un'unica soluzione a scadenza alla pari. Sono quotati presso la borsa valori di Amsterdam.

TITOLI DI STATO LUSSEMBURGHESI

Il Lussemburgo non presenta praticamente deficit di bilancio, quindi date anche le ridotte dimensioni del Paese non si riscontra alcun titolo che abbia le necessarie caratteristiche di negoziabilità.

TITOLI DI STATO SPAGNOLI


LETRAS
Sono i T-bills spagnoli ovvero sia titoli a 6, 12 e 18 mesi emessi dal tesoro tramite asta competitiva. Sono quotati presso le borse valori.
BONOS
I Bonos sono titoli a 3 e 5 anni a cedola annuale fissa emesse dal Tesoro spagnolo tramite asta competitiva. Sono rimborsate in un'unica soluzione a scadenza alla pari. Sono quotati su tutte le borse valori e sono trattati sul mercato over the counter.
OBLIGACIONES
Le obligaciones sono obbligazioni a 10,15 e 30 anni a cedola annuale fissa emesse dalla Spagna tramite asta competitiva. Sono rimborsate in un'unica soluzione alla scadenza alla pari. Sono quotati su tutte le borse valori e sono molto trattati sul mercato ovver the counter.
KINGDOM OF SPAIN
Appartengono a questa categoria quelle emissioni a medio termine effettuate sull'euromercato per attingere finanziamenti in divise diverse da quella domestica.

TITOLI DI STATO FINLANDESI

FINNISH TREASURY BILLS
I T-bills sono titoli zero-coupon a 3 mesi, 6 mesi e 1 anno emessi dal tesoro tramite asta competitiva. Non sono quotati presso la borsa valori.
FINNISH GOVERNMENT BONDS
Le Markkas sono i titoli di stato con scadenza tra gli 1.5 e i 15 anni a cedola annuale fissa emessi tramite asta competitiva.Sono rimborsati in un'unica soluzione a scadenza alla pari. Sono quotati sulla borsa valori di Helsinki e si distinguono in due categorie: i Serial bonds e gli Housing bonds.
REPUBLIC OF FINLAND
Appartengono a questa categoria quelle emissioni a medio termine effettuate sull'euromercato per attingere finanziamenti in divise diverse da quella domestica.


TITOLI DI STATO PORTOGHESI

BILHETES DO TESOURO
Sono i T-bills portoghesi ovvero sia titoli a sconto a 3,6,12 mesi emessi dal Tesoro tramite asta competitiva. Non sono quotati presso le borse valori.
OBRIGACOES DO TESOURO
Gli OTs sono obbligazioni a medio lungo termine con scadenze pari a 3,5,10 anni a cedola annuale fissa emesse dal Portogallo tramite asta competitiva. Sono rimborsate in un'unica soluzione a scadenza alla pari e sono quotate sulla borsa valori di Lisbona.
REPUBLIC OF PORTUGAL
Appartengono a questa categoria quelle emissioni a medio termine effettuate sull'euromercato per attingere finanziamenti in divise diverse da quella domestica


TITOLI DI STATO IRLANDESI


TREASURY
I Gilt irlandesi sono obbligazioni a 5,10,20 anni a cedola annuale fissa emessi dal Tesoro tramite asta competitiva. Sono rimborsate in un'unica soluzione a scadenza alla pari. Sono quotati sulla borsa valori di Dublino.
REPUBLIC OF IRELAND
Appartengono a questa categoria quelle emissioni a medio termine effettuate sull'euromercato per attingere finanziamenti in divise diverse da quella domestica



NB: non sono note aggiornate..
 
Ma per noi Italiani è possibile comprare questi titoli esteri in emissione?? Le banche seguono il loro collocamento?
 
Grazie mille Slow, sei stato molto utile...
 
Obbligazioni Le dichiarazioni di Bernanke e Trichet non danno certezze sul rialzo dei tassi
Bond, navigate a vista
Stretta monetaria più severa se l’economia accelera. È presto per rientrare sui decennali, meglio aspettare che il bund sia al 4,25%
Due banche centrali, due diverse strategie? Il 27 aprile scorso, Ben Bernanke, il presidente della Federal Reserve Usa, non esitò ad attribuire alle indicazioni che emergeranno dalle future rilevazioni statistiche in campo economico, il compito di determinare la politica monetaria della banca centrale. Come dire, se aumentano i consumi, se torna la fiducia tra le famiglie, se sale il costo della vita, a causa del prezzo del petrolio, se il numero dei disoccupati diminuisce, e tanto altro ancora, la Fed potrebbe portare il livello del tasso di sconto a valori superiori, rispetto al 5%, cui dovrebbe attestarsi dopodomani, mercoledì 10 maggio (oggi siamo al 4,75%). In caso contrario, una stasi nel rialzo dei tassi ufficiali non è da escludere.
Pochi giorni dopo, il 4 maggio, è stato Jean-Claude Trichet, presidente della Bce, a lanciare messaggi al mercato finanziario. Nessun rialzo oggi, sembra voler dire, come in effetti è accaduto, perché giovedì scorso il tasso di riferimento d'area euro è rimasto fermo al 2,50%. Ma attenzione, perché sta salendo il prodotto lordo, ma anche il costo della vita che, se rimarrà stabile sopra il 2%, indurrà la banca ad alzare ancora il livello dei tassi ufficiali (forse già di mezzo punto a giugno, più probabile un ritocco dello 0,25%). Anche in questo caso, si potrebbe ipotizzare, nessun aumento, se l'economia dovesse perdere l'attuale spinta.
Tra le righe, anche se l'approccio è diverso, un simile obiettivo: l'aumento dei tassi, quale politica monetaria di metà e fine 2006. Solo lambita, ma presente, in forma indiretta, la problematica relativa al prezzo degli immobili che, al momento, sembra preoccupare maggiormente la Federal Reserve, il cui presidente, diplomaticamente, ha lasciato intendere che fu la prima causa dell’inizio della fase rialzista americana, che prese l'avvio a fine giugno 2004. E che, diplomaticamente, potrebbe rappresentare la vera ragione che costringerà la banca americana a mantenerli alti, anche se la crescita dell’economia dovesse subire un rallentamento, obbligando la collega europea ad attuare analoga politica.
Che fare con i propri risparmi? L'investitore prudente, che si rivolge al mercato obbligazionario, per gestire il patrimonio, si trova in difficoltà, quando i rendimenti di mercato aumentano. Stranamente, molti gioiscono, nel sentire che le banche centrali aumentano i tassi, senza pensare a due fondamentali effetti.
Il primo riguarda chi ha titoli a cedola fissa in portafoglio, che vede le loro quotazioni scendere e, di conseguenza, il valore del proprio capitale diminuire via via. Il secondo coinvolge chi acquista titoli in questa fase: se sono a cedola fissa, s'assume i rischi ricordati poc’anzi, mentre se sono a cedola variabile, il rendimento netto che incamera è, al momento, inferiore, o, nel migliore dei casi, uguale alla dinamica inflazionistica. Il risultato che s'ottiene è che, a livello nominale, il valore del patrimonio sale, ma, come potere d'acquisto, diminuisce, perché il costo della vita è aumentato in misura superiore.
Per difendersi in questa fase non restano che due opzioni: l'acquisto di strumenti a cedola variabile e di titoli a cedola fissa con scadenza massima 18 mesi, le cui quotazioni non risentiranno che marginalmente del futuro aumento dei tassi d'interesse.
Sarà sempre così? No, perché, a fronte di ulteriori rialzi dei tassi, lo spazio per il loro incremento diverrà sempre minore e, forse già entro fine anno in corso, potrebbe riaprirsi la corsa alle obbligazioni a cedola fissa con durata medio lunga, quando il rendimento del titolo tedesco decennale, ora al 4% lordo, dovesse superare la quota del 4,25%.
corriere
 
Per i bond prospettive poco rosee


Antonio Cesarano*

Il secondo trimestre del 2006 segnala la possibilità che la favorevole fase di crescita negli Usa continui. Anche in Europa gli indici anticipatori continuano a dare indicazioni in tal senso. Negli Usa la Fed ha preannunciato la possibilità di una pausa nel ciclo di rialzo dopo maggio o giugno. Secondo quanto atteso dalla stessa Fed, nella seconda parte dell’anno vi potrebbe essere un rallentamento dell’economia. I sintomi li avremo però probabilmente non prima di giugno/luglio. Occorrerà poi attendere settembre per sciogliere i dubbi sull’eventuale prosecuzione del ciclo di rialzi. In questo caso un ruolo chiave è svolto dal petrolio: nei prossimi mesi potrebbe stabilizzarsi a mano a mano che gli operatori familiarizzeranno con la questione del nucleare iraniano. Nei fatti per ora la disputa si potrebbe risolvere nell’applicazione di sanzioni. Tra agosto e settembre però vi potrebbe essere un’accelerazione del greggio, in attesa della stagione degli uragani. Se i prezzi si spingessero verso i famigerati 100$/barile, i timori per gli effetti sulla crescita potrebbero prevalere su quelli legati all’inflazione, il che potrebbe contenere notevolmente gli ulteriori eventuali rialzi dei tassi della Fed. Se questo è lo scenario, come posizionarsi in chiave di scelte di portafoglio? In attesa di un rallentamento dell’economia Usa e degli effetti penalizzanti che l’ulteriore recupero atteso dell’euro potrebbe esercitare sulla crescita dell’area, mettiamo in conto che nel mese di maggio e giugno vi saranno indicazioni positive dall’economia mondiale e timore per l’inflazione, un contesto che quindi ancora non aiuterà i bond. Il relativo aumento di peso in portafoglio, confinato per ora ad un periodo di tempo pari al terzo trimestre, risulterebbe più prudente nel mese di luglio, semmai partendo dalle scadenze a breve/medio termine e sfruttando in questo modo una pendenza ancora molto contenuta della curva dei tassi a scadenza. Nell’ambito del portafoglio azionario, in previsione prima di una fase di stabilizzazione e poi di recupero del greggio tra il terzo ed il quarto trimestre del 2006, potrebbe essere opportuno iniziare a ridimensionare il peso degli energetici (senza abbandonarli del tutto) per poi progressivamente aumentarli a metà del terzo trimestre.
*Responsabile servizio Research and Strategy MPS Finance A&F
 
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