Inizio legislatura al rallentatore: varate solo 8 leggi

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    Prevale ancora un certo ottimismo sulle principali borse mondiali spinte dalle aspettative sui tassi di interesse, con gli operatori che scontano sempre di più una pausa nel rialzo dei tassi per quest’anno, dopo la pubblicazione dei verbali degli ultimi meeting di Fed e Bce. Come da attese, dalle minute Fed è emersa cautela su eventuali rialzi futuri dei tassi, anche se non c’è stata alcuna indicazione di eventuali tagli nel breve termine. Anche dai verbali Bce è emerso che i tassi siano già sufficientemente restrittivi da riportare l’inflazione verso l’obiettivo. Lato materie prime, forte volatilità sul petrolio in seguito al rinvio della riunione dell’Opec+ dal 26 al 30 novembre. Per continuare a leggere visita il link

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ceck78

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Decreti legge, ma non solo. Il terreno del percorso a ostacoli che attende il Parlamento in queste settimane, è seminato da almeno una decina di altre leggi (da fare) attese alla prova. A partire da quelle su cui il Governo è impegnato in prima battuta: il comitato per le riforme costituzionali e l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti che non a caso tra la fine di questa e l'inizio della prossima settimana sono (teoricamente) già in agenda a Montecitorio.

Per non dire della legge Comunitaria, sempre all'esame di Montecitorio, che dovrà essere approvata rapidamente in via definitiva, pena il rischio concreto di incappare nelle severe e pesanti sanzioni di Bruxelles. Senza scordare altri provvedimenti segnati in rosso nelle agende parlamentari, dallo stop all'omofobia fino alla nuova legge sulla diffamazione a mezzo stampa.

Tra fine luglio e i primi di agosto, insomma, l'atmosfera politica in Parlamento è destinata a surriscaldarsi. E ad accrescere il misero bottino di leggi incassate dall'avvio, a metà marzo, della legislatura. Sono state infatti appena otto, finora, le leggi portate a compimento, e per metà si tratta della conversione di decreti legge. Tutto questo dopo 128 giorni dall'insediamento delle Camere, ma dopo 85 giorni dalla nomina del Governo guidato da Enrico Letta. Un bottino non esattamente da primato, a dimostrazione delle complicazioni di questi mesi che hanno portato alla formazione del Governo a un mese e mezzo di distanza dalla nascita delle Camere e dopo ben 75 giorni dal voto di febbraio per le politiche.

Una situazione complessiva che naturalmente s'è riflessa sull'attività del Governo, ora alle prese tra l'altro con i rebus dell'Iva e dell'Imu sulla prima casa, per ora solo rinviati in attesa di una soluzione chissà se davvero organica dalla fine di agosto in poi, in vista della legge di stabilità e della manovra per il 2014.

La legge costituzionale che prevede la nascita del comitato parlamentare per le riforme istituzionali, già approvata da palazzo Madama, arriverà in aula alla Camera a fine luglio, per poi tornare alla seconda lettura del Senato. Ma i tempi per le riforme, se i tempi politici ci saranno, si annunciano lunghissimi, ancora almeno 14 mesi. Strada in salita anche per l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, su cui palazzo Chigi s'è pubblicamente speso più volte: il Ddl è fermo in commissione alla Camera e arriverà in aula a fine mese. Poi toccherà al Senato. Che magari vorrà dire la sua. Come dire che la legge, sempre che vengano rispettati in pieno tutti gli impegni, non arriverà prima dell'inverno. Se mai ce la farà.


I NUMERI

8 Leggi
I provvedimenti approvati da inizio legislatura (di cui 4 conversione di Dl)

128 Giorni
È il periodo trascorso dall'insediamento del Parlamento (sono 85 i giorni dalla nomina del Governo)

15 Consigli dei ministri
Le riunioni dell'esecutivo dal suo insediamento

10 Decreti legge
I testi "urgenti" approvati dalConsiglio dei ministri (in totale 24 provvedimenti)

Inizio legislatura al rallentatore: varate solo 8 leggi - Il Sole 24 ORE
 
Ma basta
Questo è il miglior governo della storia e il problema è parma con un sindaco che non azzera il debito in un anno, dimissioni subito a parma e commissariamento con sindaco pdl subito
 
Decreti legge, ma non solo. Il terreno del percorso a ostacoli che attende il Parlamento in queste settimane, è seminato da almeno una decina di altre leggi (da fare) attese alla prova. A partire da quelle su cui il Governo è impegnato in prima battuta: il comitato per le riforme costituzionali e l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti che non a caso tra la fine di questa e l'inizio della prossima settimana sono (teoricamente) già in agenda a Montecitorio.

Per non dire della legge Comunitaria, sempre all'esame di Montecitorio, che dovrà essere approvata rapidamente in via definitiva, pena il rischio concreto di incappare nelle severe e pesanti sanzioni di Bruxelles. Senza scordare altri provvedimenti segnati in rosso nelle agende parlamentari, dallo stop all'omofobia fino alla nuova legge sulla diffamazione a mezzo stampa.

Tra fine luglio e i primi di agosto, insomma, l'atmosfera politica in Parlamento è destinata a surriscaldarsi. E ad accrescere il misero bottino di leggi incassate dall'avvio, a metà marzo, della legislatura. Sono state infatti appena otto, finora, le leggi portate a compimento, e per metà si tratta della conversione di decreti legge. Tutto questo dopo 128 giorni dall'insediamento delle Camere, ma dopo 85 giorni dalla nomina del Governo guidato da Enrico Letta. Un bottino non esattamente da primato, a dimostrazione delle complicazioni di questi mesi che hanno portato alla formazione del Governo a un mese e mezzo di distanza dalla nascita delle Camere e dopo ben 75 giorni dal voto di febbraio per le politiche.

Una situazione complessiva che naturalmente s'è riflessa sull'attività del Governo, ora alle prese tra l'altro con i rebus dell'Iva e dell'Imu sulla prima casa, per ora solo rinviati in attesa di una soluzione chissà se davvero organica dalla fine di agosto in poi, in vista della legge di stabilità e della manovra per il 2014.

La legge costituzionale che prevede la nascita del comitato parlamentare per le riforme istituzionali, già approvata da palazzo Madama, arriverà in aula alla Camera a fine luglio, per poi tornare alla seconda lettura del Senato. Ma i tempi per le riforme, se i tempi politici ci saranno, si annunciano lunghissimi, ancora almeno 14 mesi. Strada in salita anche per l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, su cui palazzo Chigi s'è pubblicamente speso più volte: il Ddl è fermo in commissione alla Camera e arriverà in aula a fine mese. Poi toccherà al Senato. Che magari vorrà dire la sua. Come dire che la legge, sempre che vengano rispettati in pieno tutti gli impegni, non arriverà prima dell'inverno. Se mai ce la farà.


I NUMERI

8 Leggi
I provvedimenti approvati da inizio legislatura (di cui 4 conversione di Dl)

128 Giorni
È il periodo trascorso dall'insediamento del Parlamento (sono 85 i giorni dalla nomina del Governo)

15 Consigli dei ministri
Le riunioni dell'esecutivo dal suo insediamento

10 Decreti legge
I testi "urgenti" approvati dalConsiglio dei ministri (in totale 24 provvedimenti)

Inizio legislatura al rallentatore: varate solo 8 leggi - Il Sole 24 ORE

sempre troppe

ma comuqnue questo è l'unico motivo di speranza che offra attualemnte l'italia

in un paese in cui la parola d'ordine di tutti è "facimmu chiù casin.o assaie", solo il fatto che un governo rallenti la produzione di scemen.ze è un enorme passo avanti
 
sempre troppe

ma comuqnue questo è l'unico motivo di speranza che offra attualemnte l'italia

in un paese in cui la parola d'ordine di tutti è "facimmu chiù casin.o assaie", solo il fatto che un governo rallenti la produzione di scemen.ze è un enorme passo avanti

una teoria decisamente affascinante la tua :D
 
Decreti legge, ma non solo. Il terreno del percorso a ostacoli che attende il Parlamento in queste settimane, è seminato da almeno una decina di altre leggi (da fare) attese alla prova. A partire da quelle su cui il Governo è impegnato in prima battuta: il comitato per le riforme costituzionali e l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti che non a caso tra la fine di questa e l'inizio della prossima settimana sono (teoricamente) già in agenda a Montecitorio.

Per non dire della legge Comunitaria, sempre all'esame di Montecitorio, che dovrà essere approvata rapidamente in via definitiva, pena il rischio concreto di incappare nelle severe e pesanti sanzioni di Bruxelles. Senza scordare altri provvedimenti segnati in rosso nelle agende parlamentari, dallo stop all'omofobia fino alla nuova legge sulla diffamazione a mezzo stampa.

Tra fine luglio e i primi di agosto, insomma, l'atmosfera politica in Parlamento è destinata a surriscaldarsi. E ad accrescere il misero bottino di leggi incassate dall'avvio, a metà marzo, della legislatura. Sono state infatti appena otto, finora, le leggi portate a compimento, e per metà si tratta della conversione di decreti legge. Tutto questo dopo 128 giorni dall'insediamento delle Camere, ma dopo 85 giorni dalla nomina del Governo guidato da Enrico Letta. Un bottino non esattamente da primato, a dimostrazione delle complicazioni di questi mesi che hanno portato alla formazione del Governo a un mese e mezzo di distanza dalla nascita delle Camere e dopo ben 75 giorni dal voto di febbraio per le politiche.

Una situazione complessiva che naturalmente s'è riflessa sull'attività del Governo, ora alle prese tra l'altro con i rebus dell'Iva e dell'Imu sulla prima casa, per ora solo rinviati in attesa di una soluzione chissà se davvero organica dalla fine di agosto in poi, in vista della legge di stabilità e della manovra per il 2014.

La legge costituzionale che prevede la nascita del comitato parlamentare per le riforme istituzionali, già approvata da palazzo Madama, arriverà in aula alla Camera a fine luglio, per poi tornare alla seconda lettura del Senato. Ma i tempi per le riforme, se i tempi politici ci saranno, si annunciano lunghissimi, ancora almeno 14 mesi. Strada in salita anche per l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, su cui palazzo Chigi s'è pubblicamente speso più volte: il Ddl è fermo in commissione alla Camera e arriverà in aula a fine mese. Poi toccherà al Senato. Che magari vorrà dire la sua. Come dire che la legge, sempre che vengano rispettati in pieno tutti gli impegni, non arriverà prima dell'inverno. Se mai ce la farà.


I NUMERI

8 Leggi
I provvedimenti approvati da inizio legislatura (di cui 4 conversione di Dl)

128 Giorni
È il periodo trascorso dall'insediamento del Parlamento (sono 85 i giorni dalla nomina del Governo)

15 Consigli dei ministri
Le riunioni dell'esecutivo dal suo insediamento

10 Decreti legge
I testi "urgenti" approvati dalConsiglio dei ministri (in totale 24 provvedimenti)

Inizio legislatura al rallentatore: varate solo 8 leggi - Il Sole 24 ORE

si si...
ce li vedo tutti accalorati in parlamento fra luglio ed agosto i topi ed i ragni rimasti a badare il parlamento chiuso sprangato...:asd::asd:

ci sono le ferieeeeeeeeee :clap::clap::clap:
 
una teoria decisamente affascinante la tua :D

in ogni caso non ce la faremo

nel 2010 ormai ce l'avevamo fatta, e allora partì l'operazione fini-monti, il cui fine era l'abbattimento del pil e l'esplosione del debito

se, ipotesi remotissima, anche questa volta riuscissimo a riagguantare per i capelli una posizione di possibile equilibrio, partirà un secondo e ancor più deciso attacco
 
sempre troppe

ma comuqnue questo è l'unico motivo di speranza che offra attualemnte l'italia

in un paese in cui la parola d'ordine di tutti è "facimmu chiù casin.o assaie", solo il fatto che un governo rallenti la produzione di scemen.ze è un enorme passo avanti

La traduzione è manteniamo lo status quo che c'è da conservare l' orto a scapito altrui.

Ovviamente un altro motivo di speranza potrebbe essere quello di aumentare le riforme utili, non tanto in termini quantitativi ma qualitativi appunto... ipotesi che hai saltato a piè pari.
 
8 leggi del capzo.
Era meglio non facevano nemmeno queste. E tu ne volevi di più?
 
.................................Ovviamente un altro motivo di speranza potrebbe essere quello di aumentare le riforme utili, ................................

quello lo dò per scontato, salva la constatazione che da questa ue e da questa maggioranza in italia e nell'ambito della nostra costituzione la più bella del mondo, riforme utili non è possibile che vengano concepite
 
I grillini ne hanno prodotte di meno, questo è il vero scandalo.
 
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