Innamorarsi del jazz vol. 3

Se andiamo sulla fusion ...... un Billy Cobham e George Duke d'annata ..... :bow: :bow: :bow:

 
Gil Evans - Time Of The Barracudas [HD]

 
Song to John Live at Montreux Festival, 1994

Al Di Meola (guitar) Jean-Luc Ponty (violin) Stanley Clarke (bass) Monty Alexander (piano)

Monty Alexander riesce a non far rimpiangere Chick Corea, co-autore con Stanley Clarke nella versione originale (Album: Journey to Love anno:1975)


 
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che musicista jean luc ponty....da 50 anni nelle migliori formazioni; qui con i mothers of invention di zappa in un strepitoso assolo....gran pezzo !!!!


 
che musicista jean luc ponty....da 50 anni nelle migliori formazioni; qui con i mothers of invention di zappa in un strepitoso assolo....gran pezzo !!!!

Fantastico sia il brano sia l'assolo. E com'era giovane, 31 anni. E poi con quel genio di Zappa che ha lanciato tanti di quei talenti. Qui alle tastiere c'era un certo George Duke .....
Ho visto diverse versioni live di Song to John, con la presenza sua e di Stanley Clarke, non tutte con le tastiere. Riesce a far dimenticare l'assenza delle tastiere tanto risulta trascinante.

Qui in un brano molto particolare degli anni 80, con la base di sintetizzatori, diventata celebre per il video, un accostamento musica immagini assolutamente geniale

 
diavolo di un john Scofield...anche lui sulla cresta da quasi 50 anni !!!


 
diavolo di un john Scofield...anche lui sulla cresta da quasi 50 anni !!!

E se a John Scofield ci aggiungiamo George Duke, Billy Cobham, Alphonso Johnson nel pieno della forma ........ (1976 Montreux Jazz Festival)



00:00 panhandler
04:16 juicy
12:25 red baron
20:20 almustafa the beloved
29:26 ivory tattoo
35:00 some day
44:56 hip pockets
53:00 billy drum solo
1:01:00 sweet wine
1:09:10 stratus
1:14:16 that's what she said
 
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SUONI DALL’ORIENTE
Aziza Mustafa Zadeh, una pianista azera che mescola Jazz e atmosfere orientali

Qualcuno la chiama “la principessa del jazz”. E’ certo però che Aziza M. Zadeh, pianista azera,
suona con una tecnica stupefacente, ha una voce tra le più “incredibili” per estensione, intonazione e tecnica.
Nei suoi dischi troviamo musicisti del calibro di Al di Meola, Toots Thielemans, Stanley Clarke, Bill Evans (sax),
John Patitucci. Philip Catherine. E in più compone ottima musica.



Figlia d’arte, a soli 17 anni vince (e non in patria, ma nel temibile terreno americano) il premio Monk, e stupisce
il mondo con uno stile assolutamente originale e inconfondibile.
La sua musica viene descritta come “mugham”, secondo alcuni derivazione in chiave moderna del maqam, e viaggia,
in un miracoloso e sottile equilibrio, nel regno della contaminazione stilistica tra il jazz di Chick Corea e la musica
tradizionale della sua terra, l’Azerbaijan.

 
E se a John Scofield ci aggiungiamo George Duke, Billy Cobham, Alphonso Johnson nel pieno della forma ........ (1976 Montreux Jazz Festival)



00:00 panhandler
04:16 juicy
12:25 red baron
20:20 almustafa the beloved
29:26 ivory tattoo
35:00 some day
44:56 hip pockets
53:00 billy drum solo
1:01:00 sweet wine
1:09:10 stratus
1:14:16 that's what she said


quando anni fa dovetti riscrivermi e cambiare nickname dopo l'ennesima ban.n@tura in A.P. (:angry:) mi venne in mente proprio questa canzone......solo che andai a memoria e non controllai bene il titolo del pezzo: ne venne fuori Phanander al posto di Panhandler :(
 
quando anni fa dovetti riscrivermi e cambiare nickname dopo l'ennesima ban.n@tura in A.P. (:angry:) mi venne in mente proprio questa canzone......solo che andai a memoria e non controllai bene il titolo del pezzo: ne venne fuori Phanander al posto di Panhandler :(

Perché non hai chiesto la modifica del nick ?
Certo che gli anni dal 1965 al 1980 circa sono stati una esplosione di generi e di talenti in ogni campo musicale, una fila interminabile di artisti che hanno fatto la storia dei rispettivi generi di appartenenza, a cui faccio ancora fatica a credere, visto il poco che è seguito dopo, a parte poche lodevoli eccezioni (penso a Pat Metheny, per esempio, per quanto la sua carriera sia iniziata verso la fine degli anni 70).
E molto di quanto c'è stato negli anni 80 è stata la coda di musicisti che erano nati e già decollati in quegli anni

Questo concerto di cui non conoscevo l'esistenza mi ha fatto ricordare alcuni di questi brani che ascoltavo già allora, quando sono usciti, juicy, almustafa the beloved, sweet wine e ovviamente stratus
Cobham l'avevo visto in concerto a milano in quegli anni, non ricordo però né l'anno preciso né la formazione, ma non ricordo ci fosse George Duke. Ricordo bene che non fece bis, suonò solo il minimo sindacale
Devo avere chissà dove la cassetta che avevo registrato
 
una delle mie interpretazioni preferite di stratus è quella di jeff beck.........vero cultore di questo pezzo lo ha riproposto per anni nei suoi concerti !!!
forse troppo rock per un treddo sul jazz, ma merita per le linee essenziali e pulite oltre alla grande tecnica

 
una delle mie interpretazioni preferite di stratus è quella di jeff beck.........vero cultore di questo pezzo lo ha riproposto per anni nei suoi concerti !!!
forse troppo rock per un treddo sul jazz, ma merita per le linee essenziali e pulite oltre alla grande tecnica


La bassista è un talento, Tal Wilkenfeld, qui in un suo solo, in un brano poco rock più da fusion. Beck è eclettico, viene dal rock ma si è sperimentato anche in altri generi.



Qui il brano completo, magico, "Cause We've Ended As Lovers", stesso live

 
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Edgard Varése

questo è un compositore che ha impressionato tantissimo il grande frank zappa..........io semplicemente sono ignorante e non lo capisco, voi?

 
questo è un compositore che ha impressionato tantissimo il grande frank zappa..........io semplicemente sono ignorante e non lo capisco, voi?


È musica contemporanea. Non la capisco neanch'io, in questo ambito non saprei distinguere tra un genio e un incapace, ma non vuol dire niente.

https://it.wikipedia.org/wiki/Edgard_Varèse

Quando vedi che era apprezzato non solo da Zappa, un autentico genio, ma da compositori del calibro di Strauss e Debussy, il non capirlo e non apprezzarlo (ripeto, parlo anche per me) non toglie niente al valore delle sue composizioni. Certo, non è il mio genere
 
Tornando al jazz e a tutto ciò a cui si può accostare, ecco un giovane fenomeno in una cover di una leggenda del basso elettrico

 
È musica contemporanea. Non la capisco neanch'io, in questo ambito non saprei distinguere tra un genio e un incapace, ma non vuol dire niente.

https://it.wikipedia.org/wiki/Edgard_Varèse

Quando vedi che era apprezzato non solo da Zappa, un autentico genio, ma da compositori del calibro di Strauss e Debussy, il non capirlo e non apprezzarlo (ripeto, parlo anche per me) non toglie niente al valore delle sue composizioni. Certo, non è il mio genere

a me sembrano piu' che altro suoni messi giu' "a organo riproduttivo di miglior amico dell'uomo a quattro zampe"........ma parlo da ignorante !!
:rolleyes:
 
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