Innovativa propulsione per spingere nanosatelliti

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frankyone

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Illustrazione artistica di un nanosatellite da 5kg con un CAT (CubeSat Ambipolar Thruster), mentre si spinge via dalla Terra. Credit: Kickstarter

Uno dei settori che stanno crescendo più velocemente nell'industria spaziale è quello dei nanosatelliti, o CubeSats. Si tratta di satelliti piccoli, di pochi kg di massa che possono essere velocemente lanciati in gruppo intorno alla Terra, in orbite di breve durata, per fare rapidamente ricerche e poi finire nell'atmosfera terrestre senza fare danni. Il problema per il loro impiego più vasto oltre l'orbita terrestre è sempre stato il sistema di propulsione. Se è vero che il loro forte sta nel peso ridotto e la semplicità, aggiungere un sistema di propulsione aumenterebbe radicalmente entrambe le cose, e non converrebbero più. Ma c'è un team di scienziati che sta lavorando ad un nuovo piano per espandere la loro utilità con alcune nuove radicali idee. Benjamin Longmier e James Cutler, dell'Università di Michigan, hanno intenzione di costruire dei cubesat con all'interno integrati dei piccoli propulsori al plasma, che potrebbero spingere questi satelliti fino allo spazio profondo e persino fuori dal Sistema Solare.

Il termine tecnico del loro sistema è CubeSat Ambipolar Thurster (CAT), ed è pensato come un nuovo sistema di propulsione che potrebbe aprire nuove porte per l'esplorazione planetaria. Questo sistema non esiste ancora già tutto montato ma in vari pezzi e sulla carta. Tuttavia, Longmeir e Cutler dicono di essere in grado di montarlo e renderlo operativo in pochi mesi, con appena un altro po' di finanziamenti. Il propulsore CAT spingerà un satellite da 5kg ben oltre l'orbita terrestre, ad un costo 1/1000 di quello attualmente di media per i lanci di missioni nello spazio profondo.

Così hanno lanciato una campagna da 200.000 dollari, su Kickstarter, per aiutarli a promuovere questo progetto. La loro idea potrebbe permettere anche di lanciare molte altre missioni attualmente fuori dalla portata dei budget. Si potrebbero lanciare nanosatelliti per cercare segni di vita nei pennacchi dei geyser di Encelado, o per studiare in dettaglio piccoli asteroidi, o volare in formazione nella magnetosfera terrestre per imparare come interagisce la nostra coperta magnetica alle nubi di particelle che il Sole spedisce dalla nostra parte con il vento solare e le occasionali espulsioni di massa coronale e brillamenti vari. Potremmo anche studiare in dettaglio come si forma l'aurora, ma anche lanciare missioni in prossimità del Sole o fuori dal Sistema Solare.

Secondo il progetto di Kickstarter, un satellite potrebbe essere pronto al lancio già in appena 18 mesi!

"I processi tradizionali per ottenere simili finanziamenti prevedono moltissimi dati, un grande fondo governativo e un grande numero di passi da intraprendere prima, e porte da passare" spiega Longmier ad una dichiarazione stampa presso l'Università di Michigan. "Ci piacerebbe accorciare velocemente i tempi ed iniziare a stabilire una data di lancio tra già 18 mesi. Questo ci permetterebbe di fare le cose molto più velocemente rispetto a come si potrebbe fare con i fondi tradizionali."



I cubesat sarebbero grandi appena come una tastiera standard per pc, ed il propulsore, primo del suo genere, spingerebbe plasma super-riscaldato attraverso un campo magnetico per spingere il satellite. Il duo spiega che con questa tecnologia, sarà possibile esplorare altri pianeti in maniera molto più veloce e molto meno costosa.

Simili sistemi di propulsione a base di plasma sono già stati usati su navicelle molto più grandi, come Deep Space e Dawn, ma pesano svariate decine di kg e occupano molto spazio. Longmier e Cutler lavorano per miniaturizzare e semplificare molto questi sistemi per poterli usare anche in cubesat di piccole dimensioni. A questo servirà il kikstarter, che sta, per adesso, raccogliendo un enorme successo.

University of Michigan News Service | Kickstarting tiny satellites into interplanetary space

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