Intermediari Forex ESTERI e Fisco Italiano

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

nait

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vi prego di usare questo thread ESCLUSIVAMENTE per messaggi riguardanti
il rapporto tra fiscalità italiana e i banche/broker ESTERI che offrono il servizio forex.

per i rapporti con banche/broker italiani usate l'apposito thread
Intermediari Forex ITALIANI e Fisco Italiano

LE INFORMAZIONI E LE PROCEDURE DESCRITTE DEVONO ESSERE SEMPRE ACCURATAMENTE VERIFICATE CON IL PROPRIO COMMERCIALISTA!!!

thread precedenti in ordine temporale (chiusi)
1 - Forex Brokers e Fisco italiano - Forum di Finanzaonline.com
2 - Forex Brokers e Fisco italiano - 2 - WAS [Il fisco ha deciso, il forex è tassabile]
3 - Forex Brokers e Fisco italiano - 3 -

Per informazioni di carattere generico sui broker usate l'apposito thread
Forex Brokers - info e commenti - 2

grazie OK!
 
Ultima modifica:
Aggiornamento al 05/02/2014:
Con la pubblicazione del modello Unico 2014 i moduli RW e RM sono stati oggetto di consistenti rivisitazioni. Per tale motivo, le indicazioni di seguito riportate non sono più da considerarsi totalmente applicabili. Si invita a farne uso solo previo confronto con la normativa aggiornata.


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Senza voler autorizzare la pigrizia di chi non ha la decenza di attingere (peraltro nel proprio interesse) a GIUSTE FONTI, richiamo per l'ennesima volta alcuni elementi della normativa in termini di fiscalità e redditi finanziari con intermediario estero. Spero siano utili ed evitino il proliferare di opinioni arbitrarie e fondate sul nulla.


(informazioni aggiornate al 20/02/2013)​

Tipologia di imposizione fiscale: da sapere

Il forex è equiparato a strumento derivato dal 06/07/2010, e in quanto tale esposto a tassazione. A partire dal 19/07/2010 le minusvalenze generate dalla negoziazione di valute sono deducibili al pari di quelle di analoghi strumenti finanziari.

I dividendi esteri potrebbero essere esposti a doppia tassazione: imposizione locale (es. negli USA è del 15%) e il cosiddetto "netto di frontiera", da pagare in Italia su ciò che rimane.

Dividendi e cedole (redditi di capitale) non sono mai compensabili con eventuali minusvalenze (redditi diversi).


Obbligo di dichiarazione

I quadri da utilizzare sono RW, RT ed RM.

Nel quadro RT vanno riportate le plus/minusvalenze, nel quadro RW le esportazioni/importazioni di denaro e la consistenza dei fondi all'estero al 31/12, e nel quadro RM quanto concerne i dividendi e le eventuali cedole obbligazionarie, oltre a ciò che riguarda la cosiddetta IVAFE (imposta sul valore delle attività finanziarie detenute all'estero).

In dettaglio:

RW: Nel nostro caso interessano le sez. II e III. L'obbligo di utilizzo sussiste solo per i trasferimenti complessivi che superino i 10.000 euro.
  • Il flusso dei movimenti va considerato in valore assoluto. Pertanto, con riferimento a un contribuente che detiene un conto corrente estero sul quale ha effettuato un disinvestimento pari a 6.000 euro e un investimento di 5.000 euro, non c’è esonero e l’ammontare complessivo dei movimenti da dichiarare è pari a 11.000 euro.
  • I movimenti possono riguardare i trasferimenti: dall’estero verso l’Italia; dall’Italia verso l’estero; tra due stati esteri o nell’ambito del medesimo stato estero (trasferimenti "estero su estero").

RT: Vi si riporteranno due importi: la somma di tutti gli incassi nell'anno e la somma di tutti gli esborsi (*). In base alla loro differenza si determinerà la plusvalenza o la minusvalenza.
  • Gli incassi saranno al netto delle commissioni e gli esborsi al lordo delle commissioni; quindi la differenza va operata così: corrispettivo percepito - (costo d'acquisto + commissioni).
  • E' ovvio che gli esborsi da conteggiare siano solo quelli inerenti alle posizioni mobilitate (vi possono essere stati altri esborsi per l'acquisto di titoli che alla fine dell'anno permangono nel portafoglio, e quindi non hanno dato luogo a nessuna plus o minus).
  • Analogamente, se l'esborso per l'acquisto di uno strumento è stato effettuato in anni precedenti e la posizione viene chiusa nell'anno in corso, l'acquisto dev'essere contabilizzato come se fosse stato effettuato nell'attuale periodo d'imposta (come, cioè, se l'operazione risultasse aperta e chiusa nel medesimo anno).
  • Se la valuta di riferimento delle operazioni non è l'euro, bisogna convertire in euro la valuta utilizzata. Ciò andrebbe fatto per OGNI singolo esborso e OGNI singolo incasso, da convertirsi al tasso del giorno in cui ha luogo. Per un numero elevato di operazioni è impensabile farlo, per cui spesso viene adottata la soluzione di convertire in euro solo i totali generali secondo il tasso di cambio annuale, pubblicato in G.U. generalmente intorno a febbraio. NON è un'operazione autorizzata dall'Unico, ma non dovrebbe comunque configurare né elusione né evasione fiscale.
(*) Il modello Unico in realtà impone l'utilizzo del metodo LIFO per la contabilizzazione dei movimenti. Molti statement rilasciati dagli intermediari usano il metodo FIFO, e dovrebbero essere adattati. Esistono appositi fogli di calcolo per farlo, ma il loro uso per un numero elevato di operazioni è cervellotico. In questi casi l'impiego alternativo di una semplice sommatoria (NON previsto esplicitamente dall'Unico) resta la soluzione più praticabile. Il
suo risultato, inoltre, generalmente non si discosta molto da quello ottenuto tramite LIFO.

RM: oltre alle eventuali cedole obbligazionarie, vi vanno riportati i dividendi percepiti tramite intermediario estero e l'IVAFE.
  • I dividendi vanno considerati come "redditi di capitale di fonte estera soggetti ad imposizione sostitutiva", ovvero "utili di fonte estera derivanti da partecipazioni non qualificate". Come già detto, la base imponibile è costituita da quanto resta dopo la tassazione eventualmente operata dall'intermediario estero (la tassazione complessiva, come dicevo, è allora doppia). Lo stato estero da indicare è quello in cui il reddito è stato prodotto, cioè quello in cui la società in questione ha il proprio domicilio fiscale.
  • Per l'IVAFE, occorre indicare nella sez. XV la consistenza del conto al 31/12 e computare l'imposta proporzionatamente alla percentuale e ai giorni di possesso (l'aliquota per 2011 e 2012 è dello 0,1%, poi dello 0,15%). Non trattandosi (generalmente) di conto corrente, non vi è franchigia né minimo di pagamento.


Inoltre...

Dall'Unico PF 2013: "Il contribuente è tenuto a compilare e a conservare un apposito prospetto nel quale indicare, per ognuna delle operazioni eseguite, l’ammontare lordo dei corrispettivi, l’ammontare dei relativi costi e il risultato del calcolo effettuato. Questo prospetto dovrà essere esibito o trasmesso, su richiesta, all’Agenzia delle Entrate" (fasc. 2).

Nei casi di esonero dalla dichiarazione dei redditi o qualora il contribuente abbia utilizzato il mod. 730, il modulo RW e gli eventuali moduli RT e RM devono essere presentati con le modalità e nei termini previsti per la dichiarazione dei redditi unitamente al frontespizio del modello Unico Persone fisiche debitamente compilato (in tal caso i moduli RW, RT e RM costituiscono “quadri aggiuntivi” al modello 730).


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Potrei aver commesso errori o imprecisioni in quanto riporto. Invito chiunque li notasse a farmelo presente, in modo che possa correggere nell'interesse di tutti. L'importante è che ogni eventuale osservazione sia sufficientemente fondata, e non scaturisca dal sentito dire o dal gossip della rete.

In ogni caso, invito tutti a NON basarsi su quanto da me riportato e ad attingere la propria consapevolezza dello stato dei fatti direttamente dalle fonti ufficiali. Il riferimento primario è alle istruzioni del modello Unico, la cui "edizione" 2013 (redditi 2012) è disponibile qui:

Agenzia delle Entrate - Modello e istruzioni Unico 2013
 
Ultima modifica:
una domanda che sorge nella compilazione del quadro rw e': nel forex (cosi' come nei futures) la cifra nozionale che si movimenta non e' quella che effettivamente si muove nella posizione: se compro 100.000 eurusd il broker non mi addebita tale cifra ma mi accantona un margine molto inferiore e poi mi accredita o addebita solamente i profitti o le perdite giorno per giorno fino alla chiusura dell' operazione.
nel quadro riportante la movimentazione "estero su estero" del rw va' quindi indicato:
- il controvalore nozionale (100.000 + 100.000 a chiusura ), che pero' non e' quello realmente contabilizzato,cioe' addebitato e poi accreditato , oppure
- il solo gudagno/perdita giornaliero dell' operazione , oppure
- il solo guadagno/perdita complessivo finale dell' operazione,oppure
- altro? o un mix di quanto sopra ?
( p. es. le banche itagliane sui future riportano solo il guadagno/perdita giornaliero, non il ctv. nozionale dei future)
?????
per la risposta non andrei a logica , praticamente inesistente in campo fiscale itagliota, ma in base a conoscenze in materia ed esperienze concrete , anche perche' compilare in maniera errata il campo "estero su estero" comporta sanzioni allucinanti ....
 
Ultima modifica:
Salve a tutti. Grazie per aver razionalizzato queste discussioni.

Io invece ho un altra domanda. Nel caso in cui un broker dovesse darci delle promozioni sul deposito, in quel caso il bonus come va considerato ? Un guadagno a prescindere ? Grazie.
 
una domanda che sorge nella compilazione del quadro rw e': nel forex (cosi' come nei futures) la cifra nozionale che si movimenta non e' quella che effettivamente si muove nella posizione: se compro 100.000 eurusd il broker non mi addebita tale cifra ma mi accantona un margine molto inferiore e poi mi accredita o addebita solamente i profitti o le perdite giorno per giorno fino alla chiusura dell' operazione.
nel quadro riportante la movimentazione "estero su estero" del rw va' quindi indicato:
- il controvalore nozionale (100.000 + 100.000 a chiusura ), che pero' non e' quello realmente contabilizzato,cioe' addebitato e poi accreditato , oppure
- il solo gudagno/perdita giornaliero dell' operazione , oppure
- il solo guadagno/perdita complessivo finale dell' operazione,oppure
- altro? o un mix di quanto sopra ?
( p. es. le banche itagliane sui future riportano solo il guadagno/perdita giornaliero, non il ctv. nozionale dei future)
?????
per la risposta non andrei a logica , praticamente inesistente in campo fiscale itagliota, ma in base a conoscenze in materia ed esperienze concrete , anche perche' compilare in maniera errata il campo "estero su estero" comporta sanzioni allucinanti ....

La domanda è più che pertinente.

Tempo fa qualcuno azzardò una risposta, esponendo però più l'operato personale che il diretto ed eventuale riscontro normativo che vi soggiacerebbe. Per chi è interessato: http://www.finanzaonline.com/forum/officine-giuridiche-legal-financial-forum/769674-capital-gain-regime-dichiarativo.html#post12552976

Il modello Unico recita:

"I redditi derivanti da contratti derivati e da altri contratti a termine di natura finanziaria sono costituiti dal risultato che si ottiene facendo la
somma algebrica sia dei differenziali, positivi o negativi, che degli altri proventi ed oneri che il contribuente ha percepito o ha sostenuto
in relazione a ciascuno dei rapporti di cui alla citata disposizione dell’art. 67, lett. c-quater), del TUIR" (Unico PF 2011, fascicolo 2, p. 21).
 
La domanda è più che pertinente.

Tempo fa qualcuno azzardò una risposta, esponendo però più l'operato personale che il diretto ed eventuale riscontro normativo che vi soggiacerebbe. Per chi è interessato: http://www.finanzaonline.com/forum/officine-giuridiche-legal-financial-forum/769674-capital-gain-regime-dichiarativo.html#post12552976

Il modello Unico recita:

"I redditi derivanti da contratti derivati e da altri contratti a termine di natura finanziaria sono costituiti dal risultato che si ottiene facendo la
somma algebrica sia dei differenziali, positivi o negativi, che degli altri proventi ed oneri che il contribuente ha percepito o ha sostenuto
in relazione a ciascuno dei rapporti di cui alla citata disposizione dell’art. 67, lett. c-quater), del TUIR" (Unico PF 2011, fascicolo 2, p. 21).

questo mi pare riguardi il reddito (profitto o perdita), ma non cosa vada riportato o meno come movimentazione estero su estero nel rw...in assenza di chiarezza su questo ( la movimentazione) punto vedo rischi di errori involontari di tutti i tipi
 
sempre riguardo alla compilazione del rw mi sembra di ricordare di avere letto qualche tempo fa' che saxo bank - danimarka- offriva ai clienti italiani "premium" un' assistenza tramite commercialista esterno sulla compilazione rw , forse qualche cliente saxo puo' confermare o meno e spiegarci cosa ha fatto il commercialista

http://www.finanzaonline.com/forum/trading-line/1329492-saxo-bank-interactive-brokers.html

"Per il momento Saxo Bank non offre il sostituto di imposta ma solo il regime dichiarativo.

Per la nostra fascia di clienti premium, su loro richiesta e autorizzazione, inviamo ad uno studio commercialista i flussi per la redazione della dichiarazione dei redditi.

Staff Saxo Bank Italia"
 
questo mi pare riguardi il reddito (profitto o perdita), ma non cosa vada riportato o meno come movimentazione estero su estero nel rw...in assenza di chiarezza su questo ( la movimentazione) punto vedo rischi di errori involontari di tutti i tipi

Hai assolutamente ragione. Se qualcun altro sa scovare altre informazioni utili, ci renda partecipi.
 
Hai assolutamente ragione. Se qualcun altro sa scovare altre informazioni utili, ci renda partecipi.

Io sono proprio a digiuno su queste cose :(, però ho trovato questo parere in un sito (di cui non so se poter mettere il link) :

RIEPILOGO

Il decreto legge 167 del 1990 prescrive una serie di adempimenti sia a carico dei contribuenti che detengono attività di natura finanziaria all'estero e/o che trasferiscono denaro fuori dall'Italia (soggetti monitorati) sia a carico degli intermediari che intervengono in dette operazioni (soggetti monitoranti). Gli obblighi imposti ai soggetti monitorati si sostanziano nella presentazione del quadro RW contenuto nel modello di dichiarazione dei redditi e più specificamente nella compilazione delle tre sezioni che compongono lo stesso quadro.

SEZIONE I DEL QUADRO RW (ART. 2 DEL D.L. 167/1990):
la sezione accoglie i trasferimenti effettuati per ragioni diverse dall'investimento all'estero (per sostenere spese mediche, per motivi di studio, per sostenere spese correnti in generale);
chi trasferisce denaro all'estero mediante intermediari non residenti è obbligato alla compilazione del quadro RW;
l’obbligo di dichiarare questo tipo di trasferimenti «non sussiste:

laddove comunque si verifichi l’intervento di un intermediario residente tenuto alle rilevazioni di cui all’art. 1 del D.L. 167 del 1990;
laddove i trasferimenti abbiano riguardato investimenti all’estero o attività estere di natura finanziaria, come si evince anche dalle istruzioni per la compilazione del modulo RW della dichiarazione dei redditi; e ciò perché siffatti trasferimenti rientrano nell’ambito applicativo dell’art. 4, comma 2, e sono quindi oggetto di dichiarazione ai sensi di tale disposizione (in concreto mediante la compilazione della Sezione III del modulo RW della dichiarazione dei redditi);
per i trasferimenti “estero su estero”, dal momento che la previsione normativa fa riferimento ai soli trasferimenti “da e verso l’estero” (come del resto si evince anche dalle istruzioni per la compilazione della Sezione I del modulo RW)»*.
 
per i trasferimenti “estero su estero”, dal momento che la previsione normativa fa riferimento ai soli trasferimenti “da e verso l’estero” (come del resto si evince anche dalle istruzioni per la compilazione della Sezione I del modulo RW)

Le informazioni che riporti sono inesatte o non aggiornate.
L'ho già scritto: l'Unico 2011 prevede l'obbligo di dichiarazione anche per trasferimenti tra due stati esteri.

Faccio poi presente che l'uso della sez. I e delle sez. II/III di RW risponde a obblighi diversi, che possono verificarsi contemporaneamente o meno.
 
Parlo arabo... :D

I movimenti possono riguardare i trasferimenti: dall’estero verso l’Italia; dall’Italia verso l’estero; tra due stati esteri o nell’ambito del medesimo stato estero.
 
Parlo arabo... :D

Ok afferrato :D

Però ho un altro dubbio. Io per depositare e prelevare sui broker che uso (più che altro sono agli inizi e ne ho voluti provare un pò), ho usato un e-wallet che ha sede in Inghilterra (moneybookers). Ora, innanzitutto, per depositare i soldi su questo borsellino elettronico, in realtà ho dovuto fare un bonifico nazionale verso unicredit, dove evidentemente questa società ha un proprio conto. In questo caso, i soldi depositati fanno cumulo ? Oppure essendo passati da un istituto italiano non ce n'è bisogno ?
Inoltre, solo prelevando da Moneybookers, riceverei un bonifico estero. Quindi mi chiedo se i versamenti e i prelievi dentro questo e-wallet (che non è un conto corrente), vanno tutti dichiarati, o soltanto il bonifico estero in uscita che riceverei nel caso volessi prelevare i miei soldi.
 
Ultima modifica:
a proposito dei trasferimenti estero su estero quest'anno con Oanda ho acconsentito allo spostamento in Inghilterra che loro hanno fatto d'ufficio cioè Oanda America verso oanda Londra, va dichiarato qiualcosa?
 
Ok afferrato :D

Però ho un altro dubbio. Io per depositare e prelevare sui broker che uso (più che altro sono agli inizi e ne ho voluti provare un pò), ho usato un e-wallet che ha sede in Inghilterra (moneybookers). Ora, innanzitutto, per depositare i soldi su questo borsellino elettronico, in realtà ho dovuto fare un bonifico nazionale verso unicredit, dove evidentemente questa società ha un proprio conto. In questo caso, i soldi depositati fanno cumulo ? Oppure essendo passati da un istituto italiano non ce n'è bisogno ?
Inoltre, solo prelevando da Moneybookers, riceverei un bonifico estero. Quindi mi chiedo se i versamenti e i prelievi dentro questo e-wallet (che non è un conto corrente), vanno tutti dichiarati, o soltanto il bonifico estero in uscita che riceverei nel caso volessi prelevare i miei soldi.

E' una questione che ho dibattuto con altri, qui sul forum. Il fatto - ancora da dirimere - è se faccia fede la destinazione ultima (le sedi effettive di deposito dei vari brokers) o quella di prima istanza (quella che concretamente riceve il nostro bonifico, come risulta da contabile bancaria... e spesso, come nel caso che citi, è italiana). Nel primo caso, il "cumulo" di cui parli dovrebbe tener conto di tutti i movimenti; diversamente farebbero oggetto di dichiarazione solo i movimenti con esplicita e immediata qualifica estera.

La seduta è aperta, signori... ;)
 
a proposito dei trasferimenti estero su estero quest'anno con Oanda ho acconsentito allo spostamento in Inghilterra che loro hanno fatto d'ufficio cioè Oanda America verso oanda Londra, va dichiarato qiualcosa?

Suppongo di sì, in quanto trasferimento operato da terzi (intermediario non residente) per tuo conto, e - soprattutto - con soldi tuoi.
 
Le informazioni che riporti sono inesatte o non aggiornate.
L'ho già scritto: l'Unico 2011 prevede l'obbligo di dichiarazione anche per trasferimenti tra due stati esteri.

Faccio poi presente che l'uso della sez. I e delle sez. II/III di RW risponde a obblighi diversi, che possono verificarsi contemporaneamente o meno.

la nuova tobin tassa di Monti si applica anche per quesato 2011?
 
E' una questione che ho dibattuto con altri, qui sul forum. Il fatto - ancora da dirimere - è se faccia fede la destinazione ultima (le sedi effettive di deposito dei vari brokers) o quella di prima istanza (quella che concretamente riceve il nostro bonifico, come risulta da contabile bancaria... e spesso, come nel caso che citi, è italiana). Nel primo caso, il "cumulo" di cui parli dovrebbe tener conto di tutti i movimenti; diversamente farebbero oggetto di dichiarazione solo i movimenti con esplicita e immediata qualifica estera.

La seduta è aperta, signori... ;)

Grazie Albnd :). Il guaio è che ho anche chiesto alla loro assistenza. E mi hanno scritto che rispondono solo al governo inglese e che non hanno nessun obbligo nei confronti dello Stato italiano (leggasi fisco penso). Praticamente mi hanno scritto che posso fregarmene perchè tanto non darebbero al fisco italiano i miei movimenti. Quindi da loro certo non avremo risposte da quello che ho capito...........

PS : ed il bello che avevo deciso di usare un e-wallet per semplificare la gestione dei depositi e dei prelievi............:wall:
 
Grazie Albnd :). Il guaio è che ho anche chiesto alla loro assistenza. E mi hanno scritto che rispondono solo al governo inglese e che non hanno nessun obbligo nei confronti dello Stato italiano (leggasi fisco penso). Praticamente mi hanno scritto che posso fregarmene perchè tanto non darebbero al fisco italiano i miei movimenti. Quindi da loro certo non avremo risposte da quello che ho capito...........

Questo era più che ovvio. E d'altra parte non sono loro a dorverti dare delle chiarificazioni: devi cercarle tu in Italia, perché è questione che riguarda la tua fiscalità di residente italiano.
 
Questo era più che ovvio. E d'altra parte non sono loro a dorverti dare delle chiarificazioni: devi cercarle tu in Italia, perché è questione che riguarda la tua fiscalità di residente italiano.

Ma un fiscalista mediamente bravo (quindi non troppo costoso), dovrebbe saper rispondere con certezza come comportarsi con un e-wallet e il quadro rw ? Perchè da quello che leggo sul web (anzi, non leggo) non mi sembra una questione di routine.
 
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