Intermediari Forex ESTERI e Fisco Italiano

No, figurati.. però forse.. se ci sono disclaimer ovunque, forse è perchè molti prendono le parole lette in giro come oro colato, si scottano e poi si lamentano. La mia non era un'osservazione diretta solo a te, ma in generale a chiunque chiede numi sulla compilazione. Già il fatto che si abbiano tanti dubbi, impone l'intervento di un professionista nella stessa. Poi è ovvio che ci si assume il rischio del fai-da-te.
Di trovare qui professionisti che ti vengano a scrivere come si fa la compilazione... è come sperare che un trader professionista di illumini sulle sue tecniche di trading gratuitamente. Che vantaggio avrebbe un professionista serio a spiegarti come si fa la dichiarazione? Andrebbe solo a suo discapito.
My two cents.. :bye:

Bello come dai tutto per scontato...!!!

Io faccio trading di professione, sono anche sul portale C2 (con trades e performance certificati) e non ho bisogno di "alcun trader di professione che mi illumini" come dici tu... OK!

Di perdere tempo e impazzire per imparare come si fa la dichiarazione non me ne frega nulla...
Ho già un professionista che elabora la mia dichiarazione ovviamente... ma poi di che professionisti parli? nel tuo commento precedente hai detto :

"Oppure consulta uno dei tanti siti di commercialisti online, conscio che ogni errore, graverà sempre e comunque su di te" :cool::cool::cool:

quindi mi chiedo: a cosa serve tutto questo?? ci sono tanti bar per chiacchierare...

My 2 cents.... ;)
 
Bello come dai tutto per scontato...!!!

Io faccio trading di professione, sono anche sul portale C2 (con trades e performance certificati) e non ho bisogno di "alcun trader di professione che mi illumini" come dici tu... OK!

Di perdere tempo e impazzire per imparare come si fa la dichiarazione non me ne frega nulla...
Ho già un professionista che elabora la mia dichiarazione ovviamente... ma poi di che professionisti parli? nel tuo commento precedente hai detto :

"Oppure consulta uno dei tanti siti di commercialisti online, conscio che ogni errore, graverà sempre e comunque su di te" :cool::cool::cool:

quindi mi chiedo: a cosa serve tutto questo?? ci sono tanti bar per chiacchierare...

My 2 cents.... ;)

Quello del trader di professione era un esempio..... mi pareva scontato :rolleyes:
Per il resto, scusa.. ma se fai il trader di professione e hai un professionista/commercialista che elabora la tua dichiarazione, che problema hai? Non ho scritto mica io questi messaggi:

Grazie per i contributi ma non c'è ancora una risposta definitiva.
Proviamo con un esempio:

conto trading all'estero

-saldo a inizio anno 10.000 $
-10 trades in azioni da 5000$ di controvalore ciascuno (plusvalenza 500$)
-10 trades in future con controvalore 100.000 $ (plusvalenza 1000$)
- saldo conto a fine anno 11.500$

Cosa metto in RW e quanto pago di IVAFE?

Ok poniamo che sia così, si deve pagare l'IVAFE sul saldo... se così fosse sarebbe veramente spiegata male!! Abbiamo qualche conferma da un commercialista con le idee chiare?
Se fosse come dici tu master, l'unica cosa da pagare sarebbe il bollo per il conto e il quadro RW servirebbe solamente al monitoraggio fiscale (cosa peraltro più corretta che non pretendere un pagamento per aver detenuto un future 2 giorni!!)
qualcuno ha una risposta definitiva??

dai quali si evince tutto il contrario di quello che dici. :rolleyes:
Sei tu quello che ha chiesto informazioni e poi dici "Di perdere tempo e impazzire per imparare come si fa la dichiarazione non me ne frega nulla...".. schiarisciti le idee :mmmm:
Chiudo qui le mie repliche sull'argomento, mi sembra che ci sono troppe contraddizioni e si sente puzza di troll lontano un chilometro... :censored:
 
Per chi volesse parlare seriamente di come vadano dichiarati i redditi forex e su come venga calcolata la base imponibile, pongo alcuni riferimenti, poi magari se volete ne discutiamo insieme. Gradirei molto l'intervento di chi ne capisce abbastanza da commentare in maniera costruttiva gli stessi.

Ovviamente lo scopo non è quello di sostituirci ai professionisti del settore (commercialisti) ai quali consiglio sempre di rivolgersi, in quanto demandiamo a loro l'onere dell'errore e il fastidio della compilazione, ma uno scopo didattico e per mero arricchimento personale.

PRIMA forex inquadrato in:

lettera c-quinquies comma 1 art. 67 TUIR


INTERVIENE:

Risoluzione AdE 102/E del 25/10/2011 (riferimento alla riqualifica del TUF)


QUINDI forex inquadrato in:

lettera c-quater comma 1 art. 67 TUIR


DETERMINAZIONE IMPONIBILE:

TUIR Titolo I capo VIII


Il LIFO quindi sembrerebbe riferito alla cessione a pronti di valute estere prelevate da depositi e conti correnti la base imponibile è pari alla differenza tra il corrispettivo della cessione ed il costo della valuta, rappresentato dal cambio storico calcolato sulla base del criterio "L.I.F.O.", costo che deve essere documentato dal contribuente mentre per i contratti derivati (vedi risoluzione ade 102/E) il forex dovrebbe rientrare in questa casistica I redditi derivanti da contratti derivati e da altri contratti a termine di natura finanziaria sono costituiti dal risultato che si ottiene facendo la somma algebrica sia dei differenziali, positivi o negativi, che degli altri proventi ed oneri che il contribuente ha percepito o ha sostenuto in relazione a ciascuno dei rapporti di cui alla citata disposizione dell'art. 67, lett. c-quater

Chi ha voglia di confrontarsi su questi argomenti? Posto che nessuno (in primisi IO) si assume la responsabilità per quanto scritto e che eventuali errori derivanti dalla lettura di questo confronto sono ascrivibili esclusivamente al lettore
 
Grazie per i contributi ma non c'è ancora una risposta definitiva.
Proviamo con un esempio:

conto trading all'estero

-saldo a inizio anno 10.000 $
-10 trades in azioni da 5000$ di controvalore ciascuno (plusvalenza 500$)
-10 trades in future con controvalore 100.000 $ (plusvalenza 1000$)
- saldo conto a fine anno 11.500$

Cosa metto in RW e quanto pago di IVAFE?

...la mia tel'ho già detta...e posso dirti che io ho fatto cosi'....

saldo € 11.500...calcolo dell'ivafe su 11.500...

ovviamente è solo la mia opinione....e non la bibbia...:DOK!
 
...la mia tel'ho già detta...e posso dirti che io ho fatto cosi'....

saldo € 11.500...calcolo dell'ivafe su 11.500...

ovviamente è solo la mia opinione....e non la bibbia...:DOK!



Ciao anche io ho il conto con IB e ho sempre fatto così (importo al 31 dicembre) , come del resto succede in Italia con il conto che ho con Fineco.

Quest'anno però mi sono rivolto ad uno dei siti Online che hanno elaborato il software per IB e, mi hanno fatto invece un conteggio medio per giorni di detenzione, oltretutto diviso per tipologie di attività , da inserire sul modello Unico con codici diversi fra loro, vale a dire STOCKS, Future, ETF, ETC....

Quindi mi hanno fatto pagare la tassa fissa per il c/c estero di IB , che poi è un conto Trading
Poi L'IVAFE sulle attività finanziarie sulla media per giorni di detenzione di ciascuna attività!
 
Ciao anche io ho il conto con IB e ho sempre fatto così (importo al 31 dicembre) , come del resto succede in Italia con il conto che ho con Fineco.

Quest'anno però mi sono rivolto ad uno dei siti Online che hanno elaborato il software per IB e, mi hanno fatto invece un conteggio medio per giorni di detenzione, oltretutto diviso per tipologie di attività , da inserire sul modello Unico con codici diversi fra loro, vale a dire STOCKS, Future, ETF, ETC....

Quindi mi hanno fatto pagare la tassa fissa per il c/c estero di IB , che poi è un conto Trading
Poi L'IVAFE sulle attività finanziarie sulla media per giorni di detenzione di ciascuna attività!

conosco l'orientamento di quel sito.... ma sono abituato a ragionare con la mia testa...;)....

ovviamente....più è complicata la compilazione di Unico...più sono le opportunità di guadagno per chi offre questo servizio...

....a pensar male si fà peccato ma spesso s'indovina...!!:)
 
Grazie per i contributi ma non c'è ancora una risposta definitiva.
Proviamo con un esempio:

conto trading all'estero

-saldo a inizio anno 10.000 $
-10 trades in azioni da 5000$ di controvalore ciascuno (plusvalenza 500$)
-10 trades in future con controvalore 100.000 $ (plusvalenza 1000$)
- saldo conto a fine anno 11.500$

Cosa metto in RW e quanto pago di IVAFE?

Cito direttamente dal sito dell'AdE:
Il valore dei prodotti finanziari è costituito dal valore di mercato, rilevato al termine di ciascun anno solare nel luogo in cui le stesse sono detenute, anche utilizzando la documentazione dell’intermediario estero di riferimento per le singole attività o dell’impresa di assicurazione estera. Se al 31 dicembre le attività non sono più possedute, si fa riferimento al valore di mercato rilevato al termine del periodo di possesso.

Fonte

Ne ho avuto un'ulteriore conferma nel momento della compilazione dell'unico 2015, fatta con l'applicativo web dell'agenzia delle entrate, il quale non permette di digitare manualmente l'importo dell'ivafe, ma lo calcola automaticamente appunto sul 'valore finale' riportato in colonna 8

Ciao anche io ho il conto con IB e ho sempre fatto così (importo al 31 dicembre) , come del resto succede in Italia con il conto che ho con Fineco.

Quest'anno però mi sono rivolto ad uno dei siti Online che hanno elaborato il software per IB e, mi hanno fatto invece un conteggio medio per giorni di detenzione, oltretutto diviso per tipologie di attività , da inserire sul modello Unico con codici diversi fra loro, vale a dire STOCKS, Future, ETF, ETC....

Quindi mi hanno fatto pagare la tassa fissa per il c/c estero di IB , che poi è un conto Trading
Poi L'IVAFE sulle attività finanziarie sulla media per giorni di detenzione di ciascuna attività!

Praticamente hanno considerato il tuo conto di trading alla stregua dei conti correnti e dei libretti di risparmio (e da questo derivano l'importo fisso di 34,20 € ed il calcolo della giacenza media), considerazione a mio avviso sbagliata (sottolineo a mio sindacabile avviso)
 
[omissis] ... mentre per i contratti derivati (vedi risoluzione ade 102/E) il forex dovrebbe rientrare in questa casistica I redditi derivanti da contratti derivati e da altri contratti a termine di natura finanziaria sono costituiti dal risultato che si ottiene facendo la somma algebrica sia dei differenziali, positivi o negativi, che degli altri proventi ed oneri che il contribuente ha percepito o ha sostenuto in relazione a ciascuno dei rapporti di cui alla citata disposizione dell'art. 67, lett. c-quater ...

Proprio la determinazione dei proventi ed oneri mi lascia dubbioso, nel particolare relativamente alle commissioni di "ricarica" tramite carta di credito ...o meglio la perplessità riguarda la ricostruzione che potrebbe farne l'Agenzia delle Entrate con i dati in suo possesso...mi spiego meglio con un esempio (relativo ad un conto che ho aperto negli ultimi mesi del 2014):

Conto aperto nel 2014. Spesa accredito sul conto di trading 500 € di cui:

- 493 confluiscono sul conto
- 7 commissioni sull'operazione

in colonna 7 del corrispondente rigo RW del modello unico riporterò come valore iniziale quello al primo giorno (prima operazione) quindi 493

L'anno si conclude ed il saldo finale è 1565 (valore che riporterò in colonna 8 e sul quale verrà calcolata l'ivafe)

Minusvalenza dichiarata in RT alla fine dell'anno: 1579

Adesso,

dai dati da me dichiarati si rileva che ho accreditato sul conto:

- l'equivalente del saldo alla fine dell'anno / periodo (ricordo conto aperto nel 2014 quindi non viene riportato nulla dall'anno precedente): 1565
- l'equivalente delle minusvalenze (prima di perderli quei soldi, per forza di cose li ho dovuti prima accreditare sul conto): 1579

quindi un totale di 3144.

'Bene' direte voi, dove sta il problema? Il problema è che all'AdE (che ha i dati relativi ai bonifici esteri, sicuramente, ma anche quelli relativi ai pagamenti con carte di credito) risultano pagamenti per 3260.
...che fine hanno fatto i restanti 116? Non sarà mica (potrebbe pensare qualche funzionario) che il contribuente ha dichiarato un saldo finale inferiore a quello effettivo (per pagare meno ivafe ad esempio)?
Assolutamente no, i restanti 116 semplicemente sono stati spesi come commissioni per gli accrediti sul conto corrente (io ho fatto l'esempio della carta di credito ma lo stesso potrebbe valere per i bonifici bancari esteri effettuati tramite intermediari che trattengono una commissione appunto)

Sorvolando sul valore esiguo degli importi (sono poverello io :D) e concentrandosi sul concetto, cosa ne pensate? Voi inserireste le spese di commissioni tra le minusvalenze per far "quadrare i conti" (a me sembra una forzatura) o trovate corretto il metodo di compilazione che ho riportato sopra?
Terza via: mica esiste una parte del modello unico in cui vengono riportate questi costi (chiudendo perfettamente il cerchio)?

Vi ringrazio se avete letto tutto :bow:
 
Proprio la determinazione dei proventi ed oneri mi lascia dubbioso, nel particolare relativamente alle commissioni di "ricarica" tramite carta di credito ...o meglio la perplessità riguarda la ricostruzione che potrebbe farne l'Agenzia delle Entrate con i dati in suo possesso...mi spiego meglio con un esempio (relativo ad un conto che ho aperto negli ultimi mesi del 2014):

Conto aperto nel 2014. Spesa accredito sul conto di trading 500 € di cui:

- 493 confluiscono sul conto
- 7 commissioni sull'operazione

in colonna 7 del corrispondente rigo RW del modello unico riporterò come valore iniziale quello al primo giorno (prima operazione) quindi 493

L'anno si conclude ed il saldo finale è 1565 (valore che riporterò in colonna 8 e sul quale verrà calcolata l'ivafe)

Minusvalenza dichiarata in RT alla fine dell'anno: 1579

Adesso,

dai dati da me dichiarati si rileva che ho accreditato sul conto:

- l'equivalente del saldo alla fine dell'anno / periodo (ricordo conto aperto nel 2014 quindi non viene riportato nulla dall'anno precedente): 1565
- l'equivalente delle minusvalenze (prima di perderli quei soldi, per forza di cose li ho dovuti prima accreditare sul conto): 1579

quindi un totale di 3144.

'Bene' direte voi, dove sta il problema? Il problema è che all'AdE (che ha i dati relativi ai bonifici esteri, sicuramente, ma anche quelli relativi ai pagamenti con carte di credito) risultano pagamenti per 3260.
...che fine hanno fatto i restanti 116? Non sarà mica (potrebbe pensare qualche funzionario) che il contribuente ha dichiarato un saldo finale inferiore a quello effettivo (per pagare meno ivafe ad esempio)?
Assolutamente no, i restanti 116 semplicemente sono stati spesi come commissioni per gli accrediti sul conto corrente (io ho fatto l'esempio della carta di credito ma lo stesso potrebbe valere per i bonifici bancari esteri effettuati tramite intermediari che trattengono una commissione appunto)

Sorvolando sul valore esiguo degli importi (sono poverello io :D) e concentrandosi sul concetto, cosa ne pensate? Voi inserireste le spese di commissioni tra le minusvalenze per far "quadrare i conti" (a me sembra una forzatura) o trovate corretto il metodo di compilazione che ho riportato sopra?
Terza via: mica esiste una parte del modello unico in cui vengono riportate questi costi (chiudendo perfettamente il cerchio)?

Vi ringrazio se avete letto tutto :bow:

Ciao,

forse sono io che non capisco, ma parli di minusvalenze con saldo finale di 1579... hai fatto altri versamenti durante l'anno? :mmmm:

In ogni caso, devi compilare i campi come da istruzioni del modello UNICO2015, non fare supposizioni. Modulo IVAFE, saldo inizio anno, saldo fine anno. Se superi i 12 euro di imposta devi pagare, altrimenti solo compilare il modulo in quanto l'obbligo di monitoraggio permane.
Modello RT derivante dallo/dagli statement rilasciati dal broker. Se da esso non si evince che hai pagato delle commissioni per il versamento (come credo, perchè nello statement dovrebbe risultare solo quanto accreditato sul conto), queste non dovrai dichiararle. Sarebbe interessante se intervenisse Albnd sull'argomento, in quanto sicuramente ha più esperienza di me. ;)
E' una mia interpretazione, non mi prendo responsabilità per inesattezze e conseguenze derivanti a comportamenti scorretti che dovessero derivarne.
 
Si esatto, effettivamente stato poco chiaro, ho fatto altri versamenti durante l'anno.
Cercavo di mettermi nei panni di un ipotetico agente / funzionario dell'agenzia alle prese con il far quadrare i conti tra dati rilevabili sulle sue banche dati (versamenti da me fatti) e dati da me dichiarati.

Concordo con la tua spiegazione (per me incoraggiante, perché così presenterò la dichiarazione) in quanto, secondo me, le commissioni hanno poco a che fare con la negoziazione di prodotti derivati costituendo piuttosto l'acquisto di prestazioni da fornitori esteri...credo (non sono una cima in materia, anzi...).

Se qualcuno ha idee diverse mi piacerebbe sentirle per un sano confronto (senza preoccupazioni, per quanto mi riguarda non ho intenzione di denunciare nessuno per le sue idee/convinzioni/consigli che anzi sono sempre benaccetti :D)
 
Ciao anche io ho il conto con IB e ho sempre fatto così (importo al 31 dicembre) , come del resto succede in Italia con il conto che ho con Fineco.

Quest'anno però mi sono rivolto ad uno dei siti Online che hanno elaborato il software per IB e, mi hanno fatto invece un conteggio medio per giorni di detenzione, oltretutto diviso per tipologie di attività , da inserire sul modello Unico con codici diversi fra loro, vale a dire STOCKS, Future, ETF, ETC....

Quindi mi hanno fatto pagare la tassa fissa per il c/c estero di IB , che poi è un conto Trading
Poi L'IVAFE sulle attività finanziarie sulla media per giorni di detenzione di ciascuna attività!

E' altamente probabile che sia così, anche a me stanno calcolando le cose in questo modo. A cosa serve?? Nulla, basterebbero saldo a inizio e fine anno, prelievi e versamenti (sempre verso un conto italiano)... paghi ivafe e capital gain se c'è... stop!!
Ma no, complichiamo con un po' di LIFO, dividiamo per categoria e spaventiamo con multe del 200% così smettono tutti e riportano i soldini in italia... a regalare commissioni alle nostre banchette OK!
 
Il LIFO comunque si puo' impostare di default nel Tax Optimizer di IB.
ed hai gli statement secondo questo formato.

Per quanto riguarda l'Ivafe i pareri come dicevo sono discordanti : 2 commercialisti del nord Italia ,senza far nomi, considerati il top in Italia e, due pareri diversi. Chiaramente uno sbaglia ....

Questo perchè molto probabilmente uno considera il Conto di IB una attività finanziaria(contro trading) e l' altro un Conto Corrente.


La logica per equiparazione italia -europa dopo l'infrazione della Ue del 2013 aperta dall'Europa contro l'Italia e 8 casi "Eu pilot", cioè le leggi sulle quali Bruxelles ha formulato obiezioni all'Italia, direbbe di considerare il tutto come avverrebbe in Italia, per cui esiste solo una cifra su cui l'Ivafe va calcolata l'importo al 31 dicembre di ogni anno.
Questo vale per le attività finanziarie riportate sullo statement del 31/12 (stocks etc)

Considerare il Cash dello statement attività finanziaria sembrerebbe una forzatura soprattutto dopo l'infrazione di cui sopra e, sempre considerando l'equiparazione italiana .

Dove è scritto che i conti come quello di IB sono considerati in toto, cash e titoli entrambi attività finanziaria ?


In Italia , cambia però il fatto che, se da noi vendi le tue attività finanziarie il 27 dicembre e metti i soldi sul c/c non paghi nulla di bollo

all'estero sembrerebbe non essere così:

"Se al 31 dicembre le attività non sono più possedute, si fa riferimento al valore di mercato rilevato al termine del periodo di possesso".
......una vera equiparazione ITA -EU sembra non ci sia stata.....



Quindi , nel caso si considerasse il CASH sul conto trading di IB , anche questo come attività finanziaria, a chiunque avesse CASH su IB a fine dicembre converrebbe spostare questo entro il 31 dicembre su un qualsiasi altro conto corrente estero o non, ed evitare la tassa su questa liquidita ,lasciando a tassare come Ivafe le attività finanziarie vere e proprie azioni etc..

(su queste tra commissioni di vendita ed altro, non sò se converrebbe venderle per poi ricomprarle a Gennaio)
 
Ciao, ti rispondo io, e magari non saprò darti grandi consigli per guadagnare, però a livello fiscale si, anche perché sono libero professionista da parecchi anni, al di la del forex.

Il problema fiscale è un problema totalmente inesistente per me.
Io ho Directa e pensano a tutto loro, se guadagno mi viene immediatamente tolto il 26%, e se perdo accumulo una minus che servirà per qualche anno a non farmi pagare tasse su un corrispondente guadagno.
Fa tutto Directa, senza nessun problema per me!

Esatto, fanno tutto loro, e il piu' felle volte in eccesso, tanto non sono soldi loro.....

Io ho avuto Fineco e IWBank per tanti anni. Gli errori che ho trovato negli anni sono tanti, gli ultimi nel calcolare le imposte di bollo! Poi gli ETF e i cambi delle aliquote....
E per farglieli correggere non e' facile.....
spesso non ti dicono nenache come hanno calcolato il tutto e ti arriva solo l'addebito netto in conto corente sul quale devi scervellarti per capire come e' stato calcolato...
 
a parte che se ne trovi 5 realmente esperti in tutta italia e' gia' tanto,
il resto delle considerazioni mi pare siano un po'... parole in liberta' ecco... :o
sia chiaro che e' una mia opinione, non dello staff del FOL.

io uno l'ho trovato....
 
Ciao Cagnaccio;) però l'idea di avere dei commercialisti che un sito certifica sarebbe una cosa positivissima, concordi ?
Oppure che ci fosse un vero commercialista che fosse inserito dentro il forum ( sempre certificato) al quale fare le nostre domande al limite con password a pagamento per i quesiti dubbi ect. Voi potreste far pagare ai clienti del settore che fanno pubblicità nel sito inserendo la maschera che compare negli altri forum ( si può fare benissimo):yes: penso non sia un'idea stupida. E il commercialista avrebbe sicuramente il suo tornaconto.....
.
per le parole in libertà , sapendo che a volte esco dal seminato... ti perdono:D

il commercialista bravo c'e'....basta chiederlo nella posta privata
 
Grazie... secondo te pretendo che chi scrive si prenda la responsabilità??

Se c'è qualcuno che ha un commercialista competente (sono pochi!!!!) potrebbe gentilmente dire come gli viene fatta la dichiarazione?? senza nessuna conseguenza tranquilli, è solo un confronto!!!!
così va meglio??

se mi mandi una email privata ti do il nome.....
 
Per chi volesse parlare seriamente di come vadano dichiarati i redditi forex e su come venga calcolata la base imponibile, pongo alcuni riferimenti, poi magari se volete ne discutiamo insieme. Gradirei molto l'intervento di chi ne capisce abbastanza da commentare in maniera costruttiva gli stessi.

Ovviamente lo scopo non è quello di sostituirci ai professionisti del settore (commercialisti) ai quali consiglio sempre di rivolgersi, in quanto demandiamo a loro l'onere dell'errore e il fastidio della compilazione, ma uno scopo didattico e per mero arricchimento personale.

PRIMA forex inquadrato in:

lettera c-quinquies comma 1 art. 67 TUIR


INTERVIENE:

Risoluzione AdE 102/E del 25/10/2011 (riferimento alla riqualifica del TUF)


QUINDI forex inquadrato in:

lettera c-quater comma 1 art. 67 TUIR


DETERMINAZIONE IMPONIBILE:

TUIR Titolo I capo VIII


Il LIFO quindi sembrerebbe riferito alla cessione a pronti di valute estere prelevate da depositi e conti correnti la base imponibile è pari alla differenza tra il corrispettivo della cessione ed il costo della valuta, rappresentato dal cambio storico calcolato sulla base del criterio "L.I.F.O.", costo che deve essere documentato dal contribuente mentre per i contratti derivati (vedi risoluzione ade 102/E) il forex dovrebbe rientrare in questa casistica I redditi derivanti da contratti derivati e da altri contratti a termine di natura finanziaria sono costituiti dal risultato che si ottiene facendo la somma algebrica sia dei differenziali, positivi o negativi, che degli altri proventi ed oneri che il contribuente ha percepito o ha sostenuto in relazione a ciascuno dei rapporti di cui alla citata disposizione dell'art. 67, lett. c-quater

Chi ha voglia di confrontarsi su questi argomenti? Posto che nessuno (in primisi IO) si assume la responsabilità per quanto scritto e che eventuali errori derivanti dalla lettura di questo confronto sono ascrivibili esclusivamente al lettore

Tanti di noi hanno dibattuto questi argomenti per anni.
Alcuni di lana caprina e dovuti soprattutto alla sintassi di chi ha scritto le leggi a riguardo, piuttosto che a qualche principio fiscale sul quale vale la pena dibattere.

Io, adesso, mi sono scocciato di perdere tempo in questo modo. Cosa avra' voluto dire quello che ha scritto la regola?
Ho finalmente, finalmente, trovato un commercialista esperto su questi temi e lascio fare...
 
Il LIFO comunque si puo' impostare di default nel Tax Optimizer di IB.
ed hai gli statement secondo questo formato.

Per quanto riguarda l'Ivafe i pareri come dicevo sono discordanti : 2 commercialisti del nord Italia ,senza far nomi, considerati il top in Italia e, due pareri diversi. Chiaramente uno sbaglia ....

Questo perchè molto probabilmente uno considera il Conto di IB una attività finanziaria(contro trading) e l' altro un Conto Corrente.


La logica per equiparazione italia -europa dopo l'infrazione della Ue del 2013 aperta dall'Europa contro l'Italia e 8 casi "Eu pilot", cioè le leggi sulle quali Bruxelles ha formulato obiezioni all'Italia, direbbe di considerare il tutto come avverrebbe in Italia, per cui esiste solo una cifra su cui l'Ivafe va calcolata l'importo al 31 dicembre di ogni anno.
Questo vale per le attività finanziarie riportate sullo statement del 31/12 (stocks etc)

Considerare il Cash dello statement attività finanziaria sembrerebbe una forzatura soprattutto dopo l'infrazione di cui sopra e, sempre considerando l'equiparazione italiana .

Dove è scritto che i conti come quello di IB sono considerati in toto, cash e titoli entrambi attività finanziaria ?


In Italia , cambia però il fatto che, se da noi vendi le tue attività finanziarie il 27 dicembre e metti i soldi sul c/c non paghi nulla di bollo

all'estero sembrerebbe non essere così:

"Se al 31 dicembre le attività non sono più possedute, si fa riferimento al valore di mercato rilevato al termine del periodo di possesso".
......una vera equiparazione ITA -EU sembra non ci sia stata.....



Quindi , nel caso si considerasse il CASH sul conto trading di IB , anche questo come attività finanziaria, a chiunque avesse CASH su IB a fine dicembre converrebbe spostare questo entro il 31 dicembre su un qualsiasi altro conto corrente estero o non, ed evitare la tassa su questa liquidita ,lasciando a tassare come Ivafe le attività finanziarie vere e proprie azioni etc..

(su queste tra commissioni di vendita ed altro, non sò se converrebbe venderle per poi ricomprarle a Gennaio)

Ottimo riassunto. Grazie
 
Broker estero - conto italiano

Innanzitutto chiedo scusa se faccio una domanda a cui è già stata data risposta, ma il thread è sicuramente molto interessante ma anche molto lungo e variegato, per cui non sono riuscito a trovare risposta.

Il mio caso è questo: Broker estero (Berkeley futures) con conto segregato in italia (Intesa).
I bonifici che ho fatto sono Italia su Italia, prelievi sinora non ne ho fatti ma da quanto mi hanno detto dovrebbero arrivare anche qui da Italia.

Ora il mio dubbio è il seguente: devo compilare il modulo RW e pagare l'IVAFE oppure no? Ciò che mi ha messo in allarme è la seguente frase sulle istruzioni di Unico : “ devono essere indicati gli investimenti all’estero e le attività estere di natura finanziaria nonché gli investimenti in Italia e le attività finanziarie italiane, detenute per il tramite di fiduciarie estere o di soggetti esteri fittiziamente interposti che ne risultino formalmente intestatari.”

Grazie
 
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