Intesa raggiunta su "fallimento ordinato" banche: correntisti a rischio

Maria Cleva

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http://www.finanzaonline.com/notizie/news.php?id={07857273-317B-4BE8-9B39-19907B5AEE5D}
 
Ottima soluzione per differenziare il portafogli, ed eveitare che lo prenda in quel posto qualsiasi comune cittadino.

Le banche certo avranno cosi meno forza , in generale intendo, per promuovere le attività di "banking" tradizionale, perhcè con i livelli di capitalizzazione attuali verso basilea 3 , beh, adesso hanno tutti molta "paura".

Altra botta alla ripresa, che non partirà mai a questo punto, credo...
IMHO.
 
A me pare evidente che il caso Cipro abbia fatto scuola. :'(

Temo che ne vedremo delle belle, riassumendo (e per quanto
ne ho capito):

In caso di fallimento della banca pagano gli azionisti della stessa,
se non basta pagano anche gli obbligazionisti, se ancora non basta
pagano anche i conti correnti, quelli da 100Kl in su. :'(

Evidentemente gli Stati si son scocciati di pagare per le banche fallite
e cercano qualcuno a cui passare il cerino.

A chi credete finirà il "cetriolo" se non in saccoccia all'ortolano? ;)

Se volete potete leggere da soli QUI!

Spero che qualcuno mi possa smentire. :yes:
 
A me pare evidente che il caso Cipro abbia fatto scuola. :'(

Temo che ne vedremo delle belle, riassumendo (e per quanto
ne ho capito):

In caso di fallimento della banca pagano gli azionisti della stessa,
se non basta pagano anche gli obbligazionisti, se ancora non basta
pagano anche i conti correnti, quelli da 100Kl in su. :'(

Evidentemente gli Stati si son scocciati di pagare per le banche fallite
e cercano qualcuno a cui passare il cerino.

A chi credete finirà il "cetriolo" se non in saccoccia all'ortolano? ;)

Se volete potete leggere da soli QUI!

Spero che qualcuno mi possa smentire. :yes:
Sono abbastanza d'accordo, comunque basta un'intelligente suddivisione del ptf ed il problema non si dovrebbe porre... il condizionale resta d'obbligo però
 
ma se la banca dvesse toccare l ultimo livello di protezione, ovvero i correntisti...

significa default assicurato....

perche se tutti qelli con oltre 100k euro vengon colpiti....finita la mattanza....i soldi li levano tutti ed in massa...

e di conseguenza anche qelli sotto i 100k....

ed il bello in qesto caso sono le tempistiche....

perche se sei uno degli ultimi non li puoi trasferire....perche la banca e tecnicamente in default....devi aspettare che si attivi il fondo interbancario che assicura i correntisti sotto i 100k...


secondo me e un pasticcio!
 
ma se la banca dvesse toccare l ultimo livello di protezione, ovvero i correntisti...

significa default assicurato....

perche se tutti qelli con oltre 100k euro vengon colpiti....finita la mattanza....i soldi li levano tutti ed in massa...

magari non li metteranno proprio nelle banche a rischio, ma solo in quelle "toste"

in fin dei conti, se i correntisti riescono ad avere info concrete e vere sullo stato di salute della propria banca nonmi sembra malaccio, finalmente ci sarà una vera competizione fra banche
 
Sono abbastanza d'accordo, comunque basta un'intelligente suddivisione del ptf ed il problema non si dovrebbe porre... il condizionale resta d'obbligo però

non ho seguito l'iter...

Ma i 100k valgono anche per cointestati? Cioè un conto tri-intestato è tutelato fino a 300k o sempre 100 sono?
 
Purtroppo io vedo questa misura necessaria vista l'instabilità finanziaria attuale. Di fatto sino ad oggi si è sopperito al fallimento di una banca con degli ingenti aiuti statali che fra l'altro hanno avuto solo la capacità di rimandare il problema e non risolverlo. Il capitale messo in gioco dallo Stato (i cui bilanci sono tutt'altro che felici) è comunque "nostro" e lo paghiamo costantemente con una enorme pressione fiscale. Il fallimento di una banca deve divenire possibile onde tutelare la già carente stabilità economica del Paese.
Azionisti ed obbligazionisti sanno bene di essere investitori e non risparmiatori ed accettano il rischio capitale. D'altro canto i correntisti (risparmiatori, ndr) perderebbero tutto in caso di default dell'istituto mentre usando il differenziale superiore ai 100k contribuirebbero a salvare l'istituto e quindi i loro risparmi.
Il problema è che la loro opera di salvataggio non viene riconosciuta ufficialmente mentre sarebbe più giusto ricompensarli con una quota azionaria proporzionale al capitale versato e con altri strumenti di cui potremmo discutere a lungo.
 
perche se tutti qelli con oltre 100k euro vengon colpiti....finita la mattanza....i soldi li levano tutti ed in massa...
E' lo stesso dubbio che ho anch'io dal caso Cipro in poi. Lì hanno messo dei limiti al prelievo, ma non possono farlo per sempre. In ogni caso dopo lo scampato fallimento il minimo che farà ogni correntista sarà girare lo stipendio su altra banca, lasciare i rid attivi per prosciugare il conto e prelevare il max consentito fino ad azzeramento del saldo. A quel punto che faranno, un salvataggio con prelievo dietro l'altro finchè i soldi sui conti saranno troppo pochi e ci sarà il vero default?
 
Purtroppo io vedo questa misura necessaria vista l'instabilità finanziaria attuale. Di fatto sino ad oggi si è sopperito al fallimento di una banca con degli ingenti aiuti statali che fra l'altro hanno avuto solo la capacità di rimandare il problema e non risolverlo. Il capitale messo in gioco dallo Stato (i cui bilanci sono tutt'altro che felici) è comunque "nostro" e lo paghiamo costantemente con una enorme pressione fiscale. Il fallimento di una banca deve divenire possibile onde tutelare la già carente stabilità economica del Paese.
Azionisti ed obbligazionisti sanno bene di essere investitori e non risparmiatori ed accettano il rischio capitale.


esatto

i correntisti un po'meno, ma oltre certe somme depositare in una banca piuttosto che un'altra è una scelta che deve avere un peso sia in positivo che in negativo
 
Ecofin, si cerca l'intesa sul default delle banche

Ecofin, si cerca l'intesa sul default delle banche
Ma l'attenzione è puntata sulla questione del bilancio europeo.
Fabrizio Saccomanni, ministro del Tesoro.

(© Ansa) Fabrizio Saccomanni, ministro del Tesoro.

di Chiara De Felice

Un giorno di Ecofin e due di vertice sono quello che serve all'Europa per chiudere tutti i delicati dossier aperti e andare in ferie tirando un sospiro di sollievo se riuscirà a superare gli ostacoli che ancora ha davanti. All'Ecofin il duro compito di trovare un accordo sul 'fallimento ordinato' delle banche, con una maratona notturna, in tempo per il vertice Ue che comincia il 27 giugno.
Sul tavolo dei leader invece l'emergenza occupazione e le misure per rilanciare la crescita, tutto sotto la spada di Damocle del bilancio Ue: l'accordo sul budget 2014-2020 è di nuovo in discussione, con il parlamento pronto a mettere il veto, e da esso dipendono quasi tutte le risorse che i leader vorrebbero stanziare per l'occupazione.
ITALIA SOTTO ESAME. L'Italia è, come spesso ultimamente, uno dei protagonisti del summit chiamato a confermare la chiusura della procedura per deficit eccessivo, e sarà difficile per il premier Letta evitare le domande sulle nuove misure (Iva e Imu) visto che la Ue aspetta di conoscere le coperture.
FALLIMENTO ORDINATO DELLE BANCHE. L'Ecofin riprende i negoziati da dove li aveva interrotti la settimana prima, quando i ministri esausti hanno gettato la spugna. Il loro compito è mettere a punto il meccanismo di 'fallimento ordinato delle banche', che consentirà di far fare default agli istituti senza pesare sulle finanze degli Stati e senza mettere a rischio la stabilità finanziaria.
Il meccanismo prevede che a pagare saranno azionisti, obbligazionisti e risparmiatori, salvo i depositi sotto i 100 mila euro. Ma quale sarà il livello del loro contributo, è ancora oggetto di scontro.
Per il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni, un risultato soddisfacente sarebbe «un sistema in cui c'è sufficiente flessibilità per gestire le specificità nazionali e che consenta di tutelare al meglio gli interessi dei risparmiatori, indipendentemente da quale sia lo strumento nel quale hanno investito i propri risparmi».
INCONTRO D'URGENZA BARROSO-SCHULZ. È più o meno la posizione del blocco di Paesi guidato dalla Francia, che vuole flessibilità nella scelta di chi deve pagare il conto, opposto a quello guidato dalla Germania che vuole invece regole rigide e uguali per tutti (chi deve assorbire le perdite maggiori, quali i passivi esigibili da colpire). Un accordo all'Ecofin su quella che viene considerata la seconda tappa dell'unione bancaria non basterà da solo a far cantare vittoria ai leader: i loro piani per rilanciare occupazione giovanile e sostenere le Pmi è a rischio, ora che il parlamento Ue è venuto allo scoperto minacciando di rigettare l'accordo sul bilancio se non sarà introdotta la clausola di revisione (che consente di aumentare i tetti di spesa tra due anni) e la 'flessibilità', cioé la possibilità di spostare i fondi non spesi su altri capitoli, senza restituirli come si fa oggi.
Per questo il presidente della Commissione Ue José Barroso ha convocato il presidente del parlamento Ue Martin Schulz e il premier irlandese Enda Kenny, titolare della presidenza Ue, a una riunione d'urgenza per tentare di sbloccare la situazione.

(Ansa)

Mercoledì, 26 Giugno 2013
 
Cosa suggerite intanto che decidono?
Posizionare tutti i conti al limite di 100k?
E gli investimenti?
 
Il FITD esiste proprio per questo. Se la banca fallisce ti garantisce solo i primi 100k. Non vedo cosa sia cambiato per il correntista.
 
nn capisco perche nn stampare moneta...

se i soldi sono spariti, dovrebbero essere reintegrati...


nn penso che negli anni 60 o 70 giravano le stesse quantita di banconote che girano adesso....

semplicemente per il fatto che la popolazione e aumentata e sono cresciuti i valori degli asset, in media...

quindi nel corso degli anni tutte le banche centrali hanno stampato moneta o QE....


perche non farlo adesso?....se prima della crisi giravano 100 quadrilioni....dopo la crisi siamo giunti a 50 quadrilioni.....ne mancano altri 50....perche non stamparli di getto invece di aspettare di stamparli col tempo?....


se una macchina fa il pieno con 100 perche non lo reintegri?( con 50 viaggi di meno)....aspetti di accumulare i buoni eni nel tempo?:)
 
Da oggi si bazzica banche solo con rating AAA. OK!

Se poi se ne trova una con quattro AAAA.... ancora meglio. ;) :)
 
Il FITD esiste proprio per questo. Se la banca fallisce ti garantisce solo i primi 100k. Non vedo cosa sia cambiato per il correntista.
Esatto,non cambia niente,comunque vedo che ci sono sempre in giro tanti cani che non
perdono il vizio di abbaiare per niente e prefigurano scenari apocalittici :wall:
 
Non per essere l'uccello del malaugurio ma sai chi aveva la famosa tripla A? Una di quelle banche "troppo grandi per fallire"... la Lehman Brothers.
Il rating è uno dei parametri da valutare nella scelta di una banca ma non "il" parametro. Tant'è che esistono diverse banche in salute (almeno dall'esterno così pare) che non hanno un rating.
 
Il FITD esiste proprio per questo. Se la banca fallisce ti garantisce solo i primi 100k. Non vedo cosa sia cambiato per il correntista.

proprio per questo, ripropongo la domanda rimasta inevasa:


Ma i 100k valgono anche per cointestati? Cioè un conto tri-intestato è tutelato fino a 300k (ora col FIDT) o sempre 100k per conto sono ?
 
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