IntesaSanpaolo: solo NEWS n° 2

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PER ME ORMAI SE NON VA SOTTO I 2,10 O ADDIRITTURA SOTTO I 2, SOLO UN FOLLE COMPRA
 
PER ME ORMAI SE NON VA SOTTO I 2,10 O ADDIRITTURA SOTTO I 2, SOLO UN FOLLE COMPRA
1.92/1.94 sarebbe un bell'ingresso per un primo acquisto

ora però arrivano quelli che ironizzano su 1.00 0.90 0.50
o quelli che ci credono davvero che lo farà domani o al massimo la settimana prossima.

il tifo, brutta cosa.
 
Anche questi non sono messi bene:

Credit Suisse, la fuga della liquidità non si ferma, i bond rendono fino al 30%. La banca ammette debolezze nei controlli​

di Elena Dal Maso (MF)

Le obbligazioni della banca svizzera arrivano a rendere il 30%. Il titolo scende a un nuovo minimo storico, martedì 14 marzo, perdendo fino al 5,6%, dopo che l'istituto di credito ha dichiarato di aver riscontrato «debolezze sostanziali» nelle procedure di controllo negli ultimi due anni​

 

Credit Suisse non riesce a frenare i deflussi di liquidità. I cds schizzano ai massimi storici​

di Luca Gualtieri (MF)

Per la banca svizzera il calo degli asset in gestione non si è fermato, ma il ceo rassicura: vogliamo recuperare tutto​

 
Il riassunto delle news sul Credito Svizzero:

Credit Suisse chiede sostegno alla Banca Centrale Svizzera. I credit default swaps arrivano a 1000 punti, il titolo crolla: -20%​

di Elena Dal Maso e Luca Gualtieri

Il gruppo svizzero si sarebbe appellato alla banca centrale per ricevere un pubblico segnale di sostegno per calmare i mercati. Bce avrebbe chiesto agli istituti dell’Eurozona di rivelare le esposizioni verso Credit Suisse, ma le informazioni non verranno per ora rese pubbliche. Il presidente Lehmann: non abbiamo bisogno di un aiuto dello Stato. Il primo socio Saudi National Bank: non prenderemo altre quote in un aumento di capitale​



Credit Suisse chiede sostegno alla Banca Centrale Svizzera. I credit default swaps arrivano a 1000 punti, il titolo crolla: -20% - MilanoFinanza News
 

Abi: Intesa Sanpaolo, revoca mandato per venir meno fiducia​

ROMA (MF-DJ)--Intesa Sanapolo "ha comunicato all'Abi la revoca del mandato di rappresentanza per il venir meno di un rapporto di fiducia nei confronti del Casl e dell'Abi nella trattativa con i sindacati riguardo il nuovo contratto. E' quanto precisa un portavoce di Intesa, dopo le dichiarazioni del presidente dell'Abi, spiegando in una nota che la banca "come gia' reso noto proseguira' nel dialogo - con atteggiamento aperto e spirito di collaborazione - con le organizzazioni sindacali nel pieno rispetto dei reciproci ruoli, come sempre avvenuto, continuando a ritenere le relazioni industriali elemento essenziale nel raggiungimento degli obiettivi del gruppo, nell'interesse di tutti i lavoratori del settore, delle nostre persone e della banca stessa". liv (fine) MF-DJ NEWS

15/03/2023 17:20
 
Il riassunto:

Credit Suisse: chiede segnale supporto a banca centrale svizzera (FT)​

MILANO (MF-DJ)--Credit Suisse chiede alla banca centrale svizzera di rassicurare i mercati. Lo riporta il Financial Times aggiungendo che la banca elvetica si e' rivolta anche alla Finma, per dare una dimostrazione di sostegno a favore del gruppo e rassicurare i mercati dopo che le azioni del colosso sono arrivate a perdere anche il 30% del valore salvo poi ridurre parzialmente le perdite a -17%. Secondo il quotidiano finanziario nessuna delle due istituzioni ha ancora deciso di intervenire pubblicamente. A pesare sull'andamento dell'azione in Borsa e' stata anche l'intervista televisiva realizzata da Bloomberg ad Ammar Al Khudairy presidente della Saudi National Bank, principale azionista di Credit Suisse. Al Khudairy ha escluso potenziali nuovi investimenti nella banca svizzera, dichiarando di non aver intenzione di aumentare la quota nella banca svizzera oltre la soglia del 10% (la banca saudita controlla il 9,9% di Credit Suisse). "La risposta e' assolutamente no, per molte ragioni, a partire dal motivo piu' semplice, che e' di carattere normativo e statutario", ha spiegato Al Khudairy quando gli e' stato chiesto se l'istituto di credito fosse disponibile ad assistere il gruppo elvetico con un'iniezione di liquidita' aggiuntiva dopo l'aumento di capitale chiuso a dicembre 2022 per 4 miliardi di euro, qualora l'operazione si rendesse necessaria. Il piano per rilanciare la banca prevede fino a 9.000 tagli dei posti di lavoro e una riduzione delle spese fino al 15% per fare cassa. La realta' della Confederazione ha chiuso in rosso gli ultimi cinque trimestri e ha segnalato di aver registrato deflussi da record anche nel trimestre finale del 2022, in particolare nel ramo di gestione patrimoniale, che non fanno ben sperare sul 2023. Nell'ultimo anno, il suo titolo ha perso fino al 68% e la banca prevede, infatti, di chiudere anche il 2023 in perdita. cce MF-DJ NEWS

15/03/2023 17:08
 

Credit Suisse prende in prestito fino 50 miliardi di liquidità dalla Bns. Il piano di salvataggio dei bond. Analisti critici​

di Elena Dal Maso (MF)

Dopo una giornata tosta, in cui Credit Suisse ha perso oltre il 30% per poi chiudere con un ribasso del 24%, è intervenuta mercoledì sera 15 marzo la Banca nazionale svizzera (Bns) offrendo liquidità. L’offerta sui bond emessi scade il 22 marzo. Il gruppo aggiorna i mercati sul proprio portafoglio in titoli di Stato​

 
Notizie Teleborsa

CREDIT SUISSE IN RALLY DOPO SOSTEGNO BANCA CENTRALE SVIZZERA​

News Image
(Teleborsa) - Le azioni di Credit Suisse hanno aperto in rialzo del 30% a Zurigo dopo che nella notte la banca svizzera ha affermato che eserciterà un'opzione per prendere in prestito dalla banca centrale fino a 50 miliardi di franchi svizzeri e si è offerta di riacquistare obbligazioni per 3 miliardi di franchi. Nella prima mezz'ora di contrattazioni, le azioni sono state sospese per volatilità, non scendendo comunque sotto un rialzo di almeno il 20% rispetto alla chiusura della seduta precedente.

"Queste misure dimostrano un'azione decisiva per rafforzare Credit Suisse mentre continuiamo la nostra trasformazione strategica per fornire valore ai nostri clienti e ad altri stakeholder", ha commentato il CEO Ulrich Koerner.

In precedenza, la Banca nazionale svizzera (BNS) e l'Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA) si erano espresse sul caso. La FINMA aveva confermato che Credit Suisse "adempie le esigenze particolari in materia di capitale e liquidità per le banche di rilevanza sistemica" ed era stato comunicato che "in caso di emergenza la BNS metterà liquidità a disposizione della banca attiva a livello globale".

Le misure eccezionali sono arrivate dopo che le azioni della banca svizzera erano sono crollate fino al 31% mercoledì nel trading a Zurigo e le sue obbligazioni erano scese a livelli che segnalano una profonda tensione finanziaria. C'è però chi pensa che il prestito della BNS non sarà sufficiente a calmare completamente le acque: gli analisti di JPMorgan hanno affermato che "lo status quo non è più un'opzione", indicando come risultato più probabile un'acquisizione per il Credit Suisse.

Intanto, stamattina il CEO ha inviato un memo ai dipendenti per suggerire loro di concentrarsi sui fatti e che la banca continuerà a concentrarsi sulla sua trasformazione da una posizione di forza. "Una comunicazione efficace è fondamentale per garantire che i nostri clienti e le parti interessate esterne comprendano i punti di forza della banca, la nostra strategia e l'accelerazione dei progressi che stiamo facendo per creare il nuovo Credit Suisse", ha affermato nel messaggio, visionato da Bloomberg.

(TELEBORSA) 16-03-2023 09:40
 
Di ieri...

INTESA SANPAOLO: IN RUSSIA UTILI 2022 BALZATI DI OLTRE IL 500% A 25 MLN :eek:

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 15 mar - La filiale russa del gruppo bancario italiano Intesa Sanpaolo ha visto l'utile salire circa sei volte nel 2022 rispetto all'anno precedente. E' quanto riporta l'agenzia Reuters, indicando che le sanzioni occidentali sul settore bancario russo hanno dato un imprevedibile impulso agli istituti stranieri. Mentre in media gli utili del settore bancario russo sono scesi del 90%, la filiale russa di Intesa Sanpaolo ha registrato un utile netto di 2,02 miliardi di rubli (circa 25 milioni di euro), in crescita del 538% rispetto ai 317 milioni di rubli del 2021. In Russia il gruppo bancario ha solamente clientela corporate e, prima dell'invasione dell'Ucraina, aveva circa 980 dipendenti nel paese.
Red-Fla-
(RADIOCOR) 15-03-23 18:03:49
 

Banche centrali: azioni coordinate di Fed, Bce, Giappone, Svizzera e Uk per fornire liquidità dopo le crisi di Svb e Credit Suisse​

di Mauro Romano

Fed, Bce e gli altri istituti nazionali di Giappone, Svizzera, Gran Bretagna e Canada interverranno sul mercato e sentendosi quotidianamente. Saranno intensificate le cooperazioni di swap line, che consentono alle banche centrali non americane un maggiore accesso sul mercato ai dollari. Decisione in vigore fino alla fine di aprile​


Si rafforza il sistema di monitoraggio degli istituti di vigilanza dopo il fallimento della Silicon Valley Bank e il salvataggio di Credit Suisse da parte di Ubs e della Banca centrale svizzera: scendono in campo le banche centrali.
Fed, Bce e gli altri istituti nazionali di Giappone, Gran Bretagna e Canada interverranno sul mercato fornendo liquidità e sentendosi quotidianamente e non più settimanalmente. Le banche centrali occidentali hanno annunciato uno sforzo coordinato per migliorare l'accesso delle banche alla liquidità, sperando di calmare le preoccupazioni cheagitano il settore bancario globale.

L'iniziativa speciale sarà lanciata lunedi 20 dalla Fed e dalle banche centrali di Canada, Regno Unito, Giappone, Unione Europea e Svizzera. L'annuncio è arrivato poche ore dopo che la Svizzera ha mediato l'acquisizione da parte di UBS della sua travagliata rivale svizzera Credit Suisse grazie a una linea di credito della Banca Nazionale della Svizzera da 100 miliardi di franchi.

Il rafforzamento delle swap line in dollari

Le banche centrali intensificheranno le cosiddette operazioni di swap line, che consentono alle banche centrali non americane un maggiore accesso sul mercato ai dollari. «Per migliorare l'efficacia delle linee di swap nel fornire finanziamenti in dollari, le banche centrali che attualmente offrono operazioni in dollari hanno deciso di aumentare la frequenza delle operazioni con scadenza a 7 giorni da settimanale a giornaliera», hanno dichiarato le banche centrali in un comunicato congiunto. La decisione sarà in vigore fino alla fine di aprile.

«La rete di linee di swap tra queste banche centrali è un insieme di strumenti permanenti disponibili e funge da importante sostegno alla liquidità per alleviare le tensioni nei mercati globali dei finanziamenti, contribuendo così a mitigare gli effetti di tali tensioni sull'offerta di credito a famiglie e imprese», ha aggiunto il comunicato.

I mercati sono sotto schoc dopo il fallimento della Silicon Valley Bank e la chiusura della Signature Bank negli Usa e dal timore di una carenza di liquidità in seguito all'aumento dei tassi di interesse per combattere l'inflazione.

Nel 2020, la Fed ha fornito e successivamente esteso una linea di swap simile quando la pandemia di Covid-19 ha causato una crisi di liquidità a livello globale.

I commenti delle banche centrali all'operaziome Credit Suisse - UBS


«Accolgo con favore l'azione rapida e le decisioni prese dalle autorità svizzere. Sono necessarie per ripristinare condizioni di mercato ordinate e garantire la stabilità finanziaria». Ad affermarlo in una nota è la presidente della Bce, Christine Lagarde, commentando l'annuncio dell'acquisizione di Credit Suisse da parte di Ubs.
«Accogliamo con favore gli annunci delle autorità svizzere oggi a sostegno della stabilità finanziaria. Le posizioni patrimoniali e di liquidità del sistema bancario statunitense sono solide e il sistema finanziario statunitense è resiliente. Siamo stati in stretto contatto con le nostre controparti internazionali per supportare la loro implementazione». Lo hanno dichiarato in una nota congiunta nella serata di domenica 19 il segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Janet Yellen, e il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell.
«Accogliamo con favore l'ampia serie di azioni decise oggi dalle autorità svizzere per sostenere la stabilità finanziaria. Ci siamo impegnati a stretto contatto con le controparti internazionali durante i preparativi per gli annunci di oggi e continueremo a sostenerne l'attuazione. Il sistema bancario britannico è ben capitalizzato e finanziato e rimane sano e salvo». Ad affermarlo è la Bank of England, la banca centrale britannica commentando la fusione tra Ubs e Credit Suisse.

Orario di pubblicazione: 19/03/2023 22:29
Ultimo aggiornamento: 19/03/2023 23:56
 
Credit Suisse, Giorgetti: ripercussioni insignificanti sul sistema bancario italiano
Giancarlo Giorgetti

Credit Suisse, Giorgetti: ripercussioni insignificanti sul sistema bancario italiano​

di Andrea Pira

Il ministro sorpreso dall’inversione dell’ordine di priorità di garanzia tra azionisti e obbligazionisti​


Il caso Credit Suisse avrà ripercussioni “insignificanti” sul sistema bancario italiano. Il ministero dell’Economia è tuttavia sorpreso dal cambio di ordine di gerarchia scelto della Svizzera.

“Per il sistema bancario italiano siamo tranquilli, le ripercussioni per il sistema bancario italiano ritengo che siano del tutto insignificanti. L'ordine di priorità di garanzia tra azionisti e obbligazionisti ha sorpreso, mi sembra che le autorità Ue abbiano appena ribadito l'ordine delle priorità, ha commentato il ministro, Giancarlo Giorgetti, a margine di un appuntamento di Intesa Sanpaolo in fondazione Cariplo, interpellato sul salvataggio dell’istituto elvetico acquistato da Ubs per 3 miliardi di franchi svizzeri dopo la profonda crisi delle scorse settimane.

A chi gli chiedeva se la Banca Nazionale Svizzera avrebbe potuto agire in maniera più tempestiva o comunque in modo diverso, ha aggiunto: "Non vado a sindacare quello che fanno gli altri".

Giorgetti: Bce faccia attenzione ai rialzi

Il titolare del Tesoro è invece intervenuto sulle scelte della Banca centrale europea. Il rialzo dei tassi, ha spiegato il titolare di Via XX settembre "va calibrato con molta attenzione, aumentare i tassi di interesse è utile per domare l'inflazione, ma può causare qualche problema alla stabilità finanziaria".

Orario di pubblicazione: 20/03/2023 12:43
Ultimo aggiornamento: 20/03/2023 13:19
 
Ubs-Credit Suisse, il nuovo colosso elvetico balzerà al primo posto tra le private bank straniere in Italia


Ubs-Credit Suisse, il nuovo colosso elvetico balzerà al primo posto tra le private bank straniere in Italia​

di Paola Valentini

Grazie all’acquisizione del Credit Suisse, Ubs rafforza anche la sua quota sul mercato italiano del private banking. Raggiunge, in base ai dati Magstat, il gradino più alto del podio con 52,68 miliardi di euro (20,6% del mercato degli operatori esteri e 4,5% mercato del private banking in Italia). La segue Bnp Paribas con 43,98 miliardi di euro e Allianz Bank con 33,15 miliardi​


L’acquisizione di Credit Suisse da parte di Ubs per 3 miliardi di franchi svizzeri (3,24 miliardi di dollari) avrà impatti anche in Italia. Dove i due gruppi sono da sempre attori di primo piano nel private banking. Anzi sono, presi singolarmente, al terzo e quinto posto con asset di 27,1 miliardi di euro per Ubs Europe, guidata per il mercato tricolore da Paolo Federici, e 25,58 miliardi per Credit Suisse Italy, al cui timone c’è Gabriele D’Agosta (ex Ubs), su un totale delle masse gestite da operatori esteri di oltre 255 miliardi, in base all’Osservatorio Magstat 2022 sul private banking italiano.

Insieme quindi, sempre secondo i dati Magstat, Credit Suisse e Ubs, creano in Italia un polo da oltre 52,68 miliardi salendo al gradino più alto del podio tra le straniere (20,6% del mercato degli operatori esteri e 4,5% mercato del private banking in Italia), superando Bnp Paribas, che finora è stata prima con 43,98 miliardi e la seconda, Allianz Bank con 33,15 miliardi di masse che scende al terzo posto. Quarta resta Credit Agricole con 25,72 miliardi e diventa quinta Deutsche Bank con 20 miliardi, prendendo il posto del Credit Suisse. Questo considerando i tali dati sono a fine 2021 e che nel frattempo Credit Suisse potrebbe aver perso masse, ma, secondo voci di mercato, non in misura tale da far scendere dal primo posto il nuovo gigante elvetico in Italia. Poi bisogna anche capire se a livello di singoli Paesi il nuovo gruppo deciderà di cedere asset e divisioni o di riorganizzarsi. In ogni Ubs è la prima private bank per masse nel mondo anche senza Credit Suisse.

La copertura territoriale si integra

L’Osservatorio Magstat inoltre rileva che Credit Suisse conta su 67 private banker di cui 28 a provvigione, e 6.609 clienti, mentre Ubs ne ha 101 tutti dipendenti e i clienti sono quasi 11 mila per Ubs (10.908). Minori differenze invece ci sono sul fronte del numero di uffici sul territorio che sono 10 per Ubs e 8 per Credit Suisse: sono entrambe presenti a Milano, Roma, Brescia, Firenze, Padova, Modena. Mentre Ubs ha sedi anche a Torino, Bologna, Treviso e Napoli e Credit Suisse a Varese e Parma. Insieme quindi hanno una copertura territoriale che si integra bene. Invece per quanto riguarda il solo risparmio gestito in Italia in base alle statistiche di Assogestioni la divisione Asset Management di Credit Suisse gestiva masse per 11,5 miliardi mentre il patrimonio di Ubs Am era di 17,1 miliardi.

L’identikit del settore

Ma quale peso hanno gli operatori stranieri in Italia? Secondo la fotografia scattata da Magstat a fine 2021, le private bank estere sul mercato italiano sono 32 (erano 30 a fine 2020). Le masse di 255,6 miliardi rappresentano il 21,8% del mercato servito family office escluso (il 19,8% del mercato servito comprensivo del family office) e dispongono di 3.339 private banker distribuiti in 342 filiali/uffici dedicati che seguono 305.362 clienti. Alcuni sono presenti con più strutture/divisioni come Bnp Paribas e Credit Agricole. Nel 2021 sono tornati ad operare in Italia: Société Générale, Barclays Private Bank e Zurich Italia che ha rilevato la rete di consulenti finanziari Deutsche Bank Financial Advisors. E proprio la Svizzera rappresenta il gruppo più nutrito di private bank estere in Italia: sono 16. E le prime sono state proprio Credit Suisse e Ubs, presenti rispettivamente dal 1991 e dal 1996. A queste si sono aggiunte negli anni, tra le altre, Pictet, Edmond de Rothschild, Lombard Odier, Julius Baer e Vontobel.

Orario di pubblicazione: 20/03/2023 09:58
Ultimo aggiornamento: 20/03/2023 11:01
 
Bini Smaghi: banche europee solide. Lagarde (Bce) parlerà alle 15:00


Bini Smaghi: banche europee solide. Lagarde (Bce) parlerà alle 15:00​

di Francesca Gerosa

Per il numero uno di Societe Generale il deal Ubs-Credit Suisse è un caso non replicabile secondo le leggi europee, ovvero quello di colpire prima gli obbligazionisti e poi gli azionisti. Già la scorsa settimana la presidente della Bce aveva garantito che il settore bancario dell’area dell’euro è dotato di solide posizioni di capitale e liquidità. Il rendimento del Bund 10 anni tocca il minimo da metà dicembre​


Di fronte alla crisi bancaria (Credit Suisse -60,3% alla Borsa di Zurigo dopo il salvataggio da parte di Ubs) e alle azioni coordinate di Fed, Bce, Giappone, Svizzera e Uk per fornire liquidità al sistema c’è molta attesa per il discorso che la presidente della Bce, Christine Lagarde, terrà alle 15:00 al parlamento europeo.

Bini Smaghi: deal Ubs-Credit Suisse non replicabile secondo le leggi europee


Lorenzo Bini Smaghi, membro del board Bce fino al novembre 2011 e oggi presidente di Societe Generale, a Class Cnbc, all'indomani dell'acquisizione di Credit Suisse da parte di Ubs, ha garantito che «i depositi europei sono assicurati. Il sistema bancario europeo è solido. C'è dietro una rete di sicurezza delle banche centrali europee a livello globale e non vedo problemi di solidità per il sistema bancario europeo». Il deal per il salvataggio di Credit Suisse con l’azzeramento integrale del valore nominale di tutte le sue obbligazioni AT1, per un importo di 16 miliardi di franchi «è un caso molto specifico in Svizzera e non credo sia replicabile secondo le leggi europee, quello di colpire prima gli obbligazionisti e successivamente gli azionisti», ha aggiunto.

Lagarde ha già assicurato che le banche europee hanno solide posizioni di capitale e liquidità


La scorsa settimana, come atteso, la Bce ha alzato i tre tassi di interesse di 50 punti base, al fine di assicurare un veloce ritorno dell’inflazione al 2%, non ha voluto confermare il proprio approccio flessibile, dichiarando che le future decisioni di politica monetaria saranno in funzione della valutazione delle prospettive di inflazione desunte dai dati che via via saranno resi noti, e non ha mancato di fare accenno all’attuale crisi bancaria, dicendo di stare attentamente monitorando le tensioni in atto sui mercati. Nel confermare che al momento non esiste una crisi di liquidità in Europa, ha inoltre ricordato che il settore bancario dell’area dell’euro è dotato di una buona capacità di tenuta con solide posizioni di capitale e liquidità. Tuttavia, qualora la crisi dovesse aggravarsi e interessare l’Eurozona, la Bce dispone di tutti gli strumenti necessari per fornire liquidità a sostegno del sistema finanziario al fine di preservare l’ordinata trasmissione della politica monetaria.

Il rendimento del Bund tocca il minimo da metà dicembre


Nel frattempo, i rendimenti dei titoli di Stato dell'Eurozona sono in calo. Quello del Bund ha toccato il minimo da metà dicembre, con il decennale, in calo al 2,02%, dopo essersi spinto fino all’1,95%. Il tasso a 10 anni del Btp mostra un calo decisamente meno marcato al 3,97% dal 4,055% della chiusura di venerdì, mentre lo spread con la Germania, dopo essersi allargato fino a 202 punti base, ora cala a 195. Al contempo, il rendimento del Treasury Usa 10 anni flette al 3,35% con i futures sui Fed Funds che prezzato al 70% la possibilità che il Fomc in agenda domani e dopo opti per mantenere i tassi invariati.

Orario di pubblicazione: 20/03/2023 11:03
Ultimo aggiornamento: 20/03/2023 12:23
 
Notizie Teleborsa

INTESA SANPAOLO, MESSINA PRIMO MANAGER PER REPUTAZIONE​

News Image
(Teleborsa) - Il manager che opera in Italia con la miglior reputazione on line è Carlo Messina, amministratore delegato di Intesa, seguito da Claudio Descalzi di Eni e Francesco Staracedi Enel. Lo si legge in una ricerca di Topmanagers.it. La classifica, che prende in esame l'identità digitale e i contenuti on line calcolando il loro impatto su un modello con un centinaio di parametri, vede al quarto posto Matteo Del Fante di Poste e al quinto John Elkann, indicato come manager di Stellantis .

Completano la 'top ten' di Topmanagers.it, basata su dati che vanno dal novembre 2021 al novembre 2022, Stefano Antonio Donnarumma di Terna, Renato Mazzoncini di A2A, Giorgio Armani, Brunello Cucinelli e Urbano Cairo.

(TELEBORSA) 21-03-2023 14:25
 
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