IntesaSanpaolo: solo NEWS n° 2

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Stato
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se i grafici non sbagliano mai , quello si isp assomiglia ad un cigno nero. o no
 
Ecco l’esposizione delle banche europee alla Russia aggiornata al terzo trimestre. Perché Citi preferisce Unicredit a Raiffeisen
di Francesca Gerosa

Due le banche europee con la maggior esposizione alla Russia, secondo un’analisi di Citi. Intesa Sanpaolo la più virtuosa. Perché è meglio vendere Raiffeisen

https://www.milanofinanza.it/news/e...tre-perche-citi-preferisce-202211231555015042

Gli stralci:

Due le banche europee con la maggior esposizione alla Russia

Mosca ha messo in atto un controllo sulle banche che escono dal paese e il mercato vede l'esposizione alla Russia come un rischio aggiuntivo quando si considera il rendimento del capitale. “L'esposizione alla Russia rappresenta il 3% del book value tangibile e lo 0,3% del portafoglio prestiti delle principali banche europee, escludendo Unicredit e Raiffeisen”, indica Citi. Infatti, le banche con la maggior esposizione alla Russia sono Raiffeisen con circa il 175% del book value tangibile e circa il 25% dei prestiti e Unicredit con circa il 15% del book value tangibile e circa il 2% dei prestiti, per lo più legate alle attività nazionali onshore. Mentre l'esposizione transfrontaliera è pari a circa il 70% dell'esposizione media del campione di banche di Citi (oltre a Raiffeisen e Unicredit, Societe Generale, Intesa Sapaolo, Credit Agricole, Deutsche Bank, Commerzbank, Bnp Paribas, Ing).

Intesa Sanpaolo la più virtuosa

Le banche hanno ridotto l'esposizione transfrontaliera verso la Russia di circa il 20% trimestre su trimestre nel terzo trimestre di quest’anno, con Intesa Sanpaolo che ha registrato il calo maggiore: -65% nel terzo trimestre. “Notiamo che la diminuzione dell'esposizione domestica trimestre su trimestre appare più contenuta in euro che in valuta locale, a causa del rafforzamento del rublo, che colpisce soprattutto le banche con filiali locali”, precisa Citi.
 
Banche: nuovi incentivi per cedere Npl (MF)

ROMA (MF-DJ)--Gli effetti della frenata economica sul credito sono oggi all'attenzione di banchieri e investitori. Il tema e' anche sotto la lente del governo che nella legge di bilancio potrebbe prevedere nuovi incentivi per aiutare l'attivita' di de-risking degli istituti. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza infatti in manovra potrebbe entrare il rinnovo della garanzia pubblica sulle cartolarizzazioni di crediti deteriorati (Gacs). Lo strumento, concepito nel 2016 dal governo Gentiloni, e' stato molto utilizzato negli anni scorsi nell'ambito dei processi di smaltimento avviati dai gruppi grandi e medi ma e' arrivato a scadenza nel giugno scorso. Complice la crisi di governo e la pausa elettorale la misura non e' ancora stata rinnovata ma potrebbe esserlo in legge in bilancio. In tale direzione stanno spingendo le banche che, per dismettere i nuovi flussi di non performing loan, avranno bisogno dello strumento. Sembra pero' che le condizioni a cui le Gacs saranno rinnovate potrebbero essere piu' penalizzanti rispetto al passato. Nell'ambito delle discussioni in corso con la DgComp di Bruxelles (che deve dare una autorizzazione preventiva alla misura, in linea con la normativa sugli aiuti di Stato) si sta infatti ragionando su un abbassamento della soglia di copertura della tranche senior della cartolarizzazione dal 100% all'80%. Una ulteriore stretta dovrebbe poi riguardare i servicer con l'introduzione di un monitoraggio piu' stretto sulle performance dei piani di recupero. In diverse occasioni infatti negli anni scorsi i recuperi effettuati sono risultati inferiori a quelli stimati dai business plan, o per stime troppo ottimistiche in fase di sottoscrizione o per shock esterni come e' stato il covid. L'obiettivo e' insomma quello di sgravare i contribuenti di un rischio che, in certi scenari, potrebbe rivelarsi alquanto oneroso. Resta per il momento esclusa la possibilita' di estendere la garanzia pubblica anche agli unlikely to pay, cioe' la classe attivi oggi piu' rappresentativa dello stock dei crediti deteriorati rimasto nei bilanci bancari. Nel dicembre 2019 il Parlamento greco aveva introdotto uno strumento molto simile, la Haps, che per l'appunto riguarda tutte le categorie di non performing exposure e che qualche osservatore ha additato come un modello possibile per l'Italia. Sembra pero' molto improbabile che il Tesoro scelga di andare in questa direzione. Di sicuro nei prossimi due anni (questo dovrebbe essere l'arco temporale coperto dal rinnovo delle Gacs) l'attivita' di de-risking delle banche italiane potrebbe rivelarsi molto intensa. Oltre ai 78 miliardi di npe presenti sui bilanci bancari a marzo 2022 (di cui 44 miliardi di past due e utp), l'altra aree di attenzione oggi sono quella dei prestiti garantiti dallo Stato. red fine MF-DJ NEWS

24/11/2022 08:20
 
Banche: af Jochnick (Bce), ben capitalizzate ma oulook e' peggiorato (Sole)

MILANO (MF-DJ)--"Le banche sono in generale ben capitalizzate, il livello della liquidita' e' buono, gli Npl sono bassi. Ma le prospettive economiche sono peggiorate molto in Europa e nel mondo negli ultimi mesi. E questo e' il motivo per il quale abbiamo chiesto alle banche di aggiornare le traiettorie di capitale per tenere conto esplicitamente della possibilita' di una recessione. Stiamo ora analizzando le traiettorie aggiornate che sono state presentate". Lo afferma Kerstin af Jochnick, membro del Consiglio di vigilanza della Bce, in un'intervista al Sole 24 Ore, puntualizzando che "questa revisione e' parte di un dialogo bilaterale tra noi e le banche; i prossimi passi saranno discussi con un approccio individuale, banca per banca. Vogliamo un sistema bancario forte, banche ben capitalizzate, in grado di sostenere l'economia reale durante tutto il ciclo". alb alberto.chimenti@mfdowjones.it (fine) MF-DJ NEWS

25/11/2022 08:43

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Banche: af Jochnick (Bce), stop dividendi e buyback non e' nei piani (Sole)

MILANO (MF-DJ)--"Una raccomandazione sullo stop ai dividendi e al riacquisto di azioni come quella adottata durante la fase iniziale molto incerta della pandemia non e' nei nostri piani. Ora ci troviamo in un altro tipo di crisi, caratterizzata da un alto grado di incertezza su cosa accadra' l'anno prossimo. Come supervisori, dobbiamo capire, con un dialogo individuale, fino a che punto le banche stesse conoscono a fondo le loro posizioni di capitale e se saranno in grado di gestire lo scenario avverso. Il prossimo futuro non sara' facile per l'economia dell'area dell'euro e vi saranno sfide complesse da superare. Come e' noto, sono state recentemente effettuate delle considerevoli operazioni di buyback, senza restrizioni da parte nostra. Diverse banche ne hanno fatto richiesta e noi le abbiamo autorizzate poiche' avevano lo spazio per poterlo fare. Non applichiamo quindi vincoli generalizzati al settore con un approccio unico per tutti i casi". Lo afferma Kerstin af Jochnick, membro del Consiglio di vigilanza della Bce, in un'intervista al Sole 24 Ore. Per quanto riguarda nello specifico i dividendi, "l'Autorita' bancaria europea ha raccomandato alle banche di evitare gli importi assoluti e anche noi non siamo a favore di questo approccio. piu' prudente utilizzare una percentuale sui profitti. I motivi sono chiari: non si puo' sapere in anticipo, con esattezza, l'entita' dei profitti nell'anno a venire; quindi si rischia di promettere agli azionisti una cifra specifica che non puo' essere mantenuta se non indebolendo la banca quando, ad esempio, l'andamento dell'economia e' peggiore del previsto. Questo vale in generale, non solo per le banche". alb alberto.chimenti@mfdowjones.it (fine) MF-DJ NEWS

25/11/2022 08:52

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Banche: af Jochnick (Bce), restino prudenti su rischio credito, occhio a Npl (Sole)

MILANO (MF-DJ)--"Per ora il rapporto Npl/totale attivi resta contenuto intorno al 2%. Al fine di gestire meglio i rischi e non farsi sorprendere tra qualche anno da un improvviso deterioramento dei bilanci, come gia' accaduto in passato, vogliamo che le banche definiscano in maniera proattiva le loro politiche di accantonamento. Speriamo che i crediti deteriorati non aumentino molto". Lo afferma Kerstin af Jochnick, membro del Consiglio di vigilanza della Bce, in un'intervista al Sole 24 Ore. Per il banchiere pero' "non e' un buon segno l'aumento dei prestiti nello Stage 2, cioe' dei prestiti con un profilo di rischio in peggioramento. Ci indica che forse ci sara' un aumento dei crediti deteriorati. per questo motivo che, come dicevo, il rischio di credito e' una delle problematiche piu' importanti che stiamo esaminando al momento. fondamentale che le banche restino prudenti e si impegnino a modulare strategie e piani per tenere conto dei rischi derivanti dal contesto attuale". alb alberto.chimenti@mfdowjones.it (fine) MF-DJ NEWS

25/11/2022 08:59
 
Dividendi: le banche italiane piu' a rischio di una revisione payout (Milanofinanza.it)

Di Francesca Gerosa (Milanofinanza.it)

MILANO (MF-DJ)--L'indice Stoxx Banks Ue si limita a un rialzo dello 0,13%, ma si avvia a chiudere l'ottava settimana positiva di seguito, sui massimi da inizio giugno. Si sta mettendo in luce anche l'indice Ftse Italian Banks, cresciuto del +40% negli ultimi quattro mesi tanto da azzerare quasi del tutto la perdita da inizio anno (-3,7%), un andamento migliore in termini relativi rispetto a quello dell'indice Stoxx globale, fermo a -9,60%. Una performance positiva nonostante le raccomandazioni di cautela dei regolatori alle banche. Ultimo il membro della Vigilanza della Bce, Kerstin af Jochick, il quale ha ribadito la richiesta di un approccio prudente alle banche, escludendo, tuttavia, il rischio di un ban generalizzato alle distribuzioni di capitale come nel periodo della pandemia. In particolare, Kerstin af Jochick ha sottolineato che le banche europee sono ben capitalizzate e con elevati livelli di liquidita', ma alla luce delle incertezze sulle prospettive economiche devono aggiornare le traiettorie di capitale, tenendo in considerazione la possibilita' di uno scenario recessivo.
Detto questo, le valutazioni della Vigilanza non saranno generalizzate, ma a livello di singola banca. Le banche che sono state recentemente autorizzate all'avvio di programmi di buyback (in Italia Unicredit) non hanno ricevuto restrizioni, visto che avevano spazio per poterli attuare. Al contempo, e' stata ribadita la raccomandazione a evitare annunci di distribuzioni in importi assoluti, quanto invece in termini di payout sugli utili. In Italia Unicredit ha fornito un target assoluto di distribuzione agli azionisti previsto nell'arco del piano: almeno 16 miliardi di euro. Queste indicazioni per Equita Sim sono coerenti con i messaggi veicolati nelle scorse settimane dal presidente della Vigilanza, Andrea Enria, e dal presidente dell'Eba, Jose' Manuel Campa, e confermano la necessita' di mantenere monitorato l'andamento del settore nell'attuale contesto di mercato. In ogni caso, ha commentato Bestinver Securities, sembra che alla Bce non piacciano le banche che prevedono un payout "fisso" in termini di miliardi di dividendi in contanti o di riacquisto di azioni proprie rispetto a una percentuale dell'utile netto. "Tra le banche che copriamo solo Unicredit e Mediobanca pagano il 100% del loro utile per azione "target" tramite dividendi in contanti o buyback", ha ricordato Bestinver Securities. "Quindi queste sono le due banche piu' a "rischio" di una revisione al ribasso del payout. Tutte le altre banche, soprattutto le ex popolari, hanno un payout ratio di circa il 50/60%, cioe' sostenibile anche ipotizzando un costo del rischio in crescita", ha precisato Bestinver. Il problema che "vediamo", ha continuato, "e' che il 2022 sara' l'anno migliore per le banche nell'ultimo decennio: margine di interesse in crescita e costo del rischio in calo, quindi la politica di payout del 2022 potrebbe tecnicamente essere anche migliore di quella del 2021. Tutto dipende dal possibile aggravarsi della crisi bellica e dal suo effetto sul costo del rischio delle banche. Di sicuro vediamo solo rischi al ribasso sul payout", ha avvertito Bestinver.

Comunque, "considerando l'attuale patrimonializzazione del sistema bancario italiano: buffer Cet1 ratio di oltre 400 bps rispetto allo Srep e i progressi raggiunti nella qualita' degli attivi riteniamo plausibile che le banche possano remunerare i propri azionisti in linea con i target dei piani industriali", ha commentato un altro analista che preferisce mantenere l'anonimato. red/cce MF-DJ NEWS

25/11/2022 12:40
 
di ieri...

Pil: Messina; recessione sara' lieve, +2% in 2024, fondamentali Italia solidi

MILANO (MF-DJ)--"L'incertezza e' evidente ma l'Italia ha fondamentali forti e solidi per affrontare quella che sara' una recessione lieve. Poi il Pil ricomincera' a crescere. Nel 2024 crescera' del 2%. Negli Usa l'inflazione ha rallentato la corsa e il trend si vedra' con qualche ritardo anche in Europa". Lo ha affermato l'ad di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, intervenendo all'evento Lombardia 2030. cce MF-DJ NEWS

28/11/2022 17:24

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Bce: Messina (Isp); alzera' ancora tassi ma gran parte stretta gia' compiuta

MILANO (MF-DJ)--"Le banche centrali hanno compiuto gran parte del percorso di rialzo dei tassi, la Bce ha alzato i tassi di 200 punti base e dovrebbe ancora aumentarli speriamo soltanto di un altro punto percentuale". Lo ha affermato l'ad di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, intervenendo all'evento Lombardia 2030. "Il calo dell'inflazione e la fine del ciclo di rialzo dei tassi contribuiranno a fine 2023 alla ripresa ciclica. Le tensioni sui prezzi delle materie prime e dell'energia stanno iniziando a ridursi. L'inflazione negli Stati Uniti inizia a scendere e questa tendenza arrivera' con qualche mese di ritardo anche in Europa e in Italia". cce MF-DJ NEWS

28/11/2022 17:23
 
Citi: ecco le banche europee con un rendimento da dividendo più buyback di oltre il 10% nel 2023
di Francesca Gerosa

L’upgrade delle stime del consenso sugli utili per azione delle banche Ue ha subito un'ulteriore accelerazione a novembre con gli eps 2023 ora a +12% da inizio anno. Tra le top picks di Citi c’è anche Intesa Sanpaolo

https://www.milanofinanza.it/news/c...ck-di-oltre-il-10-nel-2023-202211291041319161

Gli stralci:

Eps 2023 ora a +12% da inizio anno

La performance dei prezzi delle azioni delle banche europee rimane forte, con il settore che ha segnato un +9% nell'ultimo mese. Coombs consiglia di sovrappesare (overweight) in portafoglio le banche europee e le sue top pick sono Bbva, Intesa Sanpaolo, Lloyds. Le banche meno preferite sono: Abn Amro, Sabadell, Seb.

L’upgrade delle stime del consenso sugli utili per azione ha subito un'ulteriore accelerazione a novembre, dopo i risultati del terzo trimestre 2022, con gli eps 2023 ora a +12% da inizio anno, il secondo miglior aggiornamento annuale degli eps dalla Crisi finanziaria globale del 2008. Questo ha anche riportato il Rote del settore a un più sano 11-12% rispetto alle previsioni di Citi, ma le banche scambiano ancora solo a un multiplo prezzo/ book value tangibile di 0,86 volte.

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Le banche che nel 2023 offriranno un rendimento da dividendo più buyback di oltre il 10%

Quanto al ritorno del capitale resta intatto. Santander e Ing continuano a riacquistare azioni, mentre Bnp Paribas inizierà il suo programma di riacquisto non appena si concluderà l'operazione BancWest. Tutto ciò dovrebbe continuare a sostenere l'indice euro Stoxx Banks. L’esperto di Citi si aspetta ulteriori annunci con i risultati dell'esercizio 2022, tanto che vede ancora un rendimento del capitale per il 2023 del 10% (6,7% per l'esercizio, 3,3% per i buyback) e oltre in alcuni casi. I rendimenti più elevati attesi sono quelli di Lloyds, Unicredit, Intesa Sanpaolo, Royal Bank of Scotland Group, Bnp Paribas, Ing.

In conclusione, “suggeriamo agli investitori di posizionarsi su banche”, afferma Coombs, “che siano campioni nazionali, con rendimenti elevati e generazione organica di capitale, esposte all’aumento dei tassi, posizionate in modo difensivo per un eventuale deterioramento della qualità del credito, che offrono un significativo potenziale di rendimento del capitale, inclusi i buyback, scambiate a sconto rispetto ai più vicini competitor e/o rispetto alla loro storia di lungo periodo”.

Intesa Sanpaolo è tra queste. “Prevediamo che la redditività della banca beneficerà dell'aumento dei tassi di interesse e delle azioni del management in materia di efficienza e de-risking, nonché della diversificazione degli asset, nonostante un contesto macro difficile”, ha precisato Coombs, aspettandosi anche un aumento del 20% anno su anno del margine operativo lordo dopo gli accantonamenti nel 2023, soprattutto grazie all'aumento del margine di interesse e all'attenzione all'efficienza per mitigare l'impatto dell'inflazione e degli investimenti IT. “Le nostre stime sono superiori a quelle del consenso su Intesa Sanpaolo che sta proseguendo nella strategia di de-risking con un rapporto Npl netto pari a circa l’1,2%, vicino all'obiettivo dello 0,8%, e ha ridotto il suo stock di Npl di circa 3,9 miliardi di euro nell'ultimo anno. Nonostante il deterioramento macroeconomico faccia aumentare il costo del rischio, l'impatto sarebbe più limitato rispetto al passato grazie al de-risking. Prevediamo che il ritorno di capitale sarà guidato dal trend della redditività e della generazione di capitale: Intesa prevede un utile netto di oltre 4 miliardi di euro nel 2023, dato anche il forte de-risking in Russia. La banca ha annunciato un acconto sul dividendo di 1,4 miliardi di euro da pagare a novembre, circa il 30% in più rispetto al livello minimo indicato in estate, indicando anche il deterioramento macro come la ragione principale per ritardare il buyback già approvato di 1,7 miliardi di euro per il 2023”.
 
BANCHE: INTESA SANPAOLO MOBILE MIGLIORE APP BANKING AL MONDO PER FORRESTER RESEARCH

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 29 nov - Forrester Research ha dichiarato l'app Intesa Sanpaolo Mobile "Global Mobile Banking Apps Leader", prima tra tutte le app di banking valutate nel mondo con le migliori funzionalita' e customer experience. Come emerge dal report della societa' di ricerca statunitense, Intesa Sanpaolo e' best practice anche nelle categorie gestione quotidiana delle proprie finanze (money management), navigazione (navigation) e privacy e contenuti informativi (privacy cues and content), per la chiarezza e trasparenza dell'app. Tra le caratteristiche dell'app, il rapporto segnala anche il "rigoroso e solido" processo di progettazione e design, le innovazioni introdotte per facilitare la ricerca dei documenti e delle informazioni e i nuovi strumenti per rendere l'app piu' accessibile.
"In questi anni abbiamo compiuto un percorso di profonda trasformazione digitale, accompagnato da una metodologia di progettazione solida che mette sempre al centro le esigenze dei nostri clienti e la professionalita' delle nostre persone, in un modello basato su relazioni di fiducia e qualita' dei servizi. Abbiamo investito grandi energie e traguardato l'obiettivo che ci eravamo posti: dopo essere stati riconosciuti digital leader nell'area Emea, siamo ora Mobile Banking Apps Leader nel mondo, con un asset di valore e all'avanguardia come l'app Intesa Sanpaolo Mobile", ha detto Stefano Barrese, responsabile divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, sottolineando che "questo percorso di eccellenza ci porta a guardare oltre e a perseguire una nuova sfida: forti della nostra esperienza, stiamo creando Isybank, la banca digitale solo mobile per i nostri clienti e non clienti, e innovando i nostri sistemi di core banking".
Ars
(RADIOCOR) 29-11-22 12:31:42
 

Enria (Bce) striglia ancora le banche europee: troppo ottimiste​

di Francesca Gerosa

Alcune banche utilizzano ipotesi macro relativamente blande nei loro scenari avversi, avverte il presidente del Consiglio di vigilanza della Bce. Quanto all’esposizione a gruppi energetici è cresciuta del 14% nei primi 9 mesi. Finora impatto limitato, ma tra le imprese rischi di reazioni a catena



https://www.milanofinanza.it/news/e...e-europee-troppo-ottimiste-202212011225286205
 

Intesa Sanpaolo: The Banker, si conferma Bank of the Year in Italy"​

MILANO (MF-DJ)--Intesa Sanpaolo ha ricevuto per il terzo anno consecutivo il riconoscimento di "Bank of the Year in Italy" da The Banker, testata del Gruppo Financial Times di riferimento per il settore, in occasione dei "Bank of the Year Awards 2022", premi che la rivista britannica assegna annualmente a livello globale. Intesa Sanpaolo, si legge in una nota, si e' distinta per il ruolo svolto nell'ambito del Pnrr, mettendo a disposizione oltre 400 miliardi di euro di erogazioni a medio-lungo termine a sostegno dell'economia reale, di cui 270 miliardi per le imprese e 145 miliardi ai privati. In tale ambito, circa 150 miliardi sono previsti per le famiglie, le comunita' e per l'inclusione, 75 miliardi per la circular economy e la transizione green, e 60 miliardi per infrastrutture, trasporti e rigenerazione urbana. Inoltre, con il Piano di Impresa 2022-2025, Intesa Sanpaolo ha rinnovato il proprio impegno a essere una banca leader per impatto sociale, prevedendo contributi per 500 milioni a supporto delle persone in difficolta' e un progetto per la promozione di 8.000 abitazioni in social housing per giovani e senior, che rappresenta uno dei piu' ampi programmi di social housing in Italia. L'impegno di Intesa Sanpaolo a sostegno dell'economia reale del Paese si e' ulteriormente rafforzato negli ultimi mesi, alla luce della difficile congiuntura che riguarda l'incremento dei prezzi e il caro energia, con misure straordinarie dedicate alle imprese, anche le piu' piccole, e alle famiglie, per le quali sono stati stanziati 35 miliardi. Non e' mancata inoltre l'attenzione nei confronti delle persone del gruppo, con contributi una tantum per quasi 90 milioni. com/cce MF-DJ NEWS

02/12/2022 14:47

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Intesa Sanpaolo: Messina, riconoscimento rafforza nostro percorso in Italia​

MILANO (MF-DJ)--"Il prestigioso riconoscimento ricevuto anche quest'anno conferma e rafforza il percorso che come primo gruppo bancario in Italia abbiamo deciso di intraprendere, a sostegno di una crescita non solo sostenibile ma anche inclusiva. Le disuguaglianze sociali infatti stanno crescendo: per le imprese e' questo il momento di dimostrare, con responsabilita' e concretezza, di essere socialmente responsabili, utilizzando le proprie risorse a beneficio della comunita'". Lo ha affermato Carlo Messina, consigliere delegato e ceo di Intesa Sanpaolo, in una nota commentando il riconoscimento ricevuto da The Banker. Considerato benchmark nel settore finanziario per la valutazione delle banche a livello globale dal 1926, il premio "Bank of the Year" e' un riconoscimento alle migliori istituzioni in tutto il mondo. Indipendenza, autorevolezza e integrita' nell'assegnazione degli Awards sono testimoniate dalla reputazione del Premio, che adotta processi di selezione rigorosi e altamente analitici. com/cce MF-DJ NEWS

02/12/2022 14:48
 

Intesa Sanpaolo: aumenta al 2% quota in CreditAccess India​

MILANO (MF-DJ)--Intesa Sanpaolo ha aumentato al 2% la propria partecipazione in CreditAccess India, societa' attiva nel settore del microcredito che opera con la controllata CreditAccess Grameen Ltd, quotata sul mercato indiano. CreditAccess, fondata nel 2008 da Paolo Brichetti, e' diventata leader del microcredito in India e tra le top 10 nel settore a livello mondiale. Attualmente conta circa 4,6 milioni di clienti, 2.300 filiali tra India, Filippine e Indonesia, un portafoglio crediti pari a oltre 2 miliardi di euro e 22.125 dipendenti. Attiva nella concessione di prestiti a soggetti impossibilitati ad accedere al credito tradizionale per mancanza di garanzie reali, CreditAccess si rivolge prevalentemente alle donne, fornendo loro risorse sufficienti a gestire attivita' imprenditoriali minori - come la vendita di prodotti al dettaglio, il piccolo artigianato e gli allevamenti - considerate parti essenziali del motore dell'economia indiana. I crediti concessi permettono il raggiungimento di un'autonomia lavorativa tale da garantire alle piccole e micro-imprenditrici la piena partecipazione allo sviluppo della famiglia e della comunita'. CreditAccess si ispira al modello di microfinanza ideato da Muhammad Yunus, Premio Nobel per la Pace 2006 per aver realizzato, con la sua Grameen Bank, il microcredito moderno, garantendo liquidita' alle popolazioni locali senza garanzie collaterali. CreditAccess India, partecipata da numerosi soggetti, vede tra i principali azionisti Olympus Capital, Asia Impact Invest, Asian Development Bank e Cei (Conferenza Episcopale Italiana). cce MF-DJ NEWS

05/12/2022 11:16
 

Intesa Sanpaolo punta ancora di più sul microcredito in India​

di Francesca Gerosa

La banca investe 13,5 milioni di euro per aumentare la sua partecipazione dallo 0,7% al 2% in CreditAccess India. Confermato l’obiettivo di servire 10 milioni di clienti entro fine 2025. India destinata a diventare la terza economia al mondo​


Intesa Sanpaolo punta ancora di più sul microcredito in India. La banca guidata da Carlo Messina ha, infatti, aumentato al 2% la propria partecipazione in CreditAccess India, società attiva nel settore del microcredito che opera con la controllata CreditAccess Grameen, quotata sul mercato indiano. In pratica, Intesa Sanpaolo ha investito altri 13,5 milioni di euro in CreditAccess India per passare da una quota dello 0,7% al 2% nella società “sempre nella logica di ritorno economico coniugata al concreto sostegno alle comunità”, ha spiegato Flavio Gianetti, Executive Director M&A and Group Shareholdings di Intesa Sanpaolo.

Chi è CreditAccess


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TGNEWS 60
CreditAccess, fondata nel 2008 da Paolo Brichetti, è diventata leader del microcredito in India e tra le top 10 nel settore a livello mondiale. Attualmente conta circa 4,6 milioni di clienti, 2.300 filiali tra India, Filippine e Indonesia, un portafoglio crediti pari a oltre 2 miliardi di euro e 22.125 dipendenti. Inoltre, vede tra i principali azionisti Olympus Capital, Asia Impact Invest, Asian Development Bank e Conferenza Episcopale Italiana.

Cosa fa


Attiva nella concessione di prestiti a soggetti impossibilitati ad accedere al credito tradizionale per mancanza di garanzie reali, la società si rivolge prevalentemente alle donne, fornendo loro risorse sufficienti a gestire attività imprenditoriali minori – come la vendita di prodotti al dettaglio, il piccolo artigianato e gli allevamenti – considerate parti essenziali del motore dell’economia indiana. I crediti concessi permettono il raggiungimento di un’autonomia lavorativa tale da garantire alle piccole e micro-imprenditrici la piena partecipazione allo sviluppo della famiglia e della comunità.


"Negli anni CreditAccess ha saputo combinare la sostenibilità del business con gli obiettivi di inclusione finanziaria e sviluppo delle aree rurali non bancarizzate dell’India, coniugando la crescita sostenibile, sia organica sia esterna, con la capacità di essere catalizzatore dello sviluppo delle zone più arretrate del Paese, offrendo sempre lavoro di qualità: la società è certificata Great Place to Work e ha più di 15.000 dipendenti”, recita la nota di Intesa Sanpaolo.

Intesa Sanpaolo da anni è attiva nella solidarietà sociale


“Siamo entusiasti di aver incrementato la nostra partecipazione in CreditAccess India, società leader mondiale nel settore e realtà in cui crediamo fortemente capace di coniugare un forte set di valori con una redditività sostenibile nel tempo, caratteristiche ampiamente riconosciute dal mercato”, ha commentato Flavio Gianetti, Executive Director M&A and Group Shareholdings Intesa Sanpaolo, precisando che tale iniziativa si inserisce “nel solco delle molteplici attività che il nostro gruppo porta avanti da anni in ambito nazionale nel campo della solidarietà sociale, della lotta alle diseguaglianze e a favore di uno sviluppo economico inclusivo. Crediamo fermamente che tale impegno possa e debba essere esteso a livello internazionale in contesti come quello dell’India, garantendo lavoro e autonomia economica a tante donne e alle loro famiglie, supportando una crescita sostenibile e inclusiva del tessuto imprenditoriale locale”.

CreditAccess India conferma l’obiettivo di servire 10 milioni di clienti entro fine 2025


Paolo Brichetti, fondatore e ceo di CreditAccess India, si aspetta “un’ulteriore forte crescita delle nostre attività e manteniamo l’obiettivo di servire 10 milioni di clienti entro fine 2025. In questo percorso, il supporto di una realtà con una visione internazionale come Intesa Sanpaolo è cruciale” in un Paese destinato a diventare nel giro di poco anni la terza economia del mondo, superando, di certo prima del 2030, la Germania e il Giappone, secondo S&P Global e Morgan Stanley.

L’India è destinata a diventare la terza economia al mondo


L’agenzia di rating, in particolare, si aspetta una crescita media del Pil indiano del +6,3% tra il 2023 e il 2030. “L'India è destinata a diventare la terza economia e il mercato azionario più grande del mondo, con un Pil di oltre 7,5 trilioni di dollari e una capitalizzazione di mercato azionaria di 10 trilioni di dollari”, ha stimato Ridham Desai, equity strategist di Morgan Stanley. “È pronta a guidare circa un quinto della crescita globale nel prossimo decennio. Il fatto è che negli ultimi 5, 10, 15, 20 e 25 anni, la crescita dell'India è stata solo inferiore a quella della Cina tra le grandi economie e crediamo che l'India possa continuare a sovraperformare”.

Ultimo aggiornamento: 05/12/2022 12:55
 
Notizie Radiocor

INTESA SP: OTTIENE CERTIFICAZIONE PER PARITA' DI GENERE PREVISTA DA PNRR​

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 06 dic - Intesa Sanpaolo e' il primo grande gruppo bancario italiano a ottenere la certificazione per la parita' di genere prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), grazie al suo impegno in materia di diversita' e inclusione. Il processo di valutazione e' stato condotto da Bureau Veritas, leader mondiale nei servizi di ispezione, verifica di conformita' e certificazione, che ha esaminato sei macroaree: cultura e strategia, governance, processi del personale (HR), opportunita' di crescita in azienda neutrali per genere, equita' remunerativa per genere, tutela della genitorialita' e conciliazione vita-lavoro. In particolare, si legge in una nota, Intesa Sanpaolo si e' distinta per il coinvolgimento e l'impegno dei suoi vertici nei confronti delle iniziative di diversita' e inclusione; per i principi in materia di Diversity Inclusion, policy pubblicata nel 2020 che guida la politica di inclusione basata sul rispetto di tutte le persone, sulla meritocrazia, sulla valorizzazione dei talenti e sulle pari opportunita'; per il suo Piano Strategico D&I di iniziative per la valorizzazione delle diversita' come componenti essenziali per la crescita del Gruppo; per il lavoro del Comitato Operativo D&I che dal 2020 ha l'obiettivo di diffondere una cultura inclusiva in costante dialogo con le strutture interne. La certificazione comprende anche le principali societa' del gruppo Intesa Sanpaolo: Eurizon Capital sgr, Fideuram Asset Management sgr e il gruppo assicurativo Intesa Sanpaolo Vita. Paola Angeletti, Chief Operating Officer di Intesa Sanpaolo, ha commentato: 'Questa certificazione volontaria prevista dalla Missione 5 del Pnrr riconosce il nostro impegno di primo datore di lavoro privato in Italia per l'inclusione di tutte le diversita' e la valorizzazione del merito di ogni persona che lavora in Intesa Sanpaolo, cosi' come le nostre attivita' per promuovere un cambiamento culturale nella societa' e nel nostro Paese'.
Com-Chi
(RADIOCOR) 06-12-22 09:50:06
 

Intesa Sanpaolo: accordo con Ludoil Energy per ricessione crediti fiscali da 1,3 mld​

MILANO (MF-DJ)--Intesa Sanpaolo e Ludoil Energy, tra le principali aziende private del settore energetico, attiva nella logistica infrastrutturale e nelle rinnovabili, e che investe in progetti innovativi di economia circolare, hanno siglato un accordo per la ricessione dei crediti fiscali legati ai Bonus Edilizi e al Superbonus per un valore fiscale pari a 1,3 miliardi di euro. La nuova cessione, spiega una nota, riguardera' i crediti acquistati dal 1* maggio 2022, identificati dal codice univoco introdotto dall'Agenzia delle Entrate. Il Gruppo guidato da Carlo Messina e' stata la prima banca italiana a dare piena attuazione al Decreto Aiuti, che ha previsto la ricessione al mondo delle imprese. Il contratto siglato con Ludoil Energy risponde alla logica di riavviare progressivamente il mercato della cessione dei crediti: l'obiettivo della banca e' continuare a coinvolgere un cospicuo numero di imprese per ampliare la propria capacita' fiscale, oggi satura. Le aziende sono la controparte essenziale e decisiva per dare impulso al mercato delle ricessioni in una prospettiva di rilancio e ampliamento dell'attivita'. Ludoil Energy ha accolto con interesse e soddisfazione la richiesta di Intesa Sanpaolo, supportando di conseguenza il settore delle costruzioni, fondamentale per l'efficientamento energetico del Paese, in difficolta' a causa del blocco delle cessioni. Intesa Sanpaolo e' stata la prima banca ad annunciare l'operativita' in ambito Superbonus, Ecobonus e Sismabonus ad agosto 2020. Da allora il Gruppo ha acquisito 12 miliardi di crediti fiscali a fronte di domande pervenute per oltre 30 miliardi. Grazie all'accordo con Ludoil Energy, Intesa Sanpaolo continuera' a dare riscontro ai propri clienti che sono in attesa di poter cedere i loro crediti, assicurando gli adempimenti normativi e mantenendo la rigorosa attenzione nella verifica documentale condotta sinora. Cio' ha consentito alla banca di costruire un portafoglio di crediti di qualita' che oggi ne agevola la ricessione senza rischi per i clienti e con un modello di offerta distintivo sul mercato. com/glm (fine) MF-DJ NEWS

06/12/2022 11:21
 

Intesa Sanpaolo: nuovo rimborso anticipato parziale Tltro​

MILANO (MF-DJ)--Il Gruppo Intesa Sanpaolo ha proceduto a un rimborso anticipato parziale del totale ancora in essere delle operazioni di finanziamento Tltro III cui ha partecipato, per un ammontare pari a circa 5,5 miliardi di euro (4 miliardi a valere sulla terza operazione, circa un miliardo sull'ottava e 0,5 miliardi sulla decima), con una conseguente riduzione a circa 96 miliardi di euro. E' quanto si legge nel documento di Faq finanziarie e riserva di liquidita' aggiornato ad oggi. cce MF-DJ NEWS

09/12/2022 13:39
 

Banche: sara' riscossa in filiale? (Mi.Fi.)​

ROMA (MF-DJ)--Dalla meta' di luglio a oggi i titoli bancari italiani hanno guadagnato in media il 30% in piazza Affari, recuperando la caduta seguita all'invasione dell'Ucraina. In alcuni casi come quello di Unicredit il salto e' stato ancora piu' sostenuto e i titoli hanno messo a segno un +50%. Rimbalzo tecnico o svolta storica? Con i tassi arrivati al 2% (livello piu' elevato da gennaio 2009) e quelli di deposito all'1,5%, da qualche mese la politica monetaria ha messo il turbo al margine di interesse che ha iniziato a crescere con percentuali a doppia cifra. Gia' in estate l'agenzia di rating S&P aveva stimato che un rialzo del 2% avrebbe comportato un aumento del margine d'interesse medio delle banche europee di circa il 18% rispetto al 2021. Una prova generale, scrive MF-Milano Finanza, la si e' vista nei risultati dei nove mesi: le cinque maggiori banche italiane hanno registrato un utile aggregato di 8,9 miliardi, in crescita del 5,5% rispetto agli 8,25 miliardi dello stesso periodo del 2021. La componente di maggior rilievo e' stata per l'appunto quella del margine di interesse, salito di quasi 1,5 miliardi (+9,1%). Questa performance ha consentito di assorbire l'esposizione sul mercato russo e di proseguire con le attivita' di deleveraging e alleggerimento degli stock di crediti deteriorati iscritti a bilancio. Gli azionisti potrebbero beneficiare del quadro favorevole. In un recente report gli analisti di Citi si aspettano annunci positivi in termini di dividendi con i risultati dell'esercizio 2022 e prevedono un rendimento del capitale per il 2023 del 10% e oltre. Gia' oggi peraltro Santander e Ing continuano a riacquistare azioni, mentre Bnp Paribas iniziera' il proprio programma di riacquisto non appena si concludera' l'operazione BancWest. Anche le banche italiane sono state generose. Intesa Sanpaolo ha maturato nei nove mesi 2,3 miliardi di dividendi e ha appena deliberato la distribuzione di 7,38 centesimi di euro per azione come acconto a valere sui risultati del 2022. Tra cedole e buyback invece Unicredit quest' anno ha distribuito 3,75 miliardi, un settimo della propria capitalizzazione. Sara' vera riscossa? Malgrado l'ottimismo del mercato, le nubi all'orizzonte non mancano. L'economia europea si sta deteriorando e l'escalation militare in Ucraina prosegue. Al punto che la Vigilanza della Bce non manca di raccomandare prudenza ai gruppi bancari. "Se i tassi di interesse piu' alti e i margini sui tassi stanno sostenendo la redditivita' delle banche in questa fase, possono anche intaccare la capacita' degli utenti che hanno fatto elevato ricorso alla leva finanziaria di restituire i loro debiti", ha avvertito il numero uno della Vigilanza Andrea Enria nella sua ultima audizione al Parlamento europeo. "Le banche devono prepararsi per il potenziale impatto avverso negativo del contesto di incertezza delle loro attivita'. Il nuovo contesto di rischi giustifica alcuni aggiustamenti nel nostro approccio di vigilanza", ha rincarato Enria. Sia chiaro: il regolatore ha escluso uno stop unilaterale ai dividendi, come accaduto all'inizio della pandemia. Quello che diversi banchieri temono e' una stretta sui requisiti di capitale che spinga implicitamente gli istituti a essere meno generosi con gli azionisti. I forti segnali di incertezza si riflettono anche nelle vicende di alcuni gruppi. Sotto i riflettori in questi giorni c'e' soprattutto Unicredit. Venerdi' 9 dicembre Bloomberg ha ventilato un aumento del requisito patrimoniale Pillar 2 (articolo a pagina 5), sulla base delle comunicazioni preliminari della Bce. La banca guidata da Andrea Orcel ha subito messo le mani avanti, assicurando che l'incremento sara' "in misura minima rispetto all'attuale livello di 175 punti base". Tradotto: i dividendi sono assicurati. "Non c'e' alcun impatto sulle politiche distributive per il 2022 e per il futuro, sul funding plan ne' sul target di capitale, che rimangono come da guidance", ha precisato Unicredit, che fornira' al mercato un ulteriore aggiornamento dopo aver ricevuto la lettera formale dello Srep con il risultato finale. Gia' oggi l'intervento della Bce ha aperto un dibattito all'interno del board di piazza Gae Aulenti, dove non manca qualche segnale di perplessita' sulle scelte piu' recenti. Di sicuro il caso Unicredit sara' un test importante per saggiare la solidita' di una riscossa a cui, malgrado tutto, banchieri e investitori avevano iniziato a credere. red fine MF-DJ NEWS

12/12/2022 08:59
 

Perché le banche italiane sono ben equipaggiate per affrontare la recessione, secondo Dbrs​

di Francesca Gerosa

Le banche italiane entrano in questa nuova fase di forte incertezza economica con profili di rischio e di capitalizzazione più solidi, secondo gli esperti di Dbrs Morningstar, che apprezzano anche i progressi compiuti negli ultimi anni in materia di de-risking​


Il link:

Perché le banche italiane sono ben equipaggiate per affrontare la recessione, secondo Dbrs - MilanoFinanza.it
 

Intesa Sanpaolo: Fondazione Crc aumenta a 1,05% la partecipazione​

MILANO (MF-DJ)--Fondazione Crc ha incrementato la propria partecipazione nella conferitaria Intesa Sanpaolo: il processo ha preso avvio nel periodo estivo, a seguito di preventiva autorizzazione del Ministero dell'Economia e delle Finanze, e si e' concluso il 5 dicembre, con il raggiungimento della quota dell'1,05% del capitale sociale della banca. Nel corso dei mesi, sono state gradualmente acquistate poco piu' di 80 milioni di azioni di Intesa Sanpaolo, con un investimento di circa 154 milioni di euro. La quota di partecipazione di Fondazione Crc al capitale di Intesa Sanpaolo passa in questo modo dallo 0,63% all'1,05%: a operazione conclusa, l'investimento in Intesa Sanpaolo risulta essere pari al 25,3% dell'attivo a valori di mercato della Fondazione Crc. "Intesa Sanpaolo e' la piu' grande e solida banca italiana e tra le principali istituzioni bancarie a livello europeo. Incrementare la nostra partecipazione e' una decisione strategica finalizzata a creare nuove opportunita' sia per la Fondazione, sia per il territorio su cui operiamo. Una scelta che permette di produrre valore dal patrimonio, grazie ai dividendi storicamente assicurati, di consolidare la presenza e i servizi a favore della crescita del tessuto economico e produttivo e di far crescere le opportunita' di partnership con Intesa Sanpaolo per la realizzazione di iniziative nei campi del sociale, della cultura e dell'innovazione", aggiunge Ezio Raviola, presidente della Fondazione Crc. com/cce MF-DJ NEWS

12/12/2022 16:01
 

Intesa Sanpaolo: salgono Cuneo ed Enasarco. Che prende anche l'1,97% del Banco (MF)​

ROMA (MF-DJ)--Proseguono le grandi manovre delle casse previdenziali e delle fondazioni nel capitale delle banche italiane. Come preannunciato da MF-Milano Finanza, Enasarco si prepara a entrare di peso in Banco Bpm attraverso una procedura di reverse accelerated bookbuilding che ha per oggetto l'acquisto dell'1,97% circa di azioni ordinarie dell'istituto. Lo ha fatto sapere lo stesso ente presieduto da Alfonsino Mei, che ha dato mandato a Imi, la divisione corporate & investment banking di Intesa Sanpaolo, per un'operazione che riguardera' un pacchetto di 29,85 milioni di titoli da rilevare a un prezzo per azione non superiore a 3,4 euro e che prevede un esborso massimo di 101,5 milioni. Il valore dunque incorpora un premio dell'8% circa rispetto alla chiusura di ieri del Banco a Piazza Affari. Enasarco, che ha messo nel mirino anche Intesa Sanpaolo dove dovrebbe salire a breve allo 0,2% del capitale, ha spiegato inoltre che l'operazione rivolta a investitori qualificati italiani e a istituzionali esteri s' inquadra nell'"efficientamento della gestione del proprio patrimonio anche attraverso investimenti funzionali alla crescita sostenibile dell'economia reale del Paese". Il blitz della cassa da otto miliardi di patrimonio mobiliare e immobiliare e che eroga le pensioni agli agenti di commercio ricalca le mosse della Cassa Forense e di Inarcassa. La prima ha rastrellato quest' estate l'1,66% di Piazza Meda, la seconda invece si e' rafforzata nel capitale dell'istituto salendo dallo 0,54% all'1,04%. Ma a differenza degli altri due enti non e' ancora chiaro se apportera' la propria quota al patto di consultazione che lega le fondazioni e le casse previdenziali nella banca guidata da Giuseppe Castagna e che controlla in totale l'8,28%. Secondo le indiscrezioni nel capitale della banca potrebbero fare capolino anche l'Enpaia e l'Enpaf. Rispettivamente, l'ente di previdenza degli addetti e impiegati del settore agricolo starebbe valutando l'acquisto di una quota inferiore all'1%, mentre l'ente di previdenza dei farmacisti, che e' gia' azionista, potrebbe crescere ulteriormente, ritoccando la propria quota. Intanto, come fatto sempre quest' estate da Cariplo, Fondazione CariCuneo azionista di Intesa Sanpaolo post-fusione con Ubi ha incrementato la propria partecipazione nel gruppo di Carlo Messina dallo 0,63% all'1,05%. Il rastrellamento, partito sempre nei mesi estivi, ha riguardato poco piu' di 80 milioni di azioni, con un esborso complessivo di circa 154 milioni di euro. L'investimento equivale al 25,3% dell'attivo a valori di mercato dell'ente presieduto da Ezio Raviola, livello comunque ben inferiore al limite previsto dall'accordo Acri-Mef, pari al 33%. red fine MF-DJ NEWS

13/12/2022 09:00
 

Intesa Sanpaolo tratta con Gazprombank per cedere la controllata russa​

di Luca Gualtieri

Discussioni ancora alle battute iniziali. Il governo russo ha posto paletti stringenti agli istituti di credito internazionali che vogliono uscire dal paese. Nei nove mesi Intesa ha portato quasi a zero l'esposizione verso Mosca | Russia, ecco le 45 banche congelate da Putin. Ci sono anche Unicredit e Intesa Sanpaolo

Intesa Sanpaolo avrebbe avviato trattative con Gazprombank per cedere la propria controllata locale Intesa Russia. L’indiscrezione è filtrata martedì 13 dicembre da fonti finanziarie russe e non viene per il momento commentata dalla banca. Anche perché le discussioni sarebbero ancora alle battute iniziali e presenterebbero un certo livello di complessità.

Il decreto di Mosca


Come la maggior parte degli altri istituti europei nei mesi scorsi anche Intesa Sanpaoloha avviato contatti per sondare l’uscita dal mercato russo. Il processo è, però, complesso, soprattutto alla luce delle recenti iniziative del governo di Mosca. Dopo il decreto che in agosto preannunciava un divieto temporaneo delle cessioni di asset finanziari occidentali, il Cremlino ha pubblicato la lista dei 45 istituti coinvolti nel provvedimento. Oltre a gruppi nord europei come Bnp Paribas, Deutsche Bank, Credit Agricole e Credit Suisse, l'elenco disponibile sul sito del governo comprende le attività russe delle italiane Unicredit e Intesa Sanpaolo. Il provvedimento congela di fatto la cessione delle controllate locali nell'ambito delle exit predisposte dopo l'inizio delle ostilità in Ucraina. Una misura che va letta come una ritorsione contro le sanzioni varate dall'Europa e dagli Stati Uniti.

La pulizia in bilancio


In ogni caso nel terzo trimestre Intesa Sanpaolo ha ridotto di circa il 65% (2,3 miliardi di euro) l'esposizione verso Mosca, che è scesa allo 0,3% dei crediti a clientela complessivi. «Ora possiamo essere considerati una banca a esposizione zero verso la Russia, ma continueremo a lavorare per ridurre la limitata esposizione residua», ha dichiarato il ceo, Carlo Messina, durante la presentazione dei risultati. La scelta di Intesa è stata insomma quella di neutralizzare in una sola soluzione il problema, mentre l'approccio di Unicredit è stato sinora più graduale e sarebbe oggetto di confronto serrato con la Bce. Per la banca di piazza Gae Aulenti l'esposizione è oggi pari 2% circa dei crediti complessivi.

Orario di pubblicazione: 13/12/2022 12:56
Ultimo aggiornamento: 13/12/2022 14:13
 
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