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Banche: S&P, per sistema mondiale stima perdite su crediti 2,1 trilioni Usd
MILANO (MF-DJ)--S&P Global Rating stima che le perdite su crediti del sistema bancario mondiale ammonteranno a circa 2,1 trilioni di dollari alla fine del 2024. L'analisi di S&P include 83 sistemi bancari. Il peso delle perdite previste per quello cinese, notano gli esperti, "rispecchia le sue dimensioni nel contesto globale", dato che, "in termini di prestiti alla clientela, il sistema bancario cinese ha circa le stesse dimensioni dei sistemi bancari di Stati Uniti, Giappone, Germania e Regno Unito messi insieme". Le banche globali entrano nel 2023 con un capitale sostanzialmente solido e sano e i margini di interesse continuano a beneficiare di maggiori interessi dalle aliquote. Questo dovrebbe fornire un comodo margine per assorbire maggiori perdite. S&P prevede inoltre che i sistemi bancari dell'Europa occidentale registreranno perdite su crediti per circa 72 miliardi di dollari nel 2022, ovvero il 25% in piu' delle perdite subite nel 2021. Poiche' la cifra del 2021 (58 miliardi di dollari) riflette livelli sostanziali di riprese di valore di accantonamento per perdite su crediti legate alla pandemia, cio' non implica una vera ripresa per il 2022. Per il 2023, l'agenzia prevede che le perdite su crediti aumenteranno di circa il 20% a 87 miliardi di dollari e rimarranno intorno a questo livello nel 2024. Queste previsioni riflettono l'opinione secondo cui lo shock energetico in corso e la stretta monetaria determineranno l'emersione di prestiti problematici in tutti i sistemi bancari europei, molto probabilmente tra i mutuatari aziendali con un debito piu' teso e metriche di accessibilita' piu' direttamente influenzate da costi piu' elevati, in particolare se hanno una capacita' limitata di trasferirli ai consumatori attraverso i prezzi. "Allo stesso tempo, ci aspettiamo che si verifichi un modesto aumento della disoccupazione in tutta Europa (la nostra aspettativa di base) e che la qualita' delle esposizioni delle famiglie, in particolare i mutui, rimanga resiliente", prosegue S&P. "Prevediamo che le maggiori perdite previste saranno gestibili per le banche, in gran parte grazie all'aumento dei tassi di interesse a vantaggio del margine di interesse netto. Tuttavia, non c'e' molto spazio per l'ottimismo. I rischi al rialzo sono pochi e i rischi al ribasso abbondano. Ad esempio, l'inflazione potrebbe essere piu' persistente di quanto ci aspettiamo, il che si tradurrebbe in una risposta politica piu' forte e piu' lunga, o il conflitto ucraino potrebbe esacerbare ulteriormente la crisi energetica in corso. Cio' comporterebbe un impatto maggiore sulla qualita' degli attivi delle banche, che aumenterebbero le perdite su crediti". cce (fine) MF-DJ NEWS13/12/2022 17:28