Investimento in un'attività commerciale o in una tabaccheria parte 5^

Lo stato continuerà a incassare e le piccole attività a morire come sta avvenendo nel settore gioco.
Il fatto è che le tabaccherie guadagnano sui vizi della gente ed è diventata una cosa politicamente scorretta..
 
Fumo: produttori e-cig in piazza a Roma contro aumento tasse

di: Pubblicato il 09 luglio 2013| Ora 12:43

Più di 700 tra produttori e rivenditori di sigarette elettroniche stanno protestando in piazza davanti Montecitorio contro l'aumento delle tasse sui dispositivi e i ricambi delle e-cig, inserito nel decreto legge 'Lavoro e Iva'


Roma, 9 lug. (Adnkronos Salute) - Più di 700 tra produttori e rivenditori di sigarette elettroniche stanno protestando in piazza a Roma, davanti Montecitorio, contro l'aumento delle tasse sui dispositivi e i ricambi delle e-cig, inserito nel decreto legge 'Lavoro e Iva'. Aumento che, secondo i protagonisti del settore, metterebbe a rischio circa 2 mila punti vendita in tutta Italia e oltre 3 mila posti di lavoro. Soprattutto giovani. 'Non siamo fumo, ci avete rotto i polmoni': questo uno dei tanti slogan che si levano dalla piazza. Significativi anche i contenuti di alcuni striscioni e bandiere, tra cui: 'Non fate evaporare i nostri investimenti'. E ancora: 'Vi siete fumati il cervello?'. "Ci hanno assicurato - spiega all'Adnkronos Salute Umberto Roccatti, vicepresidente Anafe (Associazione nazionale fumo elettronico), che ha organizzato la protesta - che verranno ad incontrarci e ad ascoltare le nostre richieste la deputata Giorgia Meloni (Fratelli d'Italia), Enrico Zanetti e Adriana Gagliano (Scelta civica), e Giacomo Santini (Pd)".
 
Il fatto è che le tabaccherie guadagnano sui vizi della gente ed è diventata una cosa politicamente scorretta..

Già, che ipocrisia.

Lo Stato gudagna sul gioco, sui Tabacchi, sugli alcolici...da SEMPRE.

Del resto, mica è obbligatorio avere vizi (peraltro stupidi, IMHO).
non è che lo Stato deve fare da balia alle persone.

Ognugno è libero di giocare,fumare,bere alcoolici...e poi ne PAGA le conseguenze senza frignare
 
Antitrust: modificare la regolamentazione per la vendita del tabacco

Sabato 06 Luglio 2013 10:16
(Jamma) L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, chiamata ad esprimersi sull’attuale disciplina della vendita al dettaglio di tabacchi, ha espresso parere contrario alle forme di programmazione strutturale dell’offerta che stabiliscono limitazioni quantitative degli operatori dei mercati e, tra esse, alle distanze minime tra punti vendita.

Per l’Authority “Gli elementi di rigidità derivanti dall’ammissione a operare di un numero di soggetti inferiore a quello che determinerebbe il mercato, infatti, non risultano, di regola, necessari e proporzionati al perseguimento di obiettivi di interesse generale“; a tal proposito auspica in una modifica della regolamentazione riguardante l’accesso al mercato della vendita al dettaglio dei prodotti del tabacco,”affinché siano abolite le distanze minime, le valutazioni di produttività degli esercizi, le discriminazioni fra operatori in ragione del titolo di esercizio dell’attività e, più in generale, tutte le forme di programmazione della struttura dell’offerta“.

Secondo me in futuro basterà pagare una specie di novennale per poter vendere i tabacchi.

... e il costo delle licenze crollerà a zero! :D:D:D
 
E' quello che sta succedento nel settore gioco(peggiorerà dal 2016) e potrebbe accadere nel settore tabacchi.
 
Fumo: produttori e-cig in piazza a Roma contro aumento tasse

di: Pubblicato il 09 luglio 2013| Ora 12:43

Più di 700 tra produttori e rivenditori di sigarette elettroniche stanno protestando in piazza davanti Montecitorio contro l'aumento delle tasse sui dispositivi e i ricambi delle e-cig, inserito nel decreto legge 'Lavoro e Iva'


Roma, 9 lug. (Adnkronos Salute) - Più di 700 tra produttori e rivenditori di sigarette elettroniche stanno protestando in piazza a Roma, davanti Montecitorio, contro l'aumento delle tasse sui dispositivi e i ricambi delle e-cig, inserito nel decreto legge 'Lavoro e Iva'. Aumento che, secondo i protagonisti del settore, metterebbe a rischio circa 2 mila punti vendita in tutta Italia e oltre 3 mila posti di lavoro. Soprattutto giovani. 'Non siamo fumo, ci avete rotto i polmoni': questo uno dei tanti slogan che si levano dalla piazza. Significativi anche i contenuti di alcuni striscioni e bandiere, tra cui: 'Non fate evaporare i nostri investimenti'. E ancora: 'Vi siete fumati il cervello?'. "Ci hanno assicurato - spiega all'Adnkronos Salute Umberto Roccatti, vicepresidente Anafe (Associazione nazionale fumo elettronico), che ha organizzato la protesta - che verranno ad incontrarci e ad ascoltare le nostre richieste la deputata Giorgia Meloni (Fratelli d'Italia), Enrico Zanetti e Adriana Gagliano (Scelta civica), e Giacomo Santini (Pd)".

...non sono un esperto nel settore imprenditoriale...ma ci voleva poco a capire che l'apertura di questa tipologia di negozi era ad ALTO RISCHIO DI INVESTIMENTO...tutto ciò che è venuto fuori dopo il fiorire di tutti questi franchising (che oltretutto apri con pochissimo...15.000 euro o quasi) era facilmente prevedibile...lobby danneggiate che corrono ai ripari, stato che rivendica la sua fetta di torta...
Hai rischiato...e ti è andata male...come in tanti altri settori (ma qui, ripeto, era facilmente prevedibile...).
Ho come l'impressione che la maggior parte hanno aperto con i soldi dei genitori che hanno trovato il modo di occupare i figli comprandogli un lavoro ad un prezzo modico...mi sembra troppo facile!
 
Può essere in alcuni casi(al giono d' oggi non ci si deve scandalizzare per nulla). Comunque questa "strana" prassi viene usata spesso nel settore della ristorazione.
 
Ragazzi, per cortesia... una domanda "tecnica".

Se mi rispondesse un tabaccaio (Paul, Segnali ?) sarebbe l'ideale in quanto penso nessuno meglio di chi "l'ha vissuta sulla propria pelle" possa delucidarmi sulla questione in oggetto:

Ma è vero che tantissimi cedono (tanto da considerarla pratica comune e facente parte dell'attività della tabaccheria) la tabaccheria dopo 7/8 anni di gestione per rilevarne un altra e godere "da zero" delle detrazioni previste ?!?

In poche parole è realistico affermare che se OGGI rilevo una tabaccheria e realizzo (cifra ipotetica) 100 di REDDITO NETTO, SPESE TUTTE PAGATE... alla fine del settimo/ottavo anno (naturalmente riducendosi in maniera progressiva) il mio introito effettivo arriverà a 50 (praticamente si DIMEZZA) rendendo così NECESSARIO dover vendere la tabaccheria per prenderne un altra che mi consenta di mantenere lo stile di vita che mi ero prefissato all'inizio ?

Se fosse vero anche in parte il concetto... ma errato nelle proporzioni... chi mi sa dire quanto CALO (e in quanto TEMPO) del reddito è preventivabile una "volta finito il gioco delle detrazioni" ? (naturalmente ipotizzando che il volume d'affari sia sempre lo stesso...)

Esempio pratico:
-compro una tabaccheria da 70 k di aggi
-tolte le spese alla fine del primo anno mi rimangono in tasca 30 k
-quanto di questo reddito è imputabile alle detrazioni e agli ammortamenti ?
-è attendibile dire che alla fine dei successivi 7/8 anni di quei 30 k me ne rimarranno invece solo 15 ?

Spero di essemi fatto capire... una persona mi ha dato questa dritta ... (che spero vivamente sia una stupidaggine :rolleyes:)

GRAZIE !

Ciao
un giochetto del genere potrebbe andar bene solo se acquisti una tabaccheria disatrata a 100 , la rilanci e poi la rivendi a 300 prima dei nove anni in maniera tale che non ci paghi la novennale ( più facile a dirsi che a farsi :D )
tieni conto che quando riacquisti non puoi più farlo a nome tuo

tanto per divertirci proviamo a sparare 2 conti
aggi 100k + 10 guadagno altri articoli da corrispettivi = 110k
acquisto licenza 250k + 10k notaio tassa di registro ecc + 30k novennale = 290k
l'avviamento va in ammortamento per 18 anni , quindi 250/18= 14k annui
spese fisse negozio 25k
ora facciamo 2 ipotesi , nel 1 caso viene tenuta la licenza per 16 anni , nel 2 caso dopo 8 anni viene venduta e riacquistata un'altra allo stesso prezzo con gli stessi utili
gli utili restano uquali in tutte e due i casi e sono di 70k il 1 anno dove si scarica anche le spese notarili ufficio registro e la novennale ( 110 - 25 spese fisse - 8 inps -7 irpef irap) e di 50k per gli altri anni (110 - 25 spese fisse - 15 inps- 20 irpef irap )

1 caso
uscite 290k + la novennale del 10% di 6k = 296k
entrate 70 + 50x15 = 820k
820-296=524k

2 caso
uscite 290 + 290 + le tasse sulla vendita della 1 licenza che non sono in gradodi quantificare ma penso almeno 50k = 630k
entrate 70 + 70 + 50x14 + 250 vendita licenza = 1090k
1090-630=460k
 
Ultima modifica:
che ne pensate di qst nuova direttiva??...sec me nn influiràsui fumatori ma sui futuri fumatori
 
che ne pensate di qst nuova direttiva??...sec me nn influiràsui fumatori ma sui futuri fumatori
Beh, considerando che c'è gente che non vuole pacchetti con su scritto "il fumo uccide" o si fanno problemi ad ogni minima variazione dell'estetica del pacchetto stesso dicendo che la sigaretta è cambiata, direi che questa è un'altra misura che può spingere verso il contrabbando.
In generale non vedo come sia possibile non capire che le sigarette, considerando i pochi aggi, i costi sempre in aumento e le campagne anti-fumo sempre più aggressive, si venderano sempre di meno, al punto che sarà possibile avere una tabaccheria solo come attività complementare.
 
Beh, considerando che c'è gente che non vuole pacchetti con su scritto "il fumo uccide" o si fanno problemi ad ogni minima variazione dell'estetica del pacchetto stesso dicendo che la sigaretta è cambiata, direi che questa è un'altra misura che può spingere verso il contrabbando.
In generale non vedo come sia possibile non capire che le sigarette, considerando i pochi aggi, i costi sempre in aumento e le campagne anti-fumo sempre più aggressive, si venderano sempre di meno, al punto che sarà possibile avere una tabaccheria solo come attività complementare.
Ma se il pacchetto è un problema... perchè non ricominciate a vendere sigarette sciolte come una volta? Il fumatore se le mette nel suo bel portasigarette d'argento e se le fuma tranquillo, senza vedere immagini shock o leggere minacce in grassetto nero.
 
Gli annunci shock,andrebbero estesi ad un'infinita' di prodotti:alcolici,medicinali,alimentari,cosmetici e via di questo passo.
L'unica certezza e' che l'abuso indiscriminato di qualsiasi bene di consumo nuoce alla salute.
 
Ultima modifica:
si sn d'accordo fra poco le sigarette diventeranno una parte complementare cm succede in altri paesi.
 
Il re dei masterchef Barbieri "Apro una trattoria a Bologna"

Apertura a inizio 2014. «La gente non ha più voglia di andare nei ristoranti, va recuperata la tradizione»Il re dei masterchef Barbieri "Apro una trattoria a Bologna" - il Resto del Carlino - Bologna

Bruno Barbieri apre una trattoria a Bologna
Bologna, 16 luglio 2013 - «UNA TRATTORIA ‘scalcagnata’, con i bicchieri spaiati e i vini scaraffati, una cosa alla buona, in stile anni settanta, ma con tagliatelle e crescentine bomba». Bruno Barbieri, lo chef più stellato d’Italia, il giudice inflessibile di Masterchef, l’imprenditore che ha lavorato a Londra come in Brasile, ha scelto la sua Bologna per realizzare il suo ultimo sogno: «Sono sempre in giro, ma la mia città mi manca. Puoi andare ovunque, ma il cordone ombelicale con Bologna non si taglia mai».

L’IDEA diventerà realtà a inizio 2014. Il locale, nel centro storico, è già stato individuato e il progetto è a buon punto: lo gestirà il suo team e Barbieri ci sarà e non ci sarà («I miei impegni sono tanti») e anche per questo l’obiettivo è ricostruire un’atmosfera da ritorno a casa, da serata con gli amici.

«E’ UNA COSA che avevo sempre in testa e la vorrei realizzare nella città dove vivo e che amo», spiega lo chef, sette stelle Michelin al petto, che immagina un locale fuori dagli schemi, lontano dal lusso e da certi conti astronomici: «I tempi sono cambiati, la gente non ha più voglia di andare al ristorante e vanno recuperate quelle cose che si sono un po’ perse». Aggiungendo, ovviamente, la garanzia di qualità di una carriera trentennale di successi: «I tortellini saranno una bomba, le crescentine e le tigelle le numero uno in circolazione, il ragù asciutto come non lo si trova più». E poi, prosegue Barbieri, «oggi Bologna è una città che ha una marcia in più: c’è Ryanair che ha portato migliaia di turisti e il parco di Eataly progettato da Oscar Farinetti sarà visitato da moltissima gente».

INSOMMA, uno degli chef più famosi d’Italia si rigenera nella sua città, libero dagli schemi e dalla necessità di dover imporre il proprio nome: «Non vedrete i titoloni ‘arriva Barbieri’, sarà un posto senza impegni. Poi magari uno viene a mangiare e mi trova lì, dietro ai fornelli». Un regalo alla città, anche per recuperare quelle tradizioni e quella atmosfera «da Osteria delle Dame» che ormai non si trova più: «Trent’anni fa a San Lazzaro c’era un posto che si chiamava ’dai vecchietti’. Entravi e ti apparecchiavi la tavola, aprivi la credenza e ti prendevi i bicchieri e le posate e intanto cucinavano delle fiorentine pazzesche... ecco, io vorrei una cosa così».
 
si sn d'accordo fra poco le sigarette diventeranno una parte complementare cm succede in altri paesi.

Penso anch'io, sarà sempre + difficile campare solo con i tabacchi, ammesso che già ora questo sia possibile, se ipotesi uno fa 60% tabacchi, 30% giochi e 10% altro, un domani farà 30% tabacchi, forse i giochi si manterranno + o - stabili e il resto da inventare.
Btw ho sottomano un volantino di un supermercato, in mezzo all'elettronica c'è anche una bella e-cig, la slike synudine a 36,90, ho cercato in rete e un sito la vende per 27 comprese spese di spedizione, e poi vorrebbero mettere tasse o regole.
Se vogliono promuovere il contrabbando, si accomodino! :bye:
 
Il mercato francese del gioco online ha superato nel 2012 i numeri di quello italiano e di quello spagnolo. Lo ha rivelato l’Arjel nell’ultimo bilancio, che ha archiviato per il 2012 ricavi lordi per 798 milioni di euro, meglio rispetto ai 749 milioni del mercato italiano e i 117 di quello spagnolo. Resta molto forte l’ippica, che rappresenta circa un terzo del mercato. Ma oltre ai dati del mercato, in un sondaggio condotto tra un campione di 150 mila giocatori francesi è apparso che il 37,7% ha giocato esclusivamente a poker, il 19,6% ha scommesso sullo sport, il 17,1% ha puntato sui cavalli. Il 10,3% ha invece combinato puntate su ippica e scommesse sportive, appena il 7% ha combinato poker, scommesse e ippica, mentre l’1,5% ha giocato a poker e puntato sull’ippica. Il 75% dei giocatori, dunque, ha mostrato di preferire la concentrazione sul singolo gioco


Anche il settore gioco è in forte difficoltà e dal 2016 lo sarà ancora di più.
 
Ultima modifica:
Indietro