Investimento supermarket automatico

I supermercati avranno i loro costi, ma ti garantisco che ho visto merce che ho venduto a loro a 4 volte il prezzo di vendita, certo io spedivo in pochi centri logistici che servivano i vari punti vendita sparsi per l'Europa, quindi il grosso della logistica restava a loro carico. (i prodotti non erano alimentari)

Alcuni conoscenti nel campo agricolo invece hanno confermato che i prezzi di ortaggi, frutta e latte sono rincarati di diverse volte rispetto il prezzo all'origine.

Qui bisogna fare un po' di chiarezza.

I margini migliori è parlo di lordo si hanno nel non food dove puoi arrivare anche al 40%,mentre per quanto riguarda gli alimentari,detersivi e cura della persona non si va altre il 25%.

Se poi parliamo dei prodotti in offerta allora la cosa chianbi e si arriva ad una media lorda del 5%/10%.

Qui si parla di un supermrcato con distributori o di un locale che vende solo film pormo,preservativi e viagra?
Perchè se io vado in un supercato automatico anche alle 4 del mattino ci volgio trovare il latte fresco per la colazione dei miei figli alle 8,l'insalata per il pranzo,gli affettati in busta,il pane in cassetta,gli yogurt ecc.
Questo è la tipologia di supermercato automatico e così i costo solo di realizzazione vi posso assicurare che superano i 100 mila €.

Per quanto riguarda la frutta,normalmente il margine lordo di vendita è un 25%

Dire che si ricarica del 300% il prezzo di vendita dalla produzione è la classica frase da trasmissione politica,è logico che si ricarichi del 300% quando abbiamo la benzina + cara d'Europa e le autostrade aumentano del 5% in media all'anno.
Provate a pensare quanto costa spostare un bancale di arance dalla sicilia alla lombardia e avrete il prezzo minimo al kg sotto il quale non potete vendere.

Se ci fosse una vera opportunità secondo voi le varie insegne presenti nel settore non avrebbero iniziato a sviluppare la cosa?
 
Qui bisogna fare un po' di chiarezza.

I margini migliori è parlo di lordo si hanno nel non food dove puoi arrivare anche al 40%,mentre per quanto riguarda gli alimentari,detersivi e cura della persona non si va altre il 25%.

Se poi parliamo dei prodotti in offerta allora la cosa chianbi e si arriva ad una media lorda del 5%/10%.

Qui si parla di un supermrcato con distributori o di un locale che vende solo film pormo,preservativi e viagra?
Perchè se io vado in un supercato automatico anche alle 4 del mattino ci volgio trovare il latte fresco per la colazione dei miei figli alle 8,l'insalata per il pranzo,gli affettati in busta,il pane in cassetta,gli yogurt ecc.
Questo è la tipologia di supermercato automatico e così i costo solo di realizzazione vi posso assicurare che superano i 100 mila €.

Per quanto riguarda la frutta,normalmente il margine lordo di vendita è un 25%

Dire che si ricarica del 300% il prezzo di vendita dalla produzione è la classica frase da trasmissione politica,è logico che si ricarichi del 300% quando abbiamo la benzina + cara d'Europa e le autostrade aumentano del 5% in media all'anno.
Provate a pensare quanto costa spostare un bancale di arance dalla sicilia alla lombardia e avrete il prezzo minimo al kg sotto il quale non potete vendere.

Se ci fosse una vera opportunità secondo voi le varie insegne presenti nel settore non avrebbero iniziato a sviluppare la cosa?

Per quanto riguarda gli utili ed i ricarichi,lascerei perdere la discussione,ci stiamo confrontando con realta' gestite dalla GD che nulla hanno a che vedere con i mini-market legati ad una tipologia di servizio,svolta a colmare una mancanza di questi colossi.
Credo che il decreto Bersani abbia colmato ampiamente queste lacune.Oltreoceano l'offerta di questi stores offre in qualche caso l'apertura ininterrotta per 24h su 24h.La lotta e' impari!E' solo questione di tempo.
In alcune aree di servizio,l'offerta di questi prodotti e' quantitativamente ampia.
Concludendo,mi sentirei di offrire al limite un servizio differenziato,magari con la presenza di personale in orari notturni.
Il resto, commercialmente parlando,non lo ritengo praticabile.
 
Zolle, quando i prodotti di qualità vengono consegnati in bici e a domicilio
La storia di Simona Limentani e Ghila De Benedetti che 4 anni fa hanno cambiato a Roma il modo di fare la spesa

Zolle, quando i prodotti di qualità vengono consegnati in bici e a domicilio - Yahoo! Finanza Italia

“Non esistono più i sapori di una volta”. “Non si sa quello che mangiamo”. Cose che avrete forse pensato spesso oppure, se non siete voi a occuparvi in prima persona della spesa, avrete di certo sentito dire. E accanto a questo, la sensazione – sempre più diffusa – che il rapporto con la terra e i suoi prodotti sia sempre più superficiale. A Roma, invece, capita che chi abbia voglia di qualcosa di naturale, prodotto sul territorio e con rispetto sia della gente che lavora che per la terra, trovi tutto questo in Zolle.

Sì, proprio con la z maiuscola perché non si tratta di zolle di terra tout court, ma di un’attività che, se vogliamo spiegarla in poche parole, porta a casa delle persone che lo richiedono i prodotti delle aziende locali. Se invece di parole vogliamo dirne un po' di più, ci affidiamo a quelle di Simona Limentani, 38 anni, che, assieme alla sua socia Ghila De Benedetti, di 36, ha dato vita più di quattro anni fa al progetto Zolle.

Andando sul vostro sito, si legge: “ricevi a casa la tua zolla”. Cosa si intende per zolla e come avviene questa consegna a domicilio?
“La zolla è una scatola che viene consegnata a casa delle persone (dalle 2 del pomeriggio alle 10 di sera) e ha un suo contenuto fisso a seconda della richiesta e delle esigenze della famiglia che la richiede. Le zolle possono essere di vari tipi: ci sono quelle vegetariane e quelle con carne, e poi di dimensioni medie, piccole, single. Decidiamo con le famiglie quello di cui hanno bisogno, ma ovviamente il contenuto può variare a seconda della necessità. Per fare un esempio: una zolla piccola costa 37 euro, va bene per 2/3 persone e contiene carne, almeno 4-5 varietà di verdure, 2 di frutta (per circa 6 kg) 4 uova, formaggio, pane e dolci per la colazione. Viene consegnata una volta a settimana senza nessun vincolo, nel senso che se la settimana dopo non si ha bisogno di nulla, si può anche non prendere la scatola. Se invece la gente ha bisogno di altre cose (come vino, pasta, farina e così via) può richiederle scegliendo i prodotti disponibili da un listino che noi chiamiamo 'mercato libero' e che inviamo via mail la settimana prima. Quanto al prezzo dei nostri prodotti, su 10 euro 6 vanno agli agricoltori e 4 a noi di Zolle in cui è inclusa anche la consegna”.

Da dove nasce il progetto? E' unico nel suo genere?
“Quanto all’unicità, diciamo che progetti simili stanno cominciando a prendere il via anche in Italia, ma il sistema di vendita viene direttamente dal Giappone dove è una modalità abbastanza frequente. Quanto a me, avevo fatto un’esperienza abbastanza simile a Torino che però non aveva avuto la stessa presa. Detto questo, Zolle ha tante cose che lo rendono unico. La sua caratteristica consiste non solo nel fatto che i prodotti che vengono consegnati sono tutti esclusivamente di stagione, ma che vengono da aziende locali biologiche, biodinamiche e a lotta integrata con cui noi di Zolle abbiamo un rapporto diretto e costante. I produttori che vogliono lavorare con noi devono rispettare alcuni criteri non solo bio, devono gestire le aziende in modo diretto (di solito infatti preferiamo quelle a conduzione familiare) e avere rispetto per chi lavora. Noi di Zolle (oltre a me e la mia socia lavorano 17 persone) andiamo costantemente a verificare le caratteristiche delle aziende agricole, tante di queste sono gestite di giovani che hanno deciso di investire sull’agricoltura. Insomma, stiamo attenti al fatto che ci sia anche una storia dietro. La maggior parte della aziende – per ovvie questioni logistiche – sono del Lazio, anche se abbiamo rapporti anche con ditte confinanti e persino dalla Sicilia. Ma cerchiamo appunto di contenere il tutto perché il rapporto diretto con i nostri fornitori è fondamentale”.

E se chi riceve la zolla si trova ad esempio con un prodotto stagionale che non ha mai mangiato o cucinato?
“Visto che portiamo solo prodotti stagionali, abbiamo pensato anche a questo. All’interno della zolla mettiamo anche delle ricette per cucinare i prodotti che mi vengono date direttamente da mia madre, le pubblichiamo su Internet nel giro di pochi giorni così ognuno ha modo di vederle e dare anche il proprio contributo".

Sul sito si legge anche che fate le consegne in biciclette. Vista la grandezza della città sembra quasi impossibile. Come fate?
“Ancora non riusciamo a consegnare tutte le zolle così, ma l’obiettivo è di arrivare a farlo. Usiamo il sistema che prevede la consegna integrata furgone più bici e arriviamo anche in quartieri come Africano, Pigneto eccetera. Certo, dipende dalle consegne. Se si diffonde il passaparola e c’è una certa richiesta in una determinata zona è molto più facile. Eravamo partiti con due biciclette e a oggi ne usiamo sei. Visto come siamo cresciuti negli ultimi anni e data la domanda sempre più alta nei confronti di Zolle, molto più alta di quanto io e la mia socia credessimo all’inizio, siamo convinte di potercela fare”.
 
Veramente? Credevo di essere il primo ad avere l'idea.:wall:

Veramente ce ne sono tanti si. ad Udine ce n'e' uno adirituttura dove ti cucina all'istante la pizza ;) (cerca kumo' pizza 24h su gugl)

Invece di vendita di prodotti alimentari vari ne trovi diversi (sempre qui provincie UD/GO/TS), pure uno in un paesello sempre a UD dove passo davanti spesso ne ho visto con bibite varie, panini, un minimo di roba per la pulizia personale etc...
Non so quanti soldi faccia, ma la sera di solito soprattutto adesso che e' freddo quando passo vedo sempre pieno di nord-africani seduti a chiacchierarci dentro :P (che poi comprino qualcosa e la loro presenza "renda" sinceramente non so)

ciao!
 
Il problema sicurezza si potrebbe limitare molto evitando l'uso dei contanti per i pagamenti. :)
 
Il problema sicurezza si potrebbe limitare molto evitando l'uso dei contanti per i pagamenti. :)

Video-sorveglianza o meno,ci sara' sempre una fetta di "portoghesi",magari la rapina no,ma riempirsi la pancia senza pagare(specialmente di notte)sembra essere piuttosto comune.
 
che ne dite di un distributore automatico di riviste e periodici 24/24h ?
 
che ne dite di un distributore automatico di riviste e periodici 24/24h ?

Personalmente dico che ho assistito recentemente ad un'intervista di un gruppo di studenti (circa 500).
Alla domanda di quanti avessero acquistato il quotidiano,la risposta per alzata di mano e' stata 2!
Mi sembra che non rimanga troppo da dire.
La quasi totalità legge le notizie sugli smart-phone.
I clienti rimasti sono sempre di meno,il destino del cartaceo e' segnato.
 
rispolvero questo 3d perchè sono motivato ad iniziare questa attività nelle prov di rimini e pesaro attualmente su pesaro ne hanno aperti 3 in successione immagino con profitto, avevo pensato di inserire anche snack di tipo vegano oltre ai tradizionali, dando per scontato che la locatiion e il canone determineranno il successo dell'iniziativa, chiedevo se qualcuno avesse esperienze dirette o indirette grazie
 
che ne dite di un distributore automatico di riviste e periodici 24/24h ?

Purtroppo l'editoria è in declino.
Stanno chiudendo giornali, riviste ecc.
Poi ci sono i lettori ebook, tablet.

Forse verso fine anni '80 sarebbe stata un'idea fantastica.
Un edicola automatica vicino stazioni.
 
rispolvero questo 3d perchè sono motivato ad iniziare questa attività nelle prov di rimini e pesaro attualmente su pesaro ne hanno aperti 3 in successione immagino con profitto, avevo pensato di inserire anche snack di tipo vegano oltre ai tradizionali, dando per scontato che la locatiion e il canone determineranno il successo dell'iniziativa, chiedevo se qualcuno avesse esperienze dirette o indirette grazie

L'idea di un prodotto di nicchia però è rischiosa.
Non sono tanti i vegani, giusto?
Mentre invece la gente che compra prodotti bio sono in aumento.

Concordo col discorso che la location e il canone determineranno il successo dell'iniziativa.
 
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