La narrativa attuale purtroppo è nota: per combattere l'inflazione, le banche centrali hanno solo l'arma di distruggere la domanda aggregata rendendo più difficile indebitarsi per consumare e investire; quindi vorranno creare recessione con l'illusione di poterla controllare.A proposito di quale possa essere in prospettiva la reale distribuzione del sottostante come vedi questo grafico sotto?
Vedi l'allegato 2829076
Il marcatissimo disallineamento attuale per come la vedo è stato sostenuto dalla cosiddetta FED put e dal conseguente ed automatico Buy the dip derivato dal fatto che ogni ribasso sarebbe stato limitato dalla politica monetaria stessa.
Questo è avvenuto perchè l'obiettivo di inflazione veniva sistematicamente mancato.
Ora al contrario con l'inflazione ai massimi secolari tale intervento viene necessariamente meno e anzi una ulteriore correzione dei mercati può aiutare a raggiungere l'obiettivo del contenimento dei prezzi.
A sostegno della tesi aggiungo questo:
Vedi l'allegato 2829094
Sono tanti gli "strategist" che sostengono che sia necessaria molta più distruzione di domanda di questa per frenare l'inflazione, e io mi trovo d'accordo.
A questo punto il vero quesito è quanta distruzione di domanda aggregata i mercati stiano scontando, ovvero come leghi la distruzione "prevista" all'andamento dei mercati; personalmente penso che dobbiamo ancora vedere una bella strage di imprese zombie dovuta alla difficoltà di rifinanziare il debito al nuovo livello dei tassi di interesse, così come penso che i REIT abbiano ancora strada per scendere molto più di così.
Se mi costringi a formulare una visione strategica, penso che la posizione più adatta a un trader casalingo in questo momento sia fatta da praticamente tutto il portafoglio in USD (intendo proprio il cash o alla peggio T-Bill) utilizzato come margine per montare gradualmente posizioni corte su materie prime (tipo Put sintetica) quando la recessione avrà i suoi effetti violenti sulla domanda delle stesse, di semilavorati e di investimenti produttivi in generale.
So bene che c'è anche la narrativa che i retail stiano (s)vendendo NASDAQ e gli hedge fund stiano silenziosamente accumulando sul fondo, ma onestamente finché le banche centrali non torneranno sull'idea di "stimolare" l'economia a modo loro non vedo ragioni per anticipare così tanto i tempi.
Poi va da sé che quando il prossimo rilascio del CPI sarà sotto le attese il NASDAQ farà un +10% in giornata, ma il momento esatto è veramente oltre la portata di ciò che è possibile prevedere.